domenica 31 agosto 2014

Hyper Enduro Experience Abetone

Eccoci di nuovo qui. Dopo le vacanze a Mykonos, un rientro pedalato a Ca del Vento per riprendere un po' di gamba, oggi ci lanciamo in una nuova esperienza. L'Hyperenduro Experience, una sorta di raduno freeride con ristori e guide. Ci accampiamo sabato sera nel parcheggio dell'Ovovia dell'Abetone. Casarini imbastisce una griglia imperiale... una catasta di legna e carbonella dove far rosolare la carnazza. A seguire birre e ottimo vino, uscito dalla cantina di Enrico. Voto 11 al Pinot Nero! Approfittiamo per festeggiare i 40 anni di Emiliano... una serata decisamente al Top. Presenti io, Enrico, Emiliano, Casarini, Gerry, Anatas, Samantha e Carlo. Domenica mattina ci svegliamo presto (la partenza e' fissata alle 8,30). Ci cambiamo, ci iscriviamo e si parte. Primo impianto. L'ovovia ci porta sul Monte Gomito. Ci saranno circa una cinquantina di bikers. Un bel gruppetto. Dalla cima cominciamo a scendere, prima su sasso smosso poi via via piu' flow, con tratti in contropendenza nel bosco. Molto divertente. Proseguiamo poi lungo sentieri e tratti asfaltati fino a Cutigliano. Secondo impianto. La funivia della Doganaccia. In cima, al Rifugio, il primo ristoro. Facciamo un po' di scorte e ripartiamo. Bisogna risalire fino a Croce Arcana e da qui giu' verso Capanna Tassoni. Discesa divertente che non avevo mai fatto in mtb (sempre solo con le ciaspole). Secondo ristoro. Personalmente mangio due pezzi di torta (sempre il top) e poi, insieme ad Enrico, decido di ripartire. Ho paura che a fare troppe soste mi si inchiodino le gambe... il giro e' lungo e le salite piu' dure devono ancora arrivare. Saliamo con un buon passo fino al bivio della Mirandola, e da qui su verso il Colombino. Un paio di brevi tratti a piedi ed eccoci in cima. Aspettiamo l'arrivo degli altri per poter cominciare la discesa. Madonna del Ponte, oggi in condizioni strepitose. Ci lanciamo giu' ricompattandoci di tanto in tanto. CI siamo sganciati dal gruppone. Avevamo gia' deciso prima della partenza visto che noi da Fanano a Sestola vogliamo fare offroad. Arriviamo al ponte indenni, carichi di adrenalina. Anatas e Casarini si lanciano dentro il fiume... Chapeau! Io comincio la mia risalita al mio passo. Enrico mi segue. Come da copione seguiamo i sentieri offroad fino a Sestola, non facendoci mancare anche lo strappo del Campeggio di Sestola... Abbastanza mortale. In lontananza si sentono un paio di tuoni.... Enrico prova a farmi credere che sia il rumore del cassone di un furgone... ma siamo fortunati... Il temporale gira lontano. Terzo impianto... Seggiovia di Sestola. Saliamo a Pian del Falco credendi di trovare il ristoro... invece scopriamo che e' a Passo del Lupo. Quindi aspettiamo il resto del nostro gruppetto di Dissidenti. Dopo 30 minuti eccoli arrivare. Con loro anche il primo gruppo del raduno (che e' salito lungo la statale da Fanano a Sestola accorciando cosi' i tempi). Mentre il gruppo con le guide attende il furgone noi decidiamo per pedalare fino a Passo del Lupo. Facciamo quasi prima noi in bici che loro con il furgone. E all'ingresso della Funivia di Pian Cavallaro ecco un'altro ristoro. Torte e frutta fresca. Ci sta! Saliamo a Pian Cavallaro, un vento freddo ci costringe a rimanere nel Rifugio. Fortunatamente si calma... e riusciamo a stare fuori. Aspettiamo l'arrivo di tutti noi e cominciamo a scendere. Il primo gruppo del raduno e' con noi. Anatas ha una bella variante da farci fare... e decidono di seguirci tutti! Scendiamo su un sentiero comunque facile ma non banale fino a Capanna dei Celti. Il panorama pero' merita un bel po'! Da qui a Fiumalbo purtroppo e' tutto asfalto. Anatas si lancia in un taglio della strada ma e' molto scassato... Ormai la stanchezza comincia a farsi sentire... Meglio evitare. Ed eccoci in paese... da qui mancherebbero circa 7 km e 360 metri di dislivello... Tutti su asfalto... Decidiamo di attendere il furgone (Gerry ed Emiliano a parte) e rientrare alla base. L'autista sembra un pilota di Rally... e il Ducato una Subaru! Va a cannone e noi tutti dentro il cassone! Finale ad alto tasso di adrenalina! Un ultimo brindisi in onore di Emiliano e poi via... tutti a casa. Una bella esperienza da rifare, magari provando a fare gruppi che possano tenere un passo costante per evitare i tempi morti. Sentieri stupendi anche dalla parte Toscana. Il gps ha registrato 70 km e circa 3700 metri di dislivello. Bella roba! QUI LE FOTO

domenica 10 agosto 2014

Orecchiella e Pania di Corfino

Era qualche anno che non facevo il Giro dell'Orecchiella... Oggi ci riproviamo. Con due dritte del sempre mitico Fabio Cavazzuti edito una traccia... cercheremo sentieri freeride per evitare le discese su forestali. Non contento aggiungo anche la conquista della Pania di Corfino. Si parte. Causa ferie estive siamo solo io ed Emiliano. Partiamo da Case di Civago in modo da avere la macchina comoda per il rientro... cosi' ci spariamo subito la salita fino a Case Catalini. La giornata e' splendida e la temperatura e' ottimale. Saliamo con un buon passo affiancati di tanto in tanto dai merenderos che salgono in macchina... Prima o poi chiuderanno la forestale... speriamo! Svalichiamo al Passo Lama Lite dopo quasi 14 km e 800 metri di dislivello... in 1,39. Calcolando le bike da 15 kg non male! Scendiamo al Bargetana dove un saluto e un pezzo di torta sono d'obbligo. Peccato non poter rimanere a pranzo... ma il giro e' lungo e dobbiamo ripartire. Emiliano si lancia in evoluzioni trialistiche per pedalare quasi fino al Passo Focerella. Io sento la mancanza del 22 e sono costretto a fare un breve tratto a piedi. Svalichiamo. Davanti a noi appaiono le Apuane. Scendiamo al Rifugio la Foce, foto di rito e poi parte l'esplorazione. Seguiamo il sentiero Airone 3. A tratti carino, a tratti molto sporco e non curato, un tratto allargato forse per i lavori nel bosco, poi si ributta in singletrack nel bosco. Qualche pozza ci costringe a fare alcuni metri a piedi, alcuni passaggi in prossimita dell'attraversamento del fiume un po ostici e infine sbuchiamo sulla forestale. Tutto sommato niente male. Se solo chi deve fare manutenzione eseguisse i lavori sarebbe uno spettacolo. Una bella variante freeride per evitare la forestale infinita che dal rifugio porta a Metello. Comincia ora la lunga salita che porta alla Sella di Campaiana. Facciamo una breve sosta alla fontana per prendere un po di acqua fresca. C'e' anche il furgone che vende prodotti locali e fa panini con pane toscano, prosciutto e formaggio. L'avevo visto gia' anni fa. Continuano le tentazioni... ma resistiamo e proseguiamo. Sempre rilassante salire dentro il Parco dell'Orecchiella. Il rumore dell'acqua che scende nella canalina di fianco alla strada ci accompagna nella risalita. Dalla Sella di Campaiana saliamo fino in cima alla Pania di Corfino. Qualche metro a piedi ed eccoci arrivati. Vetta conquistata. Foto di rito e giu' verso Campaiana. Tratto iniziale insidioso e tecnico, tratto nel bosco devastato quindi passiamo di fuori ed eccoci al Rifugio Granaiola. Molto carino. Rischio un bagno in una pozzanghera di fango... mi va di lusso... entro solo con la gamba! Via in discesa nel bosco, tratto tecnico che sbuca in un pratone... e siamo a Campaiana. Riconosco le case... Qualche metro ed ecco il Ristoro il Fungo! Ovviamente ci fermiamo. Hanno finito i funghi... ma in compenso hanno la birra Lupulus.. che fa solo 8,5°. Emiliano non resiste e ne ordina una bottiglia da 0.75. Ci mangiamo anche un tagliere misto di crostini e qualche salume. Caffettino, 12 euro a testa... e si riparte. Comincio un po a tirare. Mi ricordo quasi a memoria la strada... Emiliano mi segue a ruota. Arriviamo a Foce di Terrarossa e da qui risaliamo verso Casoni di Profecchia. Sguardo basso e pedalare. Odio l'asfalto e cerco di togliermelo il piu' in fretta possibile! Riprendiamo a salire verso l'ultima conquista, il Passo Forbici. Stringiamo i denti... ed ecco che comincia ad intravedersi la luce... Ci siamo! Sgonfio le gomme e si va. Il 691 fino al San Leonardo e' sempre una garanzia. Qualche ramo in mezzo al sentiero ci sta. Arriviamo al fiume e siamo costretti a fare un passaggio cicloalpinistico reggendoci ad una corda e guadando il fiume. Il secondo guado Emiliano decide di farlo in bici... c'e' troppa acqua! Io passo a piedi. Ed eccoci al San Leonardo! Prima dell'ultima Rock Session del 605 ci spariamo un bel piatto di ricotta con mirtilli con una Heineken in lattina... Quest'ultima veramente triste! Pero' quella passa il convento. Montiamo in sella avidi di salita... e ci spariamo in sella anche l'ultimo ripido tratto verso la discesa. Si parte. Mi gioco subito un Jolly wippando in discesa... ho visto il retrotreno della bike quasi superarmi... non so come ho fatto a tenerla... Faccio passare Emiliamo. I pedoni ci guardano scendere... qualche salto tanto per dare un po di spettacolo... E siamo a valle! Un gran bel giro! Il GPS segnera' 57 km x 2100 metri di dislivello. Niente male! Ovviamente W NOI. Un grazie ad Emiliano per la compagnia e per le chiacchiere. QUI LE FOTO. Dimenticavo.. Voto 11 al Covert!

sabato 2 agosto 2014

Cimone 2 Agosto 2014

Oggi si va sul Cimone. Visto la giornata da bollino rosso sulle autostrade decidiamo di andare sulle nostre montagne.. che poi cosi' male non sono. Ritrovo ai Ponti di Fanano. Presenti al nostro giro io, Daniele, Gerry, Emiliano, Casarini, il Davo ed Enrico. Kevin ci abbandona subito aggregandosi al gruppo dei modenesi. Decidiamo di salire da Ospitale per paura del possibile fango in zona Taburri. La giornata e' calda e soleggiata e, nella mattinata, accompagnata anche da un leggero vento. Lasciamo l'asfalto ad Ospitale togliendoci cosi' dalla strada. Constatiamo subito nel sottobosco che, nonostante le abbondanti piogge della settimana, il terreno ha retto. Non c'e' fango! Passiamo il Feliceto ed arriviamo cosi' a Capanna Tassoni. Breve sosta per un pezzo di torta al mirtillo e per decidere il giro da fare. Decidiamo di risalire per andare a prendere la Mirandola anche perche' un gruppo di bikers romagnoli ci ha appena detto che e' in condizioni perfette. Il Davo decide per proseguire in solitaria verso lo Scaffaiolo. Lo raggiungeremo piu' tardi. Risaliamo la forestale con i suoi 3 strappi decisi. Riesco a oltrepassarli senza problemi. Questa Covert e' proprio una gran bici. Prima discesa, la mitica Mirandola. Il fondo tiene anche se ci giochiamo qualche Jolly, Daniele decide anche di fare un volo per terra senza conseguenze. Tratto veloce nel bosco, tornantini e tratto tecnico. Un bel mix concentrato in un'unico sentiero. Risaliamo nuovamente a Capanna Tassoni e da qui via verso Croce Arcana. Il vento sembra essere cessato. Enrico ci fa fare una variante che passa sotto i ripetitori. Un bel singletrack in quota. Ci riagganciamo al solito sentiero che porta verso il Lago Scaffaiolo. Casarini decide di rompere la catena... Fortunatamente ha una falsamaglia... anzi ne ha addirittura due... quindi in breve tempo, e grazie all'aiuto di Daniele, siamo di nuovo tutti in sella. Sosta al Duca degli Abruzzi per altro pezzo di torta. Stavolta con la nutella. Spettacolare. Recuperiamo il Davo e scendiamo dalla mirtillaia. Riesca a fare quasi tutto il tratto finale... Arrivo a pochi metri dalla salita che porta al passo della riva. I 160 di escursione sono una manna dal cielo. Risaliamo verso il Passo della Riva superando indenni anche la discesa nel bosco. Foto di rito sulla pietra con panorama mozzafiato e poi via, verso l'ultima fatica. Scendiamo a cannone fino al Lago Pratignano (ovviamente stracolmo d'acqua) e poi via... Cappelbuso, Ca de Fuochi e le Caselle... con variante della Madonnina finale. Una scarica di adrenalina pura, una discesa infinita che mette a dura prova i muscoli e le mtb. Enrico che con la sua Stanton front va giu' come un missile. Arriviamo cosi' al parcheggio dopo aver percorso 44 km con 1950 mt di dislivello. Una gran bella giornata accompagnata da uno splendido sole e da un'ottima compagnia. QUI LE FOTO... e ovviamente.... W NOI!