sabato 30 agosto 2008

Notturna a Roccamalatina


Ieri sera grande notturna ai Sassi di Roccamalatina. Partiti da Casona ci siamo diretti verso i Sassi e subito la prima deviazione....Strappi micidiali in salita inuno splendido sottobosco. Perdiamo subito il primo adepto Nonnobanshee che preferisce la via asfaltata! Continuiamo in salita con pendenze discrete e poi giu' per una discesa spettacolare direi anche discretamente tecnica visto il buio e le poche luci che avevamo! Tornati su via Castiglione arriviamo ai Sassi e da qui scendiamo al Tregenda in un singletrack splendido e tecnico. Le doti dei discesisti si esaltano... Anatas, Lucky69, Renkyaz e Maxspilla fanno il vuoto. Arriviamo alla Carbonaia e da qui si risale violentemente verso i sassi. Giungiamo al ristorante Il Borgo, posto molto carino dove mangiamo bene e beviamo abbastanza. Taglieri di salumi e formaggi, tortelloni e pappardelle ai porcini il tutto innaffiato da ottimo lambrusco di Ca' Berti. Qualche amaro, caffe' e poi si riparte. In discesa al buio Nonnobanshee mi burrisce perche' faccio traiettorie strane....vado dove posso..non ci vedo niente e la discesa non e' proprio proprio tranquilla. Arrivati in cima il nonno decide di tornare per asfalto...lo abbandoniamo con una Frog Light rossa....noi proseguiamo,risaliamo ai sassi e andiamo a fare la discesa del toboga. Zig Zag tra i cani liberi, Paola impaurita, Anatas che centra un tronco enorme ma tutto ok. Arriviamo tutti sani e salvi alla macchina. Finiamo la serata in birreria davanti a una birra media. Grande serata, ringrazio i compagni di merende: Anatas, Lucky69, Maxspilla, Nonnobanshee, Harry78, Renkyaz e Paola76. Presto le foto. Dimenticavo..il motivo della sera e' stato: Fatti contagiare anche tu dal Virus del Benessere!

venerdì 29 agosto 2008

Amici


Tributo agli amici di Iditabike: Omar, Enea e Claudio con cui abbiamo condiviso circa 105 km alla Kaiserjagher Marathon. Grazie anche a voi sono riuscito a portare a termine questa gara!

lunedì 25 agosto 2008

Percorso e altimetria


Foto Partenza by Ppower


Visibili: Gianlu, Umby, Micione, Scratera

Folgaria Megabike....che fatica!

Domenica mattina, 24 Agosto. Mi sveglio alle ore 4,15 per prepararmi. Faccio colazione, ultimi controlli alla roba da prendere, carico la bici e parto. Destinazione Folgaria, passando pero' a Pegognaga dove ci sono ad attendermi Umby e la Polly. Carichiamo la mia roba sull'ammiraglia di Umby e partiamo. Sono le ore 5,30. Sentiamo gli altri e ci fermiamo all'autogrill per prendere un caffettino. Ci compattiamo e arriviamo a Folgaria. Sono le 7,40. Enea gentilmente ci ha gia preso i pacchi gara. Ci cambiamo e andiamo direttamente in griglia...mancano 15 minuti al via. C'e' poca gente in griglia...non saremo piu' di 150 persone. Saluto Scratera, un paio di forumendoli e attacco l'ipod. Sono pronto. Alle 8,30 puntualissimo lo speaker annuncia la partenza. La prima salita ci sono gia' delle varianti offroad rispetto alla versione degli anni precedenti. Saliamo verso Passo Coe. Ci lasciamo alle spalle la Polly e proseguiamo. Umby mi dice che e' meglio calare perche' siamo partiti troppo allegri! Nella seconda salita Umby si mette a controllare il cardio e accellera..tengo ancora botta. Al 27° km prendiamo anche il mitch che rimane un po' stupito... Si parte in discesa e arriviamo dalle parti del Lago di Lavarone. Nella salita successiva perdo contatto con lgi altri..rimango solo. Siamo circa al 45° chilometro. Fortunatamente circa al 56° km vengo raggiunto da Claudio di Iditabike e riusciamo a fare due chiacchiere insieme. Al ristoro del 73° km la sorpresa...troviamo gli altri e riusciamo a ricompattarci! Riusciamo a stare tutti insieme circa fino al 105° km. Comincio a essere veramente cotto. Ci sono salite dure che faccio a piedi e discese molto pericolose da stare in campana. Fortunatamente Umby rimane con me. Andiamo avanti quasi per inerzia ma sempre piu' convinti di finirla... chiedo due volte a Umby se secondo lui ce la facciamo...mi risponde di si e mi da la carica per andare avanti. Abbiamo entrambi mal di testa, alle braccia e io ho pure male agli addominali! Ma non ho i crampi! Ed e' un buon segno. A 5 km dalla fine mi fermo presso un gruppo di gitanti ed elemosino un bicchiere di coca cola! Era da 100 km che avevo voglia di Coca! Li ringrazio e ripartiamo. Prendiamo la Giulia, Juri e Tony longo che stanno facendo il percorso da 80 km. Vorremmo farla insieme a loro ma quando vedo che c'e' ancora salita preferisco andare avanti. Ho voglia di finire al piu' presto! Il cartello 1 km all'arrivo e' un toccasana! Giungiamo finalmente al traguardo dopo 126 km e 9 ore e 11 minuti di fatica. Felici di aver portato a termine l'impresa. Ci fanno pure le foto le ragazze del Team Borghi che speriamo ci mandino al piu' presto. Dopo circa 1 ora e mezza arriva anche la Polly...direi impresa storica. Rientriamo a casa fermandoci in autogrill per un gelatino. Anche questa e' fatta. Abbiamo portato a casa punti importanti per il Nobili. Grazie a tutti quelli che mi hanno aspettato, Umby, Enea, Omar, Claudio E ci metto anche Simone e il Mitch che comunque qualche pezzo con noi lo hanno fatto. Complimenti anche a tutti quelli che hanno fatto il "corto" da 80 km...altra bella impresa. RIsultiamo terzi in classifica sia nel lungo che nel corto! Bella roba! Per dovere di cronaca: dei circa 150 partiti siamo arrivati in 90...arrivato 68° assoluto e 13° di categoria percorsi 126 km in 9 ore e 11 minuti...dislivello direi intorno ai 3900 metri...devo controllare.

giovedì 21 agosto 2008

Folgaria Megabike



Questo weekend andiamo di scena a Folgaria per la settima prova del trofeo Nobili. La gara e' sicuramente dura e faremo del nostro meglio per portarla a termine. Ecco cosa dicono della gara sul sito ufficiale:

La "Kaiserjäger Marathon", che prenderà il via il 24 agosto a Folgaria, sarà la gara più emozionante e spettacolare della manifestazione trentina di quest’anno. Il tracciato si snoderà lungo le fortezze della Grande Guerra ancora presenti sugli altopiani di Folgaria, Lavarone, Luserna e Fiorentini. Un dovuto omaggio, nel novantesimo anniversario della conclusione della Prima Guerra Mondiale, ai tanti soldati italiani e austro-ungarici caduti, durante il conflitto bellico, lungo il fronte trentino. La lunghezza estrema del percorso (129 chilometri), il considerevole dislivello (3.875 metri) e le caratteristiche altimetriche (tracciato difficile con frequenti saliscendi intercalati da tratti più pedalabili) rendono questa gara tra le più impegnative del panorama nazionale. Raggiungere il traguardo rappresenterà, per coloro che vorranno cimentarsi in questa impresa, un prestigioso obiettivo paragonabile, senza dubbio, a quello della Maratona delle Dolomiti. Il pluri-campione Gilberto Simoni, a cui è dedicata l’altra gara in programma sempre il 24 agosto a Folgaria, ha definito questi luoghi il "paradiso della mountain bike" per la peculiarità della zona che unisce storia e splendidi panorami naturali.

martedì 19 agosto 2008

Foto Giro dei 3 Laghi del Cimone

Giro dei 3 Laghi del Cimone

Che dire della giornata di oggi:partita male con l'abbandono forzato di Giuliano...pero' poi tutto ha cominciato a girare bene. Quando ho studiato questo giro mi sono detto: deve essere un giro epico... e cosi' e' stato! io e Tony ci troviamo a casona e da li procediamo per Fanano. Parcheggiamo in localita' i ponti (si rivelera' molto tattica la mossa visto l'arrivo in discesa). Cleto (tagliatinomtbmaranello per i forumendoli) ci sta aspettando. Partiamo alla volta di Sestola. Un bel sentiero con pochissimo asfalto e tanto fuoristrada ci porta alla seggiovia dopo circa 7 km. Li' c'e' Riccardo (tasso per i forumendoli) che ci aspetta...scarpe da tennis...giuro non gli avrei dato un franco. Prendiamo la seggiovia e si parte. A Pian del Falco cominciamo a pedalare fuoristrada. Il sentiero sarebbe per soli pedoni ma la mia traccia gira di li.. quindi si va. Splendido sentiero sottobosco all'ombra! Arriviamo ai Giardini Esperia con splendida visuale sul Cimone. Andiamo verso il Lago della ninfa...primo lago e foto di rito poi ripartiamo ancora fuoristrada verso il Cimoncino..prima sorpresa della giornata..faccio fare al team una discesa sconosciuta in mezzo al bosco..difficile anche da vedere..fatta all'irontour..uno spettacolo! I ragazzi sono euforici e divertiti! Andiamo bene. Giungiamo al Cimoncino e proseguiamo lungo l'ippovia del c
Cimone. Qualche tratto duro in salita e troppo tecnico in discesa ci fa mettere i piedi a terra e spingere la mtb. Ma nessuno si lamenta. Il paesaggio fa passare tutto. Giungiamo cosi' in localita' Taburri. Qui riforniamo di acqua e ci mangiamo una barretta. Si riparte. La salita verso il Colombino e' sempre spettacolare. Si passa dai campi,al sottobosco,al singletrack...tutto in salita..direi la palestra della mtb. Arrivati al passo Colombino ci lanciamo in discesa e deviamo poco dopo per la Mirandola, splendida discesa discretamente tecnica e comunque sempre pedalabile. Arriviamo in localita' Felicetto e comincia la salita verso Capanna Tassoni. Sono circa 2,5 km di salita offroad che ci volano via in poco tempo. Sosta al rifugio per panino, birra e caffe'. Rabbocchiamo le borracce e si riparte stavolta verso Croce Arcana. Io e Tony partiamo a canna..cerco di tenere il suo passo ma sembra incontenibile. Mi lascia li e va via...che gamba! Arriviamo a Croce Arcana,foto di rito sui cannoni con Tony che scherza con l'obbiettivo e poi via verso il lago Scaffaiolo. Qualche strappo iniziale e poi un singletrack trialistico fatto quasi totalmente in sella ci portano in cima alla vetta e al lago scaffaiolo. Posto spettacolare. Altra foto (e sono 2 laghi) poi si parte. Passiamo il rifugio duca degli abruzzi e cominciamo la discesa verso Corno alle Scale. Stavolta discesa ghiaiata con qualche canala dove fare attenzione ma niente di che'. Arriviamo in fondo agli impianti, altro rabbocco d'acqua e poi comincia l'ultima fatica del giorno. La salita verso il passo della riva. Si passa anche qui da singletrack tecnico nel prato a pezzi tecnici nel bosco. Arriviamo al passo...il piu' e' fatto..ora non ci rimane che scendere verso il Lago Pratignano. La discesa e' adrenalinica...ci sono sassi, canaloni in cui buttarsi dentro, radici. Una bella scarica d'adrenalina. Arriviamo finalmente al Lago e altra foto di rito...e siamo a tre...un'aquila vola in cielo con il suo richiamo sembra ci voglia salutare! Risaliamo di circa 200 metri ed ecco il cartello che tutti aspettavamo...discesa di cappelbuso...12 km 900 metri di dislivello...a Tony gli si illuminano gli occhi..gli faccio la foto e via si parte...una discesa direi da voto 10 e lode. anche qui c'e' di tutto: sassi, radici, salti, guadi, curve paraboliche...un susseguirsi di emozioni. Giungiamo dopo un bel po all'asfalto che ci riporta in breve alla macchina. Siamo tutti felici...io, Tony ,Cleto e anche Tasso che con le sue scarpe da tennis ha concluso il giro. Direi che questo sia il giro piu' bello che si possa fare sul Cimone...sfido qualcuno a farne uno piu' bello. Birra finale e poi si riparte verso casa...il mio gps ha segnato 63 km...6 ore di pedalata e mi da' 3700 metri di dislivello....calcolando la seggiovia e un po' di margine...secondo me 3000 li abbiamo fatti grazie a tutti per la compagnia e spero di poter fare sempre di meglio!

domenica 17 agosto 2008

Vista 3d Lago del Tasso Fosola Carpineti

Lago del Tasso, Monte Fosola e Castello di Carpineti



Sabato pomeriggio altro bel giro sulle montagne reggiane. Partiti da Viano ci siamo diretti sul fondovalle verso Carpineti. Dopo il bivio per Ca de Polli inizia una salita sterrata veramente dura. Le pendenze in certi tratti superano il 30%. Siamo arrivati praticamente a Ca de Pazzi. da qui siamo entrati nel giro del Lago del Tasso. Il sentiero nel bosco e' stato sistemato. Uno spettacolo. Giunti nel prato prima di Giandeto abbiamo dovuto spingere a mano perche' il terreno presenta sassi smossi e non si riesce a pedalare. Neanche 5 minuti a piedi. Abbiamo proseguito verso Croveglia e anche qui altro bel sentiero che scende verso il fondovalle. Siamo nel Sentiero Spallanzani. Giungiamo a valle e proseguiamo sul fondovalle asfaltato fino al Cigarello. Cominciamo il giro del Castello di Carpineti. Certi tratti che anni fa erano sterrati sono purtroppo stati asfaltati. Ma il giro rimane comunque bello. Traffico inesistente. Enrico, che mi sta guidando, mi fa fare la variante del Monte Fosola. Giungiamo in cima al monte percorrendo sentieri bellissimi e anche duri. Uno sguardo alla statua del Cristo, uno sguardo alla Pietra di Bismantova e al Monte Ventasso e via, cominciamo un bellisimo sentiero che segue a mezzacosta il Monte portandoci cosi' al Castello di Carpineti. Da qui altra bella discesa che ci porta fino a Poiago. Anche qui, purtroppo, hanno asfaltato un bel pezzo della discesa che un tempo era sterrata. Giungiamo di nuovo sul fondovalle e ci facciamo gli ultimi 12 km su asfalto. A fine giro il gps mi segna 51 km, 3 ore e 30 di pedalata e circa 1600 metri di dislivello. Fine giro con gelato a Scandiano. Grazie a Enrico per avermi guidato.

sabato 16 agosto 2008

Giro dei 35 Guadi




Ieri mattina, giorno di ferragosto, ci siamo trovati a Casina per un bel giro in mtb. Presenti: io, Giuliano, Fabione, Tony e il Mitch. Il giro viene chiamato dei 35 guadi per via del fatto che si passa svariate volte dentro il fiume. Fortunatamente sono state create delle passerelle e nei punti dove l'acqua e' piu' alta riusciamo ad evitare di bagnarci i piedi. Il primo tratto del giro e' praticamente tutto pianeggiante a parte uno strappo iniziale. Siamo passati per il Mulino di Cortogno dove abbiamo fatto le foto e abbiamo proseguito il giro. Circa a meta' Tony ci abbandona...e' il compleanno della Daniela (sua moglie) e deve essere a casa presto. Noi proseguiamo. Perdiamo la traccia quindi ci vuole circa una mezzoretta per rientrare in carreggiata ma riusciamo a venirne fuori. Oltretutto scopriamo uno splendido agriturismo "Il Pillo" disperso nel nulla e gentilmente un ospite e il padrone ci rabboccano le borracce. Riprendiamo il giro. La seconda parte e' bella dura. Ci sono delle belle salite durette e le gambe cominciano a farsi sentire. Raggiungiamo Marola seguendo un bel single track nel bosco e da qui andiamo a Casina sempre seguendo una bella carreggiata nel bosco. Alla fine ci siamo sparati circa 40 km senza prendere una goccia d'acqua, in barba alle previsioni. Fabione ha invece deciso per rientrare alla macchina a Puianello in bici tanto per far girare un po' la gamba. Giro sicuramente da tornare a fare prima dell'inverno magari con mangiata in agriturismo.

giovedì 14 agosto 2008

Provate a Sognare...

Emozioni




ieri sera parto da casa alle 17,15. Decido di andare a Ca del Vento. Ho dormito solo 3 ore e mezza ma la voglia di pedalare c'e'. Infilo l'Ipod e parto. C'e' un leggero vento contro ma va bene..almeno rinfresca un po'. C'e' poca gente in giro per strada..si sta benissimo. Giungo all'inizio della salita per Ca del Vento, vedo due ciclisti in lontananza che salgono a fatica...decido di fare una bella ripetuta. Parto carico, ne supero subito uno con una Rocky Mountain rossa e in successione l'altro con una Specy Enduro. Continuo la mia ripetuta. Il fiato e' corto, le gambe cominciano a friggere ma vado avanti. Dopo 12 minuti circa,all'altezza di Casa Speranza, nell'Ipod comincio a sentire un giro di chitarra lento. E' i Whis You Where Here dei Pink Floyd...e' ora di calare. Mi lascio trasportare dalle note, sulla mia sinistra,in lontananza, un capriolo e' tranquillo in mezzo al campo.Il venticello mi comincia a rinfrescare.Sto benissimo.Sono solo,sulla mia mtb,con una stupenda canzone di sottofondo,in mezzo alla natura e penso a tante cose. A chi e' a casa,a chi sta pedalando non lontano da me,penso anche a umby che e' al mare .E' incredibile come,trovarsi nel posto giusto e al momento giusto regali certe sensazioni. Arrivo in cima,mi fermo ad ammirare il panorama,scatto due foto con il telefono,bevo e con calma comincio a scendere. Trovo per strada i due superati in partenza,li saluto e rientro felicemente a casa. Anche stasera e' andata.

sabato 9 agosto 2008

La RiConquista del Pasubio


Oggi siamo tornati alla conquista del Pasubio...sono passati 24 giorni da quando sono stato qui...ed eccoci di ritorno. Ci siamo io, Giuliano, Pablo, Umby, Fabio, Tony, Odino, Marcello e Simone. Troveremo sul posto Paolo e Jdgreen forumendoli che faranno il giro con noi. Partiamo subito con un passo allegro. I primi 10 km sono sempre su asfalto fino a Pian delle Fugazze. Ci immettiamo nella Strada degli Eroi e circa a meta' ci ricompattiamo con i due forumendoli. Io rimango con loro mentre gli altri decidono di andare al Rifugio Papa. Giungiamo al rifugio dopo circa 2 ore di pedalata. Paolo e Jdgreen si fermano li a mangiare. Noi decidiamo di proseguire per sostare al Rifugio Lancia. Dalla cima della montagna il panorama e' fantastico... Oggi si vede anche il mare... uno spettacolo incredibile. Dopo le Sette Croci la nuova strada che prendiamo gira a sinistra. Facciamo circa 10 forse 15 minuti a piedi e ci troviamo a percorrere uno stupendo singletrack, discretamente esposto, il sentiero 120, che costeggia tutto il Roite. I ricordi tornano indietro di 24 giorni, quando la Francy e' scivolata e si e' fatta male, Quindi stiamo tutti in orecchia. Ci portiamo sul sentiero 105b, in discesa con tornanti e arriviamo al Rifugio Lancia. Salutiamo i ragazzi che hanno organizzato i soccorsi, due chiacchiere sullo stato di salute della Francy e ci fermiamo a mangiare. Ottimo il pranzo, contenuto il prezzo e temperatura spettacolare. Caffe' e salutiamo i gestori del rifugio promettendogli che torneremo ancora! Ci riportiamo al bivio per cominciare la discesa finale. Torniamo a passare in quel maledetto punto e proseguiamo. il primo tratto della discesa e' veramente ostico. I tratti esposti si susseguono... non c'e' margine di errore. Qui se si cade si va giu'... continuiamo ad usare la testa senza farci prendere dall'euforia. Comincia una serie di tornanti... il cartello con la dicitura "sentiero per esperti" considerando che e' rivolto ai pedoni, la dice lunga sulla difficolta' della discesa. Facciamo dei bei tratti a piedi poi comincia uno stupendo sentiero nel bosco. Qui fortunatamente i tornanti sono tutti fattibili, divertenti e possiamo finalmente lasciarci andare. Una lunghissima discesa con vari fondi, dal bosco con tornanti,ai sassi smossi, alle radici ci porta a prendere l'ultimo tratto della discesa che si snoda in un sentiero naturalistico. Giungiamo finalmente a Foxi dopo aver percorso circa 11 km di discesa. Da li alla macchina sara' si e' no un chilometro. Birra finale al bar di Anghenbeni e si torna a casa. Abbiamo finito il giro, un giro da non sottovalutare, da non fare assolutamente in solitaria e da non fare se non si ha una buona padronanza del mezzo. L'ho scritto anche sui Forum dove ho scaricato la traccia visto che mi era stato detto che la discesa finale, a parte qualche punto esposto era fattibile.. forse si sono dimenticati di aggiungere fattibile da gente esperta..e aggiungerei anche che ci vuole un pizzico di fortuna...i tratti pericolosi a mio avviso sono tanti...oltre al manico ci vuole anche fortuna....noi oggi siamo stati fortunati.grazie a tutti della compagnia. Alla prox

mercoledì 6 agosto 2008

E' Nata Anna


Sono lieto di annunciare la nascita di Anna, piccola campionessa, figlia del mitico Guido The Big Sherpa e Chiara! Un grandissimo in bocca al lupo da parte mia!

martedì 5 agosto 2008

La Pedalonga raccontata da Max Scarlino di Pianeta Mountain Bike

Domenica 3 agosto 2008 è andata in archivio anche la Pedalonga valida come ottavo appuntamento della Serenissima Coppa Veneto-Zerowind. Nel Comelico, estremo lembo orientale del bellunese stretto tra le provincie di Bolzano e Udine e con il confine austriaco ad un tiro di schioppo, la Coppa Veneto Zerowind ha finalmente regalato ai bikers un percorso di alta montagna con salite molto lunghe e dure e con un tracciato che nonostante i 'soli' 43 km racchiudeva la bellezza di 1800 m di dislivello. In queste afose giornate di fine luglio e di inizio agosto, dove il solleone soprattutto in pianura rende difficoltosi gli allenamenti, trovare gli stimoli adatti a tenere gambe e motore su di giri è impresa ardua.
Per fortuna a spezzare la monotonia della calura è arrivata la Pedalonga, gara pressoché unica nel panorama nazionale, che propone la partecipazione a coppie di biker che non devono mai staccarsi tra loro per più di 30 secondi, pena la squalifica, e valida solo per la classifica di società di questo challenge tutto veneto. Il caldo da queste parti è un concetto tutto da inventare nel senso che non inganni la splendida giornata che abbiamo trovato in gara...qui i temporali di forte intensità sono la norma un giorno si e un altro anche e a testimonianza di ciò sono stati i tantissimi rivoletti di acqua piovana e i numerosi tratti di fango piuttosto molle che abbiamo incontrato e comunque che non ha mai impensierito le amate mtb se non il dispiacere di vederle cambiar colore con il passare dei km.
Le operazioni di segreteria, sufficientemente veloci, si effettuavano in località Tamai di Sega Digon fino ad un'ora prima del via ma essendo le arterie di comunicazione stradale piuttosto trafficate, visto il periodo di ferie, ci sono stati 15' di ritardo che si sono poi trascinati anche sull'ora dello start che è stato dato alle 09:45 anziché alle 09:30. Il pacco gara comprendeva un paio di calzini tecnici Diadora, un pacco di pasta, una piccola confezione di biscotti Sartorelli, una busta di gel energetico, una bottiglietta di acqua e la Mappa Tabacco del Comelico oltre ovviamente al pettorale e al buono per il pranzo finale. A Tamai, rispetto alla solita tensione pregara, tutti hanno notato più rilassatezza nei bikers che una volta ogni tanto erano liberi dal peso di far classifica ad ogni costo e fra battute, sorrisi e pacche sulle spalle aleggiava un'aria festosa, quasi vacanziera.
Tutti in griglia nella stretta viuzza del paese e, come dicevo prima, alle 09:45 il classico colpo di bombardino decretava aperte le ostilità sportive. I primi km in salita asfaltata dietro l'ammiraglia della Liquigas, reduce dal giro d'Italia, servivano a scremare il folto delle quasi 300 coppie di atleti al via e a prendere le misure della frequenza di pedalata del proprio compagno di avventura che non si doveva, mai, allontanare per più di 30 secondi. 17 incredibili km hanno portato il lunghissimo serpentone di bikers dai 1200 m della partenza ai 2400 del GPM del passo Silvella...km interminabili con minacciosi strappi a oltre il 20%, tratti a piedi dalle pendenze impossibili, una lunga serie di tornanti con scorci mozzafiato verso il Col Quaterna e le pendici orientali della Pala dei Orti.
L'attacco vero e proprio al passo Silvella inizia a Malga Pian Formaggio e da qui ci saranno 9 km con una miriade di tornantini che termineranno con la pietraia da percorrere assolutamente a piedi 200 m sotto al Col Quaterna antichissimo cono vulcanico ora ovviamente spento...i 2400 m di altitudine si sentono eccome, l'aria è più frizzante e rarefatta, gli strapiombi incombono e si sente solo il rumore ovattato delle scarpe sui grossi sassi di porfido e arenaria del sentiero vulcanico qui nessuno spreca una parola anche se l'emozione è forte e sembra di toccare le nuvole con un dito. Qualcuno ha un calo di zuccheri e di ossigeno e vola a terra praticamente da fermo ma fortunatamente non succede nulla di grave e subito si affretta a prendere qualcosa dal fornitissimo ristoro del GPM con banane, the caldo, cocacola, acqua con integratori e crostate.
L'adrenalina è ai massimi livelli, la vallata e le cime del confine italo-austriaco sono li davanti a noi in uno splendido panorama mozzafiato ma purtroppo non ci si può distrarre tanto perché inizia la traversata sulla Costa della Pina, presidiata dai commissari di percorso, con un lungo saliscendi in single track strapiombante che richiede forza e attenzione...un ruzzolone a valle potrebbe avere tragici risvolti ma la magia del luogo fa dimenticare qualsiasi pericolo e i tratti in discesa volano via senza neanche accorgersi del male che fanno i continui sobbalzi causati da gradoni rocciosi ed erbosi. Nessuno vuole prendersi rischi anche perché i componenti dei vari team si devono obbligatoriamente aspettare e queste piccole attese in gara comportano rispetto e attenzione anche per gli atleti delle altre squadre.
Le braccia e i polsi sono paralizzati da migliaia di aghi che si infilano sotto pelle e i muscoli cervicali sono tesi a cercare la traiettoria migliore tra i sassi. Il Passo della Pina è 400 m più sotto ma il single track nel bosco con rocce, curve secche e radici affioranti non permette ancora di togliere lo sguardo da davanti la ruota anteriore. E' una discesa dura ma bellissima e quando termina dispiace che sia successo così in fretta e la salita del Bosco della Fedarola sembra non finire mai e in fondo propone una svolta secca a sinistra nuovamente in ripida discesa. La quota si è abbassata notevolmente ora siamo sui 1250 m ed infatti il sottobosco è molto umido e gli schizzi di acqua e fango, a migliaia, si attaccano dappertutto.
A Dosoledo, a 10 km dalla conclusione, la salita riprende cattiva come non mai, fa anche molto caldo...un caldo umido che non permette al sudore di andarsene e fanno la loro comparsa gli odiati crampi...incontriamo l'ultimo provvidenziale ristoro e qualcuno si ferma ad aspettare il proprio compagno in crisi, qualcun altro invece lo aiuta a procedere con leggere spinte da dietro ma si sente un sibilo e come un razzo arriva il team Modolo-Santi con il tandem che terminata la parte tecnica sfreccia a 50 km l'ora laddove gli altri vanno a 25...un caccia Cannondale, un'incredibile macchina da guerra. Finalmente si raggiunge Casamazzagno e l'ultima infida discesa porta la carovana a Gera da cui, traversata la statale, diparte una carrozzabile asfaltata con alcuni tratti in cui la pendenza ed il sole lasciano il segno nelle gambe già abbastanza martoriate dei bikers.
Pochi km all'arrivo che sembra lontano anni luce unica compagnia il rumore delle catene oramai 'secche' e quella del tumultuoso torrente Digon poi finalmente si sente lo speaker all'arrivo e il profumo di carne e polenta alla brace e la voglia di birra fresca fanno aumentare il ritmo. Un km fettucciato messo a tradimento, costringe i biker in una ulteriore stretta di denti ma il rinfresco finale fa passare tutto nel dimenticatoio e poi via a rinfrescarsi le idee e togliere il fango dai polpacci nel container con le docce. Il container sembra un po' minaccioso e traballante ma le docce sono calde e abbastanza confortevoli peccato che il numero esiguo di esse costringa i bikers ad una fila piuttosto lunga...confidiamo nell'anno venturo per l'investimento di un altro container da parte degli amici di Spiquy, la mascotte, capitanati dal simpatico Michele Festini a cui vanno i saluti di Pianeta Mountain Bike.
A questo punto non restava che optare per un massaggio rigenerante su uno dei 2 lettini di fronte all'area adibita a mensa o aspettare qualche minuto in coda per approfittare del pasta party anzi del sontuoso pranzo offerto dalle gentilissime signore e cuoche del comitato organizzatore a cui dobbiamo necessariamente fare i nostri complimenti. Ottime mezze penne al ragù, patatine fritte con wurstel, tacchino ai ferri e braciole con polenta e ancora fagioli lessati e cavolo cappuccio con birra oppure coca, fanta e acqua sono stati la ciliegina sulla torta della bellissima giornata di sport e di festa trascorsa nel sole del Comelico Superiore.

lunedì 4 agosto 2008

Vista 3D del percorso della Pedalonga


La Pedalonga a coppie...che Gara!


E' un po di anni che faccio gare in mountain bike...negli ultimi anni la tendenza e' diventata quella di fare gare facili, abbordabili, per la massa. A Sega Digon non e' cosi'! Si sono presentate al via 320 coppie e se all'arrivo ne sono arrivate solo 260 fa capire di cosa stiamo parlando. La partenza viene data alle 9,40 circa. Qualche problema nelle griglie di partenza mo di poco rilievo. Il bello di questa gara e' che in coppia bisogna stare al massimo a 30 secondi uno dall'altro. Umby ha pensato di trovare due maglie da Carcerati..siamo uno spettacolo. Partiamo subito in salita. Un bel sentiero anche se asfaltato che si snoda di fianco a un fiume. A vedere dall'asfalto direi che una volta era sterrato. Cominciamo subito con un discreto passo. Per 6 km si viaggia su asfalto dopodiche' comincia lo sterrato. Si continua a salire per ben 17 chilometri. Passiamo anche un paio di guadi. Il nostro passo ci consente di non perdere posizioni...anzi ne guadagnamo. L'ultimo tratto della salita, circa 300 metri sono da fare a piedi. Siamo a quota 2380 metri. Il panorama e' incredibile, ci sono le solite mucche al pascolo sempre stupende. Dopo il GPM comincia uno splendido sentiero in costa, esposto ma mai pericoloso. Un "mangia e bevi" splendido dove si fa fatica a mantenere la traiettoria della bici e si fatica anche a superare. Si procede in discesa dentro boschi con radici, drop, insomma un bel sentiero tecnico come non se ne vedono da un po! Alle discese adrenaliniche si susseguono strappi in salita che, sebbene non lunghissimi, cominciano a fiaccarci le gambe. Allo scoccare della terza ora mi entra il mio solito crampetto....in 30 secondi lo faccio rientrare! Riprendiamo a pedalare e, dopo un bel passaggio tra le vie di Candide ci troviamo ad affrontare una discesa dentro quattro dita di fango! Umby si lancia in un 360 e me lo trovo girato con la ruota posteriore a valle! Tutto a posto, niente danni, una bella scossa di adrenalina e via! Ci aspettano gli ultimi quattro chilometri...su una ciclabile asfaltata..in salita! Qui riusciamo a recuperare ancora qualche posizione...la stanchezza arriva a casa di tutti...noi abbiamo ancora una riservina! L'ultimo chilometro e' un anello in un bosco nella zona di arrivo. Un po di bagarre con la coppia di Superbike Pozzetto, il forumendolo nik105 e il suo compagno, che alla fine ce la da' vinta. Giungiamo al traguardo dopo 3 ore e 41 minuti, classificandoci 128°. Direi la piu' bella gara di quest'anno. Finalmente un po' di tecnica che mi ha anche fatto capire che devo settare la forcella... Un grazie a Umby che mi ha dato la possibilita' di fare quest'avventura. Un saluto anche ai forumendoli Effe, Mtb Biker e Minni con cui abbiamo mangiato sabato sera.