domenica 21 agosto 2011

2011 UCI WORLD CUP FINAL Val di Sole... i marziani esistono...


Visto che sabato siamo riusciti a completare l'impresa del Tour del Montozzo in tempi accettabili, ci dirigiamo in campeggio per una doccia veloce. Ci cambiamo e via.. saliamo a Comezzadura (2 km dal campeggio) per vedere le Finali di 4Cross. I migliori rider del pianeta sono qui... uomini e donne. Vedere dal vivo questa disciplina e' entusiasmante. Manche con 4 concorrenti, passano i primi due. Vale praticamente tutto! Splendido. Domenica invece saliamo a vedere la tappa finale della DH... da paura. Per descrivere cio' che ho visto non ci sono parole... a dir la verita' neanche le foto rendono... posso garantirvi che sono di un'altro pianeta! GUSTATEVI LE FOTO DEI MIGLIORI AL MONDO!

Tour del Montozzo... Val di Sole


Val di Sole... finale dei Mondiali Uci 2011... Crosscountry, 4Cross, DH... tutte le specialita'... e i migliori biker a livello mondiale sono qui. Io e Gerry decidiamo di andare a vedere lo Show. Partiamo venerdi' in tarda serata. A Dimaro ci accampiamo al centro rafting, Gerry conosce il posto. Decisione ottima. Tenda, bagni pulitissimi e poca gente. Siamo perfetti! Sabato mattina ci spostiamo in macchina di una decina di chilometri. Partenza da Fucine, paesino sulla statale che porta al Tonale. Abbiamo deciso di fare un giro con la G maiuscola... il tour del Montozzo. Circa 60 km e 2300 metri di dislivello. Non sara' una passeggiata! Ci raggiunge anche Simone, cha ha una casa a Marilleva. Sebbene abbiamo la traccia ci fara' lui da cicerone... oltretutto ci fara' fare delle varianti che non abbiamo tracciato. Si parte! Saliamo per poco su asfalto e poi partiamo su una splendida forestale. Costeggiamo il fiume Noce, pini altissimi la fanno da padroni. Il cielo e' azzurrissimo! Passiamo dai laghetti di San Leonardo, un posto incantevole che ci invoglia a rimanere li! Ma il giro e' lungo... e quindi e' meglio andare. Cominciamo una bellissima salita pedalabile su forestale (peccato per la variante che avevo sul gps che ci costringe a fare un centinaio di metri a piedi quando appena sopra era tutto pedalabile). Uno scoiattolo rosso si arrampica veloce su un albero e poco dopo una vipera ci attraversa la strada! La forestale continua a salire in un contesto a dir poco spettacolare. Giungiamo finalmente al Passo del Tonale... peccato per i palazzoni che usurpano il panorama... pero' basta guardare altrove per scorgere le montagne maestose che circondano il paese. Una breve sosta ristoratrice con torta e coca cola e poi ripartiamo. Giu' per una strada sterrata che costeggia una pista da sci. Breve tratto di asfalto e via... siamo di nuovo in salita. Simone ci fa fare una variante che evita di scendere fino a Ponte di Legno... ci risparmiamo cosi' 200 metri di dislivello! La strada sale con una pendenza costante e accettabile. Siamo nel Parco Nazionale dello Stelvio. Sulla nostra sinistra il paese Pezzo e dietro di noi Ponte di Legno. Incrociamo macchine di merenderos che scendono verso valle. Fortunatamente si fermano, alcuni spengono addirittura il motore. Chapeau! Cominciamo a intravedere Case di Viso, paesino sperduto nella valle, a circa 1750 metri di altitudine. Il caldo e' ancora tanto, Gerry si butta letteralmente nell'acqua ogni volta che vede una fontana o un ruscello. Da qui in avanti la salita diventa un po piu' dura, anche se sinceramente credevo molto peggio. Riusciamo a pedalare praticamente tutta la salita, fermandoci di tanto in tanto per fare qualche foto. Solo a circa 300 metri dal Rifugio Bozzi sento uno strano dolore allo sterno. Fatico a respirare... mi fermo un attimo e cerco di riprendere il controllo sul mio fisico. Forse uno sbalzo di pressione... comunuqe faccio un po di sano trekking e, dopo un bel piatto di pasta del rifugio, mi riprendo. Foto di rito al paesaggio, al laghetto e ai resti della guerra e cominciamo l'ultima fatica del giorno. Circa 800 metri lineari con 200 metri di dislivello. A piedi! Si fa fatica ad avanzare ma raggiungiamo la Forcella di Montozzo... 2613 metri! DAvanti a noi il panorama ci lascia senza parole. La valle, le montagne. la discesa sulla nostra sinistra... niente da dire... ne e' valsa la pena. Abbassiamo le selle, Simone mette le protezioni... io mi accorgo che ho uno stelo della forca che perde olio... ma via... e' ora di darci del gas! Prima parte della discesa molto veloce, niente di tecnico, solo qualche tratto con sassi smossi dove c'e' da stare in campana... tutto fila via liscio. A un certo punto curviamo a sinistra... e davanti a noi appare il Lago di Pian Palu'. Un colore blu/verde incredibile... e ora comincia anche il rock & roll... passaggi tecnici, tornantini, radici, drop, il tutto affrontabile senza problemi. Divertimento allo stato puro! Qualche pedone ci chiede se siamo matti a scendere da li... ma noi ci stiamo divertendo come bambini! Non ci facciamo mancare nemmeno il passaggio su un mini ponte tibetano. Voto 11. Via via il sentiero sassoso lascia il posto a uno stupendo single track in mezzo al bosco. Il lago e' sempre li, sulla nostra sinistra, che si mostra in tutta la sua bellezza. Simone ci fa fare anche l'ultima variante tecnica... con scalini di legno e tornanti... Gerry e' in palla e non molla un metro! GRANDE! Arriviamo al Rifugio Fontanino... la fine dei giochi... ci beviamo una meritata birretta. Da qui in avanti il nostro percorso si snodera' su ciclabili e su asfalto... ci sta... dopo la fatica fatta in salita e il divertimento in discesa, un po' di riposo fa soltanto bene. Torniamo cosi' a Fucine, il Gps segnera' circa 57 km e 2250 metri di dislivello, fatti in una calda giornata di agosto (32° a 2400) con la splendida compagnia di Gerry e Simone. Grazie ragazzi! QUI LE MIE FOTO

mercoledì 17 agosto 2011

Una tranquilla giornata nell'Alto Garda


Complice la chiusura di Ferragosto stamattina ne approfittiamo per fare un giro nell'Alto Garda. Presenti alla reunion di stamattina io, Gerry, Daniele, Alessandro, Raffa e ci raggiunge strada facendo il mitico Fabione (che e' in ferie in Val de Concei).
Giornata calda e meteo perfetto. Gerry ne approfitta per prendere in test bike una C'Dale Jekill... un mostro... mi piace un tot! Dopo una colazione volante partiamo subito lungo la Ponale. Con queste condizioni meteo e' uno spettacolo. Raffa, che qui non ha mai girato in bike, ammira il panorama. Arriva Fabione in anticipo sulla tabella di marcia! Meglio... cosi' giriamo assieme per piu' tempo! Tra una chiacchiera e l'altra arriviamo al Lago di Ledro. Decidiamo per una sosta ristoratrice... siamo partiti tardi... un panino ci sta. Il primo bar non fa panini... ce lo fa capire con molta simpatia... noi ringraziamo e ci sediamo al bar di fianco. Qui li fanno! Cominciamo l'ascesa verso il Passo Nota. Raffa, che non ha mai girato in Trentino, fa amicizia con le rampe cementate della Rampiledro... ma non molla... e si spara tutta la salita! Fa molto caldo.. quindi la fatica raddoppia. Arriviamo finalmente al Rifugio degli Alpini. Faccio quattro chiacchiere con un paio di mucche che ringraziano leccandomi il braccio ;))) Ci spariamo formaggio fuso (la cosa piu' unta del mondo!) e una bella birra! Stiamo da Dio. Troviamo anche dei Ferraresi amici della Samanta. Quattro chiacchiere del piu' e del meno e poi via... verso il 422! Salutiamo Fabione che scende verso Ledro e proseguiamo. Sulla nostra destra appare il lago... da qui e' sempre un bel vedere! Ora comincia il divertimento... partiamo in fila giu' dal 422... sempre una garanzia. Sempre piu' tecnico con le radici che ogni anno diventano piu' insidiose. Ma il terreno e' perfetto e non ci sono problemi. Gerry, con il suo mezzo in test, e' incontenibile! Non riesco a scrollarmelo di dosso. Direi che se cambia il mezzo diventa un personaggino scomodo! Decidiamo di fare anche il secondo tratto... quello hard... Raffa e Alessandro non sono molto entusiasti... qui bisogna mollare i freni e non avere esitazioni... incredibilmente anche qui Gerry fa la sua sporca figura! Bella roba! Scendiamo a Pregasina, la meta' e' sempre piu' vicino. Dal monumento sparisce Daniele... facciamo qualche curva lungo il primo tratto della Ponale e ci fermiamo ad aspettarlo. Sento in mezzo al bosco uno strano rumore... e' lui che sta scendendo lungo un sentiero tecnicissimo! Caspita... non lo conoscevo! Raffa e Alle scendono proseguendo sulla Ponale... noi seguiamo Daniele lungo un sentiero che taglia i tornanti... e diventa sempre piu' insidioso! Passiamo nelle vicinanze della cascata e capisco che dovrebbe essere la famosa discesa che porta alla "Casa della Trota". Variante tecnicissima. Gli ultimi metri decido di farli scendendo dalla bike... niente protezioni... meglio evitare sorprese! Sbuchiamo fuori sulla Gardesana e ci tocca passare due gallerie... ma ci sta. La variante merita davvero! Arriviamo finalmente a Riva dove ci spariamo un bel gelato con una birretta! Niente bagno pero'... siamo in ritardo sulla tabella di marcia. Rientriamo a casa avendo passato ancora una volta una splendida giornata... su questi sentieri che ci regalano sempre emozioni! QUI LE MIE FOTO

martedì 16 agosto 2011

Ferragosto al Bargetana


Altro giro altro regalo. Deciso praticamente in last minute, decidamo di passare il ferragosto in Bargetana. Saliamo sabato nel primo pomeriggio, dopo aver fatto un'aperitivo volante al Bar del Faggio di Ligonchio. Cena all'aperto visto che la temperatura lo pernette, monto la tenda per dormire la notte e poi via, canti e balli fino a notte fonda. Verso l'una porto due coppie di amici a vedere il Lago Bargetana. Hanno due cani con loro, un corso femmina e un incrocio direi con un cane lupo e un pastore cecoslovacco. Neanche da dire e appena vedono l'acqua si lanciano dentro. Non mi faccio scappare l'occasione... e mi lancio anche io! Gioco un po con loro. Siamo contenti come bambini! Spettacolo! Si torna al Rifugio, si canta ancora e poi a nanna! La mattina mi sveglio alle 8. Colazione veloce, mi carico lo zaino in spalla e parto in solitaria. Destinazione Croce del Passone. In giro non c'e' nessuno. Il senso di pace che da la montagna e' incredibile. Sento solo il rumore della natura... un ruscello, il rumore del vento, il mio respiro. Spunta anche il sole. La croce e' fatta con tubi bucati... il vento si infila e suona... emozionante. Mi guardo intorno... e vedo la bellezza dei luoghi che abbiamo vicino casa. Relax alla massima potenza. Mi siedo su una pietra e rimango li almeno 20 minuti... solo con me stesso... I FEEL GOOD! Sulla via del ritorno incontro Paolo e il Picio. Vado con loro al Lago a fare un giro. Vediamo una biscia d'acqua che, incuriosita piu' di noi, ci osserva e si fa fotografare. Mentre pranzo arrivano anche Gerry con Apollo, il Davo, la Barbara e il mitico Giulio. Due chiacchiere e poi loro ripartono. Io mi sparo una pennichella sdraiato al sole sul prato. E poi via, a piedi percorrendo il Sentiero Glenda e poi il 629. Altra sosta al Bar del Faggio per aperitivo serale e poi tutti a casa. Un bel weekend passato in compagnia di amici. QUI LE MIE FOTO

Giro dei 3 Laghi del Cimone... 3... ma non per tutti!


Era da un po che non andavo sul Cimone... e ritornare proponendo un bel 3 laghi mi sembrava un'ottima idea! Presenti all'impresa io, Gerry, Dottor Zero, Mazzi e la Mirella. Si parte dai Ponti di Fanano. Saliamo in centro e poi via, su sterrate e strade secondarie, verso Sestola. Gli strappi si fanno sentire e il clima non aiuta... nonostante siamo oltre i 1000 metri da un caldo mortale! Il Mazzi ci fa anche fare la variante "del Castagno"... la leggenda narra che bisogna fare un giro intorno all'albero per ottenere una notte di sesso... ci tocca stare mezzora fermi aspettando Gerry che gira come un criceto! A Sestola sosta cibo e poi via di Seggiovia. Ci siamo gia' sparati 500 metri di dislivello in pochi chilometri... meglio riposare un po. Da Pian del Falco a Passo Serre il sentiero e' dentro il bosco.. un po' di ombra fa soltanto bene. Scendiamo verso il Lago della Ninfa... La Mirella si ribalta e si sgrugna un ginocchio... niente di grave per fortuna! Non tira un filo d'aria... il Lago sembra una cartolina! E' il momento dell'ippovia del Cimone. Sentiero mai a posto.. spesso franato... ma quest'anno sembra che abbiano fatto un bel lavoro. A piedi spingiamo circa per 300/400 metri.. non di piu'! Emiliano e il Mazzi addirittura la pedalano quasi tutta... un'altro pianeta! Quando siamo in prossimita' dei Taburri ecco che la cabala dei giri di Gerry si avvera. Appare nel bosco una ragazza gentilissima che ci invita a visitare il suo bivacco. E' li da 3 giorni, con i suoi cani, e sta passando li il ferragosto.. in solitudine! Ci invita ad entrare, ci offre da bere... una persona squisita. Gerry non coglie... o forse coglie in ritardo... e perde il treno! Si avanza pedalando! Salendo verso i Taburri vengo colto da una mezza crisi di fame. Non so per quale motivo ma ho perso l'abitudine di mangiare mentre pedalo... e non va bene! Arrivo in qualche modo al Colombino e decido di saltare a malincuore la discesa della Mirandola. Punto dritto verso Capanna Tassoni per rifocillarmi. Fortunatamente anche il resto del gruppo preferisce fare cosi'. Una buonissima torta accompagnata da un panino con crudo e formaggio mi rimette un po in forza. Salutiamo Clemente, sempre gentile e sorridente e ripartiamo. Il giro e' ancora lungo. All'altezza del Budale comincio a capire che la mia crisi di fame e' stata fatale... non ho il coraggio di affrontare la salita verso lo Scaffaiolo e la successiva risalita verso il Passo della Riva. Per non rovinare la giornata a tutti decido di tornare indietro.... Mi piange il cuore... girare i tacchi a pochi km dalla meta e' sempre un dispiacere. Mentre scendo verso Capanna comincio a pensare alla discesa di Cappelbuso e Ca de Fuochi che perdero'... e penso ai 12 km di asfalto in discesa che mi aspettano. Faccio un summit con me stesso... penso a tutte le vette che ho scalato anche molto piu' dure... e mi dico... IO CE LA POSSO FARE! Prendo il 445 che da Capanna sale verso il Passo della Riva. I due strappi mortali li faccio con molta calma... so che ho del vantaggio sugli altri. Sul percorso incontro anche la Luana & C. Due chiacchiere e trovo le forze per avanzare ancora meglio. Al Passo della Riva riesco a contattare gli altri. Ho un discreto vantaggio. Mi siedo sul davanzale che guarda verso lo Spigolino e le cascate del Dardagna. C'e' ancora acqua a sufficenza per vederle. Arrivano due ragazzi in bike e decido di scendere insieme a lorao verso il Lago Pratignano. Mi fermo nel campo sdraiandomi. C'e' un silenzio e una pace incredibile. Comincio ad immagazzinare le forze per la discesa. Dopo corca mezzoretta arrivano gli altri. Sentirli arrivare mi riempie il cuore di gioia. Sono contentissimo per loro, soprattutto per la mitica Mirella, che ha portato a termine il giro completo! Si perche' da qui e' praticamente tutta discesa. Cappelbuso... SI PARTE! Mi metto davanti al gruppo... il terreno tiene alla perfezione! Scendiamo veramente a Cannone! Io piu' di cosi' non ne avrei! Non un'indecisione, una frenata di troppo, si scende e Basta! Tocca a Ca de Fuochi. Piu' tecnica ma non per questo piu' lenta. Si mette davanti il Mazzi, poi Dottor Zero, Io , Gerry e la Mire. Infilo il Doctor in un tornante.. la stanchezza comincia a farsi sentire! Via via guadagnamo metri di dislivello in discesa. Tratti veloci si alternano a tratti tecnici... per finire con l'uscita sulla strada passando dalla Madonnina. CHE GODURIA! Torniamo al parcheggio per darci una lavata e, sotto la fontana, pullula di bottiglie di birra! Gli sbronzoni che hanno fatto il Picnic, di origine sconosciuta (sembrano rumeni), ci offrono da bere. E come dire di no???? Gerry mangia anche una salsiccia! Golosone! Non ancora contenti ci fermiamo all'Osteria del Lido per mangiare linguine al sugo di trota, Gnocco e tigelle! VOTO 11! Continuo a complimentarmi con i miei compagni di avventura... se il mio GPS segna 51 km e 2000 metri di dislivello, il loro ne segna 58 con 2250! Uno dei giri piu' belli e panoramici del nostro appennino... almeno secondo me. Terreni sempre diversi, panorami diversi, discese spettacolari. Grazie ragazzi... come sempre. E complimenti davvero alla Mirella! QUI LE MIE FOTO

martedì 9 agosto 2011

Forte Chaberton 3130 MT... la conquista del Gigante tra le Nuvole!


Altra impresa con la I maiuscola portata a termine! Tutto parte quest'inverno da un'idea del Davo... buttiamo giu' una data e cominciamo ad organizzare. Venerdi' 5 agosto si parte. Destinazione Cesana Torinese. Paesino tranquillo e molto carino... alle sue spalle il Gigante... lassu'... a 3130 metri... il Forte Chaberton... sembra vicino... ma non lo e'! Passiamo la serata in un'enoteca gestita da un genovese a guardare cartine e a cercare di capire il percorso. Tra un bicchiere di vino e due chiacchiere viene l'ora di andare a letto... Meglio riposare. Sabato mattina ci svegliamo con un meteo molto incerto. I locals fanno terrorismo psicologico... consigliandoci di non salire... Noi pero' abbiamo visto le previsioni... e siamo fiduciosi... anche perche' domenica sembra peggiorare! Colazione e si parte! Cominciamo subito in discesa su asfalto fino a Fenils... ogni tanto gettiamo lo sguardo a sinistra e vediamo sulla cima della montagna il Forte... Arrivati a Fenils Laura ci lascia e torna in albergo. Comincia a piovere... Sinceramente mi scoraggio molto... so cosa vuol dire prendere pioggia in alta quota... e la cosa mi fa un po' paura. Tergiversiamo un attimo e poi, come per magia, smette. Da qui fino a fine giro non prenderemo piu' una goccia d'acqua! Comincia la salita sterrata, fortunatamente sempre pedalabile. Le nuvole giocano a coprire e scoprire il Forte... noi continuiamo ad osservarlo... E lui ci guarda da lassu'! Ogni tanto qualche strappo piu' duro ci ricorda che, in 17 km, dovremo fare 1900 metri di dislivello... Piu' si sale e piu' il panorama diventa stupendo. Le alte cime spoglie riflettono di una luce bianca incredibile. Voltandosi indietro le altre cime, il verde dei boschi e le nuvole sotto di noi. Fino a circa 2100 metri si pedala senza problemi... ma il dislivello da fare e' ancora tanto... e i km che mancano alla vetta sono pochi! Cominciano i tratti a spinta... alternati a qualche tratto pedalato. Sopra i 2400 la fatica si fa sentire il doppio. Saliamo accompagnati dai fischi delle marmotte! Un cavo di acciaio per terra ci fa pensare che potesse servire a portare lassu' i viveri e le munizioni... Non dovevano aver vita facile i militari che prestavano servizio qui! Procediamo nella nostra ascesa avvicinandoci alle nuvole. Il versante Francese sotto di noi e' al sole. Stupendi i giochi di luce che si formano a valle. A 2700 faccio una sosta per mangiare una barretta. Qualcuno prosegue, qualcuno si ferma con me. Ripartiamo. A 3000 metri il freddo comincia a farsi sentire... mi vesto! Gambali e maglia a maniche lunghe. Fortunatamente recupero un paio di guanti a dita lunghe. Ci sono 6°! Vedo l'altitudine avanzare sul mio GPS... 3050... 3080.... 3100... comincio a vedere la fine della traccia... il che significa la vetta! Arriviamo in cima immersi nelle nuvole.... La vista della Croce ci emoziona. Siamo esattamente sul tetto del Forte! Sulla nostra sinistra le 8 torrette... o almeno cio' che ne rimane. Con queste nuvole il Forte sembra un Fantasma... un'atmosfera quasi surreale. Ci raggiungono tutti gli altri per la foto di rito. Faccio un salto dentro al forte... e' pieno di neve e ghiaccio! Impressionante. Foto di rito e comincia la discesa. La prima parte (che abbiamo gia' fatto in salita), e' bella scorrevole. Poi comincia una discesa tecnicissima, con alcuni tratti a piedi, i soliti Jolly che si sprecano e via, fino agli impianti di Rocher Rouge. Certo di fotografare una marmotta che pero' corre veloce nella sua tana! Da qui in poi la discesa sara' tutta fattibile in sella. Troviamo anche una bella deviazione in un boschetto. A fine discesa io e il Brigo siamo costretti a sostituire le pastiglie dei freni! FINITE! Scendiamo a Monginevro... dove al bar non ci danno nulla da mangiare! Solo birra. Il Davo e il Brigo si sfurbiscono e si sparano una Crepe nel bar di fianco! Riesco a scroccargliene un pezzo! Ripartiamo verso Claviere... perdiamo purtroppo dislivello su bitume... mi guardo intorno... vedo un cartello che indica un sentiero... e fortuna vuole che indichi Cesana! Aggiungiamo cosi' altri 150 metri di dislivello al nostro giro ma almeno ci spariamo una veloce discesa offroad fino alla nostra meta! Non ci resta che dirigerci verso la nostra Enoteca per il meritato premio... un bel tagliere di salumi e formaggi e un buon bicchiere di vino! La sera la passiamo all'Osteria Italia, un covo di Birre Trappiste e piatti ricercati molto buoni! Ci rifocilliamo a dovere! Ottimo cibo e ottime birre. La compagnia... quella ormai e' una garanzia! Domenica mattina ci svegliamo e piove! Per fortuna che abbiamo fatto il giro sabato! Decidiamo di raggiungere Sauze d'Oulx dove c'e' l'Enduro delle 3 Nazioni. Il mitico Fabione e' in gara... andiamo a fare un po' di tifo! Oltretutto in paese c'e' la Sagra del cioccolato.... e ne approfittiamo! Peccato per il meteo... sembra migliorare regalando anche qualche momento di sole ma poi peggiora nuovamente! Al passaggio di Fabione facciamo un tifo degno del Mondiale di Les Gets... Grande Fratello! Massimo rispetto! Pranziamo al volo al bar e poi ripartiamo verso casa. Un altra conquista e' stata portata a termine... faticosa ma ha regalato emozioni. Nei 38 km percorsi ci siamo sciroppati 2100 metri di dislivello... direi che possano bastare! Un grazie agli amici che anche questa volta hanno condiviso la fatica e la voglia di arrivare insieme a me! Siete grandi! QUI LE FOTO DELLO CHABERTON e QUI QUELLE DI SAUZE D'OULX

lunedì 1 agosto 2011

Trekking dei Necci


Domenica dedicata al Trekking. Un manipolo di 11 trekkers (12 con il mitico Giulio, il cane del Davo) si e' dato appuntamento a Civago. Decidiamo di salire per il 605 cosi' passiamo per il Rifugio Segherie (nel caso qualcuno sia in difficolta'). La giornata e' soleggiata e la temperatura e' perfetta. Saliamo tutti senza problemi, Giulio ci segue con la coda all'insu'... si sente a suo agio! Arriviamo dopo 3 km al Rifugio Segherie... torta e birretta per riprendere un po di energia! Riprendiamo a salire lasciando il 605 per prendere il Sentiero Pincelli. Con qualche strappo arriviamo nella Valle dei Porci. Da qui comincia un singletrack a mezzacosta che ci porta al Passo Lama Lite. In lontananza si scorge il Cimone. Continuiamo la nostra avanzata e decidiamo per pranzare al Rifugio Battisti. Chi polenta con salsiccia, chi con spezzatino, io un bel tagliere di crudo e formaggio. La Mirella si fa un giro anche sul Passone registrando i fischi delle marmotte. Si riparte. La discesa prevede il 631 fino al Rifugio San Leonardo. Il sentiero non e' curato come gli altri anni... molti rami rotti in mezzo al sentiero... che a piedi non danno fastidio... ma in mtb sarebbero pericolosi per cambio e forcellini. Peccato perche' il sentiero merita. Comincia ad annuvolarsi... e un lontananza qualche tuono rompe il silenzio del bosco. Aumentiamo il passo e arriviamo cosi' al Rifugio San Leonardo dove dovrebbero esserci i Necci, una sorta di piadina fatta con farina di castagne ripiena di ricotta! Visto il maltempo pero' hanno fatto su baracca e burattini... dopo un primo momento di sconforto scopriamo che all'interno ne stanno ancora facendo! Ci impadroniamo di un tavolo mentre fuori comincia il diluvio! Presi dalla foga cominciamo a ordinare taglieri di salumi e formaggi e necci come se non ci fosse un domani! Si beve vino, birra e io mi sparo pure una coca cola... la cottura sta prendendo il sopravvento su di me. Dopo oltre un'ora di pioggia torrenziale decido di scendere comunque... il gruppo del Davo decide saggiamente di attendere. Durante i 15 minuti che mi separano dalla macchina vengono giu' "vasche" d'acqua! Sul sentiero si forma un fiumiciattolo che scorre veloce verso valle. Ma non fa freddo... scendo sorridendo... piano piano la pioggia cala... e all'arrivo al parcheggio smette... giusto in tempo per cambiarsi all'asciutto. Un bel giro di 16 km portato a termine da tutti quanti. Come sempre.... W NOI! QUI LE MIE FOTO

Garda Pomeridiano


Sabato 30 luglio... Altro giro al Garda in versione pomeridiano! Ritrovo ore 12,45 a Carpi dove dovrei recuperare il Mazzi. All'appuntamento si presentano anche Angelo e la Samanta. Aggregati last minute. Ben venga! Recuperiamo anche il Davo e, in barba al bollino nero delle autostrade, alle 14,15 siamo in sella! La fame si fa sentire quindi decido di sbafarmi una focaccina con gelato... grosso errore! A parte il mezzo Kg di gelato infilato nella focaccina, mentre vado in salito mi si pianta la digestione... mal di testa e fatica da mat! Ma non mollo... si sale. Troviamo Gerry e i suoi tre amici che si riposano all'ombra... noi proseguiamo. Con un discreto ritmo (parlo per me.. gli altri ne hanno molto di piu'...), arriviamo in cima a San Zeno. Sosta al bar del Jungle Adventure dove tento di mettere a posto la digestione con una lemonsoda. Diciamo che ci riesco. Prendiamo la discesa della Pineta nella solita variante superenduro... A fare da apripista il Mazzi e Angelo. Mettiamo in mezzo la Samanta... che con la sua front scende senza problemi... Si spara anche un passaggio tecnico... io abbraccio la pianta! Scendiamo fino ad Albisano e poi via.. verso il Luppia. Viste le doti tecniche della Samanta decidiamo per fare il Luppia Superenduro... Il terreno tiene alla perfezione... uno spettacolo! Foto di rito nel punto panoramico e poi di nuovo giu'... fino al lungolago. Il sole comincia a tramontare dietro la montagna... nella spiaggetta c'e' rimasta pochissima gente... perche' non approfittare e fare il bagno??? Ci lanciamo senza esitare... si sta da Dio. Ci asciughiamo e via... ricompattiamo il gruppo con Gerry e i suoi amici e ci facciamo un bell'aperitivo sul lungolago a base di Pringles alla Cipolla e Weiss... il giusto premio per la fatica accumulata. Torniamo verso casa senza trovare un solo metro di fila... anche oggi una splendida giornata in ottima compagnia. QUI LE MIE FOTO