sabato 26 febbraio 2011

Valbura e Tiravento 26/02/2011


Destinazione di oggi Premilcuore, in piena Romagna. Ritrovo classico a Modena Nord dove il mitico Mazzi ci carica tutti sul furgone! Presenti io, Brigo, Mazzi, la Mire, la Fede, Gianluca e Angelo. Ad attenderci a Premilcuore anche Gabriele di Imola. Piano piano arriviamo a Predappio dove compriamo i panini e approfittiamo per fare colazione. Il bar ricorda il Titti Twister e ci riporta indietro negli anni... al suo interno anche un minimarket. Arriviamo a Premilcuore e subito ci rendiamo conto che la mattinata e' freschina... addirittura qualche mini fiocco di neve fa la sua comparsa... fortunatamente pero' solo una cosa sporadica. Recuperiamo anche Gabriele e partiamo. Saliamo sulla strada in assenza di traffico. Dopo qualche curva in mezzo alla macchia fanno la comparsa due caprioli. Si prosegue chiacchierando fino ad arrivare a 850 mt di quota dove lasciamo la strada asfaltata e prendiamo la sterrata. Qualche pedalata e troviamo alcuni tratti con neve fresca. Spettacolare. Breve sosta per indossare le protezioni e poi via, giu' per il sentiero 323. Prima parte nel bosco veloce, qualche canala formata da alcuni passaggi di moto ma comunque si scende velocemente. Ogni tanto qualche passaggio tecnico e qualche saltino naturale. Il terreno tiene e arriviamo al finale tecnico con tornanti stretti. Gianluca davanti a me decide di fare un Front Flip con bici che gli finisce sopra. Gran botta! Prende la classica "incriccata" e il suo giro finisce qui. Decide di aspettarci in furgone e nel frettempo fa un passaggio in guardia medica. Niente di che. Solo una gran botta! Riprendiamo la nostra pedalata verso Fiumicello. Il fiume Rabbi scorre di fianco a noi e per strada non c'e' nessuno. Ci fermiamo nel paese diabitato per mangiare i nostri panini. A farci compagnia alcuni splendidi gatti che abitano qui. Dobbiamo fare ancora almeno 700 metri di dislivello, quindi meglio mettere benzina in corpo. Saliamo sulla strada che non ha grandi pendenze ma non ha un attimo di ripresa. Sale sempre costante, qualche breve tratto piu' pendente ma tutto sommato si va benissimo (nonostante i 17,5 kg della bike). Sopra i 100 metri cominciamo a trovare la neve. Se in un primo momento e' pedalabile al 100% dal Finestrone in poi siamo costretti a fare circa 1 km a piedi in mezzo ad almeno 15 cm di neve. E' comunque uno spettacolo. Splende il sole, il cielo e' azzurro e la temperatura si e' alzata. Arriviamo cosi' all'imbocco del Tiravento. Nel primo tratto iniziale in mezzo al bosco c'e' neve. Tiene. Si va giu' in sella. Divertentissimo. I saltini naturali coperti dalla neve non sono pericolosi. Rendono tutto ancora piu' magico. Gli unici tratti che percorro a piedi sono quelli che percorrerei anche se fosse secco al 100%. Un breve tratto in salita che porta alle 3 croci del Tiravento e i due tornanti esposti (che Mazzi, Gabriele e Angelo fanno in sella... Chapeau!). Il mitico Brigo ci segue come un mastino in sella alla sua front e la Mirella e la Federica scendono senza problemi! Il pezzo nel bosco e' fantastico. Comincia la parte finale veloce... il 315. Si va giu' velocissimi, tra saltini, radici, una bellissima curva in appoggio, sassi mossi e tornanti. Un'orgia di emozioni!In 8 km perdiamo quasi 700 metri di dislivello... Niente male. Andiamo al parcheggio e finalmente ritroviamo Gianluca. E' un po incriccato ma sta bene. Ci cambiamo e andiamo a mangiare in un bar in centro... Crescioni a gogo e birre artigianali... il giusto e meritato integratore. A fine giro i nostri gps dichiareranno 32 km e circa 1300 metri di dislivello... un giro di tutto rispetto... con due discese divertentissime. Come al solito un grazie agli amici presenti, i miei complimenti a Gabriele che e' da un anno che pedala e scende come un veterano e al Brigo che si e' sciroppato tutto il giro con la Front da 80 mm! Ovviemente tanto di cappello alle due Girls che vanno benissimo sia in salita che in discesa! QUI LE FOTO!

sabato 19 febbraio 2011

Sestri Top Freeride.... Giornata da Urlo!


Giornata veramente spettacolare oggi a Sestri Levante. Un manipolo di bikers di varie province (da Imola a Bologna, da Modena e Reggio Emilia)si sono dati appuntamento a Sestri Levante. Sotto la sapiente guida dei membri dell' MFTT (una garanzia per i giri freeride) siamo partiti in direzione Lavagna. La temperatura primaverile di 18° alla partenza fa si che partiamo in abbigliamento estivo. Il lungomare verso Lavagna ci fa ammirare il mare da vicino... l'odore del mare penetra nelle nostre narici. Respiriamo aria sana (sebbene la ciclabile sia di fianco alla strada statale). Comincia la salita e di tanto in tanto effettuiamo dei tagli offroad della strada asfaltata. Si sale fino a San Giacomo dove compattiamo gran parte del gruppo. Rimangono indietro Luca, Lisa e la Paola. Noi procediamo con l'intento di raggrupparci poi prima della discesa di S.Anna. Saliamo ancora fuoristrada con degli strappi da non sottovalutare. Sostiamo sul Monte "Le Rocchette" ad ammirare il panorama... spettacolare! Riprendiamo con qualche tratto a piedi in salita con bei passaggi tecnici in discesa fino ad arrivare al Monte Capenardo. Ora comincia la discesa. Primo tratto veloce con ripidoni e curve strette dentro il bosco. Fondo buono che permette di lasciar correre. Qualcuno scivola in terra, qualcuno tira i freni. Ci ricompattiamo di nuovo. Secondo tratto della discesa... praticamente un canalone tecnicissimo, che non lascia un attimo di respiro! Piu' scendiamo e piu' diventa incazzato! Duro... ma spettacolare! Dopo ben 480 metri di dislivello persi in due chilometri e mezzo arriviamo a Villa Azaro. Il Gps segna 21 gradi! Su asfalto risaliamo tutti verso Villa Loto e da qui fino in cima sul Monte Castello. Altro ristoro. Sentiamo per telefono i tre dietro. Sono ancora molto indietro, almeno 40 minuti dietro di noi. Rimangono ad aspettarli la Federica e Fabio. Noi decidiamo di scendere. Tocca a S.Anna. La velocita' e' veramente elevata. Il Boic vola fuori strada fortunatamente senza conseguenze. Affrontiamo la discesa "come se non ci fosse un domani". Davanti a fare da apripista Lucky, Renkyaz, Kevin e Boic. Dietro tutti noi. Cerchiamo di non distrarci troppo guardando lo splendido panorama. Nel finale facciamo una variante a me inedita e veramente tecnica! Gradoni infiniti che non ti danno tregua! Una piccola esitazione in una curva stretta mi costringe a frenare e a correggere la mia traiettoria. Peccato.. fino qui era percorso netto... ma ci sta! E' veramente tecnico! Arriviamo giu' con un sorriso che nemmeno un bimbo con un gioco nuovo avrebbe. Andiamo al parcheggio. Ci guardiamo in faccia e controlliamo l'orario. Un meccanizzato ci sta! Prendiamo il Furgone del mitico Gianluca e la macchina di Renkyaz. Saliamo in 7 bikers e 2 autisti. A 500 metri dalla vetta il furgone non sale piu'... va gia' bene cosi'! Ci siamo evitati un'ora di risalita in bike! Scendiamo e cominciamo a pedalare. In 10 minuti siamo pronti a scendere. Ci infiliamo nuovamente i caschi integrali e le protezioni... Stavolta tocca a "Le Mimose"... circa 6 km.... forse qualcosa in piu'.. dove perdiamo 500 metri di dislivello! La velocita' stavolta e'ancora piu' elevata visto il fondo piu' scorrevole (se scorrevole si puo' chiamare questa discesa...)! Formiamo un trenino di 7 biker capitanati da Lucky, Boic Gianluca e Kevin. A seguire io, Gabriele e Fabione. Mangiamo le asperita' come fossero patatine... non ci fermiamo davanti a niente! Alcuni trekker ci guardano allibiti. Tra risate e battute di cinque, soffermandoci ogni tanto ad ammirare il panorama, arriviamo cosi' in fondo! Goduria allo stato puro. Andiamo direttamente in centro a prendere focaccia e birre. Ovviamente andiamo a mangiare il tutto nella Baia del Silenzio, godendoci cosi' un po' di sole! PURA VIDA! Giornata da incorniciare.... sentieri da incorniciare... compagnia... beh... direi OTTIMA! QUI LE FOTO!

domenica 13 febbraio 2011

Riva, Ponale, Lago di Ledro, Passo Nota e 422.


Oggi abbiamo deciso di sfidare il meteo. Si va a Riva del Garda. Durante il tragitto mi arriva la chiamata di Tony che mi dice che loro danno forfait. Simone mi manda un messaggio e mi dice che anche lui non e' ancora guarito. Rimaniamo io e Marco. A Verona piove. Procediamo fino a Rovereto e il tempo migliora. A Riva non fa freddo. C'e' nebbia bassa ma niente pioggia. E' gia' un successo. Si va. La Ponale e' sempre uno spettacolo. Peccato che il Lago non si veda un granche'. Prendiamo la ciclabile verso il Lago di Ledro. In giro non c'e' nessuno. Anche a Ledro tutti i locali sono chiusi. Cominciamo la salita della Rampiledro. Subito un inghippo. Un lastrone di neve ghiacciata nel punto piu' pendente. Marco scivola e mi viene incontro insieme alla sua bicicletta! Fortunatamente rallenta e si appoggia lievemente alle mie gambe. Rischiamo lo Strike! Saliamo a piedi, circa 100 metri e poi la forestale torna libera dalla neve! Terreno secco! Si sale con pendenze che variano dal 10 al 24%. Ogni tanto qualche punto ci fa tirar fiato ma poi riprende a salire. Le uniche tre auto del giorno le troviamo su questa strada! Continua la nostra scalata alla conquista del passo. Arriviamo finalmente a Bocca dei Fortini dopo aver superato i micidiali tornanti cementati. Decidiamo di andare verso il Rifugio che c'e' al Passo Nota ma dobbiamo rinunciare. C'e' neve ghiacciata ed e' troppo pericoloso. Torniamo quindi sulla nostra traccia. Decidiamo di fermarci a Baita Segala. All'esterno, nell'area attrezzata per i picnic, hanno acceso un camino. Decido di andare a vedere dentro la baita se c'e' qualcosa da bere e trovo dentro due Alpini e una delle loro mogli. Ci accolgono dentro insieme a loro. Camino acceso, si mangia al caldo. Prendo una birra mettendo i soldi nell'apposita cassetta. Qui e' tutto autogestito. Mettiamo ad asciugare la roba sudata e mangiamo. Visto che non abbiamo fretta Marco prende la Moka e prepara un ottimo caffe'. Spettacolo. Mi sembra di rivivere una di quelle pubblicita' tipo Glen Grant o Nescafe'. La montagna regala emozioni! Si riparte. Continuando sul nostro sentiero oltrepassiamo il Passo Guil e da qui giungiamo al Passo Rocchetta dopo un breve tratto a piedi (50 metri non di piu'). In condizioni normali da qui si puo' godere di un magnifico panorama sul Lago. Oggi non e' cosi'. Ma per noi e' gia' un successo. Non piove... e non fa freddo! Abbasso la sella.... Tocca al tratto tecnico del 422. Scendo con calma aspettando Marco (che oltretutto e' migliorato notevolmente in discesa!)... siamo solo in due non voglio che succeda niente. Qualche passaggio divertente e arriviamo cosi' alla forestale. Marco ha la front e non me la sento di fargli fare il secondo tratto del 422 (molto piu' tecnico del primo). Seguiamo cosi' la forestale fino a Malga Palaer e poi giu' fino a Pregasina. Qui riprendiamo il sentiero che ci riporta con una serie di tornati alla Via Ponale. Come al solito ci divertiamo a giocare con le sponde e gli argini sopraelevati. Una vasca sul lungolago e siamo al parcheggio dopo 40 km e 1400 metri di dislivello. Il tutto per 4 ore di pedalata. Ci cambiamo e c'e' anche il tempo per mangiarci un panino e bere una bella birra. Grazie a Marco per l'ottima compagnia. QUI LE MIE FOTO

domenica 6 febbraio 2011

Garda Mix 05/02/2011


Altro giro altro regalo. Ci troviamo a Garda, ormai diventata casa nostra, io, Marco, Fasta, Mitch, Cuzzo, Mazzi, Il Davo e Luca. Temperatura alla partenza 9 gradi. Si sta bene. Ammiriamo le due bici da spianare: la Zesty di Fasta e la Scalpel di MArco. Due gran bei mezzi! Ci dirigiamo su asfalto verso Marciaga per andare ad incrociare il percorso della Granfondo Citta' del Garda 2011. I primi tornanti asfaltati ci fanno scaldare subito le gambe! Poco prima di incrociare il percorso i due mitici ragazzi del Ruplo ci fanno fare una variantina inedita per salire sul Monte Lenzino. Un bel Singletrack pedalabilissimo. Spettacolo! Giunti al punto panoramico il Davo comincia a dare segni di defaillance... la sua aritmia non lo lascia in pace... il cardio nemmeno... la prossima volta gli tiro una martellata... e secondo me vien su senza problemi ;) Siamo in cima e prendiamo la prima discesa della Granfondo. Finalmente una discesa un po' tecnica per lo standard delle Granfondo attuali. E' ora che i bikers facciano i bikers e non i ciclisti da strada! Siamo offroad... e qui si vede! A valle il Cuzzo arriva con un bel filo spinato incastrato tra deragliatore e rocchetti. La sua 29 ne risente.. e la gomma scende a terra! Decidiamo di dividere il gruppo. Il Cuzzo e il Davo salgono diretti a San Zeno cosi' recuperano le forse... noi proseguiamo per il tracciato della Granfondo. Si sale ad Albisano e da qui si ve verso Crero. Un bello strappo con fondo mosso (stavolta scendo.. 15 giorni fa lo avevo fatto tutto in sella) e poi una bella discesa (anche se molto corta) in singletrack nel bosco ci porta sul "Giro Del Crero). Qualche pedalata e siamo in centro. Foto di rito e ora si sale davvero. La famosa cementata... salita mediamente sopra al 20% con punte al 33%... che ci portano a San Zeno! Recuperiamo il resto del gruppo in centro dove facciamo un ristoro volante e via. Abbiamo abbandonato il percorso della Granfondo... ci vogliamo divertire in discesa... quindi si sale in cima alla Pineta! Riesco a fare anche qualche bella foto! Scendiamo velocemente seguendo la traccia della superenduro. Stavolta non c'e' Fabione a disegnare le traiettorie e la Rize non e' certo performante come la Felt in discesa... ma teniamo un buon passo! Il terreno tiene alla perfezione! Scendiamo veloci e i due gemelli si sparano anche una variante finale dentro il letto di un fiumicciattolo! Devo ammettere che conoscono ogni singolo metro di questi posti! Risaliamo verso la strada asfaltata. Un paio di tagli offroad ed ecco che il Mazzi e il Cuzzo tirano fuori un altro Jolly. Un breve singletrack ci porta verso Albisano evitandoci di tornare giu' e poi risalire! Rimango stupito! Si scende verso Albisano. Altra foto di rito gustando il panorama. Ora ci rimane la conquista del Luppia... le fatiche non sono ancora finite. Saliamo fino in cima dove ci fermiamo ad ammirare il panorama e a recuperare le forze. Qui si puo' dire che la salita e' finita... ma la fatica ancora no! Bisogna rimanere lucidi.. il primo tratto della discesa del Luppia e' bello scorrevole.. ma nel secondo c'e' da rimanere svegli. Scendiamo fermandoci di tanto in tanto a fotografare il panorama. Il terreno e' perfetto e ci permette di fare tutta la discesa in sella! Ormai so dove passare... Qualche punto che a chi non ci e' abituato sembra troppo pericoloso ma non e' cosi'... si passa ovunque! Arriviamo cosi' tutti insieme a valle... passaggio come sempre sulle rive del lago dove Marco e il Fasta effettuano il "battesimo delle mtb" bagnando le ruote nelle acque del Garda. Ovviamente panino e birra non mancano! Si ritorna alle macchine stanchi ma felici... io ne approfitto per una volata dentro Gardacqua per fare la doccia e per fare un bel bagno nella piscina riscaldata. Mentre vado a casa uno stupendo tramonto incornicia cosi' un'altra giornata spettacolare. Qui le mie foto!