sabato 21 febbraio 2015

Sarsina - Quarto , Romagna Freeride

Oggi, per girare senza prendere acqua, sembra buona la Romagna. Decidiamo per andare a Sarsina, dove incroceremo poi i sentieri di Quarto, sapientemente sistemati da Malestro, Biker Romagnolo con vena di trailbuilding avanzata. Presenti io, Fabio (che ci gira l'ennesima traccia), Gerry e il Boic. Il meteo sembra tenere anche se nuvole grigie coprono di tanto in tanto il sole. Si parte. Breve tratto esplorativo alle Marmitte dei Giganti. Niente di che se non un paio di ganci, qualche albero caduto e una scultura con pugno chiuso e falci e martelli. Si comincia a salire su forestale. Lunga, classica della romagna e mai troppo dura. Saliamo in direzione Montalto. Un continuo saliscendi ci porta alla prima discesa. Su pietra, fortunatamente asciutta e molto divertente. Ci siamo! Torniamo a valle. Ora bisogna risalire per arrivare al Cippo da dove partono le discese di Quarto. Fabio ha in traccia un giro piu' lungo, per pedalare un po di piu'. Decidiamo per seguire questa traccia. La giornata ci regala anche qualche raggio di sole e una temperatura piacevole, perche' non approfittarne? Anche qui la salita non presenta mai strappi duri. E' molto lunga e per questo meno ripida. Purtroppo pero' a quota 800 metri troviamo una parte all'ombra, dove a farla da padrone sono il fango e la neve. Io personalmente riesco a pedalare nel fango, grazie alla mia gomma posteriore scorrevole. Gli altri si piantano e sono costretti a farla a piedi. Nella neve invece ecco che mi pianto anche io. Per fortuna il tratto innevato non e' lunghissimo. Siamo sotto al Monte Vecchio. Raggiungiamo il Cippo commemorativo di una disastrosa frana del 1812 che causo' la morte di 18 persone e la conseguente formazione del Lago di Quarto ben visibile sotto di noi. Siamo pronti per la discesa. Decidiamo per il Papitrail. Qui i ragazzi che lo hanno disegnato si sono sbizzarriti. Curve da pennellare, salti, tratti ripidi... uno sballo! 500 metri di dislivello di puro divertimento. Sbuchiamo fuori sulla statale. Gerry decide di tornare verso la macchina. Si e' gia' fatto 1350 metri di dislivello... direi un buon risultato per oggi. Il Boic, dopo la discesa appena fatta, si ringalluzzisce e decide per risalire con noi. Si riparte. Dobbiamo arrivare all'aviosuperficie di Poggio Castrellara. Esce nuovamente il sole e fa caldo. Con un buon pasos risaliamo. Poco piu' di trenta minuti e siamo pronti per scendere a valle. Prendiamo il Ca Rupina freeride... molto piu' veloce del Papy, anche qui tratti da guidare, salti, singletrack nel bosco... Mi invento anche un sorpasso in curva su Fabio... Il Boic fa strada davanti a tutti. Spettacolo. Talmente divertente che quando vedo la strada asfaltata mi viene un coccolone. Vorrei salire ancora per rifarla. Magnifica. Purtroppo dobbiamo essere a casa presto. Quindi si torna. Il rientro prevede circa 5 km su asfalto verso Sarsina, con un paio di saliscendi. Sto bene, decido di fare una tirata fino al paese. Nonostante i 1750 metri di dislivello tiro il 36/11 e mi alzo in piedi sui due dislivelli che ci sono. Ottime sensazioni. Ci cambiamo e sosta obbligatoria per piadina e birra lungo la statale. Un grazie a tutti per la compagnia, a Fabio per l'ennesimo giro inedito. Il GPS segna 43 km X 1750 metri di dislivello. QUI LE FOTO

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