lunedì 31 dicembre 2012

31/12/2012 Giro di Fine Anno

Settimana intensa quella di fine anno. Oggi, ultimo dell'anno, decidiamo per un'altro giro in mtb, invogliati anche dal meteo clemente. Dopo aver discusso sulla location, accontentiamo la Mirella e decidiamo di salire a Fanano. Stiamo vicino a casa visto che poi stasera si mangia tutti a casa Arletti. Presenti io, Emiliano, Mazzi e la Mirella. Pochi ma buoni. La temperatura ai Ponti e' freschina... il Mazzi parte comunque con pantaloni corti! Ec Fisic!!! Io metto la giacca leggera. Ci sara' da salire per un po' e il sole sta lentamente scaldando l'aria. Decidiamo di arrivare fino al Lago Pratignano seguendo la strada che sale da Serrazzone. Sono circa 11 km di salita nei quali troveremo circa 930 metri di dislivello. Giro breve ma intenso ;) Durante l'ascesa scattiamo qualche foto. Il Cimone, ormai con poca neve, si erge in un cielo azzurrissimo... Fantastico. Si vede tutto il Crinale... dal Corno alle Scale fino al Cimone... e guardando verso la pianura, i Monti Veronesi sbucano fuori dalla cappa di smog. Arriviamo cosi' alla nostra meta, il Lago. Il Corno alle Scale e' illuminato dal sole, si sente nell'aria la musica degli impianti da sci. Foto di rito e via... Ultimo strappetto fino all'imbocco di Cappelbuso. Ora ci aspettano circa 10 km di discesa. Il primo tratto si rivela insidioso visto che il fondo e' asciutto ma ghiacciato. Il rumore delle gomme e' un continuo scricchiolio... che ci porta a scendere con molta attenzione. Le linee non sono chiarissime e diamo sfogo a traiettorie improbabili. Riusciamo anche a perdere la Mirella, fortunatamente recuperata al volo! Il primo tratto di Ca de Fuochi e' stato un po devastato dai cinghiali... al punto che in un tratto non capiamo se siamo o no sul sentiero principale! Meno male che il tratto e' breve e il sentiero e' sempre piu' pulito. Alcuni alberi caduti ci fanno deviare nell'ultimo tratto della Madonnina. Peccato. Ma direi che oggi, 31 dicembre, possiamo ritenerci fortunati visto che non abbiamo trovato neve o fango. Sosta obbligata in centro a Fanano per birra e piadina poi tutti a casa, a prepararci per la serata. Come sempre... W NOI! QUI LE FOTO

sabato 29 dicembre 2012

29 Dicembre 2012.. Il Varo della nuova Bike di Fabione

Dire ennesima stupenda giornata sarebbe banale. Partiamo per ordine. Dopo un mese e mezzo oggi si rimonta in mtb. Quale migliore occasione quella di spianare la nuova MTB di Fabione e radunare un po di desaparecidos? Al Garda danno meteo spettacolare... Quindi si va! Presenti alla Reunion io, Mazzi, Mirella, Emiliano, Gerry, Davo, Stefanone, Fabione, Gazza, Casarini, Kevin ed Enrico. 12 bikers con il solo intento di divertirsi. Si parte. Direzione Valle dei Mulini. Prima sorpresa della giornata. Arriva Paola Pezzo direi con il marito e altri due personaggi. Sorridono, ci salutano e vanno! Che gamba! Proseguiamo. Siamo costretti a toglierci le giacche perche' fa caldo! E siamo al 29 dicembre. Fabione, con la sua monocorona 31/36 viaggia da paura. Complimenti per la gamba. Arriviamo tutti in cima a San Zeno anche se il Davo decide di forare su asfalto. Da qui un manipolo di pogri pedalatori decide di evitare la parte alta del sentiero. Noi insistiamo. Nonostante non pedalo da un mese e mezzo la gamba gira. Bella sensazione. La prima parte della pineta e' un po insidiosa per via di qualche sona umida ma tutto sommato fattibilissima. I discesisti fanno perdere immediatamente le loro tracce. Mazzi ci ha proposto una variante nuova... ovviamente optiamo per questa! Fabione ci delizia con qualche salto nella parte attrezzata... un bel manico. Bici nuova e ha gia' un gran feeling! Imbrocchiamo la variante nuova. Prima parte molto veloce nel bosco dove Kevin decide di planare a terra piantandosi contro un albero caduto. Fortunatamente niente di serio! Nel secondo tratto tecnico con sassi smossi Emiliano decide di forare! Oggi non c'e' pace! Giunti a Castion il gruppo si divide. Io, Fabione, Mazzi, Casarini, Enrico e Kevin ci dirigiamo verso Albisano. Gli altri rientrano a Garda. Da Albisano saliamo senza intoppi fino in cima al Luppia. Breve sosta e poi ci lanciamo giu'. Fabione mi lascia davanti. Mi diverto come un bambino! Foto di rito nel punto panoramico poi cambio della guardia. Metto davanti gli altri. Al bivio del Suicide io ,Fabione e il Gazza decidiamo per la parte soft. Ci dividiamo nuovamente. Andiamo giu' belli spediti e in men che non si dica ci spariamo anche tutta la parte piu' scassata della discesa. Bella quanto devastante. Ovviamente il giro si finisce con tratto sul bordo del lago e birra con panino gustandoci il sole che tramonta. Inevitabile dire che giro e compagnia sono sempre al top, che mi ha fatto piacere rivedere in bike il Davo e Gerry, che Fabione ha sempre un gran manico e che tutti sono stati splendidi. Abbiamo riso e ci siamo divertiti alla grande! QUI LE FOTO

domenica 23 dicembre 2012

Ciaspolata sul Baldo 23/12/2012

Ci siamo lasciati appena una settimana fa con una splendida ciaspolata sul Monte Stivo... con la promessa di portare Marco sul Monte Baldo visto che lo vede tutte le volte che fa la Brennero ma non e' mai salito sulla cima. Ed eccoci qui! Ritrovo come al solito a Carpi, con il mitico Mazzi sempre disposto a farci da autista con il Mazzibus e con Gerry che rimane a letto perche' non sente la sveglia! Presenti io, Tolla, Andrea, Marco, Kevin, Luana, Mirella e ovviamente il Mazzi. La nebbia ci accompagna fino all'uscita dell'autostrada! Dopo una breve sosta al barettino di Affi e dopo aver rischiato la morte causa bombe batteriologiche sganciate da qualche membro del gruppo, arriviamo finalmente a Prada. Siamo a quota 1000 metri. Infiliamo gli zaini e dopo pochi metri cominciamo a pestare della neve. Il Rifugio Chierego, nostra meta odierna, si vede appena. Si sale subito su comoda forestale, il cielo e' azzurro ma con qualche nuvola in arrivo e sotto di noi il lago e' coperto totalmente da una fitta nebbia bassa. L'effetto e' spettacolare. Lasciata la forestale si sale lungo un canalone con pendenze che mettono alla prova le nostre gambe! Arriviamo al primo troncone della seggiovia, siamo a quota 1500 e il Rifugio comincia a vedersi meglio. Si notano altri sciatori/ciaspolatori che salgono zigzagando verso la meta. Indossiamo anche noi le ciaspole e proseguiamo. Dopo una bella tirata arriviamo cosi' sul crinale del Baldo, alla nostra destra la Valle dell'Adige anche essa coperta dal mare di nuvole, e a sinistra il lago. Arriviamo finalmente a destinazione, quota 1911 metri.Scopriamo pero' che e' chiuso! Li mortacci! Mentre alcuni salgono fino in cima, noi andiamo a sincerarci che il Rifugio Fiori del Baldo sia aperto! La fame e' tanta! Cosi' e'! Meno male! Ci sediamo per rifocillarci con ottimi gnocchi di zucca conditi con gorgonzola e speck e un bel contorno di verdure. Il tutto accompagnato da vino, caffe' e amaro digestivo alla liquerizia. Tutto perfetto! E' ora di scendere. Il Mazzi inforca i suoi sci e sparisce, la Luana cavalca una sportina di plastica seguita a ruota dalla Mirella e Andrea. Io monto la pala e tento di cavalcarla stile toro meccanico! Mentre scendiamo il crinale appenninico sbuca dalla nebbia illuminato dal tramonto. Che dire... le foto non rendono... ma sicuramente nella nostra mente le immagini restano! Arriviamo al furgone dopo 10 km circa e una tirata di quasi 1000 metri di dislivello (che in 5 km di salita una passeggiata proprio non lo sono). Scendendo passiamo anche per Lumini, bellissimo borghetto Gardesano e il sole ci regala un magnifico tramonto. Ancora una volta ottima compagnia, meteo clemente e posti incantevoli. Alla prossima avventura! QUI LE MIE FOTO

lunedì 17 dicembre 2012

Ciaspolata Rifugio Marchetti - Monte Stivo

Dopo due domeniche passate sul nostro appennino (Rifugio Scaffaiolo da Capanno Tassoni e la domenica dopo stessa destinazione ma partendo dal Cavone), Oggi decidiamo di spostarci in Trentino. La meta la conosciamo bene, io personalmente l'ho conquistata 3 volte, 2 con le ciaspole e una quest'estate in un favoloso trekking. Un'occhiata al meteo, solito giro di messaggi e si decide. Partenza ore 8 da Carpi. Presenti io, Marco, Luana, Mirella, Mazzi e il Tolla, new entry nel gruppo dei conquistatori. La nebbia ci accompagna fino a Nogarole Rocca... Poi finalmente si comincia a vedere qualche sprazzo di cielo azzurro. Siamo fiduciosi. Le previsioni danno bel tempo. Salendo dalla Val di Gresta cominciamo a trovare neve per terra gia' a bassa quota... direi che ci siamo! Parcheggiamo il Mazzibus a Sant'Antonio, dopo aver fatto sosta al Bar Ristorante Hotel di Santa Barbara dove chiedere una brioches e' come chiedere se hanno visto una mosca bianca. Gli unici avventori sono alcuni anziani del luogo che alle 10 di mattina si sparano un bel bicchierino di vino... Alla faccia! Si parte. In 5 ciaspolati e il Mazzi con gli sci. Guardando in alto vediamo altre persone che si muovono rendendo viva la montagna. Decidiamo per salire dal sentiero fino alle Prese e da qui puntiamo verso Malga Stivo. Fa addirittura caldo! Siamo costretti a toglierci le giacche. La salita e' sempre dura, saranno si e no 5 km e il dislivello e' di circa 900 metri. Una bella tirata! Da Malga Stivo puntiamo verso la cresta, affondando nella neve poco battuta. Guardandoci alle spalle il lago si mostra a noi in tutta la sua lunghezza. Da qui il panorama e' il top. Dalla Malga in poi ci mettiamo le giacche. Tira vento, non fortissimo ma comunque fresco. Stiamo comunque salendo a 2000 metri! Conquistiamo la vetta. Foto di rito e poi giu', a mangiare. Il cibo non e' il top ma la fame e' tanta quindi ingurgitiamo tutto! E' ora di scendere. Il Mazzi inforca gli sci e cerca nuove vie. Noi seguiamo la direttissima per gustarci il panorama fino a valle. Riusciamo anche a beccarci il tramonto... il riflesso del sole nel lago ci fa scattare foto a gogo. Ce la prendiamo molto comoda... per goderci fino in fondo questa stupenda giornata! Ringrazio come sempre i miei compagni di avventura. il sempre mitico Mazzi con il Mazzibus, le pigne per non tacere mai e tenerci compagnia e ringrazio di aver questa passione che mi fa trascorrere ore spensierate in luoghi stupendi. QUI LE FOTO

domenica 2 dicembre 2012

Un'indimenticabile giornata sulla neve

Giornata spettacolare oggi sul nostro appennino. Presenti all'uscita io, Marco, Enrico, Kevin, Paola e Luca. In 4 saliamo con il Defender passo lungo del Codeluppi mentre la Paola e Luca arrivano con il Berlingo con qualche problema alla sonda lambda. Mentre saliamo verso Capanna Tassoni cominciamo a trovare la neve... sempre di piu'. A Capanna ci saranno almeno 30 centimetri. Le macchine parcheggiate(forse 4) fanno capire che oggi non ci sara' nessuno in giro! E intanto spunta il sole! Io ho dimenticato a casa le ciaspole... dopo oggi credo che non me le dimentichero' piu'! Kevin mi consiglia di non noleggiarle a Capanna... e io gli do retta. Partiamo. Cominciamo a salire nel bosco facendoci strada nella neve fresca. Si riesce ad andare bene anche senza le ciaspole. La temperatura e' perfetta e il gruppo avanza compatto. Il cielo azzurro fa capolino sopra di noi. La neve diventa sempre piu' alta ma noi avanziamo senza problemi. Giungiamo a Croce Arcana, il fronte nuvoloso lascia ampi spazi al cielo azzurro. Scattiamo foto a gogo. Non tira un filo di vento... e quassu' e' quasi un miracolo! Cominciano ad intravedersi i ripetitori, dapprima avvolti in una nuvola bassa, poi lasciandosi ammirare completamente imbiancati. Qui il gruppo si divide. La Paola e Luca decidono per rientrare al Rifugio, noi andiamo alla conquista dello Scaffaiolo. Appena prendiamo il sentiero 00 ci troviamo immersi nella neve. Dai 50 ai 70 centimetri, la neve fin sopra le ginocchia! Avanziamo, Kevin davanti sprofonda nella neve, risaliamo un po' e riusciamo a trovare il sentiero. Aprire un sentiero nella neve fresca e' sempre faticoso. Ad un certo punto Kevin, Enrico e Marco si mettono le ciaspole. Vanno molto meglio! Io cerco di sfruttare i loro passi anche se comunque sprofondo sempre piu' di loro. L'apripista Enrico fa un egregio lavoro, decide anche di arrivare allo Scaffaiolo dal sentiero alto... Finalmente ci siamo! Ci meritiamo un bel pezzo di torta e una birra media! Rimaniamo poco perche' abbiamo paura che cambi il tempo... e vogliamo approfittare del sole! Si riparte. Chissa' perche' in discesa si va sempre meglio. Si mettono davanti Marco e Kevin. Quest'ultimo dice di sentirsi come miracolato dopo aver bevuto la birra... talmente tanto che non si accorge di aver sbagliato il sentiero! Meno male che Enrico, lo sbronzone romagnolo per eccellenza, se ne accorge subito! Risaliamo e riprendiamo la via dell'andata. Avendo aperto la via si va molto meglio. Continuiamo a scattare foto. Panorama da favola. E' la prima volta che conquisto lo Scaffaiolo provenendo da Croce Arcana con la neve. Per ben due volte ho dovuto lasciar perdere causa vento o ghiaccio. Siamo soddisfatti. Riusciamo a fare qualche tratto correndo nella neve. Arriviamo in netto ritardo a Capanno Tassoni, Paola e Luca sono gia' tornati verso casa, noi riusciamo a mangiare un tagliere di affettati con dell'ottimo formaggio. Ovviamente si beve birra. Torniamo a casa con un bagaglio di emozioni stracolmo. Il panorama, la neve, la compagnia, tutto in sintonia. Come sempre solo due parole... W NOI! Qui le foto

domenica 25 novembre 2012

Trekking sull'Altissimo

Visto il mio raffreddore, questo weekend decido per un bel trekking. Dopo un briefing a suon di sms alle ore 7,20 del mattino, decidiamo di cambiare location. Evitiamo di salire al parco dei 100 laghi dove mettono pioggia e ci dirigiamo verso il Monte Altissimo. Presenti all'uscita io, Gazza, la Paola, Il Nonno e la Mara. Un bel quintetto. Ripercorreremo il giro fatto alla Vigilia di Natale del 2011 capitanati dal mitico SuperAsh. Parcheggiamo a San Valentino e da qui saliamo nel bosco. Il primo tratto e' discretamente duro ma tutto nella norma. Imbocchiamo il sentiero attrezzato "Delle Vipere". Sentiero molto facile quanto panoramico. Sempre spettacolare. Il meteo e' incredibilmente buono! Sembra di essere in una cartolina. Sprazzi di cielo azzurro si fondono con nuvole grigie. Cominciamo l'ascesa verso la cima. Il vento soffia forte ma niente di preoccupante. Io e la Mara ci spariamo un paio di tagli discretamente mortali. Durante la salita fanno capolino le Dolomiti del Brenta... tutte imbiancate. Una Meraviglia! Spunta il Rifugio Altissimo! Ovviamente arrivati in cima si va sulla punta dietro al Rifugio per fare le foto al panorama sottostante! Il Lago di Garda visto da quassu' ha un suo perche'! Tentiamo di fermarci al Rifugio per pranzare ma c'e' troppa gente. Optiamo per una birretta veloce e scendiamo giu' a valle. Tutti i tagli sono buoni, si corre, si va a zig zag, in pochissimo tempo arriviamo al Rifugio Graziani! Ci fermiamo a mangiare! Le tagliatelle ai funghi sono ottime! Ora non ci resta che rientrare verso San Valentino. Dopo 14 km di sano trekking, in una giornata splendida, in ottima compagnia... cosa si puo' volere di meglio? QUI LE FOTO!

domenica 18 novembre 2012

Via dal grigiore!

Grande giornata lontano dal grigiore della pianura. Partiti da casa con un meteo grigio, arriviamo al Garda baciati dal sole! Presenti io, Marco ed Enrico. Alla partenza incrociamo il gruppo del Kicece' di Bologna. Tanta gente! Bella roba. Saluti di rito e poi si parte. Dopo le prime pedalate facciamo saltare le giacche. Si pedala in pantaloncini corti e indumenti primaverili! E siamo al 18 novembre! Il giro e' sempre una garanzia.. Saliamo a San Zeno tra i soliti tagli offroad, ci spariamo il bel tratto della pineta in salita e sbuchiamo fuori al Jungle Adventure. Saliamo sopra San Zeno e cominciamo a scendere nella Pineta. Incrociamo anche un gruppo di bikers Sassolesi. Anche qui saluti di rito e proseguiamo. La discesa e' perfetta. Decidiamo di arrivare a valle fino a Castion. La giornata e' da incorniciare visto il meteo primaverile e cosi' pedaliamo un po' di piu'. Sosta obbligata per panino e birra e poi ci dirigiamo verso Virle. Da qui torniamo sul sentiero percorso all'andata e ci spariamo il cavatappi verso Albisano. Ultima fatica per conquistare il Luppia e poi ci lanciamo giu' in discesa. Sempre divertente. Oggi piu' che mai. Enrico davanti a me si lancia in picchiata. Marco da vero combattente si spara la discesa con la front! Mitico! Pur di farci divertire con le nostre full ci segue in questo frullatore fatto di sassi, lastre di pietra e radici! Un Grande. Arriviamo a valle senza renderci conto di aver fatto veramente presto! Cambio d'abiti, una birretta in un bar enoteca di Albare e poi si torna a casa. Nuovamente avvolti nel grigiore autunnale della pianura padana. Come sempre il Garda e' una garanzia... Credo sia una fortuna abitare ad appena un'ora di auto da qui! Qui le foto (poche) della giornata.

venerdì 2 novembre 2012

Trekking sull'Alpe di Succiso

Oggi, visto il giorno festivo, decidiamo per un bel trekking! Destinazione l'Alpe di Succiso dove abbiamo gia' passato il capodanno. All'appello rispondono: io, Marco, Andrea, Emiliano, la Samanta e Anatas! Sosta a Ramiseto per comprare i panini e poi via, verso il Passo della Scalucchia. Ci cambiamo e si parte. Il meteo non e' dei migliori... il sole lascia spazio a nuvole grigie... e il vento la fa da padrone. Cominciamo a salire e, al Bivio, decidiamo di tentare la conquista del Casarola. Siamo costretti ad indossare i ramponi... c'e' sempre piu' neve, si scivola e la pendenza e' elevata. Il vento soffia sempre piu' forte... quando praticamente una folata ci fa perdere l'equilibrio decidiamo che e' meglio cambiare giro... Destinazione Rifugio Rio Pascolo passando da sotto. Il sentiero e' sempre bello.. I colori autunnali accompagnati dal bianco della neve risaltano ancora di piu'. Giungiamo al Rifugio mentre sopra di noi il meteo ci regala un attimo di cielo azzurro. Spettacolare. Entriamo nel bivacco e ci rifocilliamo con i panini comprati a valle... Ovviamente la birra non manca! Ripartiamo in discesa, cercando linee improbabili, cercando di restare in piedi e addirittura correndo di tanto in tanto. Arrivati a Succiso decidiamo di risalire per il mortalissimo sentiero che porta alla pineta, giusto per evitare i 6 km di asfalto. Il destino vuole che ci siano da passare almeno 5 guadi... Dai uno, dai due e dai tre... e finisco inesorabilmente nell'acqua! Fortuna vuole che cadendo mi giro di schiena, salvo l'iphone e la digitale, cado nell'acqua fino al bacino ma grazie ai pantaloni da snowboard limito i danni. Ho i piedi fradici ma il resto va piu' che bene. Il vento alle spalle asciuga in fretta i pantaloni. La salita e' dura, prima su sassaia poi finalmente fa respirare dentro la pineta. Incrociamo l'asfalto e, in un tratto scoperto, arriva una ventata che ci sposta di netto! Da non credere. Vento cosi' forte penso di averlo trovato un paio di volte in vita mia! In breve siamo al Passo e via tutti in macchina! Una sosta al Rifugio Pratizzano per farci una birretta con erbazzone, gnocco fritto e salumi poi tutti a casa. Un'altra giornata da incorniciare nonostante il meteo avverso! W NOI! QUI LE FOTO.

domenica 21 ottobre 2012

Campo Cecina

Oggi si va sulle Apuane. Oggi siamo io, il Mazzi, la Mirella, Casariini, Giorgio e la Fede che torna a pedalare insieme a noi. Lasciamo Marina di Carrara e dopo pochi km parcheggiamo ad Ortonovo. Saliamo in sella, facciamo rifornimento di acqua e partiamo. Si sale subito. Temperatura direi estiva... il nostro GPS arrivera' a segnare ben 27 gradi... fortuna che siamo a fine ottobre!Pochi km e l'asfalto lascia spazio allo sterrato... una mulattiera cementata mortale che lascia spazio ad un altrettanto poco pedalabile sentiero in singletrack in mezzo agli ulivi. Il Mazzi crede che abbiamo preso la traccia al contrario... ma non e' cosi'! Fortunatamente fa capolino il mare e il panorama ci fa sentire meno la fatica. Usciamo dal tratto ripido e cominciamo a pedalare su una strada asfaltato con bassissima densita' di traffico... credo di aver contato forse 4 macchine salendo! Man mano che saliamo si apre il panorama sul mare... Ecco spuntare Montemarcello, poi Le Grazie, Portovenere, il Tino e il Tinetto. Decisamente uno spettacolo! Il Mazzi detta legge in salita, Casarini tiene il passo, io faccio fatica ma stringo i denti... sono ben 21 km di salita... non e' una passeggiata. Gli altri piano piano salgono. Arriviamo nel piazzale sotto il Rifugio... lo scempio dell'uomo per estrarre il marmo qui e' vastissimo... rendendo il paesaggio quasi irreale. Scattiamo foto approfittando dell'inusuale panorama e via... ci spariamo l'ultimo chilometro verso il Rifugio Carrara. Arrivati alla nostra meta scopriamo che c'e' la Castagnata, con castagne e Vin Brulee' gratis per tutti. E' come invitare un'oca a bere! C'e' molta gente. Sosta pranzo a base di taglieri di formaggio e salumi e panini con salsiccia. Ovviamente il vino toscano non manca! Giro di vin brulee' e ripartiamo! Adesso non sara' una passeggiata. In primis perche' la stanchezza un po si fa sentire vista la salita... poi ora c'e' la discesa! Primo tratto verso Dogana della Tecchia abbastanza semplice, veloce nel bosco con passaggio sotto un arco di pietra nel finale. Tutto fattibile! Per me anche divertente! Attraversiamo la strada e cominicia il tratto chiamato "Il Pedofilo", tecnico, qualche tratto a piedi, ma comunque adrenalinico. Di tanto in tanto mi fermo a scattare le foto e ad aspettare le due bikeresse che se la cavano egregiamente. Giorgio comincia ad accusare crampi e lo resuscito con una fialetta di Mag2! Arriviamo indenni a Castelpoggio dove un gruppo di ragazzini ci vende delle castagne (ottime tra le altre cose) che stanno cuocendo li in strada. Bellissima immagine di come le realta' attuali siano diverse a seconda dei luoghi che si visitano! Vorrei vedere in Emilia quandi ragazzini di 10/11 anni passano la domenica a vendere caldarroste... Si meritano una foto! Tra sali e scendi ci ributtiamo in discesa, prima un bel singletrack veloce nel bosco, poi un paio di passaggi a piedi ed infine una serie di tornanti tecnici. Sempra di essere stati catapultati dentro un flipper. La Mirella ride... La discesa finisce passando di fianco una stupenda casa ricavata da un vecchio mulino... Fortunato il possessore! Incrociamo di nuovo l'asfalto e in breve siamo alla parcheggio dopo aver rischiato di essere investiti da un Suv che allarga un po troppo la curva! Birrettina finale al circolo ARCI e si rientra a casa. Giro consigliatissimo, non fatevi spaventare dalla lunga salita e occhio alla discesa... non e' per tutti. Ringrazio come sempre il Mazzi per mettere a disposizione il furgone giallo, Casarini per aver proposto la meta e tutti gli altri per averci dato fiducia! Come sempre... W NOI! QUI LE FOTO!

domenica 14 ottobre 2012

Primo Trekking d'Autunno

Grande, e quando dico Grande con la G maiuscola e' davvero Grande, giornata sull'alto appennino reggiano! Ci troviamo io, Emiliano, la Mirella, la Luana e il Davo, accompagnato dal fido Giulio, cane di razza indefinita ma che da oggi verra' soprannominato Highlander! Ci dirigiamo a Ligonchio, esattamente poco prima della Presa Alta. Tira vento ma tutto sommato il meteo pare buono. Ci cambiamo e si parte. Lungo il 633 saliamo nel bosco fino al Passo di Romecchio. Lungo il nostro cammino fotografiamo decine di funghi, ovviamente nessuno commestibile, ma che rendono la camminata ancora piu' interessante. Giunti al passo troviamo qualche nuvola bassa e un discreto vento. I colori autunnali rendono tutto piu' spettacolare... e le nuvole passano basse e velocissime dando un tocco mistico al paesaggio. Ci incamminiamo seguendo lo 00, tenendo le indicazioni che ci portano verso il Passo Pradarena. Arrivano folate di vento che ci rallentano un po ma andiamo avanti a testa bassa, facendo foto e ammirando gli splendidi paesaggi. Giulio, il mitico cane, procede senza problemi. Dopo aver tralasciato un gruppo di cacciatori che si sta facendo una grigliata (e avendo rifiutato una salsiccia... non so ancora il perche'), arriviamo finalmente al Passo Pradarena. Sono quasi 4 ore che siamo in giro. Una breve sosta ristoratrice per mangiare un panino (molto risicato) e bere un'ottima birra artigianale al Farro. Si cominciano a sentire dei tuoni... decidiamo di partire... e neanche a dirlo comincia a piovere! Teniamo il 639 che ci porta verso Sillano e qui comincia anche a grandinare. Fortunatamente chicci piccoli.. ma il bello e' che tutti andiamo avanti senza problemi, continuando a chiacchierare e non preoccupandoci della pioggia che ci sta letteralmente lavando! Scendendo di quota smette anche la pioggia... continuiamo il nostro gro in splendidi boschi e singletrack. Una controllata alla cartina per vedere se siamo sulla strada giusta e via, si continua decisi verso la nostra meta. Sono le 17... intravediamo le macchine! Dopo ben 7 ore siamo nuovamente alla base. Nel rientro ci fermiamo a Ligonchio per bere una bella cioccolata calda... Solo a casa mi rendero' condo che abbiamo percorso 21,3 km! Quando si dice che con la compagnia giusta il tempo vola e la fatica quasi non si sente... Un grande a Giulio che ha girato tutto il tempo con la coda alzata come a farci capire che lui stava da dio! Un grande anche a noi che tra chiacchiere, foto e risate ci siamo sparati questo bel trekking. QUI LE MIE FOTO W NOI!

sabato 6 ottobre 2012

Garda e la Val Sorda

Approfittando della Sagra dell'Uva questo weekend ci trasferiamo al Garda. Arriviamo presto per montare le tende al Camping la Rocca di Bardolino. Riusciamo a partire in mtb verso le 11, dopo aver atteso Gerry e il Davo. La compagnia e' composta da me, Mazzi (che ci guidera' anche oggi alla scoperta di nuovi sentieri), Gerry, il Davo, Casarini e Enrico. Decidiamo di salire da Albisano e da qui scendiamo verso il sentiero che ci portera' a San Zeno. Una variantina che ci aggiungera' un 400 metri di dislivello al giro finale. Seguendo i soliti sentieri giungiamo cosi' a San Zeno e, visto che e' ora di pranzo, ci fermiamo al Bar del Jungle Adventure. Panino e birra e ripartiamo. Solita discesa della Pineta pero' con variante Freeride delle passerelle... e qui il Mazzi ci fa risalire per un breve tratto a piedi... e riprendiamo una discesa nuova! Spettacolo... prima variante new entry! Ora ci portiamo verso Costermano... il MAzzi ogni tanto scruta la cartina, cerca punti di riferimento... questo giro lo ha fatto 10 anni fa... incredibile come si destreggia! Continuiamo a salire aggiungendo dislivello al nostro giro... alla ricerca della Val Sorda.. Come si chiama??? VAL SORDAAA!!! Tra risate e prese in giro sul nome di questa valle riusciamo a trovare l'imbocco. Un bel single track immerso in una valle, che scende seguendo e guadando piu' volte un torrente, un solo punto dove scendiamo a piedi perche' il drop e' molto drop, e arriviamo cosi' a Bardolino! Una nuova variante da tener presente... Non ci facciamo mancare il bagno al lago ne tantomeno aperitivo, Speck & Stube e Festa dell'Uva. Raggiunti nel pomeriggio dal Brigo, la Luana, la Mirella, la Barbara e l'Enrica. Domenica passata a passeggiare e a raggiungere una malga dove abbiamo fatto scorta di ottimo formaggio. Gran bel weekend... W NOI!!!!

sabato 22 settembre 2012

Monte Pastello da Gargagnago

Bella giornata in Valpolicella. Guidati dal Gps umano Massimo Mazzi Arletti partiamo da Gargagnano, paese dove si produce l'amarone. Cominciamo la salita in mezzo a vigneti e uliveti, assaggiando furtivamente qualche chicco d'uva! Decisamente ottimi! La salita e' lunga e decidiamo per una sosta ristoratrice a Cavalo, paese dove il bar e' dentro un'appartamento... Riprendiamo la salita fino ad arrivare alla cava... E' impressionante quanto sia distruttivo l'intervento dell'uomo... Una montagna scavata di netto... Passiamo oltre e finalmente comincia la discesa. Questa la conosco, l'ho gia' fatta quest'estate. Il passaggio di moto ha scavato e smosso un bel po il terreno... con qualche Jolly riusciamo comunque a scendere. Decidiamo per una variante... Risaliamo fino a Chiesavecchia e da qui ci rilanciamo in discesa. Qualche mangia e bevi finale ci porta all'ultimo tratto di discesa, altra scarica di adrenalina, fino ad arrivare al parcheggio! Una sosta obbligatoria in un bar a fine giro per bere una birretta in compagnia e approfittare per fare un brindisi ai miei 41 anni! Un'altra bella giornata e' passata e il divertimento non e' mancato. Un grazie al Mazzi che continua a tirar fuori giri dal suo cilindro... e il tutto senza l'uso del GPS! Massimo rispetto!

domenica 16 settembre 2012

Garda Reloaded

Era da un po di tempo che non facevamo un giro a Garda... ed eccoci qui! Presenti io, Doctor, Kevin, Mirella, Luana, Mazzi e Sergio. Un bel gruppetto! Ritrovo a Carpi dove saliamo tutti sul furgone e via! Destinazione Garda. Giornata perfetta come meteo. Il giro e' il solito... Saliamo dalla Valle dei Mulini, poi San Zeno, Canevoi, e Parco Pineta. Dopo che il Doctor e Sergio hanno fatto bagarre con un'anziana ciclista in bici da corsa lungo il breve tratto asfaltato di San Zeno, decidiamo di fare una breve sosta al bar. Una fresca bevuta ci sta! Ripartiamo in salita ancora lungo la pineta e poi giu'... in discesa seguendo il percorso della Superenduro. Risaliamo ad Albisano, solita foto di rito e poi via, si risale in cima Luppia. Breve sosta prima dell'ultima discesa, Kevin si fuma la sua sigarettina e si scende. Sempre uno spettacolo di discesa per non parlare poi del panorama! Serie di sorpassi, con un'occhi di riguardo ai pedoni e finalmente siamo a valle! Dal punto panoramico sul lago vedo gente in acqua... Sale la voglia. Arriviamo sulle rive del Lago e per convincerci a fare il bagno ci vuole veramente poco... rimaniamo con i pantaloncini corti e ci immergiamo nell'acqua... Che spettacolo! Non resta che riempirci la pancia... alla birreria dei bikers... il tutto condito da ottima birra! Un'altra grande giornata sui sentieri che, da qui in avanti, diventeranno casa nostra! QUI LE FOTO!

sabato 8 settembre 2012

Ricominciamo a correre...

Questa settimana sono riuscito a fare due uscite di corsa... senza forzare e non superando la mezz'ora... la schiena sembra rispondere bene... al momento non accuso nessun dolore. Dopo quasi un anno di stop riprendere e' dura... vorrei riuscire a correre la Corrida di San Geminiano e la Carrettera di Rubiera senza devastarmi... quindi meglio partire per tempo. Se riesco e se tutto procede secondo i piani provo a mantenere due uscite settimanali procedendo gradualmente ad aumentare il tempo dell'uscita. Per la velocita' c'e' tempo... intanto facciamo del fondo. Vedremo i risultati! Stay Tuned!

sabato 1 settembre 2012

Carpineti e dintorni...

Meteo incerto per oggi... e decidiamo per rimanere in zona. Un rapido giro di messaggi e ci ritroviamo in 10 bikers alla partenza. Destinazione Onfiano per fare il giro del Castello di Carpineti. Cominciamo a pedalare e la temperatura e' perfetta... viste le previsioni fa anche troppo caldo. Il Giro e' quello classico che passa dal Monte Fosola per arrivare poi al Castello di Carpineti. Non un giro lunghissimo ma comunque uno di quelli che si sentono sulle gambe. I continui strappetti non tardano a farsi sentire sulle gambe. Incredibilmente oggi riesco a fare praticamente tutti i tratti piu' ripidi e sconnessi in sella... devo dire che la mia GT Force e' una bomba in salita! Tra una sfida e l'altra superando pendenze al limite del pedalabile arriviamo cosi' al Castello di Carpineti. Qui prende il comando la mente malata di Anatas... ci porta prima alla Pieve di San Vitale e da qui procediamo sul Sentiero Spallanzani con tratti molto tecnici. Io sinceramente qualche punto lo faccio a piedi... Panorami sulla valle spettacolari... non avevo mai fatto questo tratto! Poi prendiamo un bel single track nel bosco che ci porta praticamente giu' fino a Carpineti. Il tempo ogni tanto si fa minaccioso ma ci va grassa... qualche goccia di pioggia ogni tanto serve solo a rinfrescarci. Dopo circa 2 km di asfalto ci raccordiamo alla traccia iniziale per poi scendere fino a valle in mezzo al bosco. Alla fine direi che abbiamo fatto un bel giro, circa 30 km e 1100 metri di dislivello, con tratti tecnici alternati a tratti scorrevoli. Un bell'allenamento in ottima compagnia! E dulcis in fundo una bella birretta non ce la toglie nessuno!!! QUI LE FOTO!

sabato 25 agosto 2012

Cimone Semi Meccanizzato

Oggi, capitanati dal mitico Sherpa Kevin, Decidiamo di spararci un bel giro al Cimone. Vista la concentrazione che ci vorra' in discesa, decidiamo di meccanizzare alcune salite. Partenza da Fanano. Presenti: io, Casarein, Doctor Zero, Kevin, Enrico, Marco e, per un primo tratto anche la Paola. Partono con noi da Fanano anche Anatas, Gianluca e la Sammy ma loro poi cambieranno giro. Fa un bel caldo micidiale e la risalita da Fanano a Sestola si fa sentire. La temperatura sale... vado fuori giri... riesco a bere acqua fresca e fortunatamente l'allarme rientra. A Sestola prendiamo la Seggiovia che ci porta a Pian del Falco. Da qui pedaliamo fino a Passo Serre e ci spariamo la prima discesa... La Scaffa del Gatto. Il terreno secco e' insidioso e la discesa e' bella scavata. Qualche tratto a piedi ci sta... comunque arriviamo giu' indenni. Risaliamo con la seggiovia e decidiamo per fare il sentiero denominato "Skynni"... le passerelle. Divertente come sempre... e siamo nuovamente giu! Risaliamo nuovamente... sosta al Calvanella dove c'e' il Weekend Bavarese... e approfittiamo per ristorarci a suon di wurstel, crauti e weiss! Si riparte... Pedaliamo nuovamente fino a Passo Serre e da qui ci dirigiamo verso l'ingresso del Pino Solitario... Sfidiamo un branco di cavalli allo stato brado e ci lanciamo in discesa... uno spettacolo. Tecnica e divertente al punto giusto. Arriviamo a Montecreto e prendiamo la seggiovia. La prima idea sarebbe quella di fare il Rio Canalone... Poi guardiamo l'orario e capiamo che come tempi non ci stiamo... quindi decidiamo per salire fino a Passo del Lupo e prendere la Funivia! Giunti in cima ci sono 18 gradi... fantastico. Veniamo salutati da 3 marmotte.. prima volta che le vedo sul Cimone! Comincia la discesa... il Berceto Alto... infinita... tratti tecnici alternati a tratti scorrevoli... una goduria... forse meglio di Cappelbuso... anzi... Togliamo il forse! dai 1800 metri dobbiamo arrivare a quota 600... una bella galoppata! Enrico buca il Tubeless e, grazie al nastro americano (consiglio a tutti di tenerne un rotolo nello zaino) riesce a riparare il copertone e a scendere senza problemi!!! Arriviamo a valle stracontenti, dopo esserci sparati ben 3000 metri di dislivello in discesa... dopo circa 40 km su sentieri tecnici dove la concentrazione deve essere sempre al massimo! Un grazie al mitico Kevin per averci portato a spasso su questi spettacolari sentieri e come sempre... W NOI!!!! Qui le foto!

sabato 11 agosto 2012

Alpesigola... Ci perdiamo ma arriviamo!

Visto l'intasamento delle autostrade anche oggi rimaniamo sui sentieri di casa. Destinazione Barigazzo (paese sopra Lama Mocogno). Il giro e' quello dell'Alpe Sigola, consigliatomi da Fabio SuperAsh ma di cui ho una traccia non precisa... Alla partenza 8 biker. Saliamo subito per Via Inferno... il nome e' tutto un programma! Giungiamo sulla Vandelli e da qui via verso il Passo Cento Croci. Lo superiamo e ci dirigiamo verso l'Alpe Sigola. I prati e la vegetazione in cima ricordano davvero un paesaggio alpino... forse il nome viene da qui... mah... procediamo in salita stavolta a piedi per 5 minuti fino a raggiungere la vetta. Il panorama ci ripaga dello sforzo fatto. Veramente spettacolare! Qui l'errore... quando ho editato la traccia devo aver sbagliato qualcosa... prendiamo un bellissimo sentiero in discesa, in un boschetto tutto da guidare... molto ma molto divertente! Arriviamo in una borgata abbandonata... ci sono solo due ragazzi in tenda (cosa tra l'altro molto strana O_°)... Tiriamo fuori la cartina e scopriamo di essere totalmente dal versante opposto! Tentiamo subito un po di exploring per vedere se troviamo un sentiero ma niente... o torniamo su (a piedi) o scendiamo! Fortunatamente il Mazzi conosce la zona, scruta la cartina e snobbando qualsiasi GPS ci porta sulla retta via! Scendiamo fino a Riccovolto e da qui a Cargedolo... ora bisogna tornare al Passo Cento Croci... Fa caldo... mi arriva addosso la cottura del venerdi' pesante a lavorare... salgo quasi per inerzia... tirando su ogni tanto la testa per vedere se la salita su asfalto finisce... recupero un gruppo di escursionisti a piedi e faccio bagarre con loro... che fatica!!! Vedo il cartello... e soprattutto il bar! Panino e coca cola! Ci stanno alla grande! Ripartiamo e continuiamo la salita fino a raggiungere il Passo Cento Croci. Le nostre fatiche pero' non sono ancora finite... La Vandelli ha ancora qualche tratto in salita ma mi sono ripreso dopo il panino... con calma riesco a portare a termine tutte le salite! Arriviamo cosi' a Barigazzo dove intanto e' arrivato anche Kevin in moto. Guardo il gps che segna 35 km e quasi 1400 metri di dislivello... giro da rifare trovando la strada giusta per il rientro perche' secondo me vale la pena. QUI LE FOTO!

domenica 5 agosto 2012

Croce Arcana, Doganaccia e Cappelbuso

Altra giornata sul Cimone e i suoi sentieri. Oggi si parte dai Ponti. Siamo in 14... un bel gruppetto cariopinto... dai crosscountristi gareggiatori a noi pedalatori della domenica. Kevin decide di partir prima per paura di farci aspettare troppo... maledetto! Saliamo su asfalto fino ad Ospitale, temperatura decisamente piu' alta delle medie stagionali ma tutto sommato sopportabile. A Ospitale prendiamo la variante in direzione del Feliceto... peccato vedere questa bellissima struttura in stato di abbandono... si mangiava anche bene... vai te a capire... Arriviamo a Capanna Tassoni. Recuperiamo Kevin! Sosta veloce per un pezzo di torta e poi via, verso Croce Arcana. Al Budale stanno allestendo il campo per il raduno degli Alpini. Stupendi! Si sale ancora e via, arriviamo finalmente a Croce Arcana. Scendiamo dalla Doganaccia, verso Cutigliano. Io prendo il gruppo piu' tranquillo e decidiamo di prendere la Rossa (la nera me la ricordavo abbastanza incarognita). Mazzi, Kevin, Enri e Emiliano vanno sulla nera. La rossa ha un sacco di varianti, primo pezzo carino, secondo pezzo su drittone bruciafreni tra le altre cose anche sporco e ultimo tratto sulla nera, con ripidoni sabbiosi al limite della tenuta... l'avevo fatta l'ultima volta nel 2009... credo che non la faro' mai piu'. Sinceramente non vale la pena scendere giu' da qui. Risaliamo in funivia fino sotto Croce Arcana e da qui risaliamo ai ripetirori e ci dirigiamo verso il Duca degli Abruzzi. Qui altra sosta per cibo e poi via.. ci lanciamo per il sempre bellissimo sentiero della mirtillaia (al Mazzi piacciono talmente tanto i mirtilli che decide di arrivarci volando con salto carpiato) e poi giu' da Cappelbuso con un Gerry in gran spolvero! A fine giro non ci facciamo mancare una bella mangiata di tigelle al Ristorante Fiume a Casona. Una gran bella giornata caratterizzata dalle forature, dalla botta sul cerchio di Gerry ma anche da tante risate che hanno accompagnato le nostre fatiche che, in un giro di circa 46 km e 1900 metri di dislivello non sono di certo mancate! QUI LE FOTO!

domenica 29 luglio 2012

Giro dei 4 Rifugi 2012

Almeno una volta all'anno il Giro dei 4 Rifugi e' da portare a termine. Partiamo io, Casarini, Mazzi, Mirella, Luana, Phil e Kevin. La giornata e' calda ma fortunatamente pedaliamo sempre oltre i 1000 metri di altitudine. Partenza da Civago e poi via, diretti verso il Battisti. Kevin, reduce da un sabato pedalato ad orari impossibili e con chilometraggio da bici da corsa e' un po stanco ma con il suo passo sale senza problemi. Al Rifugio Battisti mangiamo un panino e io mi bevo una Radler. Piu' dissetante della birra. Ripartiamo scendendo dal 629 che ci porta al Ponte sull'Ozola. Quindi risaliamo ancora fino al Bargetana per veloce sosta con mangiata di torta. Nuovamante in sella superiamo il Passo Lama Lite e da qui in discesa tecnica ma sempre bellissima... il 631! Sempre spettacolare... Ogni volta che la faccio e' come se fosse la prima... una goduria! Scendiamo cosi' al Rifugio Segherie e da qui decidiamo per risalire verso il Passo Forbici. La salita non e' mai dura e tenere il passo della Mirella non e' semplice... stringo i denti e saliamo senza mezze misure. Piano piano si susseguono gli arrivi... si decide per andare al Passo Giovarello (subito si doveva andare alle Radici ma si e' fatto tardi). Al Passo tira vento e, dopo le foto di rito si scende giu' verso il Rifugio Segherie. Qui decidiamo di mangiare... anche se sono le 16,30! Taglieri di salumi e formaggi accompagnati da birra artigianale! Ultima fatica in discesa accompagnata da qualche foratura ma tutto nella norma. Risaliamo i 2 km su asfalto fino alle macchine. Giro portato a termine. Un po diverso dal 4 rifugi classico ma comunque sempre un gran bel giro. Sosta alla Baita del Gigante per ultima bevuta in compagnia e poi tutti a casa. W NOI! QUI LE FOTO

sabato 21 luglio 2012

Costa Bercemme e i Borghi di Pecorile

Oggi meteo incerto... quindi decidiamo di rimanere in zona. Partiamo io, Gerry e Casarini... quest'ultimo a bordo della sua 29 da pensionato con cavalletto e portaborse... manca solo un cestino... e poi siamo a posto! Nonostante le previsioni fa caldo... ci sara' da sputare sangue! Si parte... i colori oggi sono splendidi... i campi di grano arati, di un giallo intensissimo, la strada bianca con un dito di polvere sabbiosa sopra, il cielo azzurrissimo rendono tutto meno faticoso. La Costa e' sempre una trappola... continui strappi ammazzagambe... che piano piano vanno a stancare i muscoli. Arriviamo indenni al Castello di Canossa dopo aver fatto un po' di bagarre lungo tutta la Costa (anche se tra i miei due compagni di merende sembrava piu' una gara podistica... ahahhahahahaha. Decidiamo di fare una sosta cibo visto l'orario. Io mi sparo un panino con prosciutto e fontina seguito da 2 Coca Zero, Casarini mi segue a ruota e Gerry tira fuori dallo zaino un panino ripieno di non so cosa... vedo solo la maionese che fuoriesce ovunque... diciamo pranzetto leggero! A questo punto decidiamo per cambiare giro... Agganciamo al nostro percorso il giro dei Borghi di Pecorile che Gerry ha sul gps. Bellissimi saliscendi tra campi, tratturi e boschi. Non c'e' mai pace per le nostre gambe. Tra continui sfotto' e risate raggiungiamo finalmente Pecorile e da qui in asfalto arriviamo alla macchina. Un bel giro, da evitare in caso di pioggia, che nonostante sia di circa 37 km e 900 metri di dislivello, per la sua tipologia (continui saliscendi e strappi oltre il 20%) si rivela comunque un bel giro allenante. Ovviamente a fine giro sosta obbligatoria alla gelateria! Un grazie a Gerry per aver proposto le varianti di oggi! QUI LE FOTO!

domenica 15 luglio 2012

Il CImone... sempre una garanzia!


Oggi decidiamo per la conquista dello Scaffaiolo... un giro sempre bello quanto duro... di quelli da non sottovalutare. Ritrovo ore 9.30 ai Ponti di Fanano. Presenti io, il mitico Giuliano e Andrea, scalatore e biker... fisico tosto e mentalita' giusta. Partiamo puntualissimi e ci dirigiamo verso Fellicarolo. Temperatura perfetta... ci preoccupa solo un po il vento che potremmo trovare a Croce Arcana... ma abbiamo gia' un giro di riserva... quindi proseguiamo. Facciamo sosta alla Cascata del Doccione, facilmente raggiungibile grazie al sentiero per disabili messo a punto l'anno scorso. Continuiamo a salire. Prima i Taburri, poi il Passo del Colombino e poi via verso Capanna Tassoni. Ci fermiamo per un panino al volo e un saluto a Clemente poi ripartiamo subito. La voglia di arrivare in cima e' tanta. In prossimita' del Budale arriva qualche raffica di vento... ma niente di preoccupante. Arriviamo a Croce Arcana... ci guardiamo in faccia e decidiamo... Si prosegue! Saliamo fino ai ripetitori e da qui via, lungo il single track verso lo Scaffaiolo! MEntre Giuliano e Andrea procedono a spron battuto io metto giu' male un piede e mi entra un crampo... Mi fermo, butto giu' una fialetta magica di Mag2, attendo due o tre minuti e via.. sono pronto per ripartire! Raggiungiamo il Rifugio Duca degli Abruzzi... nel Lago c'e' talmente poca acqua che riusciamo a girarci attorno! Una bella Weiss ce la siamo meritata... ora comincia il bello. La mirtillaia e' sempre una discesa da prendere con le pinze... single track stretto, a tratti tecnico ma che comunque affrontiamo senza troppi problemi. Da Passo del Lupo al Passo della Riva gli strappetti non fanno danni sulle gambe stanche... la solita radice pero' si... la centro in pieno e volo in avanti tipo Superman! Fortunatamente nulla di grave.. una leggera sbucciatura e nient'altro. Scendiamo verso il LAgo Pratignano, Giuliano decide di cappottarsi dentro le canale fetenti che ci sono prima del Lago e che mietono spesso vittime... anche lui niente di che. Ora tocca a Cappelbuso. Terreno perfetto... fin troppo secco... non si scende... si danza! Poi Ca de Fuochi... anche qui i tratti tecnici si alternano a quelli veloci... sempre stupendo! Arriviamo finalmente a valle... a 300 metri dal parcheggio! Ultima sosta per mangiare un tigellone e bere una birra, meritato premio per questo giro da 46 km e 1900 metri di dislivello! W NOI! QUI LE FOTO!

domenica 1 luglio 2012

Weekend sul Cusna festeggiando il 50° di Bianchini!

Il mitico Paolo compie gli anni... e dove festeggiare se non al Rifugio Bargetana? Io decido di partire al mattino presto. Decido di salire dal 627, il sentiero che porta alla Costa delle Veline. Dopo un paio di curve su forestale, dove scambio quattro chiacchiere con due bikers, comincia la salita nel bosco. La temperatura e' gradevole e salgo mantenendo un buon passo. Arrivo sulla costa delle veline e prendo un bellissimo sentiero che procede a mezzacosta. Qualche passaggio a rischio su un paio di punti franati, due parole scambiate con gli escursionisti incontrati e via che si procede. Il panorama, ovviamente, e' stupendo. Il Prado, Le Apuane e la cima del Cusna sopra di me... rilassante... non sento la fatica! I fischi delle marmotte sono vicinissimi... ne riesco ad immortalare una... poi, procedendo, ne scorgo un'altra su una frana... ha fischiato fortissimo... deve essere un bel segnale di pericolo... ed infatti ecco spuntare un cucciolo! Sono emozionatissimo... gia' vedere le marmotte mi rende felice... riuscire a vedere anche un cucciolo e' incredibile. Riesco a scattare qualche foto. La madre (o il padre) mi tiene sotto controllo... decido di proseguire per lasciarle tranquille. Il sentiero continua su prati e singletrack. Sicuramente da rifare. Comincio ad intravedere il Rifugio Battisti. Raggiungo il Passone e scendo. Arriva anche Daniele (mio collega di lavoro) con la sua famiglia. Mangiamo insieme (si sente la mancanza di Robby...) e poi andiamo al Lago Bargetana. Ovviamente non resisto... e mi faccio un bel bagno! Si sta divinamente. Riporto Daniele al Rifugio Battisti e poi scendo verso il Ponte sull'Ozola per andare incontro al resto della banda. Non trovandoli decido di proseguire la discesa... e finalmente li incontro! Si risale (mai fatto tanta strada in un giorno solo) prima su forestale poi seguendo il Sentiero Glenda. Fa caldo... e non poco! Nel bosco l'umidita' e' altissima. Quindi accelleriamo! Finalmente la meta! Il Rifugio Bargetana. Saluti di rito e poi tutti a cena. Si mangia, si beve, Paolo spegne le sue 50 candeline e poi via, tutti al lago. Vediamo la luna che tramonta dietro il Prado rendendo la vallata del lago incantevole. Si torna alla base... e tutti a letto! Domenica sveglia alle 7,30. Colazione, relax e alle 9,30 si riparte. Destinazione Prado. Saliamo in 5 e in cima in 4 decidiamo di proseuire lungo il crinale fino al Passo Focerella. Da qui torniamo indietro verso il Rifugio arrivando giusti giusti per l'ora di pranzo. Romeo ha acceso la griglia... costine, salsiccia e verdure a gogo. Il tutto innaffiato da ottimo vino toscano! Dopo pranzo ci scappa pure la pennichella prima di ripartire e tornare alle macchine. Percorsi 22 km sabato e 13 domenica. Un bel weekend al fresco, lontano da "Caronte" e dal suo caldo soffocante, in ottima compagnia. QUI LE MIE FOTO

mercoledì 27 giugno 2012

Raduno al Battisti

Giro di messaggi veloce e domenica ci organizziamo... Raduno al Rifugio Battisti. Ci troviamo a Ligonchio. Presenti io, Henry, Doctor Zero, Checco, Davo, Casarini, Mirella, Mazzi, il Pompo. Si aggiungono a noi anche Enrico e un suo amico di cui non ricordo il nome (che perderemo di vista al Rifugio Battisti). A Ligonchio vediamo molte facce conosciute... i ragazzi del Madness formano un bel gruppetto. Noi ci avviamo. La prima parte su asfalto e' come me la ricordavo... maledettamente ripida! Fortunatamente poi tocca alla Decauville... questo bellissimo sentiero in mezzacosta divertentissimo da percorrere. Arriviamo cosi' alla Presa Alta. Cominciamo a salire in fuoristrada. Ci mettiamo a tirare io, Checco e il Doctor. Calcolando i mezzi che abbiamo devo dire che secondo me facciamo un bel ritmo... poche chiacchiere e tiriamo a rendere. Facciamo sosta dal Ponte sull'Ozola per aspettare gli altri e ricompattarci e intanto ci mangiamo una barretta. Si riparte. Altra tirata fino al Bargettana dove una birra fredda ci rinfresca le idee. Abbiamo poco tempo per fare delle chiacchiere quindi si va... Battisti. Il mitico Andrea Corradini come al solito ha fatto le cose in grande. Si raccolgono anche offerte Pro-Terremotati. Bella idea. Mangiamo al volo e poi si riparte. Casarini, il Mazzi e la Mirella ci salutano... decidono di scendere per andare a preparare la cena. Noi proseguiamo. Fino al passone Si riesce a pedalare... poi fino alla cima del Cusna 90% a piedi. Ma questo lo sapevamo. Lo abbiamo gia' fatto. Si unisce a noi un gruppo di amici del Doctor che ci seguiranno fino a valle. Fortunatamente la giornata e' bella e i panorami ci ripagano della fatica fatta. Saliamo in vetta con la bici in spalla... la conquista di una cima e' sempre qualcosa di emozionante. Il Doctor si fa disarcionare dalla mia bike da fermo mentre mi controlla le sospensioni... decidiamo all'unanimita' che la mia mtb e' da esorcizzare... sembra indemoniata! Ora comincia la discesa... non sara' una passeggiata...il 625 non l'ho mai fatto. Tratti molto diversi.. dai prati si sara alle radici nel bosco, dai sassi mossi ai passaggi tecnici... un agglomerato di adrenalina che ci tiene sempre sotto pressione. Ma bene o male tutti siamo in grado di scendere su questo tipo di sentieri... e ce la caviamo egregiamente. Di tanto in tanto una sosta per riposare braccia e freni... e finalmente giungiamo a Casalino. Bar aperto... birra ghiacciata! Credo che ce la siamo meritata! Facciamo gli ultimi 3 km in salita per arrivare alle auto chiacchierando. Il giro a mio avviso e' stupendo. Nonostante un'ora e mezza di bici a spinta vale la pena salire lassu' almeno una volta nella vita.... il panorama a 360° che si gode dalla vetta merita davvero. Un grazie agli amici che hanno condiviso questa esperienza con me... QUI LE MIE FOTO

Weekend tra vino,laghi e monti

Per recuperare le forze spese durante la settimana a Concordia un bel weekend in montagna ci stava bene! Campo base a Termeno con visita e cena alle cantine, giro in bici intorno al Lago di Caldaro e la domenica trasferimento ad Arco e conquista dello Stivo. In estate e' splendido... come in inverno! Panorami da favola! Due splendide giornate con meteo spettacolare. QUI LE FOTO

giovedì 21 giugno 2012

Il mio volontariato a Concordia sulla Secchia

E' passato un mese dalla prima scossa... ne sono seguite altre... ma noi siamo ancora qui. Non voglio parlare delle cose tristi che posso aver visto... case diroccate, cimiteri distrutti, monumenti danneggiati... e il morale della gente... Voglio invece buttar giu' due righe su quella che e' stata la mia esperienza. Per problemi organizzativi devo spostare le mie ferie... da fine giugno ad inizio mese... sono acnhe reduce dalla caduta in mtb che mi costringe a rimanere fermo (sportivamente parlando). Mi metto in moto... comincio a mandare via qualche mail per sapere se c'e' qualcuno che ha bisogno di una mano per l'emergenza terremoto. Vengo contattato dal COC di Concordia sulla Secchia. Metto a disposizione tutta la settimana... e sabato mattina alle ore 8,30 sono sul campo! Con mia enorme sorpresa mi ritrovo davanti Robby Zanni... il mitico biker! E' qui anche lui con tutto il gruppo di Formigine! Ci metto un po per capire come organizzarmi al meglio e nel giro di un paio di giorni ho la situazione quasi sotto controllo. I miei aiutanti, ragazzi d'oro appena maggiorenni. che hanno deciso di dare una mano alla gente del loro paese... semplicemente dei grandi. Il nostro compito e' quello di preparare i pacchi per la gente che vive in tenda con i generi alimentari. E devo dire che sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto. Dallo scaricare i camion in arrivo, le colonne della Croce Rossa e dei vari volontari, dal montare le 4 tende che sono servite e serviranno ancora per lo smistamento dei pacchi, dalla ronda fatta di notte con tanto di scossa al 4.2 .... insomma... una settimana intensa. Sinceramente devo dire che sarei rimasto giu' un mese... in un mese si possono fare tante cose... organizzare il magazzino, fare una sorta di inventario, migliorare i metodi di lavoro... ma il tempo passa in fretta... e una settimana vola! Durante la mia permanenza ne ho approfittato anche per farmi togliere i punti direttamente al campo tendato della Croce Rossa... un grazie particolare a Daniele che ha fatto si che potessi farlo. Un grazie anche a tutti i miei amici che sono venuti a dare una mano, a chi ha accolto le mie richieste su Facebook e ha portato i generi alimentari che mancavano, e a questa gente... che con la voglia che ha di tornare il prima possibile alla normalita' lavorando in condizioni critiche (dal bar agli uffici di una ditta organizzati sotto dei gazebo...) mi ha dato una bella lezione di vita. Il mio augurio piu' grande e' che questa situazione si risolva nel minor tempo possibile... nel caso... io sono pronto a tornare... sperando di ritrovare i miei ragazzi... gli Angeli del Magazzino 1! Tenete botta... e fategli vedere di che pasta siete fatti! Dimenticavo... una piccola soddisfazione personale... ricevere i complimenti per il lavoro svolta da parte di membri della protezione civile e' stato molto gratificante... ;))))

Rieccomi!

Eccomi qui dopo un breve stop. Nell'ultimo mese non ci sono stati giri eclatanti, anche se devo dire che ho riscoperto un po' il territorio vicino casa. Due weekend consecutivi girando sui percorsi delle nostre colline, riscoprendo vecchi sentieri e anche vecchi amici (gran bella uscita con il mitico Giuliano!). Poi il 6 giugno, durante una notturna, decidiamo di scendere dal calanco che porta nella cava di sabbia di Veggia. Scendiamo senza nessun danno, siamo io, Davo e Casarein. Giunti a valle ci fermiamo per cambiare l'acqua al canarino. Io finisco prima degli altri e decido di esplorare il territorio. Siamo ormai in pianura e dobbiamo trovare il varco nella rete da dove uscire.Pedalo in mezzo alla sabbia, sembra di essere al mare. Vedo una buca... ci vado dentro... la bici si impunta... e mi fa fare un bel 360°! Mi ritrovo a terra... sento male alla tibia sinistra... vedo una ferita. Subito non mi preoccupo... sembra che non sanguini... poi controllo bene... c'e' un bel buco... e vedo il bianco della tibia!!! Chiamo il Davo e gli dico che credo di essermi fatto male... cosi' e'! Mi fascio la tibia con la maglia del mitico Brumotti che ho nello zaino, e cominciamo a pedalare verso la statale. Il cellulare non prende e io ho bisogno che qualcuno venga a recuperarmi. Finalmente arriva il campo... riesco a rintracciare Gerry... che accorre in mio aiuto. Mi recupera sulla statale e mi porta in ospedale. Attendo circa 2 ore e mezza e poi finalmente mi portano dentro... esco dopo circa 30 minuti con 7 punti ( 4 interni e 3 esterni). Devo dire che questo 2012 non e' un anno fortunato per me... la schiena, le cadute e ora anche i punti... speriamo che finisca presto... e comunque... NON MOLLARE MAI!

sabato 19 maggio 2012

Sgugna Sgugna... tutti in cima allo Zugna!

Siamo di nuovo sullo Zugna. Prima che venga il caldo vero, una puntatina su questo spettacolare monte bisogna farla. Ci troviamo in 14 bikers pronti per pedalare. La salita come al solito si rivela lunga e infinita. Il caldo si fa gia' sentire e troviamo anche la fonte vicina a Malga Zugna secca... meno male che abbiamo riempito i nostri Camelback a valle... Durante la salita si stacca Kevin... che pero' come al solito resuscita e riesce a raggiungere la vetta! Durante la salita qualcuno si lamenta per la monotonia della suddetta... ma verra' ripagato a quota 1600, quando lo stupendo singletrack con la Valle dell'Adige da una parte, e il Gruppo del Pasubio e le Piccole Dolomiti dall'altra, ci fa capire che siamo quasi in cima. Superiamo una carovana di pedoni e ci immettiamo nel tratto da fare a piedi... qui non si pedala. Fortunatamente solo qualche centinaio di metri. Daniele, il Davo e la Mirella vanno fino alla cima ma la foschia non permette di ammirare il panorama a 360°. Noi ci buttiamo nel nuovissimo e divertentissimo sentiero CAI appena spianato, con curve e controcurve che ci porta fin sotto il Rifugio Coni dello Zugna. Tappa obbligatoria per il pranzo.. anche se sono le 15,30! Ci spariamo taglieri di salumi e Canederli... il tutto innaffiato da birra. La nostra benzina per la discesa. Si parte... si aggiunge a noi un Local che scende come un missile! Primo tratto nel bosco veloce va via che e' un piacere. Tratto misto con il mitico passaggio mezzacosta dentro la trincea della prima linea Austriaca... anche qui uno spettacolo. Tratto tecnico fino ad incrociare la strada forestale. Qui il gruppo si divide. Quasi tutti si lanciano giu' per il 115... noi facciamo una variantina piu' lunga... che a me piace di piu'... tornanti esposti con panorami splendidi sulla valle... con me ci sono Gerry, il Davo e la Mirella... la Mirella non e' molto contenta... mi ammonisce... quasi mi espelle... odia i tornanti... e odia i tratti esposti... ma io non lo sapevo ;) Ora tocca a noi fare l'ultimo tratto del 115... il piu' tecnico... io riesco a prendere il ritmo e scendo... devo dire che e' un bello spaccabraccia... e non ti lascia un attimo di respiro. Piu' vai lento e piu' e' facile cadere... bisogna rimanere concentrati con gli occhi fissi sul terreno. Alla fine della discesa troviamo l'altro gruppo... che sta cambiando le camere d'aria... ci sono state tre forature! Recuperiamo la Sammy e Anatas che si erano staccati dal gruppo per un problema tecnico... e finiamo la giornata in un bar del luogo... a farci un bell'aperitivo a base di pizza e birra. Un giro che a me piace sempre, salita faticosa ma discesa che ripaga alla grande. I panorami in cima sono stupendi, si pedala in mezzo alla storia, luoghi fantastici a un'ora da casa! Per la cronaca ci siamo fatti 40 km e 1800 metri di dislivello... un giretto niente male! QUI LE FOTO!

domenica 13 maggio 2012

Firenze - Bologna... o meglio... Firenze - Futa

Questo weekend dovevamo fare la Firenze - Bologna seguendo la Via degli Dei... Ma vediamo come e' andata! Venerdi' sera partiamo tutti insieme da Carpi, direzione Casalecchio di Reno. Parcheggiamo il furgone e voliamo in stazione per prendere il treno che ci portera' a Firenze. Treno in orario... si parte! dopo circa un'ora e venti minuti siamo a Firenze Rifredi. Ad attenderci in stazione troviamo Marco che e' arrivato in bici dalla Futa! Il B&B Rifredi e' una location molto accogliente e pulita. La proprietaria ci indica una pizzeria e in men che non si dica siamo a tavola. Pizza, birra e poi tutti a letto. Sabato mattina sveglia presto, colazione, due chiacchiere, foto alle tartarughe di terra che si riproducono nel cortile interno del B&B e poi raggiungiamo gli altri in stazione. Siamo in 18, da Reggio Emilia, Modena, Bologna e Verona. Un nutrito gruppo. Si parte. L'uscita da Firenze verso Fiesole e' da arresto immediato... percorriamo 4 km di strade strette, in salita e oltretutto contromano... credo che ci abbiano maledetto in molti. Fortunatamente riusciamo a metterci in carreggiata... e saliamo verso Fiesole. Considerando i 20° alle 8,16 di mattina si preannuncia una giornata caldina... Si comincia a salire lasciando l'asfalto e , dopo una breve discesa continuiamo a salire superando il Passo della Catena (ecco perche' l'ho dovuta smagliare ;)) e Poggio Capanne. Da qui saliamo verso il Convento di Monte Senario... per salire un viale ghiaiato, dove le ruote legano come non mai, un 24% di pendenza medio, temperatura sui 30°... vado in ebollizione! Colpo di calore! Scendo a piedi... e salgo con calma. Mentre salgo guardo le fermate della via Crucis... ci sono scritte che inneggiano al silenzio... e chi ce la fa a parlare??? Gia' e' tanto che respiro... Arrivo in cima! Prendo d'assalto il bar e mi sparo un panino con il crudo e una bottiglia d'acqua. Trovo anche il tempo di riposare un po... mi riprendo. Ci aspettano una decina di chilometri di discesa, prima parte del sentiero in una splendida pineta, seconda parte tecnica dove dobbiamo anche sorpassare un gruppo di pedoni e terza parte in mezzo a un bosco dove bisogna lasciar correre per non volare in terra a causa dei sassi e dei rami! Arriviamo a San Piero a Sieve e facciamo uno stop al bar per prendere altre energie. Commetto un errore madornale... bevo una coca cola... e mangio un pezzo di torta di mele. Ripartiamo su strada che sale dolcemente... credo di aver passato la crisi... in effetti il mio corpo si e' raffreddato.. sto molto meglio... Attraversiamo la localita' Gabbiano e da qui comincia il calvario.... la salita verso il Poggiolino e' devastante... il tratto poi che porta a Osteria Bruciata e' mortale. Vengo colto da una congestione dovuta forse alla reazione tra il caldo e la coca cola... faccio fatica ad avanzare anche a piedi. Stringo i denti e cerco di proseguire. Sale lo sconforto... sto sempre peggio. Ogni tanto cerco di pedalare per togliere piu' distanza tra me e l'arrivo... vado avanti per inerzia. Ci sono tratti che, anche se affrontati in piena forma, sono comunque da fare a piedi. Di tanto in tanto il gruppo si ferma ad aspettare anche perche' dietro di me ci sono altre tre persone. Quando vedo che mancano ancora 10 km all'arrivo mi viene anche una mezza crisi... credo di non farcela ad arrivare... fortunatamente il supporto morale del Mazzi, del Davo, di Emiliano e di Alle mi danno la forza di andare avanti. Incrociamo un trattore su una strada... la civilta' e' vicina. Riesco a fare qualche km in sella forse spinto dalla forza della disperazione. In localita' Roncopiano, circa a 6 km dall'arrivo, troviamo delle case. Gli inquilini, una coppia di signori anziani, mi ospitano in casa e mi fanno un bel the caldo. Nel frattempo Marco vola in campeggio a prendere la macchina e torna a recuperarmi. Al suo arrivo sono rinato. Il riposarmi bevendo qualcosa di caldo mi ha fatto benissimo. Ringrazio i signori, carichiamo la bike e in 10 minuti siamo al campeggio. Dopo una bella doccia bollente sto molto meglio! Riesco anche a mangiare! Ho bisogno di riposare... vado a letto... e mi addormento praticamente subito. Stamattina sveglia alle 7... so che Marco vuole scendere presto... e se serve un passaggio non voglio perderlo! Piove, tira vento e ci sono 7°. Impensabile fare il sentiero Offroad... quindi decido di scendere in macchina. Altri 8 la pensano come me, quindi vado a recuperare il furgone. Il gruppo Tagliatino e i due ragazzi di Verona decidono per sciropparsi i circa 60 km fino a Bologna su asfalto. Che dire... se se la sentono fanno bene! Io scendo a Bologna con Marco, risalgo in furgone alla Futa e recupero tutti gli altri. Finiamo la giornata a casa del mitico Mazzi dove la Luana e la Mirella ci cucinano un piatto di pasta niente male. Un grazie a tutti voi che mi avete aspettato e sopportato, i miei complimenti alle 3 girls del gruppo che hanno fatto tutto il giro senza problemi, i complimenti anche agli 8 irriducibili che stamattina sono partiti con un tempo da lupi e comunque, sempre e solo W NOI! Per la cronaca sabato io personalmente ho percorso 52 km con 2050 metri di dislivello. QUI LE MIE FOTO

sabato 5 maggio 2012

Il Frignano sconosciuto....

Se stamattina mi avessero detto il dislivelo del giro... avrei detto non ce la faccio di sicuro! Partiamo in 4... io, Emiliano, il Davo e la Mirella. Destinazione S.Antonio. La traccia e' di Fabio "Sterminator" Superash... secondo i miei conti facendo tutto il giro dovremmo avvicinarci ai 1900 metri... lui dice 2100 ma a me sembrano tanti. Comunque, puntualissimi, partiamo. Con l'aiuto della mappa cerchero' di farvi i nomi dei paesi da noi visti... i piu' sperduti della zona... Passiamo subito da Crocette e da qui ci dirigiamo verso Iddiano, poi Castagneto, Villa Bibone e Verica. Nella prima parte del percorso ogni tanto riusciamo a vedere i Sassi di Roccamalatina. Percorriamo sentieri nei boschi, in carraie e su prati. Di sicuro non ci si annoia... e il dislivello comincia a salire. Da Verica ci spostiamo verso Sassoguidano con passaggio obbligato a Sassomassiccio per poi passare di fianco al laghetto, Oasi protetta del WWF. Da qui ci dirigiamo verso Gaiato ma il Davo ci fa una bella sorpresa... mentre scende nel bosco piega il cambio... Ci mettiamo all'opera io e Emiliano, smontiamo il cambio, la rotellina e, con l'ausilio di due pietre, riusciamo a raddrizzare perfettamente la gabbia del cambio! Rimontiamo il tutto, la ruota gira, i rapporti entrano e la catena non salta! Incredibile! Si riparte tutti quanti! Giunti a Gaiato ci fermiamo in un'alimentari dove, per 3 euro, mangiamo uno sfilatino con il prosciutto crudo e una bottiglia di coca cola... quasi quasi vengo a mangiare qui tutti i giorni! Si riparte... tocca alla torre di Gaiato con la sua salita mortale... che ci costringe a fare un pezzo a piedi. Scendiamo nel bosco e siamo al punto di non ritorno... da qui o si taglia o si prosegue... ci guardiamo in faccia tutti e quattro e si decide di proseguire! Ci lanciamo in discesa perdendo piu' di 300 metri di dislivello e raggiungiamo il Torrente Scoltenna. Da qui adesso bisogna risalire... fortunatamente la strada e' asfaltata... le rampe cominciano a farsi sentire... Giunti sotto il Cinghio di Malvarone facciamo un po' fatica a trovare il sentiero... ma un singletrack strettissimo che da su una gola e' spettacolare. Sbuchiamo fuori nuovamente a Sassoguidano. Continuiamo a salire fino ad arrivare a Niviano dove, un abitante del luogo, ci fa bere l'acqua della sua sorgente... Dice che l'USL non da l'autorizzazione per berla... ma lui la beve da 4 anni... e visto che ne ha 75 ci fidiamo... chissa' che non sia la fonte di Cocoon? La stanchezza comincia a farsi sentire ma ormai siamo quasi alla fine... Manca solo l'ultimo regalino... la salita a Poggiocastro... due denti che, visto che siamo oltre i 2000 metri di dislivello si fanno sentire. Siamo in cima... ora e' tutta calata! Mi ricordo il salto nella pinetina e lo prendo senza problemi. Scendiamo velocemente fino alla macchina... Stanchi ma contenti... di aver visto luoghi sconosciuti, un salto indietro nel tempo in paesi che sembrano essere stati dimenticati da Dio... E tutto cio' a pochi chilometri da casa... Non abbiamo idea della bellezza del nostro territorio... Dico grazie al mitico Fabio per averci dato la traccia di questo giro e grazie ai tre compagni che non hanno mollato neanche un attimo! Per la cronaca ci siamo sparati 54 km e 2100 metri di dislivello... QUI LE MIE FOTO!

martedì 1 maggio 2012

Primo Maggio... MTB e Natura

Stamattina mi sveglio e noto con piacere che ha smesso di piovere... La voglia di pedalare per rientrare in forma il prima possibile e' tanta. Colazione e si parte. Monto in sella alla mia GT e vado. Comincio a pensare al giro da fare... Voglio pedalare per 3 orette... Comincio con le solite strade basse per avvicinarmi alla collina. A Sabbione decido di andare verso Albinea... quindi punto verso Viale Settembrini che, nei giorni festivi, e' chiusa al traffico. I campi sono stracolmi di fiori gialli, uno spettacolo. Ad Albinea mi faccio la variante che passa dentro al Parco Fola e una volta raggiunta la strada mi dirigo verso il Cavazzone. Salgo con un buon ritmo, l'umidita' e' a livelli stellari ma almeno non piove anzi... ogni tanto fa capolino il sole. Al Cavazzone abbandono l'asfalto e salgo verso Ca del Vento. Mi accorgo di aver tirato su due passeggeri... due bruchi mi sono piovuti addosso dagli alberi. Li saluto e mi butto nel bosco. Un po di fango ma neanche troppo... passo indenne e quasi pulito e sbuco fuori sulla sterrata di Ca del Vento. Da qui scendo verso Scandiano... E' ora di pranzo... Una bella focaccina ci sta tutta. Mi gusto il gelato e poi riparto sempre su strade secondarie e poco trafficate. Riesco ad arrivare a 2 km da casa senza aver preso una sola goccia d'acqua... Non male... e adesso due gocce ci stanno anche bene! Come da programma ho percorso 52 km in 2 ore e 51 minuti... viste le previsioni meteo di oggi direi un'ottimo allenamento.QUI LE FOTO

domenica 29 aprile 2012

Pavullo e Dintorni

Visto le pessime previsioni in giro per l'Italia oggi decidiamo di rimanere vicino a casa. Destinazione Pavullo. Gruppo composto da me, Henry il Romagnolo (detto anche Terminator visto che ieri si e' sciroppato 2100 metri di dislivello, brasato e una boccia di vino in solitaria...) Mazzi, Mirella, Cuzzo e Enrico. Partiamo e ci dirigiamo verso il Castello di Montecuccolo. Pochi metri e due caprioli spuntano davanti a noi. Splendidi come sempre. Incontriamo anche un ragazzo di Renno, Nicola, che ci accompagnera' per il primo tratto del nostro giro. La salita verso il Castello e' impegnativa ma procediamo con un buon passo. Saliamo lungo il crinalino fino al Monte della Croce. Il crinale e' tutto un mangia e bevi con strappi micidiali per le gambe. Si alternano tratti di discesa tecnica a tratti di salita ripida. Il terreno e' perfetto, siamo immersi nei boschi e il divertimento non ci fa sentire la fatica. Il giro continua regalandoci un meteo insperato. Nuvoloso ma non piove. Pedaliamo a mezzacosta mantenendoci sopra Pavullo fino ad incrociare la Giardini. Da qui si sale verso Gaiato e Nicola decide di tornare verso casa. Noi proseguiamo. Lasciamo l'asfalto per tornare nel bosco. Anche qui qualche strappo micidiale ma tutto sommato fattibile in sella. Incrociamo anche un pezzo della vecchia Romea-Nonantolana che percorriamo fino al paesino di Montorso. Ora ci tocca un po di asfalto, fortunatamente lungo strade secondarie con traffico praticamente nullo (anzi direi che non abbiamo incrociato nemmeno una macchina). Ci dirigiamo verso Poggio Castro (non il paese ma il monte) e qui facciamo due anelli contraddistinti. Anche qui gli strappi continuano a picchiare sulle gambe... ma la forma comincia ormai ad essere buona e superiamo il tutto senza tanti problemi. Fantastica e velocissima la discesa che porta giu' fino a Pavullo! Una goduria! C'e' tempo anche per fotografare il famoso Cedro del Libano (chiamato Il Pinone) all'interno del Parco di Pavullo. Una pianta stupenda... da vedere! Fine giro che termina con birra artigianale e tigelle. Per la cronaca abbiamo percorso 33 km con 1160 metri di dislivello... e un'altro mattoncino nelle gambe lo abbiamo messo! QUI LE FOTO!

mercoledì 25 aprile 2012

Il Monte Pastello e i Forti della Valpolicella

Altro giro inedito per me, almeno in parte. Mattina che comincia malissimo... io ho dimenticato a casa lo zaino e Mazzi il casco... Annamo bene! Decidiamo di seguire una traccia di Superash il demolitore. Infatti per salire al Monte Pastello... partiamo dall'altra sponda dell'Adige! Parcheggiamo il furgone di Mazzi e si parte. Presenti al tour io, Casarini, Mazzi, la Mirella, Luana e Stefano. Partiamo subito su asfalto e poi via... la strada si impenna per i sentieri del Monte la Mesa fino ad arrivare al crinalino che ho gia' percorso con Gerry domenica scorsa. Il panorama sulla valle e' comunque notevole. Scendiamo velocemente fino ad arrivare alla ciclabile... si perche' il primo ponte utile per passare l'Adige e'in Localita' Sega... circa 4 km piu' a sud. Mentre pedaliamo tiro fuori la mia digitale.. provo ad accenderla e... ops... la batteria e' rimasta a casa sotto carica! Per fortuna Casarini mi da la sua... e riesco cosi' a fare qualche foto! Cominciamo a salire lungo la strada asfaltata in mezzo alla gola dell'Adige. E' la strada statale che porterebbe a Trento. Fortunatamente oggi non e' trafficata e comunque ha degli scorci interessanti. Arrivati a Ceraino cominciamo finalmente a salire Offroad. La strada che porta ai Forti Austriaci di Ceraino e Monte. Il primo ancora in buono stato, serviva a battere la Val Lagarina con i suoi cannoni mentre il secondo doveva battere il fondovalle della Chiusa. Il sentiero, dopo il Forte Ceraino, diventa uno stretto singletrack con stupendi panorami a valle fino a farci ammirare il Lago di Garda. Da qui si vedono anche il Forte di Rivoli e il Forte San Marco (gli altri due forti Austriaci). Giunti a Monte, Stefano ci lascia perche' deve rientrare. Noi continuiamo la salita passando Chiesavecchia e poi torniamo fuoristrada. Un'altro bellissimo sentiero ci porta su fino alle Cave, punto piu' alto del nostro giro odierno. Comincia la discesa, a tratti veloce e a tratti tecnica, finiamo anche in un punto dove un contadino (che io definirei assassino visto che ci troviamo lungo un sentiero con segnavia del CAI) ha tirato del fil di ferro ad altezza uomo non segnalandolo... io lo farei mettere in galera! Ripassiamo per Chiesavecchia e poi nuovamente si scende. Stavolta la discesa e' molto veloce, stretta dentro il bosco. Lascio correre la bici e, a dieci metri dalla fine mi imbatto in un paio di mezzi drop a tradimento... incalzato dal Mazzi (che senza casco scende piu' forte di me) e da Casarini commetto l'errore... e mi ritrovo a terra. Fortunatamente solo qualche graffio e un mignolo insaccato... la fontana di Mazzurega mi da un po di sollievo. Ripartiamo nuovamente in discesa fino ad arrivare a San Giorgio di Valpolicella. Il finale del giro si svolge tra inventati sentieri in mezzo agli ulivi e sulla statale. C'e' tempo anche per fare un po di cinema... Casarini sfoggia un improbabile Bunny Hop su un marciapiede... centrando in pieno il gradino e bucando la ruota! Roba da mat! Dopo ben 50 km e 1400 metri di dislivello giungiamo finalmente alla macchina. Traccia interessante ma da modificare... magari evitando di partire dall'altra parte dell'Adige e aggiungendo una risalita in piu' al Monte Pastello. Grazie comunque a Fabio per darci tutti questi spunti. QUI LE MIE FOTO.

martedì 24 aprile 2012

sabato 21 aprile 2012

Forte di Rivoli e Forte San Marco


Quante volte ho percorso l'autostrada del Brennero... quante volte, tra Affi e Avio, ho alzato gli occhi sulla sinistra e intravisto questo Forte... e mi son sempre detto... devo andarci un giorno. Bene.. il giorno e' arrivato! Partiamo io e Gerry alla volta di Affi. Solita colazione nel nostro bar preferito all'uscita del casello e poi parcheggiamo in prossimita' del cimitero. Giornata splendida e cielo sereno. Temperatura gradevole. Si parte! Da Affi cominciamo subito ad avanzare tra salite e discese in mezzo al bosco. Il giro promette bene. Sul Monte Baldo si intravede la neve. Continuiamo il nostro giro chiedendoci piu' volte perche' non siamo mai stati in questa zona... e' veramente spettacolare. Giunti al Canale Medio Adige appare davanti a noi il Forte di Rivoli, perfettamente mantenuto e che ora ospita al suo interno il Museo della Guerra. Alle sue spalle si erge il Monte Baldo. Risaliamo fino a Rivoli Veronese dove approfittiamo per fare acqua e per comprare un paio di panini da mangiare strada facendo. Raggiungiamo l'abitato di Zuane e da qui parte il sentiero che sale a Forte San Marco. Una strada militare che con una serie di tornanti ci porta in quota. I panorami sulla Valle dell'Adige sono stupendi. Fa caldo, i nostri gps segneranno 26 gradi! Continuiamo a salire, fino a intravedere il Forte. Nonostante sul portone ci sia un cartello che vieta l'ingresso... noi entriamo! Un signore tedesco all'interno ci dice che e' grandissimo... ci sono un sacco di stanze con feritoie da cui i militari sparavano a valle. Posizione strategica. Ci fermiamo nel cortile interno del Forte e ci facciamo il nostro Picnic. Si sta divinamente!Si riparte. Un bel singletrack ci porta verso valle. Un gruppo di capre selvatiche ci osserva. Scendiamo fino a valle. Ora comincia un'altra salita che, attraverso le cave di marmo, ci riporta in quota. Siamo costretti a scendere a piedi perche' il fondo e' troppo sconnesso. Arrivati in cima parte un bellissimo sentiero che poi si trasforma in una discesa tipica della zona... sassi smossi... bisogna lasciar correre e lavorare con le braccia. Una bella palestra. Gerry e' contento perche' dice di aver trovato il suo assetto sulla bike! Arriviamo di nuovo sul Canale Medio Adige che seguiamo fino a Zuane. Da qui ancora saliscendi (un bel mangiaebevi) fino ad Affi. Finale con il botto visto che Gerry, una volta che lo lascio davanti in discesa (su asfalto oltretutto) decide non so per quale motivo di frenare... cerco di evitarlo, mi butto a sinistra centrando una rete con filo spinato e un bel paletto di cemento. Restiamo in piedi entramdi, qualche graffio ma fortunatamente niente di eccessivo. Gerry... vuoi farmi fuori??? Un bel giro allenante, 35 km per quasi 1200 metri di dislivello, sicuramente da ripetere! QUI LE MIE FOTO