domenica 13 febbraio 2011

Riva, Ponale, Lago di Ledro, Passo Nota e 422.


Oggi abbiamo deciso di sfidare il meteo. Si va a Riva del Garda. Durante il tragitto mi arriva la chiamata di Tony che mi dice che loro danno forfait. Simone mi manda un messaggio e mi dice che anche lui non e' ancora guarito. Rimaniamo io e Marco. A Verona piove. Procediamo fino a Rovereto e il tempo migliora. A Riva non fa freddo. C'e' nebbia bassa ma niente pioggia. E' gia' un successo. Si va. La Ponale e' sempre uno spettacolo. Peccato che il Lago non si veda un granche'. Prendiamo la ciclabile verso il Lago di Ledro. In giro non c'e' nessuno. Anche a Ledro tutti i locali sono chiusi. Cominciamo la salita della Rampiledro. Subito un inghippo. Un lastrone di neve ghiacciata nel punto piu' pendente. Marco scivola e mi viene incontro insieme alla sua bicicletta! Fortunatamente rallenta e si appoggia lievemente alle mie gambe. Rischiamo lo Strike! Saliamo a piedi, circa 100 metri e poi la forestale torna libera dalla neve! Terreno secco! Si sale con pendenze che variano dal 10 al 24%. Ogni tanto qualche punto ci fa tirar fiato ma poi riprende a salire. Le uniche tre auto del giorno le troviamo su questa strada! Continua la nostra scalata alla conquista del passo. Arriviamo finalmente a Bocca dei Fortini dopo aver superato i micidiali tornanti cementati. Decidiamo di andare verso il Rifugio che c'e' al Passo Nota ma dobbiamo rinunciare. C'e' neve ghiacciata ed e' troppo pericoloso. Torniamo quindi sulla nostra traccia. Decidiamo di fermarci a Baita Segala. All'esterno, nell'area attrezzata per i picnic, hanno acceso un camino. Decido di andare a vedere dentro la baita se c'e' qualcosa da bere e trovo dentro due Alpini e una delle loro mogli. Ci accolgono dentro insieme a loro. Camino acceso, si mangia al caldo. Prendo una birra mettendo i soldi nell'apposita cassetta. Qui e' tutto autogestito. Mettiamo ad asciugare la roba sudata e mangiamo. Visto che non abbiamo fretta Marco prende la Moka e prepara un ottimo caffe'. Spettacolo. Mi sembra di rivivere una di quelle pubblicita' tipo Glen Grant o Nescafe'. La montagna regala emozioni! Si riparte. Continuando sul nostro sentiero oltrepassiamo il Passo Guil e da qui giungiamo al Passo Rocchetta dopo un breve tratto a piedi (50 metri non di piu'). In condizioni normali da qui si puo' godere di un magnifico panorama sul Lago. Oggi non e' cosi'. Ma per noi e' gia' un successo. Non piove... e non fa freddo! Abbasso la sella.... Tocca al tratto tecnico del 422. Scendo con calma aspettando Marco (che oltretutto e' migliorato notevolmente in discesa!)... siamo solo in due non voglio che succeda niente. Qualche passaggio divertente e arriviamo cosi' alla forestale. Marco ha la front e non me la sento di fargli fare il secondo tratto del 422 (molto piu' tecnico del primo). Seguiamo cosi' la forestale fino a Malga Palaer e poi giu' fino a Pregasina. Qui riprendiamo il sentiero che ci riporta con una serie di tornati alla Via Ponale. Come al solito ci divertiamo a giocare con le sponde e gli argini sopraelevati. Una vasca sul lungolago e siamo al parcheggio dopo 40 km e 1400 metri di dislivello. Il tutto per 4 ore di pedalata. Ci cambiamo e c'e' anche il tempo per mangiarci un panino e bere una bella birra. Grazie a Marco per l'ottima compagnia. QUI LE MIE FOTO

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