sabato 20 luglio 2013

Corna Blacca

Oggi andiamo in Valsabbia. Partenza da Forno d'Ono, paese con un nome impossibile da pronunciare. Siamo nelle vicinanze del Lago d'Idro. Presenti al giro in mtb io, Emiliano, Gerry, Davo, Mazzi, Enrico,Kevin e Anatas. Ci sono con noi anche la Mirella, la Sammy, la Fede e la Luana. Loro pero' sono qui per fare trekking e per rilassarsi un po al lago. Ci prepariamo e alle 10,30 circa siamo in sella. Si parte subito in salita su asfalto, con vista sulla Crona Blacca. Giunti al paese di Avenone giriamo a destra seguendo i segnavia tricolore e la strada diventa presto sterrata. In salita si alternano tratti cementati a tratti fuoristrada. Arriviamo cosi' a Pian del Bene e da qui, raggiunta una malga dove uno stupendo cucciolo di pastore australiano ci da il benvenuto, saliamo dritto per dritto su un campo e poi su un sentiero (circa 15 minuti a spinta). Arriviamo cosi' agli impiandi sciistici del Pezzeda. Il Rifugio Blachi sembra aperto ma, visto la nuvola grigia che arriva, decidiamo di proseguire. Continuiamo su un singletrack pedalabile a tratti e io, Kevin ed Emiliano ci fermiamo per fare un veloce rifornimento. Gli altri vanno avanti. Ripartiamo poco dopo e comincia a piovere... dieci minuti di acqua che pero' non ci danno fastidio... una bella rinfrescata.  Il fondo sassoso e ora viscido ci consiglia di procedere a piedi e quando si puo' risaliamo in sella. Costeggiamo la parete del Corno Barzo' ed ecco davanti a noi apparire la Capanna Tito Secchi. Un bivacco in mezzo alla montagna in prossimita' del Passo delle Portole. Saliamo a piedi fino al passo per gustare il panorama a 360°. Stupendo. Comincia la discesa... prima parte su fondo ripido con sassi smossi... si fatica a stare in piedi... e infatti volo per terra! A parte male al polso non subisco altri danni. Si continua su fondo molto mosso tanto da farci procedere a piedi (e si scivola ugualmente). Qualche temerario scende in bike... complimenti. In un passaggio tecnico vola a terra anche Enrico... per lui mano bucata e qualche contusione allo sterno... niente di grave... si procede. Purtroppo questa parte del percorso ha molti tratti a spinta... in salita... La stanchezza e la fame cominciano a farsi sentire. Riesco anche a prendere la scossa su un filo elettrico... Arriviamo ad una selletta in mezzo a dei pinnacoli. Il luogo e' molto selvaggio... e forse fa capire perche' il sentiero e' cosi'. Dal Passo della Croce procediamo prima nel bosco poi su forestale cercando di fare piu tagli possibili. Mancano ormai pochi chilometri alla macchina e la speranza di trovare un rifugio e' lontana... Avevo pero' letto sulla descrizione del giro che c'era... ed eccolo spuntare! Il Rifugio Amici Miei! Ordiniamo subito birre e taglieri di formaggi e salumi. Ci portano anche delle giardiniere fatte in casa... OTTIME! Facciamo anche il bis. Per finire caffe' con Bayliss e amaro alla citronella... per fortuna manca poco alla macchina! Paghiamo (prezzo politico veramente irrisorio) e ci lanciamo a cannone nel bosco. Tratto stupendo. Tagliamo anche per un prato e finiamo la discesa su forestale. Siamo finalmente alle macchine. Giro con panorami eccezionali. Se si vuole fare questo percorso bisogna entrare nella mentalita' che c'e' da spingere a piedi. Raggiungere luoghi cosi' selvaggi e avere la pretesa di pedalare tutto il giro e' impossibile. Conquistare una montagna costa sudore e fatica... Io sono soddisfatto! Fine giornata con pizzata a Casa Arletti... Cosa volete di piu'? W NOI! QUI LE FOTO

Nessun commento: