lunedì 26 dicembre 2011

Trekking a Succiso


Bella giornata di sole oggi nelle montagne reggiane. Siamo andati in esplorazione per vedere dove e' situato il Rifugio Rio Pascolo, dove passeremo l'ultimo dell'anno. Arrivati al Passo Scalucchia cominciamo il nostro trekking. La poca neve non comporta l'utilizzo delle ciaspole. Il sentiero sale senza mai tirare troppo. L'Alpe di Succiso appare davanti a noi, leggermente innevata. Continuiamo il nostro giro attraversando un paio di torrenti fino ad arrivare al Rifugio. Molto carino... sembra la casa di Heidi! Troviamo due ragazzi toscani che hanno deciso di passare il Natale qui... dormendo nel bivacco... alla faccia! Facciamo una breve sosta per mangiare e bere qualcosa e poi si riparte. Scendiamo dalla via che faremo a capodanno per salire. Una forestale senza grossi strappi ma che non da mai respiro. Se penso che avremo gli zaini abbastanza pesanti in spalla prevedo che sara' faticoso. Ma di sicuro ne varra' la pena! Per finire in bellezza scendiamo a Pratizzano e mangiamo al rifugio. Taglieri di salumi e formaggi con birra sono il nostro premio! QUI LE MIE FOTO

sabato 24 dicembre 2011

24/12/2011 Trekking Natalizio


Grande Vigilia di Natale in compagnia del Davo, di Fabio e del Gazza. Partenza da San Valentino. Prendiamo subito il sentiero 650 e arriviamo al "Sentiero delle Vipere", un sentiero attrezzato molto facile ma con passaggi mozzafiato a picco sulla valle. Il panorama che si presenta davanti a noi quando arriviamo su e' uno spettacolo. Malga Bes sorge nella spianata, il cielo azzurrissimo, la neve e il Monte Altissimo davanti a noi. Vediamo anche il Rifugio Altissimo, nostra meta odierna. Proseguiamo la nostra camminata su neve battuta fino a Bocca del Creer. Passiamo di fianco al Rifugio Graziani e cominciamo la salita finale. 4 km su strada forestale innevata, ogni curva un panorama stupendo con colori incredibili. Comincia ad apparire anche il lago sotto di noi. Giungiamo in cima e prima di fermarci al Rifugio andiamo a fotografare il Lago. Tira un vento micidiale e il cielo si e' coperto. Pero' la vista da quassu' merita la fatica fatta! Foto di rito sfidando il ghiaccio e via, tutti a pranzo. Tra gli avventori del Rifugio Altissimo intravedo Michele di GardaMtb. Facciamo due chiacchiere assieme mentre attendiamo la polenta con Lucanica e crauti. Il Davo si spara una zuppa d'orzo... forse e' malato o forse vuol diventare vegetariano anche lui. Tra un bicchier di vino, un pezzo di sbrisolona e un paio di bicchieri di grappe giunge il momento di ripartire! Ci vestiamo e via... si scende. Il vento soffia forte ma noi procediamo senza problemi. I colori sul lago continuano a cambiare rendendo la giornata unica. Al Rifugio Graziani decidiamo di fare una sosta per scaldarci un po.... e perche' no... una bella cioccolata calda (che sembra un budino) va giu' che un piacere... usciamo salutando la proprietaria e il ragazzo alla reception che ricorda Jack Nicholson in Shining! Rientriamo alla macchina facendo una variante un po piu' lunga per evitare il sentiero attrezzato. Qualche Jolly giocato sulle lastre di ghiaccio e le risate fatte con il mitico Fabio a tener banco con le sue freddure! Una gran bella vigilia di Natale che, a detta del Davo, dovrebbe diventare una tradizione! come sempre... W NOI! Qui le mie foto!

giovedì 8 dicembre 2011

8 Dicembre.... dal 422 si scende!


Oggi si sale verso l'Alto Garda. Meteo praticamente perfetto... Ci troviamo in 15 bikers. Si parte da Riva del Garda e ci spariamo subito la Ponale. Gia' qui i panorami sono spettacolari come sempre. Tra una chiacchiera e l'altra arriviamo al Lago di Ledro che oggi e' piatto come una lastra di ghiaccio. Da cartolina. Le montagne si specchiano nel Lago. Si scattano foto a gogo! Dopo una breve pausa ci dirigiamo verso la salita della Rampiledro. Qui, in Val di Ledro, fa un freddo cane! Il GPS arriva a segnare due gradi! Fortunatamente abbiamo davanti a noi quasi 7 km di salita.... e tempo per scaldarci ne troviamo! Mentre Cleto e la sua banda di crosscountristi vola verso Bocca dei Fortini, noi saliamo con calma gustandoci i panorami. Appena giriamo versante il caldo comincia a farsi sentire. La temperatura sale... e arriviamo vicino ai 13 gradi! Ci ricompattiamo con il gruppo dei velocisti mentre Marco si avvia verso Baita Segala per prepararci un caffe' caldo! Sembra primavera... questo inverno sembra proprio non voler arrivare. Proseguiamo verso Passo Rocchetta e da qui sara' una cavalcata in discesa fino a Riva. Il primo tratto lo percorriamo tutti insieme... poi ci dividiamo in due gruppi... che diventeranno poi tre. I piu' scalmanati si lanciano nella seconda parte del 422 con il mitico Mazzi che si spara anche il droppone impossibile, io porto i crosscountristi giu' da una forestale. In prossimita' di Bocca Larici pero' io e la Mirella imbocchiamo un sentiero CAI che scende seguendo il letto di un fiume... ovviamente secco. Gli altri proseguono per la forestale... e non li raggiungeremo piu'! A Pregasina ci compattiamo con il gruppo dei discesisti e ci facciamo insieme i due tagli in mezzo al bosco che ci riportano sulla Ponale. Continuiamo nella nostra discesa giocando con le sponde e le gobbe di questo stupendo sentiero. Ci fermiamo anche in centro a Riva per bere una birretta e mangiare qualcosina. Un'altra grande giornata di sano divertimento con una compagnia sempre all'altezza della situazione! GRANDI TUTTI! Qui le mie foto!

martedì 29 novembre 2011

Malga Monteselli e Monte Belpo


Approfittando del martedi' di ferie oggi coinvolgo il sempre mitico Enea e si torna al Garda. Temperatura ancora incredibilmente primaverile. Sosta ad Affi per comprare le pastiglie dei freni e via... alle 9,15 parcheggiamo nei pressi di Albare'. Cambio pastiglie al volo e si parte. Seguiamo la traccia scoprendo interessanti vie alternative. Saliamo fino a San Zeno. Giornata limpidissima. Saliamo verso Prada solcando strade con assenza quasi totale di traffico. Il leggero venticello che scuote le foglie mi fa venire in mente la frase del Fasta "quando c'e' vento si vedono gli scoiattoli... perche' non stanno sugli alberi..." e forse anche per una strana coincidenza eccone uno che ci attraversa la strada! Ci scappa da ridere! La strada continua a salire... e guadagnamo via via circa 900 metri di dislivello. Passiamo da Malga Monteselli.... l'ultima volta che ero passato di qui c'era una nebbia tale che avevo visto solo il muro! Una cartolina. Continuiamo il nostro giro arrivando cosi' all'inizio della discesa (tra le altre cose l'ho fatta due settimane fa quindi mi ricordo i passaggi tecnici). Si parte. Ci spariamo la discesa tutta d'un fiato... e devo ammettere che si fa sentire! In 7 km si perdono circa 800 metri di dislivello... direi niente male. Arriviamo nei pressi di Gaon e cominciamo a salire verso il Monte Belpo. Anche qui ho fatto la discesa circa due anni fa... e me la ricordo bella tecnica (tra le altre cose proprio alla partenza ricordo un 360 del mitico Gazza...). Saliamo sempre su asfalto fino ad incrociare la sterrata che circumnaviga il Monte Belpo. Un bel sentiero con bei panorami sul Garda e sulla Valle sotto di noi. Un paio di strappi abbastanza duri ci fanno bruciare i quadricipiti. Giunti in cima pero' mi accorgo di aver perso il mio Iphone4... ricordo che durante la salita nel bosco ho sentito arrivare un sms... quindi si torna indietro. Dopo circa un chilometro e mezzo eccolo li per terra, senza alcun danno! Un bel sospiro di sollievo e via.... si riparte in salita. Attraversiamo cosi' il campo da dove solitamente partono con i parapendio e siamo all'imbocco della discesa. In 3,5 km perdiamo 500 metri di dislivello. La discesa e' migliorata moltissimo, non un solo metro a piedi. Tecnica e divertente al posto giusto. Scendiamo cosi' fino a Pesina passando anche dentro al canale. Direi un bel giro spettacolare... 40 km e 1600 metri di dislivello... Prossimamente direi di agganciare il giro di Malga Ime a questo... portando cosi' il dislivello a circa 1900 metri e allungando il chilometraggio di 6 o 7 km. Una bella pizza in riva al lago e' il nostro meritato premio. Un grazie ad Enea per essere stato di compagnia... QUI LE MIE FOTO

domenica 27 novembre 2011

Il Carega da Giazza


Oggi grazie al sempre mitico Mazzi, con la complicita' di Anatas optiamo per salire sul Carega, catena montuosa alle spalle di Verona, denominata anche "Le Piccole Dolomiti". Sono gia' stato su queste cime ma salendo dall'altro versante, giro molto duro con un'ora di spinta. La nebbia ci accompagna fino a Verona, poi fortunatamente spunta uno splendido sole. Oggi, le temperature, toccheranno i 16 gradi a quota 1900! 27 Novembre 2011... sicuramente da ricordare! Presenti questa volta io, Casarein, Emiliano, Mazzi e la Mirella. Ci raggiungono alla partenza anche Anatas e la Samanta. Decidiamo di salire un po piu' in alto evitando l'asfalto. Parcheggiamo un paio di chilometri prima del Rifugio Revolto e siamo in sella. La strada militare sale sempre costante regalando panorami mozzafiato su tutta la catena. Il caldo si fa sentire. Anatas scopre di non avere la memory card nella digitale... gli cedo la mia molto volentieri visto che oltre che essere un gran biker e' anche un gran fotografo! Superiamo il Rifugio Pertica e man mano che saliamo cominciamo ad intravedere il rifugio Scalorbi e in cima alla montagna anche il Fraccaroli. Saliamo fino a sfiorare i 1900, riusciamo anche a fare 100 metri pestando la neve. Dietro di noi il Carega, davanti a noi i Lessini... E addirittura la Laguna di Venezia. Non sappiamo dove guardare. La prima discesa, mortale direi un bel po, ci porta al passo di Lora. Da qui intravediamo le Pale di San Martino. Scopriamo anche che in Veneto c'e' il divieto di transito alle mountain bike... da anni... e ci chiediamo... ma scriverlo da qualche parte? E continuiamo a chiederci... che danno possono fare le mountain bike rispetto alle piogge, alla neve e soprattutto siamo sicuri che gli escursionisti siano tutte persone civili??? Osservando cartacce di ogni genere che incontro nei sentieri direi di no... non c'e' rispetto per la montagna... che dire... una battaglia che va avanti da anni... forse perche' noi bikers non portiamo abbastanza soldi... mah... Torniamo a noi. Dopo essere sopravvissuti alla discesa mortale ricominciamo a salire. Ci toccano una ventina di minuti di spinta, tra qualche pedalata e qualche spinta a piedi. Anatas fora, gli esplode la forcella, io finisco le pastiglie dei freni e fortunatamente ne ho un'altro paio... qualche caduta senza conseguenza... e continuiamo la nostra discesa. Tecnica ma splendida. Tornanti a non finire, passaggi tecnici, un punto dove in mezzo al bosco giochiamo con le traiettorie tutti in fila. Uno spettacolo. Soprattutto vedere Anatas con quale facilita' mette la bici dove vuole... e aveva la front... Chiude tornanti strettissimi, passa ovunque senza paura... e con lui anche Mazzi... che dire... CHAPEAU! Arriviamo cosi' a Giazza e, mentre Mazzi e Anatas vanno a recuperare il furgone, Emiliano li segue in bici (Ec Fisic)... mentre noi ci fermiamo al bar a berci la meritata birra. Grandissima giornata anche oggi... QUI LE FOTO... non mie ma di Anatas.
Anche stavolta mitica cena a casa del Mazzi! W NOI!

domenica 20 novembre 2011


Grande giornata di fine novembre oggi sul Monte Baldo. Complice questa temperatura ancora primaverile decidiamo di salire a Malga Ime. Capitanati dal mitico Mazzi partiamo io, Emiliano, Samanta, Mirella e ovviamente Mazzi! Si parte da Caprino Veronese, poco piu' di un'ora di macchina da casa. La strada sale sempre, asfaltata e praticamente non trafficata, fino a Malga Ime. Prima della Malga un paio di strappi cementati si fanno sentire sulle gambe che hanno gia' percorso circa 900 metri di dislivello. Sosta obbligata alla Malga con panino Speck e formaggio e una birretta tanto per gradire. Riprendiamo la nostra salita. Passiamo Malga Valfredda e ci dirigiamo verso Malga Colonei. Qui solitamente partono con i parapendio. Il panorama alle nostre spalle e' spettacolare. Davanti a noi appare anche il Lago di Garda. Il sole continua a splendere! Passiamo in prossimita' di Malga Zocchi attraversando prati e sotto di noi appare anche Malga Monteselli. Ora comincia il divertimento... Ci siamo fatti circa 1300 metri di dislivello.... scendiamo a Malga Zilone e comincia la spettacolare discesa seguendo il sentiero n°53 e poi il n°54. L'entrata nella discesa e' tecnicissima. Formiamo un trenino capitanato dal MAzzi, a seguire il mitico Emiliano poi io e le donne dietro di noi. Sassi nascosti nelle foglie, cambi di ritmo, qualche droppettino... e ancora sassi. Questa e' una discesa con la D maiuscola. Basti pensare che si perdono circa 1200 metri di dislivello in 9 chilometri. Uno spasso! Arriviamo a Caprino carichi a mille guardando la cima della montagna. Un'altra giornata da incorniciare sia per il giro che per la compagnia. Il meteo incredibilmente ancora primaverile ha fatto il resto. Per finire, ciliegina sulla torta, cena a casa Arletti con ogni ben di Dio. Siete mitici! QUI LE FOTO

martedì 1 novembre 2011

1° Novembre.... Reunion al Garda!


Grande Reunion oggi al Garda. Dopo qualche messaggio e qualche telefonata decidiamo la location... Garda! Che non ci tradisce mai! Giornata piu' primaverile che autunnale. Lasciata la nebbia nella pianura Mantovana, nel Veronese spunta un bel sole! Presenti al giro: Io, Marco, Kevin, Enea, Gumu, Donny, Fabione, Casarein e Gerry. Temperatura di circa 17 gradi. Si pedala con poca roba addosso. Alla partenza incontriamo anche Enry e la Fede del Team Todesco e dei loro amici Torinesi. Saluti di rito, qualche battuta e poi ognuno verso il suo giro. Oggi giro random a sentimento. Saliamo ovviamente dalla Valle dei Mulini. Il fango non esiste qui. I colori dell'autunno rendono il sentiero ancora piu' bello. I Rossi e i Gialli vanno in contrapposizione con l'azzurro del cielo. Spettacolo. Gerry si mette davanti e per tutto il giro tirera' come un cinghiale affamato! Che forma! Saliamo dalla pineta facendo la variante "Brighenti". Bella alternativa al bitume. Ci spariamo subito la discesa della Superenduro della pineta. Fondo leggermente scivoloso ma le gomme fanno il loro sporco lavoro. Si va giu' che e' un piacere. Risaliamo ad Albisano e poi via... Giu' dal Luppia! Kevin ci apre la strada... e noi dietro. Terreno perfetto! Tutto asciutto! Finale come sempre sul lungolago che non guasta mai. Ci fermiamo da Graspo per prenotare il posto.. e lui ci accoglie offrendoci una bottiglia di Rose'! Non vi dico fare l'ultimo chilometro in salita dopo aver bevuto a stomaco vuoto 2 bicchieri di vino.. disastro! Ci cambiamo e poi ci fiondiamo giu' a mangiare... come sempre ottimo! Stiamo a tavola un paio d'ore ridendo e scherzando... giornata veramente di quelle da incorniciare... SIAMO SPLENDIDI! Stavolta ho fatto davvero poche foto perche' eravamo troppo presi dalle chiacchiere e dai sentieri. Le poche che ho fatto le trovate QUI!

sabato 22 ottobre 2011

I Sentieri di Casa Nostra


Oggi turno di lavoro mattiniero quindi si gira vicino a casa. Il giro scelto non e' di quelli piu' tranquilli ma siamo pronti a partire. Al parcheggio ci troviamo io, Kevin e Gerry. Sono le 14,10... Si parte. Un paio di chilometri su asfalto per scaldare le gamebe e poi via... affrontiamo Via Benale. Il fondo e' abbastanza buono anche se le pioggie dei giorni passati hanno lasciato una pellicola appiccicosa che lega un po i copertoni. La fatica raddoppia. Nei primi strappi duri siamo costretti a mettere il piede a terra. Fortunatamente solo pochi metri. Riparto in solitaria mentre Kevin comincia il Valzer del mi vesto e mi svesto. Mentre salgo un capriolo esce dal bosco, si ferma in mezzo alla strada e mi guarda. Vado talmente piano che quasi non si accorge si me. Mi osserva, fermo immobile. Mi fermo per prendere la digitale e lui fugge veloce in mezzo alla macchia. Superiamo Madonna di San Siro con la sua chiesa arancione e via, si continua in salita. Raggiungiamo Ca de Pazzi e da qui proseguiamo verso il Lago del Tasso. Il sentiero e' sempre splendido. Un bel sentiero in mezzo al bosco ci porta a passare di fianco al Lago e da qui procediamo verso Giandeto. In mezzo al bosco c'e' qualche tratto con terreno viscido. Anche qui qualche metro a piedi. Pensavo anche peggio. Scendiamo lungo lo Spallanzani fino ad incrociare nuovamente il fondovalle. Abbiamo visto un sentiero che sarebbe da esplorare... sulle cartine sembra arrivi fino al Cigarello... non male come variante... e comunque forse conviene risalire fino a Croveglia e scendere a valle incrociando il fondovalle molto piu' avanti. Tanto per tirar via un po di bitume. Vedremo la prossima estate di tirar fuori qualcosa di valido. Proseguiamo con il nostro giro. Ovviamente in salita. Passiamo per Campovecchio, Monchio di Villaberza e giungiamo finalmente ai piedi del Monte Fosola. Il sole comincia a calare e il panorama e' stupendo. La Pietra di Bismantova e' davanti a noi. Ultimi strappi micidiali fino al Fosola e poi prendiamo il singletrack nel bosco che ci porta verso il Castello di Carpineti. Anche qui qualche tratto a piedi dovuto anche alla stanchezza (ricordo questa estate di aver fatto quasi tutto in sella). Arriviamo al Castello di Carpineti e il Bar Ristorante e' chiuso... Peccato... Una birretta ce la saremmo fatta volentieri. Ci vestiamo. Il sole comincia a tramontare e la temperatura ad abbassarsi. Fortunatamente tutti e tre abbiamo le luci e Kevin una pila di scorta (visto che la mia e' praticamente scarica). Scendiamo verso Pianzano e da qui un saliscendi che ci da il colpo di grazia alle gambe ci porta a prendere lo Spallanzani. Al buio fatichiamo a trovare gli imbocchi del sentiero ma con l'ausilio dei nostri gps (soprattutto quello di Kevin... Santo Subito) troviamo la via e arriviamo ad incrociare nuovamente il fondovalle. Ora ci restano 11 km di bitume (purtroppo) per arrivare alle macchine. Arriviamo giu' alle 19,42 dopo aver percorso 50 km con circa 1500 metri di dislviello. Un giro intenso e da non sottovalutare. Gli strappi si susseguono facendosi sentire sui quadricipiti. QUI LE MIE FOTO

sabato 15 ottobre 2011

Parco dei 100 Laghi


Approfittando di questo autunno anomalo oggi abbiamo deciso di andare al Parco dei 100 Laghi. Personalmente era da anni che avevo in mente un giro in zona ma non c'era mai stata l'occasione. Ed ecco arrivare una mail del mitico Fasta con traccia e descrizione allegata (lui si che e' preciso). Creo un evento su Facebook e raccolgo 13 adesioni. Fabio comincia a stidiare il giro e aggiungiamo qualche variante. Si parte. Alla fine siamo in 10. Io, Fasta, Samanta, Fabio, Alle, Gianlu, Davo, Doctor Zero, Tom e Vincenzo. Giornata limpida, un po di vento e temperatura freschina. Partiamo da Bosco di Corniglio. Saliamo portandoci verso il Monte Tavola. Incrociamo dei cavalli che ci vengono incontro. Uno mi viene talmente vicino che mi fa inciampare (ero sceso dalla bike perche' non capivo le loro intenzioni!). Cavallo Curioso! Continuiamo a salire prima in bike e poi con bici in spalla fino a raggiungere il Lago Santo. Un posto incantevole. Il sole risplende sul Lago e il Rifugio Mariotti e' collocato in una posizione invidiabile. Decidiamo di pranzare qui. Ottimi gli strani tortelli di porri e patate. Ripartiamo, qualche altro pezzo a piedi lungo il lago e poi giu'... comincia una spettacolare discesa Flow nel bosco... faccio a sportellate con il Fasta... ci divertiamo come bambini! Peccato che il divertimento duri sempre poco! Siamo di nuovo in salita. Questa volta pero' su forestale. Incontriamo macchinate di merenderos che invadono i monti per raggiungere i rifugi... sara' ma io sono contro! Chi ama la montagna la vive al 100%... Due passi a piedi non fanno male! Noi comunque continuiamo a salire. Ci spariamo anche la variante per raggiungere Capanne di Badignana. Paesaggisticamente la locatione e' stupenda, la capanna un po meno. Sostanzialmente sembra una stalla. Ma i colori qui sono stupendi. I 200 metri di dislivello aggiunti sono stati premiati dai panorami. Scendiamo nuovamente fino al Rifugio Lagoni dove vediamo uno dei due laghi gemelli. Inutile dire che anche qui il posto e' stupendo. I colori autunnali in riva al lago rendono tutto ancora piu' bello. Continuiamo in salita fino al Passo Colla e da qui comincia il tratto piu duro del giro. Prima seguiamo un singletrack a mezza costa sotto il Monte Navert poi comincia il Vertical Riding... 200 metri di dislivello in un chilometro circa... La fatica comincia a farsi sentire, i polpacci si lamentano ma tutto sommato arriviamo in cima! Seguiamo la traccia che inizia con qualche mangia e bevi attraversando il Pian del Freddo. Perdiamo per strada Fabio e lo ritroveremo solo a 1 km dalla macchina. Lungo la discesa ogni tanto qualcuno sbaglia i bivi, il Davo buca e Casarini rischia di essere travolto da un cinghiale che attraversa il sentiero a velocita' worp! Arriviamo a Mosale dove incrociamo l'asfalto in discesa e il Davo procede senza catena. Un'ultimo chilometro di salita ci riporta a Bosco dove abbiamo parcheggiato le macchine. Giro panoramicamente stupendo, piu' vicino a casa di quanto pensassi, magari da dividere in due parti e fare una sosta piu' lunga al rifugio. La discesa dal Navert forse non merita la fatica fatta per arrivare in cima ma comunque era un posto dove nessuno era stato e possiamo dire di aver fatto anche questa. Ci sono altri sentieri da esplorare nella zona e sicuramente torneremo all'attacco! Un grazie ai compagni di pedalata, grande Samanta unica donna del gruppo che si e' portata dietro il carro armato di Anatas per tutto il giro portandola tranquillamente sulle spalle e grandi tutti per aver stretto i denti e portato a termine il giro. Per la cronaca abbiamo fatto 40 km e 2000 metri di dislivello. W NOI. QUI LE FOTO

sabato 8 ottobre 2011

Finale Ligure Prova Superenduro 2011


Grande giornata oggi a Finale Ligure. Da un'idea di Fabione che voleva provare la Superenduro ci siamo organizzati. Io, Tony, Fabione, Il Socio, Casarein, Daniele e Cristian siamo partiti alla volta di Finale. Ad attenderci Elisa Canepa, nome noto nell'ambiente del Downhill e del Superenduro. Dopo esserci preparati saliamo sul Land Rover e passiamo a prendere "Il Nonno", l'ennesimo, anche lui una pietra miliare del freeride. Personaggio abituato a raidare con gente di altro calibro rispetto a noi ma una persona squisita, sorridente e prudente. Un grande. Una dopo l'altra ci spariamo le discese. Sosta pranzo organizzata alla grande da Elisa per farci perdere meno tempo possibile e poi si riparte alla grande. FIniamo la giornata con ben 9 discese portate a casa, nessun intoppo, una ammaccaturina sulla bici del Socio ma fortunatamente nessuna per lui, una grande giornata di sano divertimento. I complimenti ad Elisa di Elicaride per aver organizzato tutto alla perfezione e per aver fatto si che tutto sia andato benessimo, al Nonno che ci ha sopportato e ci ha portato in giro su e giu' per i monti, a Fabione per aver lanciato l'idea e a tutti noi per aver reso questa giornata splendida come al solito. Purtroppo non ci sono foto in Action perche' l'adrenalina e la voglia di girare hanno avuto la meglio sulla macchina digitale. Rimane solo da dire.... W NOI!

domenica 25 settembre 2011

Monte Misone... Questo Sconosciuto...


In occasione del mio 40° compleanno abbiamo organizzato un giretto in mtb. Partenza da Riva del Garda. Presenti io, Gerry, il Brigo, Davo, Fabio, Il Colonnello, Alessandro e Marco, due nuove leve. I miei compagni di avventura mi fanno immediatamente una sorpresa... il regalo di compleanno! Una bella cassetta di legno contenente due birre artigianali. Non me lo aspettavo! Cammuffo con un sorriso l'emozione. Grazie ragazzi! Da Riva ci dirigiamo verso Tenno. Lasciamo la traccia per seguire un cartello che indica "Tenno" con il simbolo della mtb... forse hanno sbagliato disegno... forse volevano mettere moto. Fatto sta che ci troviamo ad affrontare una bella rampa oltre il 24%... scaldiamo subito le gambe! Troviamo una deviazione che rende piu' leggera la salita. Il Brigo, preso da impeto crosscountristico, non si accorge della nostra deviazione e prosegue a testa bassa. Lo ritroveremo circa 2 km piu' avanti. Continuiamo a seguire i cartelli che ci segnalano "Tenno" e pedaliamo su un bel sentiero che ora sale piu' regolare. Giunti in localita' "Pranzo" svoltiamo sulla destra su un bel sentiero in erba puntando il Lago di Tenno. Il suo colore e' sempre spettacolare! C'e' poca acqua e riusciamo a salire sull'isolotto. Foto di rito e si riparte, seguendo il sentiero sul bordo del lago. Magnifico. Cominciamo a salire in fuoristrada verso il Passo del Ballino. Conosco questo sentiero visto che l'ho gia' fatto altre volte... ma in discesa. In salita presenta qualche tratto impegnativo visto anche il fondo smosso e la pendenza. Ma sono pochi tratti e si riescono a fare in sella. In cima foto di rito agli Alpaca (o Lama non abbiamo ancora capito cosa siano), qualche battuta per sorridere un po e ripartiamo. Ci toccano 4/5 km di discesa su asfalto... che comunque non disdegnamo vista la temperatura estiva. Prendiamo un po' di fresco rilassandoci. Sappiamo che stiamo andando incontro ad una salita asfaltata... e ci troviamo di fronte ad una forestale immersa nei boschi che forse neanche i locals conoscono. La pendenza varia dal 16% al 24%. In 8 km ci spariamo 900 metri di dislivello... e si sentono tutti! Raggiungiamo Malga di Fiave', privata, di 10 soci. Una coppia di questi e' qui e ci accoglie alla grande. Facciamo rifornimento di acqua e scendiamo verso Malga Misone. Il sentiero ci costringe a fare qualche passaggio a piedi ma tutto sommato e' divertente. Sbuchiamo nel prato sotto la Malga. Ci sono dei ragazzi che stanno lavorando al taglio della legna. Chiediamo se ci danno da mangiare... e arriva la sorpresona! CI danno una terina di insalata piena di pane, un tagliere con 3 tipi di formaggio e un barilotto di birra da 5 LT! Ci mettiamo fuori a mangiare, attorniati da oche, tacchini, galline e due cani. Immersi nella natura solo noi. Facciamo il bis dei formaggi e quando chiediamo il conto ci viene chiesta una cifra irrisoria! Ringraziamo i ragazzi e si riparte. Voto 11! Rinunciamo alla salita a piedi in cima al Monte visto che comunque verso il lago c'e' foschia (e abbiamo gia' fatto 2000 metri di dislivello.... direi che ne abbiamo tutti abbastanza). Comincia la discesa, primo tratto molto flow... e Gerry prova a perdere la digitale. Fortunatamente la ritroviamo. Io provo a farmi del male volando a terra... senza conseguenze per fortuna. Proseguiamo. Un trekker ci dice che ci sara' da fare qualche tratto con bici in spalla... e capiamo perche'. Sassi smossi e ripidoni al limite del fattibile... a piedi. Ma tutto sommato si riescono a fare molti pezzi in sella. Arriviamo sulla forestale che ci porta al Rifugio San Pietro. Di tutti i Rifugi che ho visto in vita mia questo rimane uno dei preferiti... da un senso di pace incredibile. La foschia non ci impedisce di vedere il lago sotto di noi. Facciamo una breve pausa bevendo Coca Cola e poi si riparte. La discesa chiamata San Pietro Downhill si rivelera' una discesa fattibilissima... come ci ha detto il gestore del Rifugio... se siete scesi dal Misone non vi fa piu' paura niente! La discesa parte subito con una via Ferrata... sti cazzi! Pezzo a piedi per non rischiare la morte per poi immetterci in bel sentiero divertente. Ultimo tratto che si trasforma in tipica Sassaia del Garda dove devi lasciar correre la bici e pregare che tutto vada bene. Sento dietro di me qualcuno che mi segue a ruota e non mollo... Le braccia sono stanche e i quadricipidi bruciano... ma non voglio lasciare un metro di sentiero al mio piu' diretto inseguitore! Arriviamo in un pianoro e vedo arrivare Gerry! Grande. E' migliorato moltissimo in discesa. Con la sua Jekill sara' dura tenerlo dietro! A parte Fabio gli altri tardano ad arrivare. Un po' di preoccupazione ma poi scopriamo che il ritardo e' dovuto ad un cambio di pastiglie dei freni. Passiamo per Canale di Tenno, splendido borgo definito uno dei borghi piu' belli d'Italia, da me gia' visto in altre occasione ma sempre incantevole. Anche qui foto di rito. In breve giungiamo a Tenno... da qui parte il Senter de Gola... l'ultima volta che l'ho fatto era molto tecnico. Ricordo un Dritto di Enea! Il Davo ha un Deja Vu... si ricorda il sentiero... E non e' contentissimo. Partiamo! Mi metto davanti... ricordo qualche passaggio del sentiero... ma mi si sgancia un pedale nel tratto piu' tecnico e prendo una bella botta sul polpaccio! Un male cane. I Crank sono pedali che se ti prendono li senti! Comunque il sentiero e' stato sistemato e si scende senza problemi. Mi sparo anche la scalinata finale con uscita sulla strada... prego di non impuntarmi altrimenti lascio qualche dente per terra! Fortunatemente tutto va come deve andare... e mi godo il momento di gloria! Un ultimo tratto in ciclabile ci porta al parcheggio. Ci cambiamo e decidiamo per andare a berci una birretta. Il Brigo viene osservato con malizia da due anziane signore che hanno appena fatto la spesa. Ci trasferiamo nel nostro solito barettino a Riva del Garda dove ci facciamo una bella birretta accompagnata da bruschette varie. La giornata si conclude con circa 40 km percorsi e 2000 metri di dislivello. I miei complimenti alle nuove leve per aver tenuto botta nonostante la poca esperienza in discese cosi' cattive e nonostante le mtb front che di certo non aiutano. Con una promessa da parte mia... vi portero' al Garda e vi faro ' divertire alla grande. Anche in discesa. Perche' insalita dei problemi non ne avete. Un grazie a tutti per aver deciso di passare questa giornata con me. Io sono ben felice di aver festeggiato i miei 40 anni con voi. Grazie davvero Amici! W NOI! QUI LE FOTO

giovedì 22 settembre 2011

Corno della Paura e 687


Era un po di tempo che osservavo questa montagna... Ogni volta che facevo il Brennero il Corno della Paura mi attirava... vedere questa parete quasi verticale che sovrasta Sabbionara e pensare che li in mezzo ci sono ben due discese quasi non pareva vero. Quindi si parte in spedizione. Io, Fabio e Gazza. Arriviamo ad Avio verso le 9,30 complice un po' di traffico in autostrada. Alle 10 cominciamo a pedalare. Decidiamo per prendere la strada piu' lunga per fare un po di risalita offroad. Quindi ci infiliamo nella ciclabile che costeggia l'Adige e iniziamo la nostra avventura. Giunti all'altezza di Serravalle dell'Adige lasciamo la ciclabile e saliamo su strada asfaltata, passando per Chizzola. I primi km sono subito belli duretti, un 13% circa. Rallentiamo il passo, respiriamo e saliamo con calma. Sulla nostra destra appare il Dosso d'Abramo (che vedremo per quasi tutti il giro) e il Cornetto. Spuntano fuori anche le Dolomiti del Brenta. Davanti a noi l'Altissimo. In prossimita' dell'Altipiano di Brentonico giriamo verso la Polsa. Si continua a salire, stavolta con pendenze piu' lievi fino a Saccone, a 742 metri di altitudine. Lasciamo la strada principale per immetterci in una carraia, sicuramente un tempo non asfaltata. Man mano che saliamo fanno l'apparizione anche rampe cementate al 20%, fortunatamente non lunghissime. L'asfalto lascia il posto al bosco. Una bella faggeta. Passata Malga Cestarelli sbuchiamo fuori in un bel pratone e da qui la strada scende leggermente. Abbandoniamo la nostra traccia per cercare di arrivare a San Valentino dove vorremmo mangiare. Ad un certo punto una Malga appare davanti a noi.... Malga Susine... un posto da favola. Chiediamo se ci fanno da mangiare e ci dicono di si... Si va di tagliere di salume e formaggio... con birra. Si sta divinamente. Ci concediamo anche un pezzo di torta... ancora calda! Caffe' e si riparte, anche se saremmo rimasti li molto volentieri! Passiamo per un prato gustandoci un po' di Vertical Rider... in fondo c'e' il Gazza e un po di "Porting" non guasta mai. Fortunatamente pochi metri che ci conducono su una stradina asfaltata. In poche centinaia di metri siamo alla sterrata del Corno. Saliamo in cima per vedere il panorama e le postazioni militari. C'e' un bel vuoto di 1550 metri sotto di noi. Da qui si dominava la Val d'Adige e di fronte c'era la prima linea dello Zugna. Riprendiamo le Bike e saliamo ancora, su una strada panoramicissima. Passiamo dentro alcune gallerie, scattando foto a ripetizione. Arriviamo praticamente in cima al Monte Vignola. Si comincia a scendere, non prima di esserci rilassati un attimo. Ci aspettano circa 1400 metri di dislivello in negativo... da fare in circa 7 km. Non sara' una passeggiata. Il primo tratto della discesa e' molto flow... ma dura poco! Entriamo in un sentiero nel bosco pieno di rami e sassi smossi... una roulette russa dove si rischiano cambi, forcellini e raggi. Ogni tanto ci si mette anche qualche albero caduto e addirittura una frana. Non ci scoraggiamo e cerchiamo di fare piu' tratti possibili in sella. La dice tutta il commento di Gazza "Questa non e' una discesa.... e' un portare a casa la pelle!". Fortunatamente la discesa diventa via via piu' scorrevole, dando spazio a qualche momento di divertimento. Anche se c'e' da stare sempre in campana... il fondo non e' compatto e i sassi corrono via sotto le nostre ruote. Un ultimo tratto un po' fetente sopra il Castello di Avio ed il gioco e' fatto. Sicuramente la prossima volta tenteremo la discesa dal 486 che sembra sia leggermente piu' fattibile. Tutto sommato un bel giro, panorami splendidi e una giornata di fine settembre che sembrava piu' di inizio giugno. Un altra location aggiunta nel palmares personale, circa 40 km percorsi e 1700 metri di dislivello. Un grazie a Fabio sempre propositivo nello scoprire nuovi sentieri e un grande al Gazza che un dislivello cosi' elevato a inizio giro non pensava di sicuro di farlo. Finale con birretta e gelato ad Avio per finire in bellezza. QUI LE FOTO

giovedì 15 settembre 2011

La Via del Sale... Limone Piemonte-Ventimiglia


Weekend del 10 settembre... evento in calendario... la Via del Sale. Dopo aver prenotato l'agriturismo Ciapeleta a Ventimiglia e il Rifugio Allavena come tappa di intermezzo si parte. Presenti 18 bikers... un gruppo con varie tipologie di pedalatori... dai corsaioli ai freeriders, ai cicloescursionisti delle grandi distanze a chi non pedalava da giugno. Arriviamo nella tarda serata di Venerdi' e ci sistemiamo nell'Agriturismo. Location tranquilla, leggermente in collina e con vista mare. Uno spettacolo. Sabato mattina sveglia presto.. il treno parte alle 8.16. Colazione e via... si parte per la nuova avventura. Arrivano i toscani con i biglietti del treno e saliamo. Troviamo subito un macchinista davvero poco civile che ci minaccia di farci scendere nel caso il treno si dovesse riempire. Arriva anche a dire "chiamo la polizia"... gli rispondo gentilmente "chiami chi le pare... io di qui non scendo". Desiste e va a fare il suo lavoro! E noi rimaniamo sul treno! Ore 9,34 sbarchiamo a Limone Piemonte. Subito il gruppo si sparpaglia alla ricerca di viveri da portarsi dietro. Alle 10 comincia il Tour. Primo tratto purtroppo sulla statale che sale al Col di Tenda, abbastanza trafficata. Respiriamo smog per circa 6 km. All'altezza della galleria del Col di Tenda fortunatamente abbandoniamo la strada principale. In 4 fuggitivi prendono la vecchia Strada Romana che sale offroad. Noi seguiamo la traccia. La salita ha pendenza costante e piano piano arriviamo al Rifugio le Marmotte, situato a 1800 mt di altitudine. Mentre aspettiamo i 4 che hanno cambiato percorso facciamo in tempo a rifocillarci e a fare qualche foto alle marmotte che vivono nel campo adiacente il rifugio. La giornata e' stupenda. Nemmeno una nuvola! Entriamo finalmente nello sterrato. Una forestale che si snoda a cavallo dei 2000 metri, con la maestosita' di queste montagne che ci circonda. Il fondo e' buono anche se alcuni tratti con sasso smosso cominciano a lavorare sulle gambe. Di tanto in tanto incrociamo qualche motociclista che, incurante dei divieti, percorre il nostro sentiero. Zigzaghiamo tra Italia e Francia, Ogni metro meriterebbe una foto. Si sale e si scende, a volte con tratti costanti, a volte qualche strappetto. Il dislivello aumenta. Quando la fame comincia a farsi sentire appare sotto di noi il Rifugio Don Barbera. Sosta obbligatoria. Panino e birra sono un ottimo integratore, anche se devo ammettere che il panino non era un granche'. Ma la fame e' fame... quindi ben venga. Sono le 15 e siamo un po indietro con la tabella di marcia. Ripartiamo salendo ancora. Dopo un tratto in discesa molto lungo abbandoniamo la ex strada militare per risalire di altri 250 metri di dislivello. Si torna in Francia. I panorami cambiano continuamente. Si passa dalle montagne brulle a quelle ricoperte da alberi verdissimi. Fortuna vuole che in un punto fotografiamo anche il mare di nuvole... nuvole basse sulla valle sotto di noi con squarci che lasciano passare il sole. La stanchezza comincia a farsi sentire. Qualcuno porta la bici a piedi per sgranchirsi le gambe, qualcuno canta canzoni dei cartoni animati. Dopo 68 km e 2300 metri di dislivello avvistiamo sotto di noi il Rifugio Allavena... La traccia seguirebbe un sentiero Freeride. Io, Anatas, Gianluca, Massimo, Samanta e Mirella ci lanciamo in discesa. Anche se stanchi non ci lasciamo scappare questa occasione. Una bella discesa tecnica prima dell'arrivo! Gli altri proseguono su forestale. Al Rifugio una birra ghiacciata e patatine sono il giusto premio per la fatica del giorno. Pero' prendo freddo mentre sono sudato e la paghero' con un blocco della digestione! Alle ore 21 sono a letto senza aver cenato. Gli altri mangiano come se non ci fosse un domani! Il gruppo e' arrivato tutto a destinazione! Molto bene! Dopo una bella dormita alle 6,30 mi sveglio. Mi rigiro nel letto e mi alzo. Giu' di sotto la sorpresa del mattino. Una volpe, si vede abituata da tempo, viene a cercare del cibo davanti al Rifugio. Si avvicina senza paura, si fa scattare foto. Incredibile. Sembra un cagnolino! Il sole sorge tra le montagne. Facciamo colazione e ci prepariamo alla partenza. Oggi ci aspettano circa 50 km e 900 metri di dislivello. PAragonati al giro di ieri sono una passeggiata di piacere. Alle 8,30 siamo in sella. Il sole e' gia' caldo quindi si parte in maniche corte. Ci spariamo subito 300 metri di dislivello tanto per scaldare le gambe! Comincia la parte tecnica del nostro giro. L'Alta Via dei Monti Liguri che in questo tratto e' molto stretta. Un bellissimo Singletrack mangia e bevi, qualche metro a piedi per essere sempre in sicurezza, ma comunque uno spettacolo. Comincia la discesa. Un bel sentierino con qualche tornante, disseminato di rocce che mi fanno forare ben due volte! Alla fine della discesa troviamo dell'acqua in un Ranch. In Italia i rifugi e le fonti si contano sulle dita. Addirittura i tre rifugi che incrociamo sono chiusi! Dopo aver passato diverse fortificazioni e gallerie e aver bucato l'ennesima volta (devo decidermi a prendere un nuovo cerchio per i tubless...) comincia una discesa su forestale dissestata. Qualcuno pensa di rilassarsi... ma la lunghezza e' talmente tanta che e' struggente. Cominciano a far male le dita. Io e Mazzi, partiti dalle retrovie causa riparazione gomma, cominciamo a recuperare terreno e a riprendere il gruppo. Arriviamo alla strada asfaltata che ci portera' verso Ventimiglia. Il mare comincia a farsi vedere. Uno dei toscani cade a terra scattando una foto... attimi di tensione e paura ma tutto si risolve fortunatamente solo con qualche escoriazione. Glu ultimi km sono su strada asfaltata in discesa. Meglio cosi'. La stanchezza dei due giorni si fa sentire da tutti... in fondo abbiamo percorso circa 130 km con oltre 3300 metri di dislivello. Direi che abbiamo dato abbastanza. Foto di rito sulla spiaggia, bagno in mare e, come giusto premio per il weekend, un bel pranzo a base di pesce! Il Mazzi e la Mirella recuperano il furgone e si riparte verso casa, con un bagaglio pieno di bei ricordi! Compagnia come sempre ottima. Bello vedere ciclisti di varie specialita' passare due giorni immersi nella natura senza pensare a niente tranne che a divertirsi e a godersi i panorami! Voto 11 a tutti quanti! QUI LE MIE FOTO

domenica 4 settembre 2011

Folgaria... lungo i singletrack del Monte Maggio!


Oggi ci spostiamo verso Folgaria. Parcheggiamo a Piazza, frazione di Terragnolo. Presenti io, Fabio, Fill, Mazzi, Mirella, Kevin, Enrico, Anatas e Samanta. Ad attenderci a Serrada anche il mitico Scratera. Partiamo subito in salita asfaltata. La traccia da me editata a video non e' percorribile in salita. Fortunatamente Paolo ci informa prima di tentare la scalata! La provinciale Rovereto-Folgaria fortunatamente non e' molto trafficata, a parte i motociclisti che credono di essere nell'isola di Man e sfrecciano a tutta velocita'. Arriviamo a Serrada e incontriamo Paolo. Riempiamo le borracce alla fontana e finalmente lasciamo l'asfalto. La salita ha pendenze regolari, in uno splendido contesto di pini, piste da sci e impianti di risalita. Passiamo i resti dell'ospedale di guerra e saliamo velocemente verso il Forte Dosso del Sommo, il piu' grande forte del fronte. Foto di rito, barretta veloce e proseguiamo verso il Passo Coe. Qui invece ci fermiamo per rifocillarci... panino e birra come di consueto! Riprendiamo la nostra ascesa, stavolta tocca al Monte Maggio. La Croce sulla sommita' si vede gia' da qui. Procediamo prima su forestale, poi comincia uno stupendo singletrack esposto che ci porta verso la cima. Anatas tenta in suicidio appoggiando il piede nel nulla. Fortunatamente cade sul morbido, un paio di capriole ma niente di che. Risale in sella e si riparte. Dalla Croce alla Borcoletta seguiamo un'altro splendido singletrack, anche questo esposto, con tratti su terra battuta, tratti su sasso smosso e un bellissimo tratto scavato nella roccia... meraviglioso! E il bello e' che al 99% e' ciclabile! Alla Borcoletta comincia la discesa... tutto e' tranne che Crosscountry! Nel primo tratto ammetto di aver fatto qualche tornante a piedi... poi dall'ingresso nel bosco in poi una goduria infinita! Troviamo anche i resti di un camion che non si capisce come sia finito li! Foto di gruppo ovviamente e poi giu', fino al Passo Borcola! Due mucche passeggiano tranquillamente per strada... si vede che qui il traffico non e' un granche'! Scendiamo su un pratone per entrare poi in un sentierino che segue il torrente Leno. Arrivati a Malga Gulva scendiamo su una forestale molto bella, immersa nel bosco con continui sali e scendi. Altra variante di Paolo ci porta a guadare per ben due volte il torrente... che ora e' praticamente secco ma in inverno e' ben altra cosa! Incrociamo l'asfalto in prossimita' di Geroli. Da qui in poi restano circa 200 metri di dislivello in salita su asfalto. Paolo, Kevin e Fabio provano una variante Verticalrider mentre noi decidiamo per salire su asfalto. Ci siamo divertiti abbastanza per oggi. Ma le sorprese non finiscono mai. Giunti alle macchine chiediamo ai volontari che stanno allestendo la sagra del paese se c'e' da mangiare... nonostante la sagra sia domenica... ci prendono! Incredibile! Birre, vino, salsiccia, patate, fagioli con cipolla, dolci, amari e caffe'! Voto 11! Questo si che e' servizio e ospitalita'! Compagnia come sempre al Top e sentieri meravigliosi per un'altra giornata di Pura Vida! QUI LE MIE FOTO

venerdì 2 settembre 2011

Pasubio... MTB e Storia

Si torna sul Pasubio. Questa volta un giro soft, ma non per questo non interessante. Ci troviamo a Pian delle Fugazze io, Beppe, Cleto, Gabriele, Tony, la Polly e la Lisa. Si parte. Al bar ci danno notizia che per le 11 e' prevista pioggia. Incrociamo le dita. Saliamo lungo la Strada degli Eroi, una forestale costruita durante la Prima Guerra Mondiale per far giungere mezzi motorizzati alla Cima. La strada si snoda nella Val Fieno, con pendenze costanti sempre pedalabili. Durante la nostra ascesa di tanto in tanto ci fermiamo a scattare qualche foto. Ogni tanto qualche goccia d'acqua ci ricorda le previsioni meteo... ma e' solo prima della Galleria d'Havet che viene giu' un po piu' forte. Fortunatamente siamo a 50 metri dalla galleria e troviamo riparo all'interno. Neanche il tempo di metterci i K-Way che smette. Meno male. Ripartiamo e mi accorgo di aver bucato. Fortuna vuole che, mentre cambio la camera d'aria, un'ultimo scroscio di pioggia scende su di noi... per fortuna che non fa freddo! Si prosegue passando nelle gallerie scavate nella roccia... i panorami sono spettacolari. Sebbene sia la terza volta che passo di qui e' sempre stupendo. Arriviamo al Rifugio Papa dove mettiamo ad asciugare i vestiti nella stanzetta apposita. Una stufa emana un bel calore. Visto che il meteo sta decisamente cambiando e sta andando verso il Sole, facciamo una bella sosta ristoratrice. Polenta, Funghi e Formaggio. Il tutto accompagnato da ottima birra. Nel frattempo spunta il sole! Si riparte... saliamo oltrepassando il cimitero di guerra dove un palo con in cima la scritta "Di qui non si passa" ricorda i 164 ragazzi caduti in guerra. Raggiungiamo la Chiesetta di Santa Maria del Pasubio e continuiamo la nostra escursione giungendo alle 7 Croci che ricordano una tragica faida tra povera gente del XVI secolo, quando pastori di Pòsina e di Trambileno si uccisero per il possesso di questi magri pascoli. Da allora in poi i viandanti usano gettare, con gesto carico di arcaici simbolismi, un sasso ai piedi di queste croci. Dietro di noi una lapide invece ricorda i caduti in guerra. Le ossa che affiorano ancora oggi dal terreno vengono riposte qui. Torniamo sui nostri passi osservando le trincee, i magazzini e le gallerie. C'e' un silenzio incredibile. Vi consiglio di leggere QUI per avere un'idea di cosa e' successo lassu'. Comincia la discesa. Ripassiamo di fianco all'Arco Romano e cominciamo la nostra discesa sulla Strada degli Scarubbi. Una lunga forestale panoramica, dove e' impossibile non fermarsi a fare foto! Io e Tony tentiamo i tagli nel bosco ma al secondo capiamo che e' meglio proseguire sulla forestale. Troppi gradini e troppi sassi smossi. Continuiamo la nostra discesa. Mi attraversa addirittura la strada un camoscio. Si nasconde subito nel bosco e non riesco a fotografarlo... Peccato. Arriviamo a Bocchetta di Campiglia da dove parte la Strada delle 52 Gallerie. Foto di rito anche qui e poi via, Verso Colle Xomo. Da qui risaliamo su asfalto fino a Pian delle Fugazze, circa 250 metri di dislivello che comunque si fanno sentire. Il sole spinge e fa un bel caldo! Arriviamo cosi' al parcheggio, ci cambiamo e c'e' il tempo anche per una birretta ristoratrice. QUI LE MIE FOTO

domenica 21 agosto 2011

2011 UCI WORLD CUP FINAL Val di Sole... i marziani esistono...


Visto che sabato siamo riusciti a completare l'impresa del Tour del Montozzo in tempi accettabili, ci dirigiamo in campeggio per una doccia veloce. Ci cambiamo e via.. saliamo a Comezzadura (2 km dal campeggio) per vedere le Finali di 4Cross. I migliori rider del pianeta sono qui... uomini e donne. Vedere dal vivo questa disciplina e' entusiasmante. Manche con 4 concorrenti, passano i primi due. Vale praticamente tutto! Splendido. Domenica invece saliamo a vedere la tappa finale della DH... da paura. Per descrivere cio' che ho visto non ci sono parole... a dir la verita' neanche le foto rendono... posso garantirvi che sono di un'altro pianeta! GUSTATEVI LE FOTO DEI MIGLIORI AL MONDO!

Tour del Montozzo... Val di Sole


Val di Sole... finale dei Mondiali Uci 2011... Crosscountry, 4Cross, DH... tutte le specialita'... e i migliori biker a livello mondiale sono qui. Io e Gerry decidiamo di andare a vedere lo Show. Partiamo venerdi' in tarda serata. A Dimaro ci accampiamo al centro rafting, Gerry conosce il posto. Decisione ottima. Tenda, bagni pulitissimi e poca gente. Siamo perfetti! Sabato mattina ci spostiamo in macchina di una decina di chilometri. Partenza da Fucine, paesino sulla statale che porta al Tonale. Abbiamo deciso di fare un giro con la G maiuscola... il tour del Montozzo. Circa 60 km e 2300 metri di dislivello. Non sara' una passeggiata! Ci raggiunge anche Simone, cha ha una casa a Marilleva. Sebbene abbiamo la traccia ci fara' lui da cicerone... oltretutto ci fara' fare delle varianti che non abbiamo tracciato. Si parte! Saliamo per poco su asfalto e poi partiamo su una splendida forestale. Costeggiamo il fiume Noce, pini altissimi la fanno da padroni. Il cielo e' azzurrissimo! Passiamo dai laghetti di San Leonardo, un posto incantevole che ci invoglia a rimanere li! Ma il giro e' lungo... e quindi e' meglio andare. Cominciamo una bellissima salita pedalabile su forestale (peccato per la variante che avevo sul gps che ci costringe a fare un centinaio di metri a piedi quando appena sopra era tutto pedalabile). Uno scoiattolo rosso si arrampica veloce su un albero e poco dopo una vipera ci attraversa la strada! La forestale continua a salire in un contesto a dir poco spettacolare. Giungiamo finalmente al Passo del Tonale... peccato per i palazzoni che usurpano il panorama... pero' basta guardare altrove per scorgere le montagne maestose che circondano il paese. Una breve sosta ristoratrice con torta e coca cola e poi ripartiamo. Giu' per una strada sterrata che costeggia una pista da sci. Breve tratto di asfalto e via... siamo di nuovo in salita. Simone ci fa fare una variante che evita di scendere fino a Ponte di Legno... ci risparmiamo cosi' 200 metri di dislivello! La strada sale con una pendenza costante e accettabile. Siamo nel Parco Nazionale dello Stelvio. Sulla nostra sinistra il paese Pezzo e dietro di noi Ponte di Legno. Incrociamo macchine di merenderos che scendono verso valle. Fortunatamente si fermano, alcuni spengono addirittura il motore. Chapeau! Cominciamo a intravedere Case di Viso, paesino sperduto nella valle, a circa 1750 metri di altitudine. Il caldo e' ancora tanto, Gerry si butta letteralmente nell'acqua ogni volta che vede una fontana o un ruscello. Da qui in avanti la salita diventa un po piu' dura, anche se sinceramente credevo molto peggio. Riusciamo a pedalare praticamente tutta la salita, fermandoci di tanto in tanto per fare qualche foto. Solo a circa 300 metri dal Rifugio Bozzi sento uno strano dolore allo sterno. Fatico a respirare... mi fermo un attimo e cerco di riprendere il controllo sul mio fisico. Forse uno sbalzo di pressione... comunuqe faccio un po di sano trekking e, dopo un bel piatto di pasta del rifugio, mi riprendo. Foto di rito al paesaggio, al laghetto e ai resti della guerra e cominciamo l'ultima fatica del giorno. Circa 800 metri lineari con 200 metri di dislivello. A piedi! Si fa fatica ad avanzare ma raggiungiamo la Forcella di Montozzo... 2613 metri! DAvanti a noi il panorama ci lascia senza parole. La valle, le montagne. la discesa sulla nostra sinistra... niente da dire... ne e' valsa la pena. Abbassiamo le selle, Simone mette le protezioni... io mi accorgo che ho uno stelo della forca che perde olio... ma via... e' ora di darci del gas! Prima parte della discesa molto veloce, niente di tecnico, solo qualche tratto con sassi smossi dove c'e' da stare in campana... tutto fila via liscio. A un certo punto curviamo a sinistra... e davanti a noi appare il Lago di Pian Palu'. Un colore blu/verde incredibile... e ora comincia anche il rock & roll... passaggi tecnici, tornantini, radici, drop, il tutto affrontabile senza problemi. Divertimento allo stato puro! Qualche pedone ci chiede se siamo matti a scendere da li... ma noi ci stiamo divertendo come bambini! Non ci facciamo mancare nemmeno il passaggio su un mini ponte tibetano. Voto 11. Via via il sentiero sassoso lascia il posto a uno stupendo single track in mezzo al bosco. Il lago e' sempre li, sulla nostra sinistra, che si mostra in tutta la sua bellezza. Simone ci fa fare anche l'ultima variante tecnica... con scalini di legno e tornanti... Gerry e' in palla e non molla un metro! GRANDE! Arriviamo al Rifugio Fontanino... la fine dei giochi... ci beviamo una meritata birretta. Da qui in avanti il nostro percorso si snodera' su ciclabili e su asfalto... ci sta... dopo la fatica fatta in salita e il divertimento in discesa, un po' di riposo fa soltanto bene. Torniamo cosi' a Fucine, il Gps segnera' circa 57 km e 2250 metri di dislivello, fatti in una calda giornata di agosto (32° a 2400) con la splendida compagnia di Gerry e Simone. Grazie ragazzi! QUI LE MIE FOTO

mercoledì 17 agosto 2011

Una tranquilla giornata nell'Alto Garda


Complice la chiusura di Ferragosto stamattina ne approfittiamo per fare un giro nell'Alto Garda. Presenti alla reunion di stamattina io, Gerry, Daniele, Alessandro, Raffa e ci raggiunge strada facendo il mitico Fabione (che e' in ferie in Val de Concei).
Giornata calda e meteo perfetto. Gerry ne approfitta per prendere in test bike una C'Dale Jekill... un mostro... mi piace un tot! Dopo una colazione volante partiamo subito lungo la Ponale. Con queste condizioni meteo e' uno spettacolo. Raffa, che qui non ha mai girato in bike, ammira il panorama. Arriva Fabione in anticipo sulla tabella di marcia! Meglio... cosi' giriamo assieme per piu' tempo! Tra una chiacchiera e l'altra arriviamo al Lago di Ledro. Decidiamo per una sosta ristoratrice... siamo partiti tardi... un panino ci sta. Il primo bar non fa panini... ce lo fa capire con molta simpatia... noi ringraziamo e ci sediamo al bar di fianco. Qui li fanno! Cominciamo l'ascesa verso il Passo Nota. Raffa, che non ha mai girato in Trentino, fa amicizia con le rampe cementate della Rampiledro... ma non molla... e si spara tutta la salita! Fa molto caldo.. quindi la fatica raddoppia. Arriviamo finalmente al Rifugio degli Alpini. Faccio quattro chiacchiere con un paio di mucche che ringraziano leccandomi il braccio ;))) Ci spariamo formaggio fuso (la cosa piu' unta del mondo!) e una bella birra! Stiamo da Dio. Troviamo anche dei Ferraresi amici della Samanta. Quattro chiacchiere del piu' e del meno e poi via... verso il 422! Salutiamo Fabione che scende verso Ledro e proseguiamo. Sulla nostra destra appare il lago... da qui e' sempre un bel vedere! Ora comincia il divertimento... partiamo in fila giu' dal 422... sempre una garanzia. Sempre piu' tecnico con le radici che ogni anno diventano piu' insidiose. Ma il terreno e' perfetto e non ci sono problemi. Gerry, con il suo mezzo in test, e' incontenibile! Non riesco a scrollarmelo di dosso. Direi che se cambia il mezzo diventa un personaggino scomodo! Decidiamo di fare anche il secondo tratto... quello hard... Raffa e Alessandro non sono molto entusiasti... qui bisogna mollare i freni e non avere esitazioni... incredibilmente anche qui Gerry fa la sua sporca figura! Bella roba! Scendiamo a Pregasina, la meta' e' sempre piu' vicino. Dal monumento sparisce Daniele... facciamo qualche curva lungo il primo tratto della Ponale e ci fermiamo ad aspettarlo. Sento in mezzo al bosco uno strano rumore... e' lui che sta scendendo lungo un sentiero tecnicissimo! Caspita... non lo conoscevo! Raffa e Alle scendono proseguendo sulla Ponale... noi seguiamo Daniele lungo un sentiero che taglia i tornanti... e diventa sempre piu' insidioso! Passiamo nelle vicinanze della cascata e capisco che dovrebbe essere la famosa discesa che porta alla "Casa della Trota". Variante tecnicissima. Gli ultimi metri decido di farli scendendo dalla bike... niente protezioni... meglio evitare sorprese! Sbuchiamo fuori sulla Gardesana e ci tocca passare due gallerie... ma ci sta. La variante merita davvero! Arriviamo finalmente a Riva dove ci spariamo un bel gelato con una birretta! Niente bagno pero'... siamo in ritardo sulla tabella di marcia. Rientriamo a casa avendo passato ancora una volta una splendida giornata... su questi sentieri che ci regalano sempre emozioni! QUI LE MIE FOTO

martedì 16 agosto 2011

Ferragosto al Bargetana


Altro giro altro regalo. Deciso praticamente in last minute, decidamo di passare il ferragosto in Bargetana. Saliamo sabato nel primo pomeriggio, dopo aver fatto un'aperitivo volante al Bar del Faggio di Ligonchio. Cena all'aperto visto che la temperatura lo pernette, monto la tenda per dormire la notte e poi via, canti e balli fino a notte fonda. Verso l'una porto due coppie di amici a vedere il Lago Bargetana. Hanno due cani con loro, un corso femmina e un incrocio direi con un cane lupo e un pastore cecoslovacco. Neanche da dire e appena vedono l'acqua si lanciano dentro. Non mi faccio scappare l'occasione... e mi lancio anche io! Gioco un po con loro. Siamo contenti come bambini! Spettacolo! Si torna al Rifugio, si canta ancora e poi a nanna! La mattina mi sveglio alle 8. Colazione veloce, mi carico lo zaino in spalla e parto in solitaria. Destinazione Croce del Passone. In giro non c'e' nessuno. Il senso di pace che da la montagna e' incredibile. Sento solo il rumore della natura... un ruscello, il rumore del vento, il mio respiro. Spunta anche il sole. La croce e' fatta con tubi bucati... il vento si infila e suona... emozionante. Mi guardo intorno... e vedo la bellezza dei luoghi che abbiamo vicino casa. Relax alla massima potenza. Mi siedo su una pietra e rimango li almeno 20 minuti... solo con me stesso... I FEEL GOOD! Sulla via del ritorno incontro Paolo e il Picio. Vado con loro al Lago a fare un giro. Vediamo una biscia d'acqua che, incuriosita piu' di noi, ci osserva e si fa fotografare. Mentre pranzo arrivano anche Gerry con Apollo, il Davo, la Barbara e il mitico Giulio. Due chiacchiere e poi loro ripartono. Io mi sparo una pennichella sdraiato al sole sul prato. E poi via, a piedi percorrendo il Sentiero Glenda e poi il 629. Altra sosta al Bar del Faggio per aperitivo serale e poi tutti a casa. Un bel weekend passato in compagnia di amici. QUI LE MIE FOTO

Giro dei 3 Laghi del Cimone... 3... ma non per tutti!


Era da un po che non andavo sul Cimone... e ritornare proponendo un bel 3 laghi mi sembrava un'ottima idea! Presenti all'impresa io, Gerry, Dottor Zero, Mazzi e la Mirella. Si parte dai Ponti di Fanano. Saliamo in centro e poi via, su sterrate e strade secondarie, verso Sestola. Gli strappi si fanno sentire e il clima non aiuta... nonostante siamo oltre i 1000 metri da un caldo mortale! Il Mazzi ci fa anche fare la variante "del Castagno"... la leggenda narra che bisogna fare un giro intorno all'albero per ottenere una notte di sesso... ci tocca stare mezzora fermi aspettando Gerry che gira come un criceto! A Sestola sosta cibo e poi via di Seggiovia. Ci siamo gia' sparati 500 metri di dislivello in pochi chilometri... meglio riposare un po. Da Pian del Falco a Passo Serre il sentiero e' dentro il bosco.. un po' di ombra fa soltanto bene. Scendiamo verso il Lago della Ninfa... La Mirella si ribalta e si sgrugna un ginocchio... niente di grave per fortuna! Non tira un filo d'aria... il Lago sembra una cartolina! E' il momento dell'ippovia del Cimone. Sentiero mai a posto.. spesso franato... ma quest'anno sembra che abbiano fatto un bel lavoro. A piedi spingiamo circa per 300/400 metri.. non di piu'! Emiliano e il Mazzi addirittura la pedalano quasi tutta... un'altro pianeta! Quando siamo in prossimita' dei Taburri ecco che la cabala dei giri di Gerry si avvera. Appare nel bosco una ragazza gentilissima che ci invita a visitare il suo bivacco. E' li da 3 giorni, con i suoi cani, e sta passando li il ferragosto.. in solitudine! Ci invita ad entrare, ci offre da bere... una persona squisita. Gerry non coglie... o forse coglie in ritardo... e perde il treno! Si avanza pedalando! Salendo verso i Taburri vengo colto da una mezza crisi di fame. Non so per quale motivo ma ho perso l'abitudine di mangiare mentre pedalo... e non va bene! Arrivo in qualche modo al Colombino e decido di saltare a malincuore la discesa della Mirandola. Punto dritto verso Capanna Tassoni per rifocillarmi. Fortunatamente anche il resto del gruppo preferisce fare cosi'. Una buonissima torta accompagnata da un panino con crudo e formaggio mi rimette un po in forza. Salutiamo Clemente, sempre gentile e sorridente e ripartiamo. Il giro e' ancora lungo. All'altezza del Budale comincio a capire che la mia crisi di fame e' stata fatale... non ho il coraggio di affrontare la salita verso lo Scaffaiolo e la successiva risalita verso il Passo della Riva. Per non rovinare la giornata a tutti decido di tornare indietro.... Mi piange il cuore... girare i tacchi a pochi km dalla meta e' sempre un dispiacere. Mentre scendo verso Capanna comincio a pensare alla discesa di Cappelbuso e Ca de Fuochi che perdero'... e penso ai 12 km di asfalto in discesa che mi aspettano. Faccio un summit con me stesso... penso a tutte le vette che ho scalato anche molto piu' dure... e mi dico... IO CE LA POSSO FARE! Prendo il 445 che da Capanna sale verso il Passo della Riva. I due strappi mortali li faccio con molta calma... so che ho del vantaggio sugli altri. Sul percorso incontro anche la Luana & C. Due chiacchiere e trovo le forze per avanzare ancora meglio. Al Passo della Riva riesco a contattare gli altri. Ho un discreto vantaggio. Mi siedo sul davanzale che guarda verso lo Spigolino e le cascate del Dardagna. C'e' ancora acqua a sufficenza per vederle. Arrivano due ragazzi in bike e decido di scendere insieme a lorao verso il Lago Pratignano. Mi fermo nel campo sdraiandomi. C'e' un silenzio e una pace incredibile. Comincio ad immagazzinare le forze per la discesa. Dopo corca mezzoretta arrivano gli altri. Sentirli arrivare mi riempie il cuore di gioia. Sono contentissimo per loro, soprattutto per la mitica Mirella, che ha portato a termine il giro completo! Si perche' da qui e' praticamente tutta discesa. Cappelbuso... SI PARTE! Mi metto davanti al gruppo... il terreno tiene alla perfezione! Scendiamo veramente a Cannone! Io piu' di cosi' non ne avrei! Non un'indecisione, una frenata di troppo, si scende e Basta! Tocca a Ca de Fuochi. Piu' tecnica ma non per questo piu' lenta. Si mette davanti il Mazzi, poi Dottor Zero, Io , Gerry e la Mire. Infilo il Doctor in un tornante.. la stanchezza comincia a farsi sentire! Via via guadagnamo metri di dislivello in discesa. Tratti veloci si alternano a tratti tecnici... per finire con l'uscita sulla strada passando dalla Madonnina. CHE GODURIA! Torniamo al parcheggio per darci una lavata e, sotto la fontana, pullula di bottiglie di birra! Gli sbronzoni che hanno fatto il Picnic, di origine sconosciuta (sembrano rumeni), ci offrono da bere. E come dire di no???? Gerry mangia anche una salsiccia! Golosone! Non ancora contenti ci fermiamo all'Osteria del Lido per mangiare linguine al sugo di trota, Gnocco e tigelle! VOTO 11! Continuo a complimentarmi con i miei compagni di avventura... se il mio GPS segna 51 km e 2000 metri di dislivello, il loro ne segna 58 con 2250! Uno dei giri piu' belli e panoramici del nostro appennino... almeno secondo me. Terreni sempre diversi, panorami diversi, discese spettacolari. Grazie ragazzi... come sempre. E complimenti davvero alla Mirella! QUI LE MIE FOTO

martedì 9 agosto 2011

Forte Chaberton 3130 MT... la conquista del Gigante tra le Nuvole!


Altra impresa con la I maiuscola portata a termine! Tutto parte quest'inverno da un'idea del Davo... buttiamo giu' una data e cominciamo ad organizzare. Venerdi' 5 agosto si parte. Destinazione Cesana Torinese. Paesino tranquillo e molto carino... alle sue spalle il Gigante... lassu'... a 3130 metri... il Forte Chaberton... sembra vicino... ma non lo e'! Passiamo la serata in un'enoteca gestita da un genovese a guardare cartine e a cercare di capire il percorso. Tra un bicchiere di vino e due chiacchiere viene l'ora di andare a letto... Meglio riposare. Sabato mattina ci svegliamo con un meteo molto incerto. I locals fanno terrorismo psicologico... consigliandoci di non salire... Noi pero' abbiamo visto le previsioni... e siamo fiduciosi... anche perche' domenica sembra peggiorare! Colazione e si parte! Cominciamo subito in discesa su asfalto fino a Fenils... ogni tanto gettiamo lo sguardo a sinistra e vediamo sulla cima della montagna il Forte... Arrivati a Fenils Laura ci lascia e torna in albergo. Comincia a piovere... Sinceramente mi scoraggio molto... so cosa vuol dire prendere pioggia in alta quota... e la cosa mi fa un po' paura. Tergiversiamo un attimo e poi, come per magia, smette. Da qui fino a fine giro non prenderemo piu' una goccia d'acqua! Comincia la salita sterrata, fortunatamente sempre pedalabile. Le nuvole giocano a coprire e scoprire il Forte... noi continuiamo ad osservarlo... E lui ci guarda da lassu'! Ogni tanto qualche strappo piu' duro ci ricorda che, in 17 km, dovremo fare 1900 metri di dislivello... Piu' si sale e piu' il panorama diventa stupendo. Le alte cime spoglie riflettono di una luce bianca incredibile. Voltandosi indietro le altre cime, il verde dei boschi e le nuvole sotto di noi. Fino a circa 2100 metri si pedala senza problemi... ma il dislivello da fare e' ancora tanto... e i km che mancano alla vetta sono pochi! Cominciano i tratti a spinta... alternati a qualche tratto pedalato. Sopra i 2400 la fatica si fa sentire il doppio. Saliamo accompagnati dai fischi delle marmotte! Un cavo di acciaio per terra ci fa pensare che potesse servire a portare lassu' i viveri e le munizioni... Non dovevano aver vita facile i militari che prestavano servizio qui! Procediamo nella nostra ascesa avvicinandoci alle nuvole. Il versante Francese sotto di noi e' al sole. Stupendi i giochi di luce che si formano a valle. A 2700 faccio una sosta per mangiare una barretta. Qualcuno prosegue, qualcuno si ferma con me. Ripartiamo. A 3000 metri il freddo comincia a farsi sentire... mi vesto! Gambali e maglia a maniche lunghe. Fortunatamente recupero un paio di guanti a dita lunghe. Ci sono 6°! Vedo l'altitudine avanzare sul mio GPS... 3050... 3080.... 3100... comincio a vedere la fine della traccia... il che significa la vetta! Arriviamo in cima immersi nelle nuvole.... La vista della Croce ci emoziona. Siamo esattamente sul tetto del Forte! Sulla nostra sinistra le 8 torrette... o almeno cio' che ne rimane. Con queste nuvole il Forte sembra un Fantasma... un'atmosfera quasi surreale. Ci raggiungono tutti gli altri per la foto di rito. Faccio un salto dentro al forte... e' pieno di neve e ghiaccio! Impressionante. Foto di rito e comincia la discesa. La prima parte (che abbiamo gia' fatto in salita), e' bella scorrevole. Poi comincia una discesa tecnicissima, con alcuni tratti a piedi, i soliti Jolly che si sprecano e via, fino agli impianti di Rocher Rouge. Certo di fotografare una marmotta che pero' corre veloce nella sua tana! Da qui in poi la discesa sara' tutta fattibile in sella. Troviamo anche una bella deviazione in un boschetto. A fine discesa io e il Brigo siamo costretti a sostituire le pastiglie dei freni! FINITE! Scendiamo a Monginevro... dove al bar non ci danno nulla da mangiare! Solo birra. Il Davo e il Brigo si sfurbiscono e si sparano una Crepe nel bar di fianco! Riesco a scroccargliene un pezzo! Ripartiamo verso Claviere... perdiamo purtroppo dislivello su bitume... mi guardo intorno... vedo un cartello che indica un sentiero... e fortuna vuole che indichi Cesana! Aggiungiamo cosi' altri 150 metri di dislivello al nostro giro ma almeno ci spariamo una veloce discesa offroad fino alla nostra meta! Non ci resta che dirigerci verso la nostra Enoteca per il meritato premio... un bel tagliere di salumi e formaggi e un buon bicchiere di vino! La sera la passiamo all'Osteria Italia, un covo di Birre Trappiste e piatti ricercati molto buoni! Ci rifocilliamo a dovere! Ottimo cibo e ottime birre. La compagnia... quella ormai e' una garanzia! Domenica mattina ci svegliamo e piove! Per fortuna che abbiamo fatto il giro sabato! Decidiamo di raggiungere Sauze d'Oulx dove c'e' l'Enduro delle 3 Nazioni. Il mitico Fabione e' in gara... andiamo a fare un po' di tifo! Oltretutto in paese c'e' la Sagra del cioccolato.... e ne approfittiamo! Peccato per il meteo... sembra migliorare regalando anche qualche momento di sole ma poi peggiora nuovamente! Al passaggio di Fabione facciamo un tifo degno del Mondiale di Les Gets... Grande Fratello! Massimo rispetto! Pranziamo al volo al bar e poi ripartiamo verso casa. Un altra conquista e' stata portata a termine... faticosa ma ha regalato emozioni. Nei 38 km percorsi ci siamo sciroppati 2100 metri di dislivello... direi che possano bastare! Un grazie agli amici che anche questa volta hanno condiviso la fatica e la voglia di arrivare insieme a me! Siete grandi! QUI LE FOTO DELLO CHABERTON e QUI QUELLE DI SAUZE D'OULX

lunedì 1 agosto 2011

Trekking dei Necci


Domenica dedicata al Trekking. Un manipolo di 11 trekkers (12 con il mitico Giulio, il cane del Davo) si e' dato appuntamento a Civago. Decidiamo di salire per il 605 cosi' passiamo per il Rifugio Segherie (nel caso qualcuno sia in difficolta'). La giornata e' soleggiata e la temperatura e' perfetta. Saliamo tutti senza problemi, Giulio ci segue con la coda all'insu'... si sente a suo agio! Arriviamo dopo 3 km al Rifugio Segherie... torta e birretta per riprendere un po di energia! Riprendiamo a salire lasciando il 605 per prendere il Sentiero Pincelli. Con qualche strappo arriviamo nella Valle dei Porci. Da qui comincia un singletrack a mezzacosta che ci porta al Passo Lama Lite. In lontananza si scorge il Cimone. Continuiamo la nostra avanzata e decidiamo per pranzare al Rifugio Battisti. Chi polenta con salsiccia, chi con spezzatino, io un bel tagliere di crudo e formaggio. La Mirella si fa un giro anche sul Passone registrando i fischi delle marmotte. Si riparte. La discesa prevede il 631 fino al Rifugio San Leonardo. Il sentiero non e' curato come gli altri anni... molti rami rotti in mezzo al sentiero... che a piedi non danno fastidio... ma in mtb sarebbero pericolosi per cambio e forcellini. Peccato perche' il sentiero merita. Comincia ad annuvolarsi... e un lontananza qualche tuono rompe il silenzio del bosco. Aumentiamo il passo e arriviamo cosi' al Rifugio San Leonardo dove dovrebbero esserci i Necci, una sorta di piadina fatta con farina di castagne ripiena di ricotta! Visto il maltempo pero' hanno fatto su baracca e burattini... dopo un primo momento di sconforto scopriamo che all'interno ne stanno ancora facendo! Ci impadroniamo di un tavolo mentre fuori comincia il diluvio! Presi dalla foga cominciamo a ordinare taglieri di salumi e formaggi e necci come se non ci fosse un domani! Si beve vino, birra e io mi sparo pure una coca cola... la cottura sta prendendo il sopravvento su di me. Dopo oltre un'ora di pioggia torrenziale decido di scendere comunque... il gruppo del Davo decide saggiamente di attendere. Durante i 15 minuti che mi separano dalla macchina vengono giu' "vasche" d'acqua! Sul sentiero si forma un fiumiciattolo che scorre veloce verso valle. Ma non fa freddo... scendo sorridendo... piano piano la pioggia cala... e all'arrivo al parcheggio smette... giusto in tempo per cambiarsi all'asciutto. Un bel giro di 16 km portato a termine da tutti quanti. Come sempre.... W NOI! QUI LE MIE FOTO

Garda Pomeridiano


Sabato 30 luglio... Altro giro al Garda in versione pomeridiano! Ritrovo ore 12,45 a Carpi dove dovrei recuperare il Mazzi. All'appuntamento si presentano anche Angelo e la Samanta. Aggregati last minute. Ben venga! Recuperiamo anche il Davo e, in barba al bollino nero delle autostrade, alle 14,15 siamo in sella! La fame si fa sentire quindi decido di sbafarmi una focaccina con gelato... grosso errore! A parte il mezzo Kg di gelato infilato nella focaccina, mentre vado in salito mi si pianta la digestione... mal di testa e fatica da mat! Ma non mollo... si sale. Troviamo Gerry e i suoi tre amici che si riposano all'ombra... noi proseguiamo. Con un discreto ritmo (parlo per me.. gli altri ne hanno molto di piu'...), arriviamo in cima a San Zeno. Sosta al bar del Jungle Adventure dove tento di mettere a posto la digestione con una lemonsoda. Diciamo che ci riesco. Prendiamo la discesa della Pineta nella solita variante superenduro... A fare da apripista il Mazzi e Angelo. Mettiamo in mezzo la Samanta... che con la sua front scende senza problemi... Si spara anche un passaggio tecnico... io abbraccio la pianta! Scendiamo fino ad Albisano e poi via.. verso il Luppia. Viste le doti tecniche della Samanta decidiamo per fare il Luppia Superenduro... Il terreno tiene alla perfezione... uno spettacolo! Foto di rito nel punto panoramico e poi di nuovo giu'... fino al lungolago. Il sole comincia a tramontare dietro la montagna... nella spiaggetta c'e' rimasta pochissima gente... perche' non approfittare e fare il bagno??? Ci lanciamo senza esitare... si sta da Dio. Ci asciughiamo e via... ricompattiamo il gruppo con Gerry e i suoi amici e ci facciamo un bell'aperitivo sul lungolago a base di Pringles alla Cipolla e Weiss... il giusto premio per la fatica accumulata. Torniamo verso casa senza trovare un solo metro di fila... anche oggi una splendida giornata in ottima compagnia. QUI LE MIE FOTO

martedì 26 luglio 2011

La Maremma e le Bandite di Scarlino


Doveva essere il Weekend di Davos... dei 10000 metri di dislivello negativo... ma il meteo avverso ci ha fatto desistere. Abbiamo sperato che le condizioni cambiassero fino all'ultimo minuto... ma cosi' non e' stato. Dopo il forfait per problemi fisici di Gianluca telefono a Kevin... il meteo mette 29 gradi in maremma... il giro della prova di Superenduro sembra sia una garanzia... in piu' c'e' mia sorella Sonia la con suo marito... poche chiacchiere... si va! Partiamo con tenda e sacchi a pelo pronti per la nuova avventura. Arriviamo in quel della maremma a tarda serata. Sento mia sorella che mi chiede se vogliamo accamparci da lei onde evitare di montare la tenda a mezzanotte... deviamo quindi verso Vetulonia! La fortuna vuole che ci sia anche una sagra paesana di Rifondazione Comunista... quindi ceniamo con Panino e Salsiccia e Birra. Cominciamo bene. Ci sistemiamo alla bene meglio nella depandance a casa di mia sorella con vista mare e monti... uno spettacolo! Sabato mattina... Kevin si accorge di aver bucato... in cortile... tutte e due le gomme! Cominciamo bene! Facciamo colazione al Bar molto local dove la fretta te la devi dimenticare e ci raggiunge Marco.... vuole venire con noi! Si presenta con una bici rigida... con cantilever... penso che se portera' a casa la pelle sara' un successo! Chiedo informazioni al salumiere del paese su come raggiungere il nostro Spot facendo del fuoristrada. Conosce i sentieri... fortuna nostra! Scendiamo su asfalto da Vetulonia ed entriamo nella Serra degli Impiccati. Da qu ici dirigiamo verso Tirli sapendo che da li siamo vicini al nostro Spot. Marco e la sua front vanno via lisci come l'olio, Kevin ha una gamba che sembra Pantani... io con il Carro Armato da 17,5 kg soffro.. ma stringo i denti. I repentini strappi si fanno comunque sentire e il caldo non aiuta. Saliamo immersi nella macchia... ogni tanto il mare appare in lontananza... Arriviamo a Tirli... e' ora di pranzo! Panino con formaggio e Coca Cola! Ottimo. Kevin si decide a caricare la traccia sul suo GPS cartografico... e ci accorgiamo che circa 3 km prima siamo passati a 100 metri dal nostro spot! Onde evitare strada in piu' decidiamo di fare un passo indietro. Meno male che siamo passati per Tirli... visto che poi per un bel po non troveremo piu' nessun posto dove trovare cibo! Saliamo ancora per un po incrociando i cartelli bianchi e neri dei percorsi Enduro... decidiamo per fare rpima la discesa contrassegnata con il numero 2. Tecnica... Molto tecnica! Dopo aver visto Marco in difficolta' decido di dargli il mio carro armato... in qualche modo io riesco a scendere... e lui si diverte sicuramente di piu'. Kevin va giu' a fuoco... in mezzo a canali, radici e sassi! Non oso pensare come possa essere scendere dentro questo budello in gara! Tra un Jolly e una scivolata riusciamo a terminare la prima discesa! Marco ha l'adrenalina a mille! Si ricomincia a salire... con tratti pedalati e tratti a piedi... veramente dura! Le tracce si intersecano in piu' punti e facciamo fatica a capire il senso di marcia! Puntiamo verso Scarlino visto che siamo a corto di acqua e la fame comincia a farsi sentire. Entriamo nella discesa contrassegnata con il numero 1. Sembra quasi un trasferimento nel primo tratto... tratti in salita pedalati.. discese molto Flow... poi si incattivisce sempre di piu'! Rifaccio il cambio bike con Marco e via.. tutti in discesa. A Scarlino troviamo ad accoglierci un locale totalmente sponsorizzato dalla Moretti! Incredibile! Il nostro posto! Kevin prova anche a scroccare una maglietta ovviamente senza successo! Dopo una sosta ristoratrice ripartiamo nuovamente in salita! Circa 3 km. Marco decide di scendere dalla forestale... dopo un breve summit io e Kevin decidiamo di seguirlo. Possiamo dire di averne abbastanza per oggi... e non e' ancora finita! Prendiamo velocita' sulla forestale e in poco tempo raggiungiamo l'asfalto. Kevin va in fuga... Marco lo segue! Io tento un recupero sul bitume, osservando di tanto in tanto le migliaia di girasoli che costeggiano la strada... che meraviglia! Mi ricongiungo con Marco ma Kevin e' imprendibile. Arriviamo all'ultima fatica della giornata... 4,2 km 2 350 metri di dislivello... su bitume... per tornare a Vetulonia. Marco vola... io rallento... sogno un passaggio da un qualche automobilista... anche un tiro da un motociclista andrebbe bene... conto ogni metro... finche' non mi appare davanti il cartello.... VETULONIA! Marco da vero bitumaro e' gia' andato a farsi la doccia... Kevin mi sta aspettando al bar per la meritatissima birra! Scopro solo alla sera che abbiamo fatto 64 km e circa 1900 metri di dislivello... e fatti con il Panzer valgono doppio! Dopo una bella doccia ristoratrice torniamo alla sagra paesana. Pizza, caponata, zuppa, cannoli siciliani e ovviamente birra artigianale!Kevin nel frattempo si accorge di aver bucato un'altra volta... e decide di aggiustare la camera! Alla festa suonano prima gruppi rock poi salgono sul palco i "Maremma Strega Pizzica Band". E tutto il paese comincia a ballare! Magnifico! Tra un ballo e una birra viene l'ora di andare a letto. Ci sdraiamo per terra a luci spente di fianco alla nostra camera per goderci il cielo stellato. Ci godiamo anche questo momento...
Domenica mattina sveglia alle 9 circa. Colazione sempre al bar con fette di pane e nutella e cappuccino. Salutiamo Sonia e Marco e partiamo alla volta di Vetulonia. Durante la discesa verso valle facciamo commenti su come siamo saliti il giorno prima. Ac Fadiga! Parcheggiamo nella Pineta di Punta Ala. Kevin con i suoi mezzi tecnolocigi cerca invano di scaricare una traccia sul pc... Ovviamente senza riuscirci! Piu' o meno sappiamo dove vogliamo andare quindi si parte in versione "Random". Ovviamente mi accorgo di aver bucato... ancora prima di partire! Mentre gonfiamo la camera d'aria il copertone stallona... la camera sembra un gommone... lancio la ruota in mezzo al parcheggio... esplode! Tutti si girano verso di noi... che figura! Poco male... montiamo un'altra camera e partiamo! Passiamo subito a vedere il mare, che oggi e' mosso. Bellissimo. Pedaliamo dentro la pineta, passiamo il camping e cominciamo a seguire i cartelli blu che indicano "Cala Violina". Ovviamente li perdiamo quasi subito. Andiamo a sentimento... ovviamente quello sbagliato! Ci troviamo su una strada tagliafuoco... molto ripida... e ci stiamo allontanando dalla nostra meta. Torniamo indietro.. tanto "tutto fa gamba". Chiediamo informazioni ad un inglese... parla per 10 minuti.. io ovviamente ho capito solo Beautiful Singletrack, Up, Down, Number One e Cala Violina... niente di piu'. Kevin qualcosa sembra aver capito qualcosa in piu' visto che gli ha anche risposto (uomo pieno di sorprese!). Troviamo finalmente il sentiero "1" e la scritta "Sentiero Cala Violina". Ci siamo. Un bel singletrack con qualche tratto in salita che poi si butta giu' verso il mare! Con nostro immenso piacere notiamo un furgone che fa hot dog, panini e altro. Si mangia. E si beve. C'e' il sole, il mare mosso e' sempre invitante... fortunatamente abbiamo con noi negli zaini il costume! Due minuti per cambiarsi e siamo in acqua! C'e' tempo anche per una pennichella volante... Ma quanto si sta bene???? Ripartiamo cosi' verso Punta Ala, pedalando sempre in mezzo alla macchia, con il mare sotto di noi. Davanti a noi Punta Ala. Nella pineta buco ancora... Kevin non si da per vinto e mi ripara la ruota... purtroppo inutilmente perche' appena salgo faccio qualche metro e ci molla ancora! Siamo a 50 metri dalla macchina.... ci sta! Ci cambiamo, facciamo un salto a Punta Ala giusto per dire "ci siamo passati" e poi ripartiamo alla volta di casa. Direi gran bel weekend, location stupenda, la fortuna di trovare la sagra paesana, di avere una sorella e suo marito che abitano li e di avere con me il mitico Kevin, con cui il divertimento non manca di sicuro! QUI LE MIE FOTO

lunedì 18 luglio 2011

Giro dei 4 Rifugi 16 - 17 Luglio 2011


Week End all'insegna del puro e sano divertimento... Il Giro dei 4 Rifugi. Giro che si svolge lungo i sentieri del Parco Nazionale Tosco Emiliano (una volta era Parco del Gigante...). Questo giro nasce dalla mente malata di Anatas... losco individuo modenese... che, oltre alla fatica che comunque questo giro richiede, ha deciso qualche hanno fa di aggiungere anche delle tappe... 4 Rifugi... Ogni rifugio.... Una Birra! Pochi riescono a reggere il tutto... Ma ormai e' un Must! Partiamo dall'inizio. Sabato 16 luglio... passo a prendere Gerry e ci dirigiamo verso Civago, per l'esattezza Case Catalini. Durante il viaggio ci fermiamo pure a farci una focaccina con gelato a Villa Minozzo... Partiamo bene. Arriviamo al parcheggio e facciamo sosta alla Baita del Gigante. Birretta obbligatoria mentre attendiamo l'arrivo degli altri. Tom e Daniele sono gia' in giro in mtb. Arrivano anche : Mazzi, la Mire, Davo, la Polly, la Samanta e la mente malata di Anatas! Ci siamo tutti! Incredibilmente partiamo in perfetto orario! Si sale, temperatura gradevole e siamo costretti anche a vestirci un po.. tira vento. Alla sbarra troviamo Tom e Daniele che ci aspettano. Si va! Arriviamo al Passo Lama Lite giusto al tramonto... uno spettacolo. Il vento pero' ci consiglia di scendere velocemente alla nostra meta. Il Rifugio Bargetana! Saluti di rito a tutta la Band poi sistemazione nella camerata, doccia e cena. Gramigna, brasato con polenta, formaggi con miele, chianti... dolci, mirtillino... Cena Sportiva! Anatas tenta subito di abbatteci facendoci fare un paio di giri all'alpina... ma senza successo! Finita la cena si parte a piedi verso il Lago Bargetana. Tira vento ma si sta bene. La luna piena illumina tutta la vallata... sento l'acqua con i piedi... non e' fredda... si va! Bagno notturno! Il mitico Mazzi non si fa pregare e mi segue... anzi.. comincia a nuotare come Rosolino! Intanto la bottiglia di mirtillino che ci siamo portati dietro finisce... e noi torniamo in rifugio. Si canta, si suona e poi via... tutti a letto!
Domenica mattina... sveglia alle 8... le nuvole avvolgono le cime... effetto nebbia... e tira vento. Colazione e si parte. Il malvagio Anatas e' gia' tornato a casa... deve rientrare presto per finire il trasloco... peccato... ci sei mancato! Ci immettiamo subito nel 633... il mio sentiero preferito. Qualche tratto a piedi iniziale per non lasciare il cambio li e poi via... bosco, bosco e ancora bosco. Tratti veloci, chicane nel bosco, tornantini... un'esplosione di emozioni... ci divertiamo come bimbi! Arriviamo alla Presa Alta... ricomincia la salita... 7 km fino al Bargetana... e circa 550 metri di dislivello. Arrivati in cima si comincia... Birra e panino... tanto per rimetterci in forza! Si riparte e dopo neanche 3 km siamo al Rifugio Battisti... qui solo Birra... tanto per immettere benzina per affrontare il sempre spettacolare 631! Discesa tecnica con radici, canali, tratti guidati, tratti veloci... anche qui l'adrenalina scorre a fiumi! E' incredibile come nessuno si lamenti... nemmeno la Polly che e' reduce da un infortunio al polso e guida una mtb front da Crosscrauti! Continuiamo la discesa fino al Rifugio Segherie... e siamo al terzo. Qui torta cioccolatino e... birretta! Adesso dobbiamo risalire al Passo Forbici... ma questa e' una passeggiata di piacere. Facciamo qualche foto di rito nei punti panoramici e poi via... diretti al passo e al 691! Primo tratto molto carino nel boschetto con pezzo panoramico poi diventa una tipica discesa spaccabraccia, spaccamozzi, spaccatutto! E io foro! Scendo per fare le foto nel guado.. Il Mazzi passa quasi galleggiando sull'acqua... che e' veramente alta! Al secondo guado passiamo tutti... chi finisce con i piedi nell'acqua... chi passa indenne. Ma ormai siamo al quarto Rifugio.. l'Ospitale S.Leonardo... che ci accoglie con piatto di salumi e formaggi, polenta e chianti! Tanto per non farci mancare niente! Ultima fatica del giorno... la discesa tritabraccia fino a Case Civago e poi la salita asfaltata fino al parcheggio... il morale e' alto... procediamo senza nessun problema! Arriviamo cosi' alla meta... dopo circa 45 km e circa 1700 metri di dislivello... la Baita del Gigante e' aperta... Gerry si rifocilla con gnocco e prosciutto, gli altri solo con lo gnocco, io mi faccio un panino al formaggio ovviamente seguito da una birretta ghiacciata! Devo dire che questo giro e' sempre una garanzia, che la compagnia con cui l'ho affrontato questa volta ha fatto si che sia stato l'ennesimo successo... e come dico sempre.... W NOI! Anny... ti aspettiamo al varco... stavolta te la sei schivata fuggendo di notte... la prossima volta ti leghiamo! QUI LE FOTO!