martedì 13 ottobre 2009

Cima Carega



Dopo la perturbazione di ieri oggi si e' preparata una giornata spettacolare. Arriviamo ad Ala io, Pablo ed Enea. Perdiamo quasi un'ora per trovare l'inizio della traccia... la descrizione non combacia con il punto di partenza... ci sono 4 km di distanza... ma non ci diamo per vinti e troviamo finalmente il punto di partenza. Comincia la salita... e che salita! Non incontriamo neanche una macchina, nella parte sterrata le pendenza arrivano anche al 23% e arriviamo cosi' a Malga Gatto. Pablo costruisce una panchina con 3 mattoni e due assi e ci fermiamo a mangiare. La temperatura e' buona e il cielo e' limpidissimo. Ripartiamo.. e qui cominciano i guai. Un sentiero nel bosco che subito sembra pedalabile.. ma dopo poche decine di metri diventa inaffrontabile in bici. Cominciamo a spingere su rampe e tornanti spaccagambe... aggiriamo la cima levante e continuiamo a salre.. sempre a piedi. Troviamo un'escursionista a piedi che non ci da buone notizie.. dice che e' ancora lunga.... ripartiamo subito. Camminiamo un'ora, forse un'ora e mezza fino a Capanna Sinel. Da qui riusciamo a rimontare in sella, fermandoci di tanto in tanto solo per scattare foto, fotografiamo anche un camoscio che rimane li come un modello e arriviamo finalmente in cima. Il Rifugio Fraccaroli sulla nostra destra ci dice che siamo a quota 2230 mt... abbiamo trovato anche qualche spruzzata di neve qui e la! Ci vestiamo e comincia la discesa.... Subito tecnica fino al Rifugio Scalorbi. Da qui parte una strada militare che ci porta fino a quota 1700. Alla vista del cartello del sentiero 109 con scritto "sentiero per pedoni esperti" PAblo ed Enea mi chiedono se sono sicuro.... la traccia va giu' di li... si parte. Gradoni, foglie che nascondono insidie, qualche pezzo estremo fatto a piedi, qualche Jolly giocato al momento giusto, qualche Drop chiuso in qualche modo e riusciamo cosi' ad arrivare a quota 900 metri. Cominciamo ad essere stanchi... dopo una salita cosi' dura ed una discesa cosi' tecnica si comincia a perdere lucidita'! Da ora in poi si scende su strada sterrata con pendenza giusta per divertirsi, con dossi che permettono di fare qualche drop e con curve fatte a tutta. Sulla nostra destra scorre il Torrende Ala.... sbagliamo il ponte e lo guadiamo, fortunatamente c'e' pochissima acqua e non ci bagnamo nemmeno i piedi. Continuiamo a scendere fino ad arrivare alla macchina. Il mio GPS a fine giro segnera' 45 km e 2200 metri di dislivello... a cui vanno aggiunti altri 6 km e 300 metri circa che ci siamo sparati all'inizio cercando la traccia! Giro veramente duro, qualche tratto di spinta di troppo, ma i panorami che ci ha regalato la giornata di oggi rimarranno per un bel po' nelle nostre menti. Vedere il lago, Sirmione, la pianura Veneta, la catena delle dolomiti del brenta e tutti i monti attorno e' stato stupendo. Grazie a Enea e Paolo per la pazienza portata... la prox volta vedremo di fare meno Porting ;)))) QUI LE MIE FOTO

4 commenti:

Giuliano ha detto...

Allora mi è andata bene !!! la schiena aveva visto giusto !!! Comunque mi dispiace lo stesso non essere potuto venire, sicuramente vi siete divertiti lo stesso.
PS. io avevo sentito del giro del garega ma con partenza da Giazza, forse è più pedalabile.

gianlu ha detto...

mi hanno detto di farlo dalla Val d'Illasi.... ci guardo poi ti so dire... certo e' che una giornata cosi' non si ripetera'... cielo limpido come non mai...

Anonimo ha detto...

caro gian, nel resoconto della splendida giornata, sei stato fin troppo "dolce" : echeggiano ancora fra i monti le imprecazioni che ci hanno accompagnato nel tratto a piedi.
gumu ( io c'eroe )

gianlu ha detto...

Grande Gumu.... se Dio esiste.... si ricordera' di noi! ehehehehehehehhe.....