domenica 23 dicembre 2012

Ciaspolata sul Baldo 23/12/2012

Ci siamo lasciati appena una settimana fa con una splendida ciaspolata sul Monte Stivo... con la promessa di portare Marco sul Monte Baldo visto che lo vede tutte le volte che fa la Brennero ma non e' mai salito sulla cima. Ed eccoci qui! Ritrovo come al solito a Carpi, con il mitico Mazzi sempre disposto a farci da autista con il Mazzibus e con Gerry che rimane a letto perche' non sente la sveglia! Presenti io, Tolla, Andrea, Marco, Kevin, Luana, Mirella e ovviamente il Mazzi. La nebbia ci accompagna fino all'uscita dell'autostrada! Dopo una breve sosta al barettino di Affi e dopo aver rischiato la morte causa bombe batteriologiche sganciate da qualche membro del gruppo, arriviamo finalmente a Prada. Siamo a quota 1000 metri. Infiliamo gli zaini e dopo pochi metri cominciamo a pestare della neve. Il Rifugio Chierego, nostra meta odierna, si vede appena. Si sale subito su comoda forestale, il cielo e' azzurro ma con qualche nuvola in arrivo e sotto di noi il lago e' coperto totalmente da una fitta nebbia bassa. L'effetto e' spettacolare. Lasciata la forestale si sale lungo un canalone con pendenze che mettono alla prova le nostre gambe! Arriviamo al primo troncone della seggiovia, siamo a quota 1500 e il Rifugio comincia a vedersi meglio. Si notano altri sciatori/ciaspolatori che salgono zigzagando verso la meta. Indossiamo anche noi le ciaspole e proseguiamo. Dopo una bella tirata arriviamo cosi' sul crinale del Baldo, alla nostra destra la Valle dell'Adige anche essa coperta dal mare di nuvole, e a sinistra il lago. Arriviamo finalmente a destinazione, quota 1911 metri.Scopriamo pero' che e' chiuso! Li mortacci! Mentre alcuni salgono fino in cima, noi andiamo a sincerarci che il Rifugio Fiori del Baldo sia aperto! La fame e' tanta! Cosi' e'! Meno male! Ci sediamo per rifocillarci con ottimi gnocchi di zucca conditi con gorgonzola e speck e un bel contorno di verdure. Il tutto accompagnato da vino, caffe' e amaro digestivo alla liquerizia. Tutto perfetto! E' ora di scendere. Il Mazzi inforca i suoi sci e sparisce, la Luana cavalca una sportina di plastica seguita a ruota dalla Mirella e Andrea. Io monto la pala e tento di cavalcarla stile toro meccanico! Mentre scendiamo il crinale appenninico sbuca dalla nebbia illuminato dal tramonto. Che dire... le foto non rendono... ma sicuramente nella nostra mente le immagini restano! Arriviamo al furgone dopo 10 km circa e una tirata di quasi 1000 metri di dislivello (che in 5 km di salita una passeggiata proprio non lo sono). Scendendo passiamo anche per Lumini, bellissimo borghetto Gardesano e il sole ci regala un magnifico tramonto. Ancora una volta ottima compagnia, meteo clemente e posti incantevoli. Alla prossima avventura! QUI LE MIE FOTO

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