martedì 19 febbraio 2008

Impresa quasi epica al lago di garda

Stamattina partenza alle ore 7.00 per il lago di garda. Passo a prendere Enea e si va. Alle ore 9,25 siamo gia' parcheggiati a Limone sul Garda abbiamo gia' preso il caffe' e udite udite ci sono 10 gradi. Preparati i gps partiamo immediatamente. L'euforia fa si che sbagliamo immediatamente strada e ci facciamo un pezzo di salita non prevista. Tornati sui nostri passi cominciamo la salita verso Vesio. Chi ha fatto la bikextreme la conosce bene... 7 km di salita asfaltata direi bella duretta oltretutto affrontata da freddi....ma non c'e' problema. Lo splendido sole fa si che saliamo senza problemi anzi io mi comincio a spogliare. Giunti a Vesio si lascia l'asfalto per prendere un sentiero che si stacca sulla destra. Il sentiero e' bello largo e pedalabile(io di rampichino, Enea insiste di medio...). Saliamo e arriviamo in localita' Cocca. Qui il primo bivio fa si che lasciamo il sentiero largo e via via va stringendosi. Avevo letto che il sentiero sarebbe diventato stretto ed esposto ma mai e poi mai pensavo cosi' esposto... Cerco di guardare avanti senza buttare l'occhio a sinistra anche se ogni tanto cade per forza la'...un bel salto se si finisce con la ruota dove non si deve... Continuiamo a salire, continui cambi di direzione, gallerie scavate nella roccia insomma un posto veramente da film. A un certo punto dobbiamo scendere a piedi per salire in cima a un crinale e qui si comincia a intravedere la neve....Si scende un po'(ovviamente a piedi sbagliare qui si paga molto caro) e risaliamo fino a Nansesa. Da qui cominciano i problemi... Dapprima fino a Bocca di Fobia e poi per almeno l'80% della prima discesa lo facciamo a piedi dentro ad almeno 20 centimetri di neve.... Chi l'avrebbe mai detto..fino a 5 km prima sembrava estate, Senza neanche l'ombra di una pozza di acqua, ed ora siamo immersi nella neve... E' un gran peccato perche' la discesa sarebbe veramente spettacolare...continui cambi di direzione dentro al bosco, tornanti veramente stretti...gradini..insomma c'e' di tutto..direi che in condizioni di asciutto sarebbe comunque una discesa abbastanza hard...anche qui sbagliare potrebbe costare caro (Enea e' scivolato ed e' rimasto attaccato con le unghiette...). Riusciamo finalmente a salire in mtb per gustarci la fine della discesa. Arrivati a valle si incrocia la strada che sale verso il Passo Nota. La strada e' asfaltata e comunque e' sempre pedalabile. Via via che saliamo cominciano a esserci nuovamente tracce di neve e a questo punto decidiamo che forse e' meglio non scendere dal famigerato 117 (discesa bikextreme) e decidiamo di continuare il giro verso Vesio. Arrivati alla fontana degli alpini notiamo che non c'e' acqua... e siamo quasi a secco. Giungiamo finalmente al Passo Nota. Da qui deviamo verso il Cimitero della I Guerra Mondiale. Ed ecco il dramma.... Anche qui neve a gogo... Cominciamo la nostra fatica trascinando le mtb e a volte prendendole in spalla... Io comincio anche a mollarci di testa... La salita non molla mai...Penso che nemmeno Annibale con gli elefanti abbia fatto una fatica del genere. Ci sono tracce di sci di fondo e di un'altro disperato che e' passato in mtb. Preso dalla sete riempio la borraccia con la neve....Una bella granita. Enea fa la stessa cosa. Non dissetera' ma almeno e' qualcosa di liquido da mettere in bocca! Finalmente la strada comincia a piegare un po' in discesa. Decidiamo di salire in sella prendendo qualche rischio visto che gia' la discesa e' piena di curve, poi ogni tanto dietro qualche curva ecco spuntare la neve e ci vuole una certa imprudenza per rimanere in bike. Passiamo dentro svariate gallerie scavate nella roccia poi finalmente la neve rimane solo un ricordo. Possiamo mollare i freni e lanciarci in discesa. Tutto sommato e' una bella discesa con tornanti stretti e a tratti bella veloce...ricorda il primo tratto della discesa del Tremalzo pero' con un fondo migliore. Anche qui comunque c'e' da stare all'occhio...Tirare dritto in una curva potrebbe essere fatale. Giungiamo finalmente a Vesio. Ora ci tocca di fare gli ultimi 7 km interamente in asfalto... L'alternativa era la discesa della xtreme ma visto il fondo abbiamo ragionato con la testa e abbiamo portato a casa la pelle. In 8 minuti siamo a Limone e alla macchina. Non ci rimane che fermarci a Riva per mangiarci un panino (anzi due) e berci una meritata birra! Che dire..il giro merita sicuramente di essere fatto, magari verso giugno perche' la neve rimasta e' tutta all'ombra e dubito si sciogliera' in fretta. Giro da affrontare con calma e attenzione, sconsigliato a chi soffre di vertigini e chi ha paura in discesa...la prima asciutta deve essere veramente hard. Vedere il Passo tremalzo dall'altra sponda fa sempre un certo effetto. In totale abbiamo percorso 47 km in 5 ore e 15 minuti..sicuramente in condizioni normali ci vuole un'ora in meno. Ringrazio il mitico Enea per avermi sopportato durante la mia crisi e fabione perche' questo giro me lo aveva fatto notare lui! Ho un errore sull'altimetria..mi darebbe 2900 metri di dislivello...secondo me sono circa 2500...che comunque non sono pochini...

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