sabato 14 marzo 2015

Talamello e San Leo

Nato da una proposta di Gerry, rifinito con una traccia top passata da Fabio Superash Cavazzuti, ecco oggi un gran bel giro nella Rogmagna sconosciuta. La zona e' molto vicina da quella visitata tre settimane fa. Siamo a Perticara, in Valmarecchia. Qui tra una settimana si disputera' una gara di Enduro quindi oggi i sentieri sono ben battuti. Presenti io, Gerry, Manuel, la Miss e Gianluca. Tra una sosta e l'altra siamo in sella alle 10,20 circa. Ovviamente appena partiti perdiamo Gerry. Ha sbagliato strada. Ricompattiamo il gruppo e partiamo. Un paio di salitine ripide ci fanno scaldare subito. La temperatura fresca lascia ben presto il posto ad un bel sole che ci costringe a spogliarci e a girare in assetto estivo. Mica male! Un bellissimo singletrack con vista sulla valle ci porta verso l'inizio della prima salita della giornata. Siamo ai piedi del Monte Pincio. Incontriamo svariati bikers che salgono pedalando mentre la maggior parte si fa scarrozzare in furgone. Ben presto incrociamo la PS1. Si parte. Il fondo e' un biliardo. Certi punti sono talmente lisci che la ruota dietro tende a scivolare. Manuel davanti a me disegna le linee, io cerco di seguirle e tutto sommato ci riesco. Stupendo. Incorciamo la strada sterrata e parte il secondo tratto. Questo e' un po piu' tecnico, con un tretto in contropendenza che riusciamo ad affrontare senza nessun problema. L'adrenalina sale, i passaggi piu' tecnici vengono superati uno dopo l'altro. Belle sensazioni. Decidiamo per aspettare il resto del gruppo. Arriva la Miss, poi di seguito un gruppo di crosscountristi infoiati che si stanno sparando la discesa con le frontine da gara ed infine ecco sbucare anche Gerry e Gianluca. Un bel tratto in mezzacosta con vista su Talamello ci porta sulla strada asfaltata. Ci saranno una quarantina di bikers, tra di loro Alessandro Bracci, ex crosscountrista romagnolo che incontravo sempre alle granfondo. Saluti di rito, un paio di battute e poi ripartiamo. Il giro e' ancora lungo. Risaliamo nuovamente sul Pincio, la traccia che abbiamo non salirebbe fino in cima ma siamo belli carichi... quindi andiamo a prendere la DH per intero. Dalla cima il panorama e' spettacolare. Arrivano decine di bikers bardati con protezioni e caschi integrali, chiediamo informazioni sulla discesa e poi via. Ci sara' da divertirsi. Manuel decide di farsela tutta d'un fiato. Io ci provo. Il primo tratto e' un po viscido, la bici va dove vuole ma riesco a tener bene le traiettorie. La discesa si asciuga sempre di piu'. A tratti e' velocissima, a tratti e' bella tecnica. Due magnifiche curve spondate finiscono in un ripidone con canala centrale. Battezzo la traiettoria e sono fuori dai guai. Che spettacolo. Mi femro per fotografare la Miss. Manuel e' fuggito davanti, gli altri dietro li abbiamo persi. La foto viene pure mossa. Mi passa, in un tratto tecnico rischia la caduta. fortunatamente si appoggia senza danni. Continuiamo la discesa chiudendo tutti i passaggi, con drop naturali, curve e lastroni. Siamo nuovamente giu'. Davanti a noi il paese di Talamello. Aspettando l'arrivo di Gerry e Gianluca scambiamo quattro chiacchiere con i bikers che stanno provando il percorso. Ecco sbucare Gerry e dietro di lui Gianluca. Prendono un sentiero improbabile in mezzo al boschetto evitando il finale lastricato. Gerry non sta benissimo ma decide di proseguire il giro. Da qui e per un po sara' totalmente crosscountry. Giungiamo su una ciclabile che fiancheggia il fiume Marecchia e da qui cominciamo a salire verso San Leo. La strada asfaltata sale costante e da qui si vede la frana avvenuta a febbraio 2014. Un pezzo della rupe si e' staccato fortunatamente senza conseguenze. Impressionante da vedere. Scambiando due chiacchiere con Gianluca, arriviamo in paese senza troppi problemi. Nel mio giro di ispezione del borgo trovo anche un bar con una piada da 10 e lode. Ovviamente ci sta una birretta. E' ora di ripartire. Siamo al giro di boa, forse qualcosina in piu'. Velocemente raggiungiamo i calanchi che portano a San Rocco, sopra di noi la Rocca di Maioletto. Una carraia ci porta velocemente a Nova Feltria. Si ricomincia a salire. Dopo un breve briefing decidiamo di concludere il giro. Gerry e' molto stanco, salendo nuovamente verso il Pincio lo affianco e gli consiglio di andare diretto verso Perticara. Evitera' cosi' ulteriori 250 metri di dislivello. Noi proseguiamo lungo la salita sterrata fatta stamattina. Dobbiamo ritornare in cima alle antenne. Da elogiare i miei compangi di pedalata. So che per loro questo dislivello e' quasi un record. Il bello e' che salgono in chiacchiera senza lamentele. Veniamo sorpassati da vari furgoni che continuano imperterriti a fare su e giu' per le due discese. Raggiungiamo la vetta. Da qui vediamo la serpentina asfaltata che si deve sciroppare Gerry. Non lo invidio ;) Riprendiamo il crinalino della Dh per poi buttaci a sinistra. Una bella discesa neanche troppo banale che ci riporta sul single track iniziale. Facciamo circa 20 metri in tutto di porting. Ci guardiamo tutti in faccia, carico anche l'ultimo pezzo di percorso che ci permetterebbe di arrivare alle auto dal Monte Aquilone. I miei compangi di merende dicono si va! Sono carichissimi. Fatto 30 si fa 31! Li rassicuro dicendogli che saranno si e no 30 metri di dislivello. E cosi' sara'. Conquistiamo lo SKYPARK e da qui ci immettiamo nella pineta. Un bel percorso veloce immerso nel bosco con un finale scalinato ci porta al parcheggio. Recuperiamo Gerry e senza pensarci troppo andiamo in centro per mangiare un'ottima piadina con del buon vino rosso. Davvero complimenti a tutti, al giro, ai panorami, alle piadine, a chi ha fatto manutenzione ai sentieri, a Fabio per la traccia e a noi. Il GPS a fine giro segna 46 km X 1930 mt di dislivello. QUI LE FOTO

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