sabato 29 giugno 2013

Cima D'oro

Oggi ci spostismo verso il Lago di Garda. La meta sara' Cima D'oro. Partiamo da Riva del Garda. Le notizie che ho sul giro lo danno come duro... e sara' cosi'! Al parcheggio Gerry (che la sera prima aveva denigrato le mie ruote perche' si rompono spesso i raggi), mentre scarica la bici si accorge di avere un raggio rotto... Il suo giro finisce qui. Va verso Riva in cerca di un negozio... Ma noi dobbiamo partire!  Da riva ci dirigiamo verso Pranzo attraverso un bel sentiero sterrato che in breve ci fa guadagnare quota. Ben visibili Tenno e Canale di Tenno sulla nostra destra. Presenti oggi io, Casarini, Kevin, Mirko, Enrico, Emiliano e il Doctor. Da Pranzo puntiamo verso Campi, paese caratteristico con i suoi affreschi sui muri e da qui comincia la salita... Una vecchia strada forestale, ben sistemata fino a quota 1300, e poi via via con sassi smossi. Qui chi ha della gamba per pedalare (vedi il Doctor e Kevin) non ha problemi... anche se, in 8 km, si guadagnano ben 1000 metri di dislivello. Personalmente credo di aver fatto almeno 300 metri di dislivello a piedi. Le gambe oggi non giravano rispetto sabato scorso. Forse complice la settimana pesante al lavoro, comunque non mi arrendo. La cima va conquistata! E cosi', con molta calma, arriviamo in cima. Non so perche' le mappe e i gps segnano 1809 metri... aulla cima e' posto un cartello che ne segnala 100 in meno. Mah... Comunque, il panorama che si gode da qui, ripaga della fatica fatta. Ben visibili i laghi di Tenno, Garda, Ledro e un piccolo pezzo di quello di Cavedine. Riprendiamo il nostro cammino. Il sentiero ora lo conosco. Un singletrack a strapiombo sulla valle, in legera salita, con qualche tratto da fare a piedi. Fino a Bocca Saval. La stanchezza comincia a farsi sentire... ma non demodriamo. So che ci aspetta la discesa dal 454 che ho gia' fatto e so che ci divertiremo. Sono quasi 1100 metri di dislivello. Enri si accorge di aver perso le protezioni... troppo tardi pero'... Comincia la discesa. Primo tratto su un tratturo in mezzo ai campi, poi diventa sempre piu' tecnica dentro il bosco, con passaggi al limite (ci sono stati vari cappottamenti) e con fondo che varia dal sasso, alla radice, al sottobosco... un vero e proprio collage di tutti i tipi di terreno! Intanto contattiamo Gerry che dice essere allo Speck & Stube di Pieve di Ledro... Puntiamo decisamente li! Sempre piu' affaticati dal giro tra salita e discesa arriviamo finalmente al Green Ice di Pieve di Ledro. Ordiniamo birre e taglieri di speck... ottimi! Abbiamo bisogno di recuperare energie! Rifocillati a dovere si riparte. Una bella ciclabile sul Lago di Ledro ci porta fino alle palafitte. Da qui cerco invano il sentiero fatto l'ultima volta con Enea e non lo trovo... non ci resta che rientrare dalla ciclabile per finire sulla Ponale. Direi un giro dai panorami stupendi, forse troppo duro per le mie condizioni fisiche attuali (2000 metri di dislivello sono alla mia portata ma non in cosi' pochi chilometri). Alla fine sono 50 km per 2000 metri di dislivello che pero' si guadagnano in circa 18 km... 10 in meno che salire al tremalzo! Direi di definirlo un giro DURO. La prossima volta saliro' dal Pernici per poi scendere dal 451... devo solo informarmi sulla ciclabilita' di questo sentiero... ma credo ne valga la pena. QUI LE FOTO

sabato 22 giugno 2013

3x3 sul Cimone.

Oggi si va sul Cimone. Kevin propone di seguire il giro che faranno i ragazzi del Front Raduno... Sicuramente una discesa nuova e Madonna del Ponte finalmente per me secca. Nel mezzo delle due anche la Mirandola. Partiamo io e Casarini e ci dirigiamo verso Fanano, Kevin si fara' trovare la e, mentre saliamo, Gerry chiama che sta arrivando insieme a Mirko. Si parte. Dai Ponti di Fanano saliamo verso Capanna Tassoni. Io e Kevin davanti, gli altri pian piano salgono. Mirko ha una bici da 19 kg... sara' dura per lui oggi... ma e' giovane e come si dice dalle mie parti "al ga' al fisic". La temperatura e' spettacolare, rispetto i 32 gradi della settimana scorsa siamo almeno 8 gradi sotto con un leggero venticello fresco. Di sicuro si soffrira' meno. Decidiamo di salire sulla via principale visto che il taglio da Ospitale lo faremo anche in un secondo tempo. Arriviamo finalmente a Capanna Tassoni, una bella fetta di torta al mirtillo non ce la toglie nessuno. Il giro e' ancora lungo... meglio far benzina. Si riparte. Destinazione Croce Arcana. Sempre piu' fresco, qualche nuvola di passaggio e un bel panorama sulla valle ci accompagnano fino in cima. Deviamo a destra verso il crinale direzione Cima Tauffi. Questo tratto per me e' spettacolare. Un po si pedala e un po si spinge la mtb. Ma quello che abbiamo intorno non ci fa sentire la fatica. Incontriamo anche la Paola che, in solitaria, sta facendo un bel trekking. Saluti di rito, foto e via... cominciamo a scendere dall'AcquaMarcia. Non avevo mai fatto questa discesa e devo dire che la terro' sicuramente in considerazione per altri giri. Primo tratto tecnico poi via nel bosco con tornanti e ripidoni. Sbuchiamo fuori sul 445 e da qui risaliamo verso il Colombino per andare a prendere la Mirandola. Un paio di strappi duri e siamo all'attacco della discesa. Il dislivello accumulato continua a salire. La Mirandola e' sempre bella, si scende abbastanza veloci, sentiero pulito e arriviamo cosi' al Feliceto. Fa sempre impressione vedere questo luogo abbandonato... Pensare che fino a due anni fa qui c'era un bell'agriturismo... tutto lasciato andare... Peccato. Passiamo anche Case Zucchi e incrociamo di nuovo l'asfalto. Si arriva a Capanna Tassoni. Incontriamo tutti gli altri, Anatas, Lucky e un gruppo di ciclisti arrivati dalla romagna e dalla toscana per partecipare al raduno. Ci rifocilliamo con un panino e una coca cola e poi ripartiamo insieme a tutti gli altri. C'e' da risalire fino al Passo Colombino. Calcolando che siamo gia' a quasi 1700 metri di dislivello fatti e che ne mancano circa 250 per arrivare al passo cominciamo a pensare che il giro di oggi e' bello tosto! Il gruppo sale, non so come facciano i ragazzi del raduno a salire con quella velocita' pensando a cio' che hanno mangiato e soprattutto bevuto... complimenti! Ultimo breve tratto a mano prima di arrivare in cima al Passo Colombino. Ora ci restano da fare i 6 km di discesa di Madonna del Ponte. Anche questa con fondo vario, a tratti veloce, a tratti tecnico, tornanti... il tutto perfettamente pulito grazie al grande lavoro fatto dagli organizzatori del raduno. Veniamo raggiunti dai discesisti che, a bordo di questo mtb front con escursioni di circa 140 MM, viaggiano a velocita' paurose! Siamo costretti a fare due gruppi per la quantita' di polvere che si alza al passaggio di questa allegra combriccola! Una foratura fa si che lasciamo il gruppone per scendere verso valle, Ultimo impegnativo tratto di tornantini che porta a quota 625... Discesa che mette alla prova il fisico.. soprattutto dopo il giro fatto oggi. Ma sempre splendida. Un'ultima salitina per arrivare a Fanano e da qui scendiamo ai Ponti! I nostri gps fanno segnare 40 km x 2050 metri di dilivello... Uno spettacolo! Gerry e Mirko volano a casa, Kevin si ferma a bere qualche birra e io e Casarini decidiamo di scendere verso valle... E ci fermiamo a Casona a mangiarci una bella tagliata e un bel mascarpone con torta barozzi direttamente sul fiume. W NOI! Un giro sempre bello, con salite mai troppo dure e discese divertentissime. QUI LE FOTO

giovedì 20 giugno 2013

sabato 15 giugno 2013

Forra del Limaro'

Altro giro in esplorazione di zone nuove. Tour partorito dalla mente malata di Superash... che ormai e' il terrore di tutti i bikers. Galvanizzato dalle uscite settimanali in crescendo mi sono fatto trascinare nella trappola... Un giro da 50 km e 2100 metri di dislivello... Questo doveva essere. Peccato non aver fatto i conti con la maledetta Bolla Africana... che ha fatto innalzare le temperature massime di almeno 10 gradi... portandole cosi' sui 32 gradi circa... E io lo so... LA PAGO! Torniamo indietro. Alla partenza 10 bikers... tra cui la Mirella... unica donna del giorno. Arriviamo a Sarche dopo 2 ore di viaggio, paese che si trova tra Trento e Riva del Garda. Il giro parte subito bene. Una bellissima ciclabile sulla riva del Lago di Toblino. Davvero un luogo stupendo. Pochi chilometri sulla sponda e poi via... il sentiero di San Vili si impenna e sale dentro la gola. Tratti pendenti alternati a tratti piu' ciclabili... Tasso di umidita' da foresta equatoriale... un gruppo di pensionati che festeggia il 70° anno di alcuni di loro che procede senza batter ciglio... e finalmente arriviamo a Ranzo e il sentiero sbuca su ampi prati. Il giro prosegue tra sali e scendi, tratti asfaltati alternati a tratti sterrati, cascate, un singletrack esposto spettacolare, qualche tratto a spinta, un ponte sospeso sul Sarca... il tutto sempre a temperature elevate. Continuiamo sempre con mangia e bevi che pian piano appesantiscono le gambe dirigendoci verso Comano. Nel tratto asfaltato che porta all'attacco della salita del Monte Casale sento le gambe che cominciano a cedere... Faccio due conti... so che se proseguo dovro' fare almeno 1000 metri di dislivello... e considerando che siamo gia' a 1100 fatti non me la sento. Provo a salire per un po ma faccio retrofront.... Abbandono i compagni di viaggio che proseguono verso la conquista della vetta e mi dirigo verso il Passo della Morte. In preda alla stanchezza, guardando insistentemente il gps che mi segnala che devo salire di circa 300 metri, attorniato dalle api che mi ronzano attorno, comincio a pensare ad un attacco di un'orso... forse sperando che accada perche' metta fine alla mia agonia! Incontro anche una signora che mi chiede se ho visto il suo compagno... e mi chiede se sono Italiano... forse l'ho sognata... forse era un miraggio... ma io comunque il suo compagno non l'ho visto! Arrivo finalmente al passo...  La vista sulla valle e sul Lago di Toblino appaga la fatica fatta. ora e' tutta discesa. Prima su larga forestale di ghiaia, poi con fondo di terra, poi su radici e via via si stringe. Ad un certo punto sono addirittura costretto a fare una miniscalata in discesa... poi di nuovo rocce... fatico a scendere anche a piedi. Finalmente sono a valle... l'ultimo tratto decido di farmelo su asfalto... Mi fermo in un bar avvisando gli altri di non fare quella discesa perche' non ne vale la pena. Mangio un panino, bevo una birra, mangio un gelato e riesco anche ad addormentarmi sulla sedia del bar come un'anziano... Ma sono all'ombra... sto bene e mi rilasso. Dopo circa 3 ore arrivano gli altri... Distrutti dalla fatica e dal caldo... a sentire il loro racconto sono ben felice di non essere salito in cima. Anche se l'appuntamento e' solo rimandato... In cima ci arrivero'... prima dell'inverno! QUI LE FOTO. Il mio giro si e' fermato a 33 km e 1400 metri di dislivello... I miei compagni di viaggio ben 50 e 2100! Chapeau!

mercoledì 12 giugno 2013

Allenamento serale sui colli

E' da due anni che lavoro a S.Ilario d'Enza... e stasera decido di andare ad esplorare i colli in mtb. Il giro in effetti l'ho fatto anni fa, durante un cicloraduno, ma non e' che mi ricordo molto. Carico la mia GT al mattino e alle ore 18,20 si comincia a pedalare. Partenza da Quattro Castella, distante circa 15 minuti dal lavoro. Parto e mi dirigo subito dentro l'Oasi di Bianello. Un cartello avverte che i sentieri sono chiusi per manutenzione a causa delle frane che si sono verificate ultimamente... ma io procedo. Ed effettivamente faro' solo 5 metri a piedi. Per il resto nessun tipo di problema. L'ufficio tecnico comunale ed i suoi operai stanno facendo un ottimo lavoro. La prima parte del giro percorre la miriade di sentieri che ci sono sui 4 colli... uno spettacolo. Immerso nel bosco non sento la fatica. Scatto qualche foto e procedo. Disturbo anche una coppia di scoiattoli che al mio arrivo fuggono in cima ad un'albero. Bellissimi. Proseguo nel mio giro tra sterrate e campi... perdo circa 15 minuti per trovare il sentiero che un contadino avido di terreno ha letteralmente fatto sparire, incurante degli alberi con i segni CAI, abbattendoli anche.... Fortunatamente ho il gps ed in qualche modo ci salto fuori. Supero S.Polo d'Enza e arrivo a Ciano. Sosta alla fontana per riempire il Camelback, un saluto al Checco incrociato in bici da corsa, e via... verso il Castello di Rossena. La salita su asfalto e' pedalabilissima... incontro un sacco di ciclisti che ovviamente stanno rientrando. Cerco di tenere un ritmo regolare ed in breve tempo ecco apparire il Castello di Rossena e, dietro di lui, quel che resta del Castello di Canossa. Passaggio obbligato dentro il Borgo e poi giu' per la discesa sterrata. Non un granche' ma va benissimo... meglio che il bitume! Torno a San Polo e ora tutto asfalto fino alla macchina. Un bel giro allenante, 29 km e 650 metri di dislivello, 2 ore di mtb. Ho gia' pronta la variante che mi fara' scendere verso il Modolena per un rientro decisamente offroad... e un aumento di circa 150 metri di dislivello in salita. Stay Tuned! QUI LE FOTO

giovedì 6 giugno 2013

2X2 in Toscana... Cannicciaie e Carbonaia

Approfittando della settimana di ferie e del meteo clemente, oggi si va in Toscana. Esattamente si parte da Montemurlo, frazione di Prato. Con me il mitico Superash, mente e sherpa della giornata. Il giro di oggi prevede almeno 1500 metri di dislivello... calcolando che ho le gambe ancora imballate dal giro di Sestri mi sa che dovro' stringere i denti. Si parte presto, alle 9,15 siamo in sella. La prima salita, di circa 20 km, ci fa arrivare a quota 100 metri. Si sale sempre su sterrata, mai troppo dura e in un ambiente spettacolare. Si passa dalla carraia, al tratto piu' tecnico, al singletrack infinito, alla pineta... un susseguirsi di ambientazioni diverse tra loro. Il terreno tiene anche se ci sono svariate pozzanghere... deve aver piovuto un bel po nei giorni passati.Nei pressi di un'agriturismo veniamo avvicinati da due Border Collie... sembrano avere intenzioni belliche... Fabio si ripara con la mtb... Io li faccio avvicinare, mi faccio annusare e faccio amicizia... mi saltano addosso, si fanno accarezzare... mi giro un secondo... e uno dei due, il piu' scalmanato, mi da una boccata nel garetto! Sicuramente vuole giocare... ma meglio non con la mia gamba! Arriviamo finalmente in vetta... La prima discesa... Le Cannicciaie. Un susseguirsi di salti (ne faro uno solo e tra le altre cose veramente basso), tratti tecnici, radici, rocce, il tutto reso ancora piu' hard dal terreno umido. Qualche passaggio a piedi e perdiamo gli 800 metri di dislivello negativo in meno di 6 km... Una goduria. Arriviamo a Tobbiana dove era prevista la mangiata presso la Pizzeria Le Fonti... purtoppo chiusa. La padrona ha di fronte un minimarket... ci accontentiamo di un panino al prosciutto e di una coca cola... per la modica cifra di 4 euro! Tocca alla seconda salita... su asfalto. Via Cascina... una strada asfaltata con pendenze vicino al 20%... fortuna che siamo stati leggeri a pranzo! Fa caldo e salgo su a ritmo lento ma regolare. Dopo circa 8 km prendiamo la strada sterrata... una splendida forestale immersa nei boschi, che pian piano diventa un singletrack sempre piu' divertente, in leggera salita ma mai troppo duro..che ci fa guadagnare altro dislivello. Ci ricongiungiamo con la forestale. Dobbiamo prendere una decisione. Si sale sul crinale dritto per dritto! 15 minuti a piedi e siamo in cima! Comincia a scendere una leggera pioggia... si sta divinamente e il terreno tiene bene. Comincia la seconda discesa... La Carbonaia... 10 km infiniti... Di tornanti, pezzi tecnici, rocce, radici, singletrack, tratti piu' larghi, poi di nuovo sassi, rocce,salti... fino ad arrivare a Montemurlo. Un giro sicuramente da rifare, magnifico, uno dei piu' belli fatti ultimamente, che alla fine fara' segnare 50 km e oltre 1800 metri di dislivello! Un grazie al prezioso Fabio che ha saputo interpretare al meglio le cartine scovando sentieri poco battuti e nello stesso tempo unici nel loro genere. Un grazie anche per avermi aspettato... ha una gamba impressionante e fisicamente e' informissima. QUI LE FOTO del giro. Le poche che ho fatto. Come sempre... W NOI!

martedì 4 giugno 2013

Sestri infrasettimanale. Sempre il Top!

Reunion con amici della vecchia guardia oggi in quel di Sestri. Dopo esserci accordati nel giro di pochi giorni eccoci qui, al solito parcheggio di Sestri Levante. Presenti io, Enea, Gumu, Donato e l'immancabile Casarini che, sfruttando il Patrono di Correggio, si unisce alla combriccola nella tarda serata di lunedi'. Il sole non manca, la voglia di pedalare neanche, quindi si parte. Lungo la strada statale che va verso Lavagna c'e' piu' traffico del solito e l'odore dello smog e' molto intenso. Cerchiamo di giungere al piu' presto sulla strada secondaria, dove comincia la salita. In 10 km si sale di oltre 700 metri di dislivello... ci vuole della calma. A meta' salita Donato mi chiede quando prendiamo il treno... Capisco che non ha capito che giro stiamo per fare! Cominciamo bene! Alcuni tratti di questa salita sono micidiali... Arriviamo in cima. Ci concediamo una breve sosta per rifocillarci gustandoci il panorama. Si riparte e finalmente la prima discesa. Il fondo e' perfetto. Si scende senza sosta cercando di non rompere il ritmo. Dopo la prima parte nel bosco c'e' un bel tratto rock... I ragazzi si divertono... Non hanno mai girato qui a Sestri... e non sanno ancora cosa li aspettera' tra un po! Sbuchiamo sull'asfalto nei pressi di Villa Azaro e da qui risaliamo verso Villa Loto. Imbocchiamo la strada forestale che ci porta in cima alla partenza della seconda discesa. S.Anna. Anche qui il terreno tiene alla grande. Il panorama che si gode scendendo da qui e' uno dei piu' belli che io abbia mai visto. L'azzurro del mare in contrasto con il colore del terreno e della verde vegetazione e' qualcosa che solo chi e' stato qui puo' immaginare. Scendiamo anche qui cercando di non rompere il ritmo, fermandoci solo per fare una foto a Donato che da tanto tempo voleva fare questa discesa. Casarini, imprendibile, apre le danze. Enea si difende alla grande e tiene il ritmo. A seguire Donato e Gumu con la sua inseparabile telecamera. Decidiamo di fargli fare anche la variante hard visto che ci hanno preso gusto. Non so perche' ma, a guardarli in faccia, direi che si siano divertiti. Donato pensa gia' alla spiaggia... ma vogliamo tornare nuovamente in cima. Sosta volante al bar per panino e coca cola, la benzina per fare i prossimi 500 metri di dislivello. Mentre gli altri si fermano ad alleggerire gli zaini io mi avvio sulla salita. Il caldo si fa sentire, meglio prenderla con molta calma. A San Bernardo mi fermo alla fontanella e ci metto sotto la testa. Raffreddo il motore! Proseguo e, all'attacco della sterrata, vengo ripreso dagli altri. Procedo a velocita' lumaca cercando di non farmi venire i crampi visto che l'ultima volta mi hanno rovinato la discesa. Saggia decisione. Arrivo su, stanco ma integro. Sono quasi 1600 metri di dislivello quelli fatti... Visto le salite e le discese sicuramente non una "passeggiata". Tocca ora all'ultima discesa, Mimose. Prima parte, nuova, piena di curve nella macchia. Poi si va ad agganciare alla vecchia discesa, stesso terreno di S.Anna,pero' tutta da guidare. Tornantini e rocce da copiare. Casarini sparisce preso dall'euforia della discesa. Andiamo giu' tutto d'un fiato, le gambe ormai si fanno sentire... ma la goduria fa passare tutti i dolori! Arriviamo cosi' giu' a Sestri. La tappa al mare nella Baia del Silenzio e' obbligatoria. La voglia di fare il bagno e' tanta... e ci tuffiamo nell'acqua freschina... ma piacevole. Il nostro corpo e' accaldato e la sensazione di benessere e' unica. Scorgiamo un barettino... ci avviciniamo e leggo "aperitivo ittico" Un incrocio veloce di sguardi con gli altri e ci troviamo seduti sotto un'ombrellone a mangiare ottime specialita' di mare e bere una bella birra ghiacciata. Gumu, preso dall'entusiasmo, Arriva perfino a dire " queste sono le cose per cui vale la pena vivere". Secondo me si e' divertito... e non poco! ;) Tra risate, battute e taggate su facebook, arriva il momento di rientrare alle macchine. E si torna a casa. Un'altra grande giornata di puro divertimento, vecchi amici ritrovati e speriamo di non rivederci tra un anno... QUI LE FOTO della giornata... sono poche ma solo perche' da tanto ci divertivamo in discesa, ce la siamo godute tutte senza soste. W NOI!

sabato 1 giugno 2013

Levanto Spezia tra forestali e singletrack

Era da tre settimane che avevo promesso ad Emiliano che avremmo fatto questo giro. E finalmente ci siamo. Oggi siamo io, Gerry, Roberto e ovviamente Emiliano. Le previsioni danno meteo buono. Si va. Per me e' la quarta volta che percorro questo sentiero... la prima volta fatto in senso contrario e la terza in questo senso (per me la migliore e la piu' pedalabile). Arriviamo a La Spezia alle 9,20. Ci cambiamo e voliamo in stazione. Prendiamo il treno delle 9,51 e non ci fanno nemmeno pagare il supplemento per le bike. Alle 10,30 siamo pronti a partire. La prima salita e' su asfalto, su strade secondarie. Evitiamo oltretutto il muro cementato in salita seguendo sempre la strada. Monterosso sotto di noi e' sempre spettacolare. Prendiamo il sentiero offroad. Qualche pino caduto rallenta un po la nostra avanzata ma fortunatamente poca roba. Proseguiamo lasciando sotto di noi Vernazza, Corniglia, Manarola alternando tratti di sentiero su forestali (uno anche bello massacrato dai cinghiali) a tratti su interminabili singletrack. In uno di questi ultimi Gerry decide di prendere il volo fortunatamente senza conseguenze. Durante tutto il percorso ci sono 3 punti da fare a piedi. in tutto saranno forse 15/20 minuti non di piu'. Le discese in questo percorso sono divertentissime, a tratti veloci e a tratti tecnici. Dopo aver passato Riomaggiore arriviamo al Telegrafo alle 15,35... la cucina e' chiusa... ma il proprietario ci prepara comunque due piatti delle ottime acciughe... che accompagnate da una birretta fresca sono il top! Si riparte. Nuovamente su sterrato divertentissimo arriviamo a Campiglia scendendo dalla scalinata. Ricordo anni fa di averla fatta tutta in sella... ora ci sono un paio di punti che sono stati erosi un po troppo dalle intemperie... Quindi appoggio il piede a terra e via... giu' fino in fondo! Saliamo alle Cave della Castellana. Da qui il panorama su Le Grazie e' il top. Peccato si sia leggermente annuvolato... ma va fin troppo bene. La temperatura e' gradevolissima. Cominciamo a scendere... su forestale. Comincia ad intravedersi Porto Venere. Ricordo di un sentiero freeride in discesa... gli altri pensano di aver finito le fatiche del giorno... ed invece... ecco il sentiero. Un ennesimo singletrack stretto, con drop e passaggi tecnici, molto Rock 'n Roll! L'umore sale ancora a mille.... fino ad arrivare giu' sulla statale. Ora ci restano gli ultimi 4 km per rientrare... e a un chilometro dal parcheggio ci fermiamo per bere la meritata birretta di fine giro. Un bel percorso da 52 km con 1500 metri di dislivello. QUI LE FOTO. Come sempre... W NOI!