sabato 1 novembre 2014

Malga Ime - Monte Belpo

In un primo novembre con temperature ancora ottime decidiamo di salire sul Baldo. Presenti oggi io, Emiliano e Gerry. Partiamo da Caprino Veronese e saliamo verso Malga Ime. Teniamo un buon passo, Gerry si lamenta di tanto in tento perche' e' stanco, io ed Emiliano lo sproniamo a pedalare. Quasi senza accorgercene arriviamo alla Malga che oggi e' aperta. Gerry ne approfitta per spararsi una Coca Cola e mangiare un panino. Io sgranocchio qualche biscotto al cioccolato. Si riparte. Scaldo subito la gamba con un allungo fino a Malga Valfredda. Sopra di noi appaiono il Rifugio Chierego e il Fiori del Baldo. La forestale e' stata asfaltata anche qui... chissa' il perche'. Da Colonei di Pesina spiccano il volo alcuni parapendio. Sempre bello vederli librarsi nell'aria. Scattiamo qualche foto ammirando anche il panorama. Dalla nebbia della pianura padana spuntano fuori il Cimone e il Cusna. Niente male. Proseguiamo scendendo tra campi e sentieri fino a immetterci nel sentiero 51-53. Lo conosciamo bene. Le pioggie hanno dato una bella scavata al sentiero ma e' sempre divertente. Riesco anche a pedalare il gancio in salita... era da un po di tempo che non riuscivo a farlo in sella. L'accoppiata Bandit- gamba allenata risulta vincente. Continuiamo a scendere. Emiliano mi pressa da vicino, sento il fiato sul collo-- e a un certo punto sento anche la sua foratura! Taglia il copertone Tubeless e in un'attimo e' a terra! Sosta obbligata per riparazione volante, inseriamo un biglietto da visita rigido nel taglio laterale in modo che contenga la camera d'aria. Si riparte. Rimaniamo sul 51-53 invece che scendere fino a Gaon. Bel tratto di discesa con qualche tornantino veloce. Incrociamo l'asfalto e cominciamo a risalire per andare a prendere il Belpo. A circa un chilometro da Lumini c'e' l'imbocco della sterrata che porta alla discesa. Una bella forestale con un paio di ganci bruciagambe, un bel panorama sul lago... e ben presto siamo in cima. QUalche metro in mezzo ai rovi ed ecco spuntare il sentiero. Scavalchiamo la recinzione e anche qui un paio di parapendio sono pronti a decollare... Anche noi! Imbocchiamo la discesa... curve, drop, passerelle abbandonate, tratti tecnici... sembra di essere in un luna park abbandonato. In discesa questo Bandit mi sorprende sempre di piu'. Ero sicuro che in salita non mi tradisse... e devo dire che ho guadagnato anche in discesa! Ma ben presto le cose belle finiscono... E siamo di nuovo a valle. Un breve tratto a piedi per uscire dal canale un tempo ciclabile ed eccoci sulla strada che in breve ci riporta a Caprino. A fine giro i gps segneranno 36 km e 1450 metri circa di dislivello. Calcolando che alle 15 eravamo alla macchina si puo' tener presenteo anche come giro invernale... Ovviamente se asciutto! Birretta obbligatoria a fine giro all'aperto riscaldati dal sole. Godiamoci questa temperatura perche' tra un po' tutto cambieraì. QUI LE FOTO

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