sabato 26 ottobre 2013

Aspettando l'autunno... ci godiamo lo Zugna!

Dopo una settimana di pioggia, oggi andiamo a cercare il sole in Trentino. Una rapida occhiata al meteo e si decide per lo Zugna. Anche se la discesa "umida" non sara' di sicuro una passeggiata. Siamo in 11. Bel gruppo! Da un po di tempo voglio salire sullo Zugna dal versante di Rovereto, evitando la cavalcata mortale dal Passo Buole. Scarico la traccia di Garda MTB e si parte. In circa 20 km guadagneremo 1500 metri di dislivello per poi lanciarci in picchiata dal 115. Saliamo subito in fuoristrada. Il panorama e' spettacolare e la salita sempre costante. La temperatura ci permette di pedalare in tenuta estiva. 26 Ottobre... da non credere! Lasciamo il bosco per percorrere un tratto della strada degli artiglieri che lasciamo poco dopo per prendere la forestale. Abbiamo percorso circa 8 km... ne restano ben 11. La strada da qui in avanti e' asfaltata. Il traffico (almeno ora che e' bassa stagione) e' praticamente inesistente. Si sale in mezzo al bosco, e cominciano ad apparire i primi resti della I Guerra Mondiale. A 4 km dal Rifugio ho una crisi. Ultimamente dopo 1000 metri di dislivello soffro. Mal di schiena che si ripercuote fin nelle gambe. Devo decidermi a cambiar sella... almeno per vedere se qualcosa migliora. Stringo i denti, alterno qualche passo a piedi con tratti pedalati, mi siedo a 2 km dall'arrivo per recuperare le forze. Il Davo mi da una busta di magnesio... e comincio a stare molto meglio. Vedo la meta sempre piu' vicina... So che se arrivo al Rifugio posso riposare un po e riprendermi. E infatti ci siamo. Eccoci alla meta! E la buona notizia e' che e' aperto! Ci cambiamo ed entriamo. Siamo a quota 1620. Nonostante la cucina non sia totalmente a pieno ritmo ci facciamo preparare dei taglieri di salumi e formaggio, un po di pasta al forno e a seguire polenta con cinghiale e spezzatino. Il tutto annaffiato da birre a gogo. Il classico ristoro del sano ciclista! Sazi e riposati ora ci dobbiamo lanciare in discesa. Ci attendono i 10 km di picchiata nei quali perderemo ben 1350 metri di dislivello. La discesa la conosciamo bene e la prendiamo con le molle. Il primo tratto nel bosco su fondo di terra e radici lascia il posto al tratto su sasso smosso per poi finire nel Rock & Roll devastante del tratto finale. Qualche tratto a piedi, qualche Jolly, un paio di voli a testa ma riusciamo comunque per l'ennesima volta ad arrivare a valle tutti interi. Un giro non lunghissimo ma bello tosto, 30 km x 1500 metri di dislivello non e' una passeggiata, considerando poi la discesa tecnica dove non ci si puo' distrarre nemmeno un attimo.  QUI LE FOTO del giro. Come sempre... W NOI!

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