sabato 31 luglio 2010

Cima Tauffi-Madonna del Ponte... Gustandoci il mare da Croce Arcana


Anche oggi grande giro. Il buon Renkyaz ci ha proposto un Cima Tauffi-Madonna del Ponte, giro panoramicamente stupendo e veramente divertente. Partiamo in 12 Biker (almeno credo) e da Fanano saliamo verso Fellicarolo. Da qui si va ai Taburri e al Passo Colombino. Prima discesa. Io e il Nonno, Senza protezioni, approfittiamo per lanciarci davanti a tutti. La Mirandola e' una bella discesa veloce anche se bagnata risulta un po' infima. Stiamo attenti a dove mettiamo le ruote e scendiamo velocemente. Giungiamo cosi' vicino a Feliceto e risaliamo verso Capanna Tassoni. La fame si fa sentire e ne approfittiamo... chi mangia panini, chi tagliatelle... l'unica cosa che ci accomuna e' il bere... birra a volonta'! Si riparte alla volta di Croce Arcana. Giunti in cima la sorpresa della giornata... si vede il mare e chiaramente Capraia e Gorgona! Mai successo in vita mia! Purtroppo il Nonno e' costretto a rientrare alla macchina causa nottata devastante. Noi proseguiamo... Dobbiamo raggiungere Cima Tauffi. Tra una pedalata e l'altra arriviamo al tratto mortale... Bici in spalla e si sale. Tre strappi micidiali da fare a piedi, con bici in spalla. I panorami pero' ci aiutano a superare la fatica e giungiamo cosi' in cima. Vedere il panorama a 360° ci ripaga della fatica fatta. Ci riposiamo e nel mentre Bart ne approfitta per cambiare le pastiglie dei freni. I piu' veloci e spericolati indossano le proteizoni (tutti tranne me!). Si parte.... Madonna del Ponte... 10 km.... 1200 metri di dislivello in negativo.... e io... ho un conto in sospeso con questa discesa.... nel 2007 mi e' costata l'esplosione del muscolo del deltoide.... dolore atroce e viaggio in ambulanza! Si parte... primo tratto su sentiero stretto dentro una canala, a volte piu' larga e a volte piu' stretta, tratto spettacolare in costa e poi nel prato. Qui l'erba alta non ci aiuta di sicuro a rimanere nella traiettoria ottimale ma riusciamo a procedere. I piu' veloci di tanto in tanto si fermano ad aspettarci. Si entra nel bosco... sassi, radici, tratti veloci susseguiti da tratti piu' tecnici... una libidine!Il Bart ci regala un attimo di Suspence quando, nello stesso punto dove sono caduto nel 2007, un ramo gli si infila nella ruota anteriore costringendolo a un Front Flip. Fortunatamente senza conseguenze. Il sentiero diventa via via piu' tecnico e nella parte finale, complici anche i sassi bagnati, ci costringe a mettere il piede a terra (almeno a me.. gli altri direi che abbiano fatto tutto in sella). Si arriva cosi' in fondo, con l'adrenalina che scorre a fiumi e tutti con il sorriso stampato sulla faccia! Giungiamo alle macchine dopo aver percorso circa 39 km e 1900 metri di dislivello. Fine giro coronato da Gelato e Birra! Veramente un gran giro. La compagnia e' sempre piu' affiatata! QUI LE FOTO DEL GIRO

domenica 25 luglio 2010

Ronda Sesvenna


Era dallo scorso anno che per un motivo o per l’altro rimandavamo questo giro… ora ci siamo! Ritrovo alle 18,30 in negozio da Omar, si fanno le ultime rifiniture (caricamento tracce) e si sale in macchina… Direzione Lagundo. I partecipanti di questa avventura sono: Io, Enea, Gumu, Omar, Kevin e Gianluca. Sulla brennero all’altezza di Affi becchiamo un mega temporale…. Si avanza con cautela e da qui fino al nostro arrivo in albergo continuera’ a piovere! Sistemiamo le borse in camera e andiamo subito alla Birreria della Forst. Per cominciare bene: Stinco,patate fritte e birra per tutti. Dopo una bella dormita facciamo colazione e ci dirigiamo in macchina a Malles dove partira’ il nostro giro. Il meteo non e’ dei migliori ma si parte. Seguendo le ciclabili sull’Adige (e che ciclabili) arriviamo al lago di Mutta. Foto di rito e via, di nuovo in salita. Lasciamo l’asfalto per cominciare a salire su forestale. Troviamo subito un altro laghetto dove due signori si stanno facendo una bella grigliata e si continua a salire. Le pendenze non sono mai proibitive, una leggera pioggerellina scende su di noi, Gumu ha mal di testa e non parla molto, io nemmeno ma ci gustiamo i panorami e continuiamo per la nostra strada. Omar decide di rompere la catena su uno strappetto micidiale. Ne approfittiamo per fare una breve sosta… e per continuare lo strappetto a piedi. Arrivati in cima altri due laghetti si presentano davanti a noi. Siamo quasi al primo step. Il Plantpatschutte (nome quasi impronunciabile). Da qui prendiamo il sentiero 8A, vietato alle bici… ma tanto in salita lo facciamo a piedi… quindi siamo pedoni! Finalmente l’imbocco di un singletrack a mezza costa… sembra spettacolare… ma sul piu’ bello… ecco arrivare vento, freddo e pioggia… e siamo ad oltre 2300 metri di altitudine… con temperatura di 4 gradi. Il singletrack si rivelera’ poi poco ciclabile… e tra qualche pedalata e un po’ di trekking si comincia a vedere il Rifugio. Siamo infreddoliti e bagnati, le mani non si sentono piu’, le gambe sono arrossate e la pelle del viso comincia a tirare. Fortunatamente non manca tanto e arriviamo al Rifugio Sesvenna dove troviamo una stufa accesa che e’ la nostra salvezza. Io ci metto un po’ a riprendermi… e incredibilmente spunta pure il sole quasi a prenderci in giro. Un piatto caldo di canederli e salumi con formaggi ci fanno riprendere le forze. Riscaldati e sazi ripartiamo su un bel sentiero passando tra mucche al pascolo, marmotte e cavalli… arrivando cosi’ al Passo Slingia. L’entrata nella Val D’uina… Veniamo colti da euforia e stupore. Se uno non lo vede non puo’ capire. Un sentiero interamente scavato nella roccia, stretto e con uno strapiombo sul lato sinistro niente male. Si potrebbe anche fare in bici ma ce lo vogliamo godere tutto! Tra foto, commenti e ammirazione giungiamo cosi’ sul sentiero non esposto dopo essere passati dentro due buie gallerie. Ci guardiamo tutti e a furor di popolo decretiamo che, sebbene abbiamo preso freddo, ne e’ valsa la pena. Difficilmente questo sentiero verra’ dimenticato. Si scende verso Sur En prima su un bel sentierino singletrack e poi su larga forestale, passando da una parte all’altra del fiume. Siamo in Svizzera. Perdiamo Kevin! Dopo 20 minuti decidiamo di andarlo a cercare… e’ caduto, si e’ schiacciato due dita (fortunatamente senza conseguenze) e ha perso il gps. Fortunatamente ritrova tutto e ripartiamo. Sempre su ciclabile raggiungiamo cosi’ Scuol e il nostro albergo. Una bella doccia calda e una mangiata e’ quello che ci vuole. Io sono cotto e alle 21.15 vado a letto… Il freddo mi ha devastato. Mi addormento dopo un’attimo… ed e’ gia’ mattina! Si riparte. Il meteo sembra migliorato… almeno non piove! Cominciamo una salita asfaltata in mezzo a un bosco. Qualche tratto impegnativo ma niente di rilevante. Anche qui gole scavate nelle montagne, frane e il fiume la fanno da padrona. Ci stiamo dirigendo verso l’ingresso del Parco Nazionale Svizzero. Una carreggiata sterrata ci fa piano piano salire di quota. Ci perdiamo a fare foto a destra e sinistra ed arriviamo a San Charles, paesino di pochissime case nel bel mezzo del parco. Ottima location per chi volesse passare qui le ferie. Continuiamo la nostra ascesa scoprendo che qui in Engadina ci sono gli orsi… statue e cartelli ce lo ricordano in continuazione. Ci dirigiamo verso il Passo de Costains continuando a salire su comodo sentiero, circondati da paesaggi magici che ci ricordano Heidi. Non sentiamo la fatica… e’ troppo bello tutto quello che abbiamo intorno… e c’e’ anche un pallido sole! Arriviamo a quota 2140 a Malga Astras dove ci fermiamo per mangiare una barretta e fare il pieno d’acqua. Il grosso del dislivello e’ fatto. Un bellissimo singletrack ci porta verso il passo… prima pero’ incontriamo due escursionisti… dicono che poco piu’ avanti c’e’ Edelweiss…. Qualcuno di noi pensa ad una birreria, qualcun altro a una pornostar… invece… ci fanno vedere le stelle alpine. Bellissime! Gumu, forse per l’altitudine o forse perche’ e’ proprio cosi’ di suo salta su e dice “conosco io la lingua… adesso gli chiedo come si chiamano le montagne qui attorno”…. E con il suo perfetto “romancio” guarda i due escursionisti e pronuncia la frase “Scusate… come si chiamano le montagne qui attorno?”… Ci guardiamo tutti increduli… Forse credeva di essere in Italia… o forse era in banana! Fortunatamente i due conoscono la lingua… e tirano fuori la cartina dandoci le informazioni del caso. Cominciamo la discesa, prima su sentiero un po sconneso, poi su forestale, giungendo cosi’ a Lu. Qui sostiamo per il pranzo… e un piatto di spaghetti, una birra e un caffe’ ci costa solo 26 Euro… capiamo cosi’ perche’ la Svizzera e’ un paese ricco… ;) Si riparte e seguendo le splendide ciclabili giungiamo in Val Munstair e, senza toccare un metro di asfalto continuiamo fino a 3 km da Malles. Fortunatamente il sole oggi ci ha fatto compagnia rendendo cosi’ la giornata memorabile. Arriviamo alle 15 alle auto, qualcuno ne approfitta per fare la doccia (io mi rifiuto l’aria e’ frizzantina) e poi si riparte…. Prima di andare a casa pero’ ci facciamo un’altra sosta alla fabbrica della Forst per un bel brindisi finale. Sebbene il primo giorno non sia stato splendido come meteo e’ stato un giro stupendo. Per dovere di cronaca… abbiamo percorso 101 km con 3150 metri di dislivello. QUI ALCUNE FOTO e QUI LE ALTRE

lunedì 19 luglio 2010

Notturna a Ca del Vento


Bella stasera organizzata dal mitico Fabione. Ci troviamo a Borzano. Presenti: io, Fabione, Polly, Umby, Gino, Tony, Fasta, Guchnet, Gianluca, Davo e un'altro ragazzo di cui non ricordo il nome. Saliamo su per Ca del Vento e poi si scende dal toboga. Risaliamo per via Scaparra mentre il tramonto ci regala un panorama fantastico! I cervi volanti svolazzano ovunque. Ce ne sono tantissimi! Tagliamo nel bosco sopra Ca del Vento per scendere da Tabiano. Qui perdiamo Fabione, Tony e Gino! Noi proseguiamo tra i su e giu' delle colline sbucando fuori a Rondinara. Da qui breve tratto di asfalto per poi entrare nel percorso del Tresinaro. Giunti a Scandiamo facciamo ritorno a Borzano passando dall'osservatorio astronomico. A fine giro una bella pizzata in compagnia con delle ottime Weiss. E' stato bello pedalare nuovamente assieme. Da ripetere cambiando zona cosi' la Polly e' contenta ;))) Qui qualche FOTO .

domenica 18 luglio 2010

Giro del Corno alle Scale


Grande impresa oggi. Ci troviamo io, Giuliano e il mitico Henry. Partenza dai Ponti di Fanano. Il giro proposto e' quello del Corno alle Scale. Gli altri dovrebbero raggiungerci a Croce Arcana. Partiamo a passo costante e piano piano si sale. A Ospitale stanno gia' preparando i ristori per la festa delle borgate che si terra' oggi. Noi proseguiamo e poco prima di Capanna Tassoni veniamo superati dai nostri amici in macchina. Ci ricompattiamo a Budale e da li si sale tutti insieme verso Croce Arcana. Qualche nuvola bassa rende questo posto magico... il crinale e' in perfette condizioni e si pedala praticamente tutto... a parte 5 metri. Uno spettacolo. In breve raggiungiamo il Lago Scaffaiolo. Presenti oltre a noi tre: Federica1 e Federica2, Gigi, Renkyaz, Kevin, Lucky e uno dei Cinghiali (di cui non ricordo il nome!). Saliamo ancora lungo il crinale e, dopo qualche tratto a spinta, raggiungiamo il Passo Strofinatoio. Da qui la discesa al Passo Cancellino per noi umani non e' interamente pedalabile... per i ragazzi Freeriders che sono con noi pero' e' una goduria. Giunti al Cancellino svoltiamo in direzione Segavecchia. Entriamo nel bosco e comincia lo Show! Un bel sentiero bello veloce con una bella serie di tornanti. Uno spettacolo. Le ragazze scendono che e' un piacere e arriviamo cosi' al Rifugio Segavecchia. Un panino e una birretta sono un ottimo integratore! Comincia la salita del "calvario". In una bellissima pineta saliamo fino al Rifugio Bagnadori seguendo il sentiero 123. Lo lasciamo per prendere il 323 che ci portera' fino a Madonna dell'Acero. Sosta al bar per chi aveva saltato il ristoro al Segavecchia e poi si riparte. Giungiamo al Rifugio Cavone e da qui, dopo aver passato gli impianti di Corno alle Scale ci dirigiamo verso il Passo del Lupo e poi al Passo della Riva. Scendiamo velocemente al Lago Pratignano dove incontriamo un gruppo di cavalli allo stato brado. Sono stupendi! Si continua cosi' con la discesa di Cappelbuso... tirata a lucido dopo che ci e' passata la Granfondo del Cimone. Si va giu' veramente bene. Neanche un ramo in mezzo al percorso! Risaliamo fino a Ca del Vento dove, grazie a Gigi, prendiamo il 407. Anche questo sentiero e' stato tirato a spigolo vivo per la granfondo... quindi scendiamo velocemente verso i Ponti. A fine giro il GPS segnera' 55 km e 2590 metri di dislivello. Direi un gran giro! QUI LE MIE FOTO!

sabato 17 luglio 2010

In giro in Moto.


Stamattina verso le 11,30 parto. Destinazione Passo del Cerreto. Vado su con calma gustandomi i panorami(tra cui spicca su ogni altra cosa la Pietra di Bismantova). Mi fermo a bere alla Fonte dell'Amore dove l'acqua e' freschissima e continuo a salire. La temperatura scende piano piano... e arrivo al Passo del Cerreto che ci sono 27 gradi. Si sta benissimo! Due foto in giro poi mi sposto a Cerreto Laghi. Mi fermo, mi riposo un po, mi guardo intorno e poi via. Si parte a venire a casa. In una curva mi trovo un capriolo che sale sul bordo della strada... decido di scendere con molta calma... si sa mai. Passo le gallerie e dietro una curva mi trovo per terra una moto, una macchina in mezzo alla strada, il motociclista che barcolla (si e' appena alzato). Mi fermo, faccio sedere il centauro e chiamo l'ambulanza. Lui ha un polso rotto e un grosso taglio nel ginocchio bello largo. Nella macchina 4 persone di cui una bambina piccola. Il vetro posteriore sinistro e' stato frantumato dalla moto e una ragazza ha i vetri nella schiena. Fortunatamente niente di grave. Insieme ad un'altro ragazzo ci mettiamo a dirigere il traffico... la macchina e' in mezzo alla strada dopo una curva... quindi facciamo passare poche macchine alla volta. Nel giro di un'oretta tutto si regolarizza... ma i 35° sono mortali! Riparto con molta calma e me ne ritorno a casa... dopo aver percorso circa 200 km.

giovedì 15 luglio 2010

Serata sui sentieri del SexRide!


Serata calda ma non troppo... tira una leggera brezza. Ci troviamo alle 19 al cimitero di Spezzano... con me due membri dell'MFTT: Lucky69 e Kevin. Saliamo dal panoramico delle salse che ci scalda subito le gambe. Poi si passa dalla chiesetta di Mongigatto... luogo a me sconosciuto... per arrivare cosi' all'imbocco della prima discesa. Un ragazzo si ferma in macchina e vuole vedere che bici abbiamo... dice di essere sceso di li una volta... e di essere quasi morto. Comincio a preoccuparmi! La prima discesa del SexRide si chiama "Clito". Ripidoni, un paio di drop che Lucky e Kevin si sparano senza troppi problemi... io cado due volte... a piedi! Il terreno fin troppo secco abbinato alle mie gomme Crosscountry e al fatto che tiro troppo i freni non mi aiutano! Passaggi tecnici a gogo.... arriviamo giu'! Sono vivo... e' gia' tanto! Seconda salita... lo stallone... bella tosta.. faceva parte dell'Orlandi Cup... andiamo a prendere il "Golden Rain". Qui con grandi opere di ingegneria da parte di Lucky e Anatas e' venuto fuori un bellissimo sentiero, molto veloce in mezzo al bosco (anche troppo visto che Kevin tampona Lucky) e molto divertente. Si torna a salire.... seconda volta dallo stallone! Ci raggiunge anche il Boic. Ora tocca all'"Anal". Anche qui i ripidoni la fanno da padrone, qualche pezzo tecnico dove e' vietato tirare i freni pena la sdraiata sui pietroni. Molto divertente. Sicuramente tre discese differenti tra loro, non lontane da casa, ottime per affinare la tecnica di guida e per prendere un po di coraggio nell'affrontare i tratti piu' tecnici. Dedichero' qualche sera per fare scuola guida! Anche perche' ho promesso di pagare da bere il giorno che riusciro' a chiudere il Clito senza cappottoni. A fine giro una bella pizza con birra. Alla prox!

martedì 6 luglio 2010

Valvestino... Ma quanto manca a Molino Bollone?


La domanda ricorrente di oggi era: ma quanto manca a Molino Bollone? Partiamo dall'inizio. Si parte alle ore 7,10 circa da Soliera e si va... destinazione Lago di Valvestino... e la partenza e' Molino Bollone. Faccio un grossissimo errore... setto la localita' sul Tom Tom... e partiamo. Usciamo a Brscia Est e proseguiamo secondo le indicazioni del navigatore... purtroppo finiamo su una strada dove a stento ci sta una macchina, facciamo il Passo Fobbia... per poi scendere a valle! Insomma... Quasi un'ora in piu' di viaggio! Due anziani del posto ci sfottono dicendoci che ci siamo fidati del navigatore... e abbiamo fatto male! Comunque... alle 10,20 circa siamo in sella. Si parte subito su asfalto e andiamo a fotografare il Lago di Valvestino. Comincia la salita asfaltata con punte al 19%. Alla faccia! Al paese di Bollone lasciamo l'asfalto e ci immettiamo in un campo. Da qui parte un singletrack divertentissimo a mezzacosta. Ricominciamo a salire fino ad incrociare nuovamente l'asfalto. Si prosegue, la strada e' deserta. Ci fermiamo a mangiare un panino e ci beviamo una Coca. Lasciamo nuovamente l'asfalto e saliamo su strada cementata e su forestale. La salita e' interminabile, si sale fino al 32° km e siamo a quota 1870! La salita ricorda un misto tra passo Nota, TRemalzo e Dolomiti. I panorami sono stupendi.. si vede addirittura il Lago di Garda!Siamo sul confine tra Lombardia e Trentino. Ci sono un sacco di trincee e vediamo i cartelli di un comando Austriaco. Proseguiamo fino ad una malga e riempiamo le borracce. Comincia la discesa. Si passa da tratti tecnici a un bosco velocissimo... ci lasciamo andare, facciamo un qualche passaggio Hard in sella, tutto fila via liscio! Arriviamo al Rifugio Rest che troviamo chiuso. Fortunatamente di fianco ne troviamo un'altro... sosta per panino con speck e formaggio e Coca Cola! Scendiamo nuovamente su forestale e nel bosco con qualche curva affrontata a tutto gas! Peccato che si scenda troppo forte... e cosi' incrociamo nuovamente l'asfalto! Si sale... ancora.. prima su asfalto... poi comincia un'interminabile serie di mangia e bevi... su un singletrack molto stretto.... e a tratti molto esposto... secondo me sono almeno 10 km.... interminabili... la lucidita' comincia a mancare... quindi qualche punto troppo esposto preferisco farlo a piedi. I chilometri scorrono sotto le nostre ruote... e finalmente... cominciamo a vedere il Lago di Valvestino... Comincia cosi' l'ultima discesa... prima su singletrack poi su forestale... fino ad arrivare nuovamente al tanto atteso Molino di Bollone! Stavolta ci fermiamo al bar... e la Coca Cola viene sostituita da una bella Weiss gelata! Il giusto premio per la fatica fatta. In totale 51 km e oltre 2200 metri di dislivello. Sicuramente non una passeggiata ma i panorami che ci hanno accompagnato hanno fatto si che il tempo e la fatica siano svaniti! QUI LE MIE FOTO

domenica 4 luglio 2010

DH Gold Prix 2010 Abetone



Stamattina alle 9,30 ricevo un messaggio da Omar... dice: " Abetone in moto?". Dopo mezzora sono a Maranello a bere il caffe' e si parte. Fa caldo anche oggi e andiamo su in maniche corte. Bella variante di Omar tra Pavullo e Piantacroce poi su fino all'Abetone. Una serie interminabile di curve... da casa mia sono ben 91 km... ma in moto si sta bene quindi procediamo. Su c'e' la prova di DH del Gold Prix. Ci sono anche i nostri cavalli quindi ci andiamo ad appostare per fare le foto. Ovviamente prima si mangia e si beve una birretta... anzi due. Saluto il gruppo degli etilici presenti qui a girare tranquilli e a cimentarsi in gara. Ci mettiamo nel muro finale... I riders vengono giu' veramente forte. Scatto un sacco di foto e devo dire che qualcuna e' venuta anche bene. Dopo la prima manche decidiamo di scendere a valle anche perche' si sentono dei tuoni e il cielo non promette nulla di buono. La fortuna e' dalla nostra parte... mentre scendiamo troviamo la strada bagnata... Si passa dai 28 gradi dell'Abetone ai 18 di Pavullo dove secondo me ha grandinato pesantemente. Arrivati a valle pero' ecco che i 36 gradi tornano a cuocerci la pelle. Bella giornata e un bello spettacolo vedere i ragazzi scendere. QUI LE FOTO

sabato 3 luglio 2010

Garda-Monte Baldo.... tentativo fallito!


Stamattina ci svegliamo gia' al lago... Dormito in tenda. Il caldo alle 8 e' gia' ad altissimi livelli... quindi piano piano ci prepariamo e facciamo colazione. Il bar sul lungolago e' carino e veniamo serviti da una ragazza che molto simpaticamente di dice che e' un po' tardi per partire e che fara' molto caldo... Ci spariamo una pantagruelica colazione con croissant, pane burro e marmellata, succo di arancia e cappuccino... il giro sara' duro.. meglio mettere in circolo della benzina. Salutiamo tutti, paghiamo il campeggio (Gumu ammaliera' le receptionist che ci faranno uno sconto piu' che accettabile....) e ci dirigiamo a Garda. Si parte. Fa caldo.. molto caldo... quindi la prendiamo con calma. Saliamo dalla parte del Monte Lenzino dirigendoci poi verso San Zeno. Qualche bella variante, qualche tratto a piedi, qualche imprecazione per il caldo... e arriviamo a San Zeno. Prima sosta al bar del Jungle Adventure dove ci spariamo un gelato rinfrescante e coca cola con Garorade al limone. Si riparte e subito dopo Lumini saliamo per una sterrata... che si rivelera' impedalabile per un discreto tratto. Il caldo non molla sebbene ci avviciniamo ai 1000 metri... Arriviamo a Malga Zilone.. chiediamo informazioni su quanto ci vuole per arrivare a Prada ma ci dicono che c'e' ancora strada... Fa troppo caldo... siamo veramente cotti... guardo la malga e mi viene in mente un sentiero che scende verso il lago... In un battibaleno decidiamo di prendere quella strada. Ci spariamo in sequenza il sentiero 51, il 53 e il 54. Subito tecnici e con qualche bel passaggio, a tratti veloci e sul finale un sentiero stretto e ripidissimo. In 8 Km perdiamo 800 metri di dislivello. Arriviamo a Caprino Veronese e il caldo qui e' soffocante.. 38 GRADI! Puntiamo verso Castion anche perche' ci sta venendo fame! Finalmente troviamo un bar dove ci rifocilliamo e ci riposiamo... io addirittura mi addormento per qualche secondo! E' ora di muoverci altrimenti non si parte piu'! Passiamo dalla Valle dei Mulini per fare prima e ci buttiamo giu' a capofitto verso il lago. Decidiamo di fare il bagno. Una goduria! L'acqua fresca ci rigenera corpo e mente... si sta veramente bene. Alla fine il GPS segna 43 km e 1300 metri di dislivello circa. Il caldo di oggi e' stato massacrante. Peccato non aver raggiunto la cima del Baldo ma piu' di cosi' oggi non si poteva fare. Mi dispiace per Paolo che mi ha seguito in questa avventura ma non mi aspettavo che al Garda potesse fare un caldo cosi'. QUI LE FOTO anche se sono veramente poche...

venerdì 2 luglio 2010

Notturna a Garda

Questa sera notturna al Garda. Ci troviamo in 17. Bel numero per una notturna a 130 km da casa! Ritardo classico alla partenza e finalmente alle 20,15 riusciamo a partire (dopo che Kevin ha cambiato tutte e due le camere d'aria). Seguiamo la Valle dei Mulini e ci dirigiamo verso San Zeno. La Fede decidere di troncare il bullone della sella... data per spacciata trova invece dei gentilissimi signori che in breve tempo risolvono il problema. Si riparte. Fabione e' il cameraman della serata.. fa avanti e indietro a scattare foto e a fare video. Breve sosta a San Zeno e intanto sono calate le tenebre. All'imbocco della pineta decido di dividere il gruppo. Evito alla Paola l'ultimo chilometro e mezzo di calvario e insieme a Andrea prendiamo la pineta piu' in basso. Tutti gli altri salgono ancora. Bello come sempre scendere di notte e vedere le luci sul lago, nonostante un po di foschia. Arriviamo cosi' alla Valle dei Mulini e optiamo di andare a cena. Ottimo il cibo alla Birreria Bavaria e buonissime le birre (talmente buone che tre qualcuno si e' dimenticato di pagarle... ovviamente lo abbiamo fatto noi...). Ce ne andiamo a dormire in campeggio io, Pablo e Omar. Ottima decisione visto che sono gia' le 2,30 e mettersi in strada a quest'ora non ci sembra il caso. Bello dormire con il rumore delle onde del lago alle nostre spalle. Non ho fatto foto per tenere la macchina fotografica carica per il giro di sabato... Attendiamo Fabione con il video.

giovedì 1 luglio 2010

Notturna ai Sassi di Roccamalatina


Stasera si va di scena a Roccamalatina. L' MFTT ha organizzato un'altra splendida serata. Presente la creme de la creme del freeride Modenese, Bolognese, Trentino e perche' no... Reggiano!(Ovviamente il Nonno... io sono Crema Fritta!). 4 province, 12 bikers e un solo obiettivo... DIVERTIRSI! Si parte tutti insieme... presenti : Anatas, Lucky, Renkyaz, Kevin, NonnoBanshee, Boic, PsicoRino, MaxSpila, Cuzzo, Fede, Io e Gumu (alla sua prima apparizione nel gruppo). Si parte subito in leggera salita fino alla fontana e da qui si prende il sentiero nel bosco usato dai locali come discesa.... ovviamente, visto che si va come se non ci fosse un domani, lo percorriamo in salita rischiando l'infarto dopo appena 10 minuti di pedalata! Giungiamo tutti indenni al culmine della salita e via... subito una divertente discesa bella veloce... vedo del polverone davanti a me... il Cuzzo ha fatto un'escursione fuoristrada... finendo nei rovi! Si riparte... si sale ancora fino ad arrivare in prossimita' del centro visitatori... e via... due veloci discesine ci portano al Fosso Tregenda (dove quest'anno la Rize ha pensato bene di non creparsi!). Nel singletrack che segue sento un rumore dietro di me... tipo un fruscio tra le frasche... so che c'e' il Nonno dietro... forse si e' suicidato... io tiro dritto dicendo ad Anatas " secondo me qualcuno e' volato di sotto!" Magari e' la volta buona... ma il Nonno immortale salta fuori come un gatto (un po spelacchiato in verita'..) e si ripresenta in sella piu' arzillo di prima! In prossimita' di Castellino la nostra indole allo sparpagliamento viene fuori... riusciamo a dividerci in ordine sparso formando tre gruppi e invadendo cosi' ogni angolo della montagna! Nel bosco al buio trovo stramazzato per terra il Cuzzo (ci ha preso gusto il ragazzo...) Ha sbagliato il ponticello di legno e si e' schiantato al suolo! Si rialza e ripartiamo. L'ultima salita e' veramente mortale... ma piano piano si sale! Nella breve discesa che porta al ristorante spengo la luce... nel buio centinaia di lucciole mi indicano la via da seguire... la sensazione e' stupenda... scendo molto piano per abituare gli occhi al buio... e continuo ad ammirare la danza di questi incredibili insetti.... il tutto viene spazzato via di botto da un missile che mi arriva alle spalle e che scopro solo in fondo essere Renkyaz. Si mangia! Tagliatelle al ragu' e guancialino all'aceto balsamico con tigelle... l'apoteosi del cibo... il tutto innaffiato da un vino che va giu' come fosse acqua e da birra artigianale! Qualcuno azzarda il caffe' ben sapendo che costa 20 euro ma fortunatamente l'oste ci fa lo sconto! Il nonno tenta di dileguarsi senza pagare dopo aver ricevuto un sms in codice dalla Mara con scritto "Vieni a casa immediatamente Alfa Alfa"... e lui, visto che e' la scimmia Alfa, va via di corsa. Oltretutto per far prima scende su asfalto.... Ora dobbiamo affrontare l'ultima discesa... il toboga... che solitamente miete vittime ignare delle trappole che ci sono lungo il percorso (l'ultimo gradino e' ancora assente)... e come se non ci fosse un domani ci lanciamo in discesa... vedo Lucky e PsicoRino che prendono una variante su una collina, il Boic sbronzo che va giu' con i freni tirati sfarfugliando qualcosa, gente che urla, urlo pure io... e finalmente arriviamo giu'... tutti sani e salvi! Ovviamente, ancora sobri, decidiamo di farci l'ultima birra della serata... e Max gioca il jolly... ci porta al Titti Twister... Il Boic opta per un chinotto, Anatas tenta di chiedere una birra piccola ma viene sgridato dalla comitiva e va di media, Lucky prova a telefonare a casa con il telecomando del cancello e se ne accorge solo quando vede che puo' fare solo due numeri... Ci lasciamo andare in racconti che ora come ora non ricordo neanche piu'...forse veniamo anche rapiti dagli alieni... ma tutti alla fine torniamo felici e contenti a casa. Come sempre... gran bella serata! QUI LE FOTO