sabato 31 gennaio 2015

Levanto e le 4 Stagioni

Lo avevamo promesso a Jerry. Il battesimo della sua nuova bike sarebbe avvenuto a Levanto! E siamo di parola. Presenti oggi Io, Daniele, Gerry, Garru, Casarini, Emiliano e Kevin. Decidiamo per tener valido il giro fatto l'ultima volta con i ragazzi di Reggio. Meteo alla partenza soleggiato ma non caldissimo. Casarini rompe la catena praticamente al parcheggio. Mentre la sostituisce andiamo a prendere un pezzo di focaccia. Si parte. Passano 10 minuti e comincia a venir giu' qualche goccia di pioggia, regalandoci uno splendido arcobaleno. Fortunatamente smette subito, neanche il tempo di bagnarci. Lancio una sfida ad Emiliano... gli dico che secondo me in un'ora e quaranta si riesce ad arrivare alle antenne... Partiamo. Pedaliamo con un buon passo, senza strafare (riusciamo anche a chiacchierare). Arriviamo all'incrocio con la statale in un'ora e venticinque (e il mio gps non si e' fermato durante la pausa in focacceria). Visto che fa freschino decidiamo di andare incontro agli altri. 3 km piu' giu' li ritroviamo. Saliamo cosi' tutti insieme. Daniele e' in gran forma, si e' ripreso bene. Gerru fatica con la sua nuova 29 con la singola... sicuramente paga lo stop invernale e la nuova rapportatura. C'e' da lavorarci su. Ma e' tenace... sicuramente ci stupira'. Casarini comincia a pensare alla bici con pedalata assistita... mi sa che ne vedremo delle belle! Arriviamo cosi' al Monte San Nicolao, solita sosta cibo mentre ci ricompattiamo e, sorpresa delle sorprese, vien giu' qualche fiocco di neve! Partiamo in discesa, qualche punto viscito ma le rocce granitiche tengono bene. Mi sento sicuro quindi mi lascio andare. Ritorniamo sull'asfalto e convinciamo Kevin a proseguire il giro insieme a noi. La discesa con i salti artificiali e' sempre divertente. Ci dirigiamo verso il salto della lepre, Casarini decide anche di fare un bel volo carpiato (eppure poco prima gli avevo pure detto le linee da tenere in quella zona....). Ora fa un bel caldo! Foto di rito al punto panoramico e perdiamo Kevin! Non ci ha visto prendere la variante. Comincia il tratto finale della discesa. Mi metto davanti visto che la conosco e via, tutta d'un fiato. Emiliano mi segue a ruota, chiudo tutti i passaggi giocando anche un jolly. Bonassola appare davanti ai nostri occhi. Altro punto panoramico alla chiesetta e poi rientro soft verso Levanto per birra e focaccia finale. A fine giro (considerando anche i rientri a recuperare i compagni), percorsi 50 km con 1450 metri di dislivello. W NOI! QUI LE FOTO

sabato 24 gennaio 2015

Colline Reggiane Secondo Round

Visto il meteo dei giorni scorsi e quello previsto in giro, oggi si torna su asfalto. Decidono di seguirmi anche Casarini ed Emiliano. Si parte da Scandiano alle ore 10. Poco prima sosta obbligatoria per vedere la nuova mtb di Gerry. Spettacolare. Si aggiunge a noi anche Fabio Superash che ovviamente e' partito gia' da un'ora e mezza e si e' sciroppato 34 km. Casarini ha le gomme gonfiate a 4 bar... Mi e' sembrato addirittura di vederlo galleggiare sull' asfalto. Il giro che propongo agli altri e' in sostanza quello fatto la settimana scorsa. Procediamo verso Albinea, Regnano, San Giovanni in Querciola. Breve sosta al Castello di Querciola e poi via, puntiamo verso Viano e Baiso. Fabio ci lascia a Viano perche' deve rientrare a casa. Casarini, che gia' voleva abbandonarci al Parco Fola, stringe i denti e ci segue. Scolliniamo a Baiso dove sostiamo al bar per un toast. Da qui procediamo per il Monte Casale, San Romano e San Valentino. Stacchiamo il Principe sullo strappetto che porta verso la chiesa e, per tenerlo su di morale, gli prepariamo un arrivo in stile Giro d'Italia, Scendendo dalle mtb e correndogli di fianco incitandolo. Continuiamo la nostra giornata andando verso il Monte Evangelo. A Montebabbio, incrociando la strada di Cadiroggio, guardo Emiliano e gli chiedo se ha voglia di farsi un'altra salita. Ovviamente accetta. Abbandoniamo Casarini che prosegue verso le Tre Croci mentre noi andiamo verso Cadiroggio. Abbiamo gia' fatto 1400 metri di dislivello. Scendiamo a Sant'Antonino, poi a seguire i dislivelli e il tocco finale... Via Colatore... Chi abita in zona la conosce. Un bello strappetto. sono costretto a mettere il 22.. Il Doctor si alza sui pedali e se ne va! Che gamba! Arriviamo in cima e prendiamo il taglio fuoristrada che ci riporta a Montebabbio. Da qui via verso le Tre Croci e poi giu' a Scandiano per tornare alla macchina. Un gran bel giro allenante. In totale abbiamo fatto 73 km e 1850 metri di dislivello. Non c'e' bisogno di salire sulle Montagne per fare dislivello. Bastano le nostre colline. Alla prossima... Sperando in un giro offroad! W NOI!

sabato 17 gennaio 2015

Colline Reggiane su asfalto

Sabato mattina... durante la notte ha piovuto... mi sveglio e sta ancora spiovicchiando. Le previsioni mettono sole dalle 10... neapprofitto per fare alcune commissioni a Modena. Nel frattempo il cielo si apre... un leggero vento caldo comincia ad asciugare la strada. Alle 9,30 sono a casa. Salgo, mi cambio, olio la catena... e alle 10.05 sono in sella. Decido per un giro su asfalto in solitaria. Ho anche un po di raffreddore quindi parto da casa. Inizialmente volevo salire a Casina, poi visto che il sole e' caldo decido per non andare troppo in alto. Mentre pedalo comincio a pensare al giro da fare. Mi dirigo verso Albinea e da qui salgo attraversando il Parco Fola e poi sulla strada del Cavazzone. Salgo fino a Regnano. A Fondiano decido di scendere verso il Castello di Querciola. Arrivo a Valle e devio verso il Castello di Viano, scendendo pero' in paese al bivio del Comune. La temperatura e' piacevole (il gps a fine giro registrera' una minima di 10° e una massima di 16°) quindi decido di salire a Baiso percorrendo la panoramica. Alcuni bikers con le bici da corsa mi passano in scioltezza... Io proseguo del mio passo. Arrivo in centro a Baiso e approfittando del sole caldo mi fermo 5 minuti per mangiare qualcosina. Sono passate 3 ore dalla mia partenza... meglio buttare giu' qualcosa. Da Baiso salgo lungo la strada del lido dei calanchi e in localita' Montecasale mi fermo per fare due foto. I calanchi hanno forme e colori incredibili. Riprendo a pedalare e scelgo di andare a valle seguendo la sterrata di San Romano. E' quasi asciutta. Qualche pozza qui e la. Poca roba. Oltrepasso il Borgo delle Viole e prendo la salita verso San Valentino. Non sara' uno strappetto di poche centinaia di metri a farmi paura. Non ancora contento decido di salire verso il Monte Evangelo. Incontro bikers vestiti da palombari... non oso pensare che caldo che stanno patendo! Scendo velocemente verso Scandiano e da qui, lungo ciclabili e strade basse, arrivo ad Arceto e poi a casa. Un bel giro da tener presente in inverno, volendo si possono togliere 20 km di pianura partendo da Scandiano, ma un po di riscaldamento ci sta e anche un po di defaticamento a fine giro. In totale percorsi 76 km con 1450 metri di dislivello. Direi un bel giro allenante. QUI LE FOTO

sabato 10 gennaio 2015

Lessinia Tour

Altro giro, altro regalo. Oggi si va in Lessinia. Destinazione Peri. Presenti io, Fabio, Raffaele, Daniele, Alan, Enrico e Mattia. Quest'ultimo sfogia una Hibike con pedalata assistita da 150 mm di escursione. Una bomba! Il giro prevede la salita verso il Corno D'Aquilio con la successiva discesa di Rocca Pia, dove oggi si svolge un raduno freeride. Temperatura ancora una volta mite. Ormai questo inverno ci ha abituato bene. Fabio parte addirittura in assetto estivo! Partiamo subito in salita, lungo la strada "peri-fosse" che in 9 km sale di 800 metri di dislivello. Saliamo con un buon passo in chiacchiera anche perche' la salita non tira mai troppo. Lascio Daniele in compagnia di Alan e proseguo con Fabio approfittando del vantaggio per fare alcune foto. Il gruppo si compatta a circa 900 metri di altitudine. Manca Daniele. Torno indietro per vedere dove e'... lo trovo a piedi che spinge la bike. Le feste Natalizie lo hanno buttato giu' di forma. Salgo con lui con calma e, raggiunti gli altri, decido di scompattare il gruppo. Faccio proseguire il gruppo restando con Daniele. Lasciamo l'asfalto per prendere un sentiero offroad. Pestando letame a gogo arriviamo sotto il paese di Tommasi. Vedo ancora gli altri. Chiedo a Daniele se se la sente di arrivare fino in cima al Corno per poi fare la discesa. Mi dice che non ce la fa. Mi fa andare a raggiungere gli altri promettendo che ci aspettera' qui per fare la discesa insieme. Vado. Trovo Raffaele con la mtb in panne. Ha bucato. Ha tutto quindi vado avanti ad avvertire gli altri che ci sono anche io. Raggiungo il resto del gruppo nel paesino. Fabio mi dice di andare acanti con Alan ed Enrico. Lui e Mattia tornano indietro per vedere come e' messo Raffaele. Percorriamo una bellissima carraia che sale verso il Passo delle Fittanze. Tanti i resti della guerra qui. Alan si ferma per riposare un attimo. Convinti che gli altri ci sono dietro io ed Enrico proseguiamo per la nostra strada. Mi sembra di aver gia' fatto questa strada, in effetti e' cosi'. Ho gia' percorso questi sentieri quando ho fatto la Lessinia Bike. Ci fermiamo al Passo per 5 minuti, il tempo di mangiare qualcosina e vedere se gli altri arrivano. Purtroppo non si vede nessuno. Scendiamo attraverso un campo cercando un sentiero quasi inesistente ma riuscendo nel nostro intento. Passiamo la Chiesa di San Rocco e da qui ci dirigiamo verso il Villaggio San Michele alle Fratte. Un breve tratto di salita, che porta alla Malga delle Cime, siamo costretti a farlo a piedi. C'e' un po di neve a terra e le gomme non prendono. Fortunatamente sono pochi metri. Arriviamo in cima. Il panorama davanti a noi e' semplicemente stupendo. Tutta la catena del Baldo, le dolomiti del Brenta, la valle... Direi che ne e' valsa la pena. Rintracciamo per telefono il resto del gruppo. Stanno arrivando. Hanno tagliato il giro perche' hanno perso mezzora per l'inconveniente tecnico di Raffale. Ci diamo la punta in localita' Busoni, dove ci sono i tunnel scavati nella roccia. Ci facciamo un giro all'interno. Il tunnel sbuca a strapiombo sulla valle.Usciti dal tunnel notiamo che manca Alan! gli altri non lo hanno visto.. e non ha la traccia. Purtoppo non c'e' copertura di rete... Speriamo bene. Visto che gli altri per raggiungerci hanno percorso i Denti delle Sega, che dovremmo percorrere in senso contrario, e c'e' molta neve quindi sarebbe da fare tutto a spinta, decidiamo per variare il percorso di rientro. Torniamo verso il Villaggio San Michele e da qui prendiamo una strada (a dir la verita' sarebbe pedonale ma visto che non c'e' nessuno...) che punta dritto per dritto verso la cima. Alcuni punti sono belli ripidi, ma pur sempre pedalabili. Il dislivello continua ad accumularsi sulle nostre gambe. Passiamo Malga Fanta e Malga Pedra, Anche qui in cima il panorama e' spettacolare. Visto l'orario decidiamo di saltare la salita a piedi al Corno. Ci passiamo proprio sotto.... Ovviamente torneremo per conquistare la vetta. Oltrepassata la Grotta del Ciabattino comincia la discesa. Bel tratto veloce e divertente, mai troppo tecnico, che ci riporta in localita' Tommasi. Ritroviamo Daniele che ha aspettato tre ore su una panchina! Grande! Ora ci siamo tutti. Manca ancora Alan... Riusciamo a sentirlo e in qualche modo e' riuscito a rientrare a valle. Ora tocca alla discesa. Rocca Pia. Il primo tratto inganna... E' abbastanza semplice anche se i tornanti per me sono inchiudibili. Sbagliamo un bivio e siamo costretti a risalire a piedi (fortunatamente 5 minuti). Ritroviamo i segni del passaggio dei bikers... Purtroppo la discesa per me e' troppo tecnica. Oltretutto e' viscida... Molti, anzi troppi, i tratti a piedi. Il percorso e' molto suggestivo, passaggi esposti con strapiombi importanti. Sicuramente per chi ha il manico deve essere qualcosa di spettacolare. Sbuchiamo in un prato a Malga Montarione e da qui una lunga carraia (non troviamo la traccia del sentiero ma va bene cosi), ci riporta a valle. Un paio di chilometri e siamo alla macchina. Ritroviamo Alan al bar dove non ci facciamo mancare una bella birretta. Giro motlo bello per i panorami e per i resti della guerra, sicuramente da rivedere la discesa (Fabio ha gia' pronta la variante). Un grazie a Fabio che continua a farci scoprire posti inediti e sempre splendidi. Il gps a fine giro segna 45 km e 2100 metri di dislivello. A gennaio... tanta roba! QUI LE FOTO

domenica 4 gennaio 2015

Levanto 4 gennaio 2015

Primo giro dell'anno. Se il buongiorno si vede dal mattino... andiamo bene! Stefano venerdi' sera mi accenna che domenica vogliono andare in Liguria... Controllo le previsioni... Incredibilmente danno 18° di massima. Ben 3 siti! Direi una garanzia. Sabato sera lo avverto che vado con loro. Al via siamo in 11. Un bel gruppo! Decido di partire un maniche corte e pantaloni estivi. Chi mi da del pazzo dopo poche curve si deve ricredere... E soprattutto deve spogliarsi. Solita salita su asfalto verso i ripetitori della RAI. Durante l'ascesa si accende una bagarre con un gruppo di bikers modenesi... Ravviviamo la salita. Li perdiamo! Saliamo in cima al Monte San Nicolao e sostiamo per sgranocchiare qualcosa. Dopo 19 km di salita ci sta. Parto per primo per scattare qualche foto. Tasto subito il terreno ed e' perfetto. Uno dopo l'altro sfilano tutti i bikers. Scendiamo velocemente lungo la discesa chiamata Mattarana. Ormai la conosco e mi sparo anche la passerella verticale. Spettacolo. In breve ci ricompattiamo tutti e cominciamo a scendere su asfalto. Invece che deviare per il Monte Guaitarola (che oltretutto e' molto infangato), decidiamo di prendere la traccia piu' avanti salendo per il single track, secco e divertente. Ora comincia il sentiero numero 19, con i salti artificiali. Formiamo un trenino e si va. Riesco a fare piu' salti del previsto, ogni volta che faccio questa discesa alzo la tacca di un livello. Anche qui foto a gogo. Gabriele ci indica una deviazione nuova, bella tecnica con un paio di passaggi non banali, ma comunque fattibili in sella. Voto 11. Saliamo prima su sterrata poi su asfalto per andare a prendere un'altra variante per me nuova. Un bel sentiero pieno di curve che ci porta a Reggimonti. Da qui comincia il tratto in single track che ci porta fino al Salto della Lepre, un brevissimo allungo (200 metri) ci porta ad un punto panoramico che l'altra volta avevamo saltato. Vale la pena farci un salto. Da qui in poi comincia il tratto piu' ostico della discesa, con alcuni tratti in salita. Luca si mette davanti a me. Lo seguo. Riesco a fare praticamente tutta la discesa in sella. Splendida! Arrivo giu' stracarico! Complimentandomi tra le altre cose con Luca per il manico visto che ha fatto anche la discesa con la forca che lavorava a meta'. Facciamo un'altro passaggio in un punto panoramico con una chiesetta da film a picco sul mare. Da qui rientriamo a Bonassola per la scalinata e poi via, verso Levanto seguendo la ciclabile della ex ferrovia. Sosta obbligata per mangiare una bella focaccia al formaggio accompagnata da una birra e poi via... tutti a casa. Una splendida giornata con temperature ancora primaverili e in ottima compagnia. Giro da 48 km x 1350 metri di dislivello. QUI LE FOTO