sabato 19 maggio 2012

Sgugna Sgugna... tutti in cima allo Zugna!

Siamo di nuovo sullo Zugna. Prima che venga il caldo vero, una puntatina su questo spettacolare monte bisogna farla. Ci troviamo in 14 bikers pronti per pedalare. La salita come al solito si rivela lunga e infinita. Il caldo si fa gia' sentire e troviamo anche la fonte vicina a Malga Zugna secca... meno male che abbiamo riempito i nostri Camelback a valle... Durante la salita si stacca Kevin... che pero' come al solito resuscita e riesce a raggiungere la vetta! Durante la salita qualcuno si lamenta per la monotonia della suddetta... ma verra' ripagato a quota 1600, quando lo stupendo singletrack con la Valle dell'Adige da una parte, e il Gruppo del Pasubio e le Piccole Dolomiti dall'altra, ci fa capire che siamo quasi in cima. Superiamo una carovana di pedoni e ci immettiamo nel tratto da fare a piedi... qui non si pedala. Fortunatamente solo qualche centinaio di metri. Daniele, il Davo e la Mirella vanno fino alla cima ma la foschia non permette di ammirare il panorama a 360°. Noi ci buttiamo nel nuovissimo e divertentissimo sentiero CAI appena spianato, con curve e controcurve che ci porta fin sotto il Rifugio Coni dello Zugna. Tappa obbligatoria per il pranzo.. anche se sono le 15,30! Ci spariamo taglieri di salumi e Canederli... il tutto innaffiato da birra. La nostra benzina per la discesa. Si parte... si aggiunge a noi un Local che scende come un missile! Primo tratto nel bosco veloce va via che e' un piacere. Tratto misto con il mitico passaggio mezzacosta dentro la trincea della prima linea Austriaca... anche qui uno spettacolo. Tratto tecnico fino ad incrociare la strada forestale. Qui il gruppo si divide. Quasi tutti si lanciano giu' per il 115... noi facciamo una variantina piu' lunga... che a me piace di piu'... tornanti esposti con panorami splendidi sulla valle... con me ci sono Gerry, il Davo e la Mirella... la Mirella non e' molto contenta... mi ammonisce... quasi mi espelle... odia i tornanti... e odia i tratti esposti... ma io non lo sapevo ;) Ora tocca a noi fare l'ultimo tratto del 115... il piu' tecnico... io riesco a prendere il ritmo e scendo... devo dire che e' un bello spaccabraccia... e non ti lascia un attimo di respiro. Piu' vai lento e piu' e' facile cadere... bisogna rimanere concentrati con gli occhi fissi sul terreno. Alla fine della discesa troviamo l'altro gruppo... che sta cambiando le camere d'aria... ci sono state tre forature! Recuperiamo la Sammy e Anatas che si erano staccati dal gruppo per un problema tecnico... e finiamo la giornata in un bar del luogo... a farci un bell'aperitivo a base di pizza e birra. Un giro che a me piace sempre, salita faticosa ma discesa che ripaga alla grande. I panorami in cima sono stupendi, si pedala in mezzo alla storia, luoghi fantastici a un'ora da casa! Per la cronaca ci siamo fatti 40 km e 1800 metri di dislivello... un giretto niente male! QUI LE FOTO!

domenica 13 maggio 2012

Firenze - Bologna... o meglio... Firenze - Futa

Questo weekend dovevamo fare la Firenze - Bologna seguendo la Via degli Dei... Ma vediamo come e' andata! Venerdi' sera partiamo tutti insieme da Carpi, direzione Casalecchio di Reno. Parcheggiamo il furgone e voliamo in stazione per prendere il treno che ci portera' a Firenze. Treno in orario... si parte! dopo circa un'ora e venti minuti siamo a Firenze Rifredi. Ad attenderci in stazione troviamo Marco che e' arrivato in bici dalla Futa! Il B&B Rifredi e' una location molto accogliente e pulita. La proprietaria ci indica una pizzeria e in men che non si dica siamo a tavola. Pizza, birra e poi tutti a letto. Sabato mattina sveglia presto, colazione, due chiacchiere, foto alle tartarughe di terra che si riproducono nel cortile interno del B&B e poi raggiungiamo gli altri in stazione. Siamo in 18, da Reggio Emilia, Modena, Bologna e Verona. Un nutrito gruppo. Si parte. L'uscita da Firenze verso Fiesole e' da arresto immediato... percorriamo 4 km di strade strette, in salita e oltretutto contromano... credo che ci abbiano maledetto in molti. Fortunatamente riusciamo a metterci in carreggiata... e saliamo verso Fiesole. Considerando i 20° alle 8,16 di mattina si preannuncia una giornata caldina... Si comincia a salire lasciando l'asfalto e , dopo una breve discesa continuiamo a salire superando il Passo della Catena (ecco perche' l'ho dovuta smagliare ;)) e Poggio Capanne. Da qui saliamo verso il Convento di Monte Senario... per salire un viale ghiaiato, dove le ruote legano come non mai, un 24% di pendenza medio, temperatura sui 30°... vado in ebollizione! Colpo di calore! Scendo a piedi... e salgo con calma. Mentre salgo guardo le fermate della via Crucis... ci sono scritte che inneggiano al silenzio... e chi ce la fa a parlare??? Gia' e' tanto che respiro... Arrivo in cima! Prendo d'assalto il bar e mi sparo un panino con il crudo e una bottiglia d'acqua. Trovo anche il tempo di riposare un po... mi riprendo. Ci aspettano una decina di chilometri di discesa, prima parte del sentiero in una splendida pineta, seconda parte tecnica dove dobbiamo anche sorpassare un gruppo di pedoni e terza parte in mezzo a un bosco dove bisogna lasciar correre per non volare in terra a causa dei sassi e dei rami! Arriviamo a San Piero a Sieve e facciamo uno stop al bar per prendere altre energie. Commetto un errore madornale... bevo una coca cola... e mangio un pezzo di torta di mele. Ripartiamo su strada che sale dolcemente... credo di aver passato la crisi... in effetti il mio corpo si e' raffreddato.. sto molto meglio... Attraversiamo la localita' Gabbiano e da qui comincia il calvario.... la salita verso il Poggiolino e' devastante... il tratto poi che porta a Osteria Bruciata e' mortale. Vengo colto da una congestione dovuta forse alla reazione tra il caldo e la coca cola... faccio fatica ad avanzare anche a piedi. Stringo i denti e cerco di proseguire. Sale lo sconforto... sto sempre peggio. Ogni tanto cerco di pedalare per togliere piu' distanza tra me e l'arrivo... vado avanti per inerzia. Ci sono tratti che, anche se affrontati in piena forma, sono comunque da fare a piedi. Di tanto in tanto il gruppo si ferma ad aspettare anche perche' dietro di me ci sono altre tre persone. Quando vedo che mancano ancora 10 km all'arrivo mi viene anche una mezza crisi... credo di non farcela ad arrivare... fortunatamente il supporto morale del Mazzi, del Davo, di Emiliano e di Alle mi danno la forza di andare avanti. Incrociamo un trattore su una strada... la civilta' e' vicina. Riesco a fare qualche km in sella forse spinto dalla forza della disperazione. In localita' Roncopiano, circa a 6 km dall'arrivo, troviamo delle case. Gli inquilini, una coppia di signori anziani, mi ospitano in casa e mi fanno un bel the caldo. Nel frattempo Marco vola in campeggio a prendere la macchina e torna a recuperarmi. Al suo arrivo sono rinato. Il riposarmi bevendo qualcosa di caldo mi ha fatto benissimo. Ringrazio i signori, carichiamo la bike e in 10 minuti siamo al campeggio. Dopo una bella doccia bollente sto molto meglio! Riesco anche a mangiare! Ho bisogno di riposare... vado a letto... e mi addormento praticamente subito. Stamattina sveglia alle 7... so che Marco vuole scendere presto... e se serve un passaggio non voglio perderlo! Piove, tira vento e ci sono 7°. Impensabile fare il sentiero Offroad... quindi decido di scendere in macchina. Altri 8 la pensano come me, quindi vado a recuperare il furgone. Il gruppo Tagliatino e i due ragazzi di Verona decidono per sciropparsi i circa 60 km fino a Bologna su asfalto. Che dire... se se la sentono fanno bene! Io scendo a Bologna con Marco, risalgo in furgone alla Futa e recupero tutti gli altri. Finiamo la giornata a casa del mitico Mazzi dove la Luana e la Mirella ci cucinano un piatto di pasta niente male. Un grazie a tutti voi che mi avete aspettato e sopportato, i miei complimenti alle 3 girls del gruppo che hanno fatto tutto il giro senza problemi, i complimenti anche agli 8 irriducibili che stamattina sono partiti con un tempo da lupi e comunque, sempre e solo W NOI! Per la cronaca sabato io personalmente ho percorso 52 km con 2050 metri di dislivello. QUI LE MIE FOTO

sabato 5 maggio 2012

Il Frignano sconosciuto....

Se stamattina mi avessero detto il dislivelo del giro... avrei detto non ce la faccio di sicuro! Partiamo in 4... io, Emiliano, il Davo e la Mirella. Destinazione S.Antonio. La traccia e' di Fabio "Sterminator" Superash... secondo i miei conti facendo tutto il giro dovremmo avvicinarci ai 1900 metri... lui dice 2100 ma a me sembrano tanti. Comunque, puntualissimi, partiamo. Con l'aiuto della mappa cerchero' di farvi i nomi dei paesi da noi visti... i piu' sperduti della zona... Passiamo subito da Crocette e da qui ci dirigiamo verso Iddiano, poi Castagneto, Villa Bibone e Verica. Nella prima parte del percorso ogni tanto riusciamo a vedere i Sassi di Roccamalatina. Percorriamo sentieri nei boschi, in carraie e su prati. Di sicuro non ci si annoia... e il dislivello comincia a salire. Da Verica ci spostiamo verso Sassoguidano con passaggio obbligato a Sassomassiccio per poi passare di fianco al laghetto, Oasi protetta del WWF. Da qui ci dirigiamo verso Gaiato ma il Davo ci fa una bella sorpresa... mentre scende nel bosco piega il cambio... Ci mettiamo all'opera io e Emiliano, smontiamo il cambio, la rotellina e, con l'ausilio di due pietre, riusciamo a raddrizzare perfettamente la gabbia del cambio! Rimontiamo il tutto, la ruota gira, i rapporti entrano e la catena non salta! Incredibile! Si riparte tutti quanti! Giunti a Gaiato ci fermiamo in un'alimentari dove, per 3 euro, mangiamo uno sfilatino con il prosciutto crudo e una bottiglia di coca cola... quasi quasi vengo a mangiare qui tutti i giorni! Si riparte... tocca alla torre di Gaiato con la sua salita mortale... che ci costringe a fare un pezzo a piedi. Scendiamo nel bosco e siamo al punto di non ritorno... da qui o si taglia o si prosegue... ci guardiamo in faccia tutti e quattro e si decide di proseguire! Ci lanciamo in discesa perdendo piu' di 300 metri di dislivello e raggiungiamo il Torrente Scoltenna. Da qui adesso bisogna risalire... fortunatamente la strada e' asfaltata... le rampe cominciano a farsi sentire... Giunti sotto il Cinghio di Malvarone facciamo un po' fatica a trovare il sentiero... ma un singletrack strettissimo che da su una gola e' spettacolare. Sbuchiamo fuori nuovamente a Sassoguidano. Continuiamo a salire fino ad arrivare a Niviano dove, un abitante del luogo, ci fa bere l'acqua della sua sorgente... Dice che l'USL non da l'autorizzazione per berla... ma lui la beve da 4 anni... e visto che ne ha 75 ci fidiamo... chissa' che non sia la fonte di Cocoon? La stanchezza comincia a farsi sentire ma ormai siamo quasi alla fine... Manca solo l'ultimo regalino... la salita a Poggiocastro... due denti che, visto che siamo oltre i 2000 metri di dislivello si fanno sentire. Siamo in cima... ora e' tutta calata! Mi ricordo il salto nella pinetina e lo prendo senza problemi. Scendiamo velocemente fino alla macchina... Stanchi ma contenti... di aver visto luoghi sconosciuti, un salto indietro nel tempo in paesi che sembrano essere stati dimenticati da Dio... E tutto cio' a pochi chilometri da casa... Non abbiamo idea della bellezza del nostro territorio... Dico grazie al mitico Fabio per averci dato la traccia di questo giro e grazie ai tre compagni che non hanno mollato neanche un attimo! Per la cronaca ci siamo sparati 54 km e 2100 metri di dislivello... QUI LE MIE FOTO!

martedì 1 maggio 2012

Primo Maggio... MTB e Natura

Stamattina mi sveglio e noto con piacere che ha smesso di piovere... La voglia di pedalare per rientrare in forma il prima possibile e' tanta. Colazione e si parte. Monto in sella alla mia GT e vado. Comincio a pensare al giro da fare... Voglio pedalare per 3 orette... Comincio con le solite strade basse per avvicinarmi alla collina. A Sabbione decido di andare verso Albinea... quindi punto verso Viale Settembrini che, nei giorni festivi, e' chiusa al traffico. I campi sono stracolmi di fiori gialli, uno spettacolo. Ad Albinea mi faccio la variante che passa dentro al Parco Fola e una volta raggiunta la strada mi dirigo verso il Cavazzone. Salgo con un buon ritmo, l'umidita' e' a livelli stellari ma almeno non piove anzi... ogni tanto fa capolino il sole. Al Cavazzone abbandono l'asfalto e salgo verso Ca del Vento. Mi accorgo di aver tirato su due passeggeri... due bruchi mi sono piovuti addosso dagli alberi. Li saluto e mi butto nel bosco. Un po di fango ma neanche troppo... passo indenne e quasi pulito e sbuco fuori sulla sterrata di Ca del Vento. Da qui scendo verso Scandiano... E' ora di pranzo... Una bella focaccina ci sta tutta. Mi gusto il gelato e poi riparto sempre su strade secondarie e poco trafficate. Riesco ad arrivare a 2 km da casa senza aver preso una sola goccia d'acqua... Non male... e adesso due gocce ci stanno anche bene! Come da programma ho percorso 52 km in 2 ore e 51 minuti... viste le previsioni meteo di oggi direi un'ottimo allenamento.QUI LE FOTO