sabato 28 gennaio 2012

Malga Ime con sorpresa


Visto il meteo incerto oggi ci dirigiamo come sempre al Garda... sembra che le precipitazioni siano assenti. Presenti alle reunion io, Fabione, Tony, Gerry e il Davo. Fabione e Tony non sono saliti dalla parte di Caprino quindi decidiamo per salire a Malga Ime per goderci poi la discesa. A quota 500 metri cominciamo a vedere della roba bianca che scende... il pensiero va subito alla neve chimica... non puo' nevicare al Garda... Continuiamo a salire e la neve vien giu' sempra piu' forte... mai fastidiosa pero'... e per questo continuiamo la nostra ascesa... io spero nell'inversione termica... ma non sara' cosi'. A Malga Ime ci sono almeno 5 cm di neve fresca... l'unico rumore che si sente e' la neve che si schiaccia sotto le nostre gomme. Il paesaggio e' incredibile... tutto si sta velocemente imbiancando. Saliamo a buona velocita'. In una leggera discesa prendo sottogamba una macchia scura che si vede sotto la neve... e' una lastra di ghiaccio. Non faccio in tempo a far nulla che mi ritrovo per terra... e Gerry decide di investirmi in pieno! Fortunatamente l'unica conseguenza e' una bella pelata sulla coscia... la neve fa da anestetico... quindi si riparte. Comincia la discesa... il 53 innevato non e' sicuramente una passeggiata... ma tutto sommato tiene! Man mano che scendiamo il sentiero si fa sempre piu' percorribile e addirittura ad un certo punto e' secco! Le correnti calde del lago fanno si che qui non solo non ha nevicato... ma non ha nemmeno piovuto! Teniamo un bel passo anche in discesa, Tony e Fabione davanti, Io e poi Gerry e il Davo. Tra un drop e una risata arriviamo cosi' a Caprino... visto l'orario perfetto... decidiamo di finire la giornata allo speck & stube per rifocillarci! Una incredibile giornata resa spettacolare dal meteo e dalla compagnia. Bella roba! QUI LE MIE FOTO! P.S. la foto di copertina e' scattata da Fabione!

sabato 21 gennaio 2012

Trekking Civago - Battisti


Sabato pomeriggio c'e' ancora molta indecisione... chi e' gia' al Lago, chi domenica andra' in bike... noi all'ultimo minuto decidiamo di farci un bel Trekking. Ci siamo io, Marco, Luana, Emiliano, Mazzi e la Mirella. Decidiamo per partire da Civago. Domenica in pianura c'e' freddo e ghiaccio... Io e Marco saliamo su e a Villa Minozzo facciamo sosta al bar. Ci sono 11°! E sono solo le 8,45. Arriviamo verso Civago in anticipo e ne approfittiamo per andare a vedere la Torre dell'Amorotto, sempre vista solo di sfuggita. Foto di rito e si parte. Arriviamo praticamente tutti insieme al parcheggio. La temperatura ci consente di salire senza giacche.... e visto il secco che c'e' in giro pure senza ciaspole. Sembra Marzo... Sosta al Rifugio Segherie per la birretta come aperitivo. Giunti al bivio con il sentiero Pincelli ci dividiamo. Io, Emiliano e Marco decidiamo per salire verso il Monte Cipolla (gia' noto soprattutto a me per aver rischiato di scivolare nel canalone una volta che era ghiacciato). Gli altri tirano dritto. Saliamo fino alla Valle dei Porci e da qui in poi decidiamo per andare in sicurezza... ci mettiamo i ramponi. Il sentiero stretto, ghiacciato e in qualche tratto in contropendenza risulta comunque fattibile. Vediamo gli altri sotto di noi. Ci ricongiungiamo e arriviamo finalmente al Passo Lama Lite. Ancora qualche centinaio di metri e arriviamo al Battisti. Qualche chiazza di neve e' rimasta sul Cusna... poca roba... in lontananza si vede il Cimone... pelato... ci sono 8°... che inverno anomalo... Entriamo e ordiniamo un bel tagliere di salumi e formaggi e polenta con spezzatino. Un paio di litri di vino accompagnano il nostro pranzo. Ripartiamo seguendo il sentiero 631 non prima di sentire la Mirella sparare un paio di caxxate incredibili... il vino ha fatto il suo effetto. Scendiamo con i ramponi ai piedi visto che il sentiero e' all'ombra e qui c'e' un po di neve ghiacciata. La Mirella e Marco si mettono un rampone a testa... giocando dei Jolly incredibili. Tra una risata e l'altra arriviamo al parcheggio che il sole e' gia' tramontato... abbiamo percorso i nostri 15/16 km con un dislivello vicino ai 1000 metri. E finalmente Marco e' riuscito a vedere il Cusna da vicino! QUI LE FOTO

domenica 15 gennaio 2012

Malga Ime e la primavera d'inverno


Questo sabato si parte per giro in mtb. Destinazione Garda visto che da noi mettono nebbia e la un sole splendente. AL mattino partiamo con strade ghiacciate e nebbia fitta... fortunatamente verso Verona ecco apparire il sole e il cielo azzurro. Non c'e' una nuvola! Io e Gerry arriviamo a Caprino Veronese in anticipo, il Davo, solito rottame, ci ha abbandonato causa virus... Daniele ci raggiunge la. Gerry sfoggia la sua nuova macchina da guerra... la Jekill... gran bel mezzo! Cerchiamo una chiave di 15 e via... montiamo i pedali a sgancio rapido. L'iniziazione di Gerry! Qualche problema all'inizio per capire come funzionano poi,dopo una breve guida con esempi tecnici, comincia a muovere i primi passi agganciato. Si parte. Daniele ci avverte che e' un po che non pedala ma a noi non interessa... saliamo con calma con pendenza sempre costante... troviamo delle rose fiorite... pensare che siamo al 14 gennaio e che non fa freddo fa un po impressione... ma quest'inverno va cosi'. Raggiungiamo Malga Ime... e' chiusa! Disastro! Gerry fortunatamente ha una scorta di panini con Culatello e Maionese (la dieta del ciclista), io tiro fuori una barretta energetica (saranno anni che non ne mangio una). Ci sediamo al sole godendoci il panorama davanti a noi... guardando verso la malga pensando al panino con birretta fresca... Si riparte. Sopra di noi appaiono il Rifugio Fiori del Baldo e il Chierego... neve quai nulla sul Baldo. Troviamo un ragazzo che sta per partire con il suo Deltaplano... ci fermiamo aspettando che parta. Emozionante... deve dare un senso di liberta' incredibile... sotto di lui la valle, il Lago e tutte le montagne come panorama... scattiamo qualche foto... Arriviamo cosi' al punto piu' alto del nostro giro.. siamo circa a 1300 metri di altitudine... troviamo alcuni cavalli al pascolo... e ci gustiamo il Lago davanti a noi. Cominciamo la discesa. Prima parte tra campi e segnavia ormai cancellati dal tempo... e poi via... giu' dal traliccio. Stavolta sbaglio l'entrata e sono costretto a mettere il piede a terra rimediando una botta nell'interno coscia. Nessun problema... si prosegue. Io faccio da apripista, Gerry tenta di starmi a ruota e Daniele chiude il gruppo. Passiamo da una sassaia, a un tratto veloce nel bosco, ad alcuni passaggi tecnici... devo dire che questa discesa e' bella variegata. Un ultimo tratto con passaggi tecnici ci impegna nuovamente... Io lo conosco e passo senza problemi... Gerry tentenna un po causa anche dei nuovi pedali... Daniele mi segue a ruota. Scediamo cosi' a Caprino e , visto che abbiamo deciso di andare alle terme, pensiamo che il nostro giro possa finire qui, dopo 1200 metri di dislivello e circa 28 km. Birretta veloce in centro e poi, salutato Daniele, io e Gerry ci dirigiamo a Gardacqua. Doccia, bagno nella piscina riscaldata e poi via.. tutti a casa... tornando nella nebbia... QUI LE MIE FOTO

domenica 8 gennaio 2012

Ciaspolata al Bondone 07/01/2012


Grande giornata con ciaspole ai piedi sul Bondone. Il tutto nasce da una malefica idea di Fabio "Teletubbies" Superash. Partenza da Viote per raggiungere le tre cime: Cornetto, Dos d'Abramo e Cima Verde. Leggendo su internet le difficolta' dell'itinerario avevo gia' capito che avrei abbandonato molto presto il giro. Accompagnati da uno splendido sole partiamo. Siamo in 14. Gruppo compatto! Partiamo dal centro fondo di Viote e ci dirigiamo verso il Cornetto. Incrociamo il sentiero n°607 e lo seguiamo. Le Dolomiti del Brenta accompagnano sulla nostra destra tutta la nostra ascesa. Uno spettacolo al quale non sappiamo resistere... le foto si susseguono! Il sentiero si fa sempre piu' pendente e fortunatamente innevato. Giungiamo su una cresta. Davanti a noi la salita che porta al Cornetto. Il Dos d'Abramo e Cima Verde sono li di fronte a noi. Il gruppo si divide. I piu' esperti di arrampicata e coraggiosi proseguono. Noi decidiamo di fare qualcosa di piu' soft. Presto i miei ramponi al Brigo che ovviamente vista la sua estate passata a fare Vie Ferrate non si fa scappare l'occasione. Il nostro gruppo e' formata da me, Davo, Fabio, Alessandro, la Mirella, la Luana e il Lorre.Ci raggiungera' poco piu' tardi anche Emiliano che ha deciso per fare qualcosa di piu' soft. Scendiamo per un tratto in mezzo al bosco, su neve fresca fino a rientrare sul 607. Decidiamo di deviare a sinistra sul sentiero 618. Sotto di noi appaiono il Lago di Toblino, quello di Cavedine e si intravede anche il Lago di Garda. Le cime delle Dolomiti del Brenta sono di fronte a noi... l'impressione e' quella di toccarle... Il panorama a 360° e' qualcosa di spettacolare. Saliamo alla Rosta seguendo il sentiero di crinale. Le foto si susseguono a raffica e ripartiamo. Lasciamo il 618 che ci porterebbe troppo fuori percorso e seguiamo le impronte su neve fresca di altri escursionisti. Sprofondiamo ogni tanto dentro la neve fresca. Puntiamo verso il centro fondo infilandoci in un bosco. La neve fresca ci permette di metterci a sedere e lasciarci scivolare... tipo bob! Scendiamo velocissimi! Fabio fa da apripista, io dietro e man mano gli altri! Un'esperienza unica quanto divertente! Arriviamo a valle e finiamo la nostra Ciaspolata seguendo il sentiero nel bosco. Giunti vicino al Rifugio guardiamo verso l'alto... e con stupore notiamo 5 sagome lassu'... sull'ultima cima... sono i nostri compagni di viaggio che sono riusciti a concludere il giro! Fantastici! Visto che abbiamo circa un'ora e mezza di vantaggio... decidiamo di attenderli al caldo, in Rifugio, mangiando taglieri di affettati e bevendo birra. Quando gli altri arrivano ci dicono che effettivamente il giro era per gente esperta...si sono dovuti imbragare, effettuare passaggi esposti... quindi giusta la nostra decisione di rispettare la montagna e mandare avanti gli esperti. Inutile rischiare per fare gli eroi! Un pizzico di invidia e i miei complimenti ai ragazzi che hanno portato a termine il giro. Ci rifacciamo gli occhi guardando le foto da loro scattate. QUI INTANTO TROVATE LE MIE

lunedì 2 gennaio 2012

Capodanno al Rifugio Rio Pascolo


Quale miglior modo per salutare il 2011 se non finire l'anno facendo quello che piu' ci piace? Anatas prenota il Rifugio Rio Pascolo e riusciamo a trovare una ventina di appassionati decisi a passare l'ultimo dell'anno in compagnia. La mattina del 31 partiamo io, Casaro e Enrico. Durante il viaggio ci fermiamo in sequenza prima al bar piu' triste di Carpineti, poi in un alimentari alla ricerca di bombole di gas (perche' al rifugio e' saltato il fotovoltaico...) e poi nuovamente in un alimentari (che dai prezzi esposti sembra piu' una gioielleria...). Fatto sta che non troviamo le ricariche di gas! Arriviamo a Succiso e mentre prepariamo gli zaini attendiamo lo stoico Mazzi che si sciroppa la discesa con il braccio rotto per venire a caricare del vino! Voto 11! Arriva anche Marta, amica di Emiliano che si aggrega a noi nella salita. Ci carichiamo come dei somari e si parte. Casaro sembra Quasimodo... ha un doppio zaino che sembra una Gobba. Prevedo la sua morte prima dell'arrivo! Cominciamo il nostro viaggio facendo poche chiacchiere anche perche' la salita non permette di parlare un granche'. Tira sempre... costantemente... e ogni tanto peggiora anche! Le ciaspole non servono... sembra autunno! Marta piu' volte chiede al Casaro se vuole dargli qualcosa... ma lui sa che se succede cio' verra' sfottuto per tutto il 2012... quindi soffre in silenzio... e continua a salire. Sosta a meta' salita per bere una bella birretta fresca... Enrico lo sbronzone non si smentisce mai! Dopo l'ultimo tratto hard arriviamo finalmente al Rifugio. Il Lorre sta tenendo la stufa accesa mentre gli altri sono in giro con i ramponi. Ci mettiamo comodi e ci sediamo. Tempo mezzoretta e cominciamo a "smangiucchiare" qualcosina... Sono le 13. Affettiamo salame, Brie, e cominciamo a bere birra. Man mano che passa il tempo arrivano anche tutti gli altri. Si continua a mangiare mentre la Luana cominica a preparare il sughetto di funghi per la sera. Noi non ci schiodiamo dalle panche e dal tavolo! Si continua a mangiare e a bere. Decidiamo di sgranchirci giocando a Scala 40... piu' che altro per non mangiare! Scende la sera e fortunatamente arrivano anche gli utlimi 4 ritardatari... che poi sono 6 visto che ci sono anche Roccia e Byron, i due cani di Spalla e Darko. Si ricomincia a mangiare e a bere... Gramigna, polenta con funghi, formaggio e fagioli. Enrico, da vero sbronzone romagnolo, tira fuori dal cilindro una boccia di vino dei colli Faentini... 16°... praticamente na bomba. Lo secchiamo praticamente io e lui. Di tanto in tanto andiamo fuori a prendere una boccata d'aria e ad ammirare il cielo... Milioni di stelle brillano sopra di noi... fantastico. L'alpe di Succiso ci sovrasta... uno spettacolo che chi non ha visto non puo' comprendere. Fatico a stare sveglio per quanto ho mangiato e bevuto, dormo anche un quarto d'ora e finalmente arriva mezzanotte e il brindisi vero (si perche' e' dalle 17 circa che ogni tanto parte un conto alla rovescia e si brinda al nuovo anno)!. Si va a letto! Io ed Enrico decidiamo per dormire sui tavoli, complice la poca comodita' dei materassi... mettiamola cosi'. Spalla dorme su una panca. Cala il silenzio... e ci addormentiamo. Durante la notte ci svegliamo tutti e tre per il freddo... e ci accorgiamo che siamo andati a letto con le finestre aperte! Roba da mat! Veniamo svegliati al mattino dagli affamati che vogliono fare colazione... incredibile ci sia qualcuno che ha ancora fame. Nel mentre al di fuori, Roccia tenta ripetutamente di sodomizzare il povero Byron... secondo me quel cane fa colazione col Viagra! Byron non e' molto felice del gioco nuovo e tenta invano di fuggire alle attenzioni di Roccia. Tenta anche di sventolare una bandiera rossa in segno di arresa... fortunatamente per lui la via del ritorno non la faranno insieme! Sistemato e ripulito il Rifugio decidiamo per prendere la via piu' lunga e panoramica per scendere. La bella giornata e' da godere appieno! La carovana procede, e piano piano arriviamo al Passo Scalucchia. Qui una bella panchina al sole con vista sul Cusna ci fa venire in mente che e' ora di pranzo... e visto che tutti abbiamo cibo negli zaini... perche' non alleggerirci? Si ricomincia nuovamente a mangiare e a bere. Credo di aver messo su 3 kg in un weekend! Un'occhiata alla cartina per trovare un'alternativa all'asfalto finale... e come per incanto ecco spuntare fuori un sentiero che ci portera' fino a Succiso. Tra guadi, rischi di cadute su ghiaccio e tante risate giungiamo al parcheggio... Credo che ricordero' questo capodanno a lungo, passato lontano da feste e casino, ma passato con gente fantastica, con la quale spero di condividere in futuro (come in passato) altre avventure come questa... Ci lega un profondo amore per la natura e le cose semplici... per la montagna e per lo sport... siamo una bella squadra! Grazie a tutti... in particolare ad Anatas per aver organizzato e messo insieme la compagnia e alle donne del gruppo, in particolare Luana che ha fatto da mangiare per un branco di affamati! W NOI. QUI LE FOTO