domenica 11 agosto 2013

Trekking Taburri - Libro Aperto

Di ritorno da 5 giorni sulle Dolomiti ecco che si torna sui monti di casa. Oggi decidiamo per un trekking. Capitanati e guidati dalla Mirella partiamo dai Taburri. Presenti io, Mirella, Mazzi, Davo, Barbara e l'instancabile Giulio, il cane scoiattolo. Tiriamo a sorte il sentiero dal quale salire... e viene estratto il 431. Il sentiero sale nel bosco, con una serie di tornanti ripidi ma mai troppo estremi. Saliamo verso il crinale lasciando il bosco alle nostre spalle. Ci sono moltissimi mirtilli e mentre saliamo non perdiamo l'occasione di assaggiarli. Il sentiero ora segue la montagna, sempre in salita. Cominciano a vedersi in lontananza Cima Tauffi e il Passo della Morte. La temperatura e' gradevole. Riempiamo le borracce di acqua fresca da un ruscello. Vista la totale assenza di bestiame al pascolo non andiamo incontro a nessun rischio. Arriviamo in vetta incrociando lo 00. Ora dobbiamo decidere da che parte andare. Si va verso il Libro Aperto. Una news per me. Seguendo lo 00 e ammirando da una parte le Apuane e dall'altra la pianura seguiamo il crinale. Stando attenti a non fare passi falsi (anche se il sentiero e' sempre abbastanza largo) procediamlungo la nostra via. Arriviamo al cartello che dice 10 minuti alla cima... Il Mazzi dice che il piu' e' fatto... forse e' ubriaco... forse gli arriva poco ossigeno al cervello... fatto sta che appena passata la cima ecco 10 minuti di terrore ;)) Primo tratto... il sentiero arriva su un roccione... io non vedo la catena del tratto attrezzato... sono solo visto che gli altri si sono fermati poco piu' giu'... decido di trovare una via per me sicura... Dopo aver lanciato le bacchette in luogo sicuro piu' in basso comincio a calarmi... rimango appeso stile crocifisso per un paio di minuti... poi comincio a studiare il passaggio... testo la tenuta delle rocce... mi aggrappo stile Manolo... mi giro e riesco in qualche modo a calarmi. Arrivano anche gli altri e riescono in qualche modo a passare. Altro tratto ostico con passaggio culo a terra per passare i gradoni.... e siamo ad un trivio, Nel frattempo Giulio avanza come un Caterpillar! Decidiamo di scendere dal 435 visto che e' piu' lungo e quindi meno pendente. Pochi metri piu' in basso troviamo le marmotte. E' sempre emozionante vederle... una in particolare sembra una modella... riesco ad avvicinarmi e a fare alcune belle foto... poi si nasconse. Seguendo la montagna scendiamo su singletrack e incontriamo altre marmotte. Il cimone e' poco sopra di noi... Entriamo nel bosco scendendo sempre senza faticare troppo. Raggiungiamo una sorgente e anche qui facciamo un rabbocco. Da qui fino ai Taburri il sentiero diventa una forestale. Passiamo per il Rifugio Gran Mogol (da tener presente per un weekend), un paio di guadi e siamo ai Taburri. Ora un bel panino accompagnato da una bella birra non ce lo toglie nessuno. Un bel giro, panorami spettacolari con tutto lo 00 visibile, la pianura e un riflesso chiaro ci ha fatto anche pensare che si vedesse il mare. 10,5 km e 800 metri di dislivello... il nostro appennino non sara' come le Dolomiti ma merita comunque. QUI LE FOTO

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