sabato 22 novembre 2014

Garda - Campi - Luppia

Dopo un paio di weekend di tempo infame oggi si torna a Garda. Presenti io, Gerry e Daniele. Decidiamo per un giro un po ' diverso dal solito Garda. Un giro che comunque conosco bene e non e' da prendere sottogamba. Al parcheggio c'e' tutto il club dei Bolognesi. Loro optano per il giro classico Pineta - Luppia. Noi partiamo in direzione Marciaga per salire ad Albisano e da qui sul Monte Lenzino. Temperatura ottimale come da copione. Il terreno sembra perfetto. Saliamo fino su al Monte Bandiera e da qui ci lanciamo in discesa seguendo il percorso della Superenduro di Torri del Benaco. In breve siamo a valle incrociando il sentiero che sale dalla Valle dei Mulini. Proseguiamo in direzione San Zeno dove troviamo il Boic, Lumaca, il Conte e un altro loro amico. Saluti di rito e si riparte. Il giro e' ancora lungo. Passiamo per Canevoi e su in salita per la pineta, sfidando tutte le salite. Devo ammettere che questa Transition mi piace sempre di piu'. Continuiamo il nostro giro puntando verso la Tenuta dei Cervi. Da qui parte una bella discesa Rock'n Roll che porta verso Campi. La conosco quindi non ci sono problemi. Siamo al giro di boa. Cominciamo a rientrare tra campi e strappi al limite del pedalabile. Stringo i denti e salgo pedalando. L'ultima volta qui ero morto! Da Crero risaliamo verso Albisano per poi salire al Luppia. Ultima fatica della giornata. La discesa tiene. Il primo tratto veloce e tecnico, il secondo bello scasato, dove solo la velocita' ti fa galleggiare sulle rocce. Chi rallenta e' perduto. E io non rallento. Mi cappotto subito ma mi rialzo e riparto. Prendo il ritmo e via, fino alla fine. Faccio il vuoto dietro di me. Ricompattiamo il gruppo e sfiliamo fino a Garda lungo la passeggiata lungolago. Non ci facciamo mancare un aperitivo al tramonto, ritrovando gli amici modenesi ed unendoci a loro in riva al lago. Un bel giro, con 3 belle discese. In totale 47 km e 1650 metri di dislivello. QUI LE FOTO

sabato 8 novembre 2014

Trekking Civago Monte Ravino

Visto le pioggie dei giorni scorsi oggi decidiamo per un trekking alla caccia dei colori autunnali. Fino a venerdi' credevo di dover farmelo in solitaria... poi si sono aggiunti Casarini, Anatas, Samanta, Davo, Sabrina e un loro amico, di cui purtroppo ora non ricordo il nome. Il meteo non e' al top ma non piove... ed e' gia' un successo. Sosta al bar di Villa Minozzo per colazione veloce e poi via, verso la partenza. Partiamo da Case di Civago e, seguendo il 605, saliamo verso il Passo. Foto a gogo durante il percorso immortalando i colori autunnale ed eccoci al Rifugio Segherie. Andiamo avanti senza fermarci e prendiamo il sentiero Pincelli. Il cielo comincia ad aprirsi. Arriviamo alla Valle dei Porci e esce un po di sole. Alcuni caprioli fuggono al nostro arrivo. Avanziamo superando due guadi e poi via, sul sentiero Spallanzani che passa sotto il Monte Cipolla. Eccoci quindi al Passo Lama Lite. Il cielo azzurro ci da il tempo di scattare alcune foto al panorama. Le nuvole basse verso valle dalle quali spiccano le vette rendono tutto spettacolare. Riprendiamo il 605 ed arriviamo al Battisti. Fortunatamente e' aperto... una pausa ristoratrice ci sta. Farro con fonduta e birra weiss. Ottimo integratore. Nel frattempo cominciamo a pensare la strada per il rientro... e Anatas ci invita a seguirlo. Il gruppo si divide. Io , Anatas, Samanta e Casarini proseguiamo verso altre cime. Il resto del gruppo decide di scendere verso le macchine. Conquistiamo in successione prima il Passone, poi giriamo sotto l'Alpe di Vallestrina (e qui se le nuvole non fossero state cosi' basse il panorama doveva essere uno spasso) e poi il Monte Ravino. Costatiamo anche che, a parte qualche breve tratto a spinta, il percorso e' ciclabile. Ottimo spunto per il prossimo anno. Da qui in poi cominciamo a scendere velocemente. Giungiamo ad un trivio... Ovviamente Anatas decide di prendere il sentiero segnalato come "ripido e scivoloso" che, viste le condizioni odierne, e' veramente strong. Tra risate, surfate, rischi di caduta e passaggi improbabili riusciamo in qualche modo ad arrivare a valle. Il sentiero e' da riprovare in condizioni ottimali. A pochi metri dalla macchina incontriamo gli altri che sono arrivati da poco. Il tempo di cambiarci e si riparte, verso La Gatta dove ci fermiamo per un veloce aperitivo. Una gran bella giornata nonostante il meteo non perfetto. Il gps segnera' a fine giornata 15 km e 1000 metri di dislivello. QUI LE FOTO

sabato 1 novembre 2014

Malga Ime - Monte Belpo

In un primo novembre con temperature ancora ottime decidiamo di salire sul Baldo. Presenti oggi io, Emiliano e Gerry. Partiamo da Caprino Veronese e saliamo verso Malga Ime. Teniamo un buon passo, Gerry si lamenta di tanto in tento perche' e' stanco, io ed Emiliano lo sproniamo a pedalare. Quasi senza accorgercene arriviamo alla Malga che oggi e' aperta. Gerry ne approfitta per spararsi una Coca Cola e mangiare un panino. Io sgranocchio qualche biscotto al cioccolato. Si riparte. Scaldo subito la gamba con un allungo fino a Malga Valfredda. Sopra di noi appaiono il Rifugio Chierego e il Fiori del Baldo. La forestale e' stata asfaltata anche qui... chissa' il perche'. Da Colonei di Pesina spiccano il volo alcuni parapendio. Sempre bello vederli librarsi nell'aria. Scattiamo qualche foto ammirando anche il panorama. Dalla nebbia della pianura padana spuntano fuori il Cimone e il Cusna. Niente male. Proseguiamo scendendo tra campi e sentieri fino a immetterci nel sentiero 51-53. Lo conosciamo bene. Le pioggie hanno dato una bella scavata al sentiero ma e' sempre divertente. Riesco anche a pedalare il gancio in salita... era da un po di tempo che non riuscivo a farlo in sella. L'accoppiata Bandit- gamba allenata risulta vincente. Continuiamo a scendere. Emiliano mi pressa da vicino, sento il fiato sul collo-- e a un certo punto sento anche la sua foratura! Taglia il copertone Tubeless e in un'attimo e' a terra! Sosta obbligata per riparazione volante, inseriamo un biglietto da visita rigido nel taglio laterale in modo che contenga la camera d'aria. Si riparte. Rimaniamo sul 51-53 invece che scendere fino a Gaon. Bel tratto di discesa con qualche tornantino veloce. Incrociamo l'asfalto e cominciamo a risalire per andare a prendere il Belpo. A circa un chilometro da Lumini c'e' l'imbocco della sterrata che porta alla discesa. Una bella forestale con un paio di ganci bruciagambe, un bel panorama sul lago... e ben presto siamo in cima. QUalche metro in mezzo ai rovi ed ecco spuntare il sentiero. Scavalchiamo la recinzione e anche qui un paio di parapendio sono pronti a decollare... Anche noi! Imbocchiamo la discesa... curve, drop, passerelle abbandonate, tratti tecnici... sembra di essere in un luna park abbandonato. In discesa questo Bandit mi sorprende sempre di piu'. Ero sicuro che in salita non mi tradisse... e devo dire che ho guadagnato anche in discesa! Ma ben presto le cose belle finiscono... E siamo di nuovo a valle. Un breve tratto a piedi per uscire dal canale un tempo ciclabile ed eccoci sulla strada che in breve ci riporta a Caprino. A fine giro i gps segneranno 36 km e 1450 metri circa di dislivello. Calcolando che alle 15 eravamo alla macchina si puo' tener presenteo anche come giro invernale... Ovviamente se asciutto! Birretta obbligatoria a fine giro all'aperto riscaldati dal sole. Godiamoci questa temperatura perche' tra un po' tutto cambieraì. QUI LE FOTO