lunedì 17 agosto 2009

Ferragosto sulle orme dell'Ötzi


Eccomi di ritorno da questo giro spettacolare. Comincio intanto con ringraziare Renky per aver proposto il tour e gli altri compagni di avventura: Kevin, Marco, Raffaele, Enrico, Henry, Francesco, Federica e Nonnobanshee. Il giro... che dire... memorabile. Un tour di tre giorni, fatto apposta per goderci i panorami al 100%, tre gioni di sole che ci hanno permesso di pedalare a 3000 metri di quota in maniche corte, 110 km percorsi e circa 5000 metri di dislivello. Siamo partiti da Madonna di Senales un piccolo paese immerso nella valle. Per evitare l'asfalto ci siamo fatti subito uno spettacolare sentiero in singletrack in mezzo a un bosco con qualche salita a spinta che lasciava poi spazio a discese tecniche con scalini di legno. Uno spettacolo! Dopo questo divertente sentierino comincia il calvario... la salita verso il Passo Gelato... dapprima su asfalto... con pendenze veramente importanti... poi su sterrato. Passiamo il Maso Gelato e poi si comincia a salire... prima pedalando... poi a piedi. Spingeremo a piedi per un bel po, passando tra mucche e cavalli fino ad arrivare al famoso passo... e qui la visuale e' spettacolare! Il rifugio Petrarca che sembra essere piovuto dal cielo e' una gioia per i nostri occhi. Ci arriviamo passando sulla neve... un film. Mangiamo speck e formaggi e beviamo ottima Weiss... arriviamo tutti e per ultimo Kevin... che ha un calo di zuccheri e perde praticamente coscienza! Noi subito crediamo che scherzi ma poi ci rendiamo conto dell'accaduto e lo svegliamo! Tutto si risolve in pochi minuti. Niente di grave. Si riparte in discesa... e che discesa. Sembra non finire mai! Forse sara' perche' sono quasi 20 km.... Prima di arrivare a Moso in Passiria aggiungiamo anche un altro sentiero offroad dove io mi schianto su una staccionata. Botta alla gamba ma per fortuna tutto ok! Prima tappa terminata! Voto 11! E si aggiunge a noi anche Nonnobanshee! Seconda tappa che parte subito dietro l'hotel e sale sul sentiero E5... lungo il fiume un sentiero ciclabile veramente spettacolare. C'e' molta acqua e si formano un sacco di cascatelle. Il sentiero diventa poi asfaltato ma i panorami sono talmente belli che neanche ce ne accorgiamo.... e quando torna sterrato... diventa duretto. Incrociamo la strada che porta al Passo del Rombo. Da qui in poi sara' asfalto fino al passo. A vederla dal basso incute terrore... una serie di tornanti infiniti.... ma poi pedalandola ci si accorge che in fondo non e' cosi' dura. Unica nota negativa il traffico.... pero' tutto procede bene e anche qui a ogni metro ci guardiamo intorno e quello che vediamo rimarra' impresso dentro di noi. Saliamo fino ad arrivare alla galleria prima del passo... e qui c'e' un chioschetto che fa panini spettacolari con speck e formaggio... e ovviamente birra! Buonissimo e a buon prezzo! Passiamo il confine... e comincia la discesa. Devo ammettere che per me e' poco pedalabile... ma vado avanti senza lamentarmi e faccio quello che posso. La discesa diventa poi fattibile anche per gli umani come me e giungiamo cosi' in fondo. Ci attendono circa 7 km di salita per arrivare a Vent... partiamo a testa bassa e arriviamo in questo spettacolare paesino. Un bar all'aperto diventa il nostro ristoro... siamo a 300 metri dall'albergo... non ci ferma piu' nessuno. Cominciamo a bere una, due, tre.... quattro weiss.... accompagnate dal Brezen. E sono solo le cinque di pomeriggio. Ma si sta benissimo, abbiamo fatto gia' due tappe e il grosso del dislivello e' fatto! Rimaniamo li ridendo e scherzando fino ad ora di cena. Un giretto a fine cena per sgranchiersi le gambe e poi a letto.... ci attende l'ultima tappa... la conquista del Ghiacciaio!Partiamo in anticipo di dieci minuti sull'orario previsto.... il sentiero che ci condurra' in cima parte subito con rampe micidiali.... e sulle gambe cominciano a sentirsi i km e il dislivello accumulati. Poi pero' diventa piu' dolce e sempre pedalabile. Arriviamo al rifugio Martin Bush dove, vista la salita che ci tocca fare, decidiamo di dare un altro colpo di cibo... torta sacher e coca cola! Ripartiamo e continuiamo a pedalare... giungiamo ad un bivio dove dobbiamo decidere se fare piu' sentiero o piu' ghiacciaio... troviamo due tedeschi con due front che sono scesi dal ghiacciaio e ci dicono di proseguire di la'.... e andiamo... uno spettacolo.... il ghiacciaio del Similaun si mostra in tutta la sua bellezza, il cielo e' di un colore azzurrro fantastico.... un fiume scorre di fianco a noi... e fino a 2700 la pedaliamo praticamente tutta! Camminare a piedi sul ghiacciaio fa un certo effetto... un crepaccio a serpentina ci corre di fianco... ma noi stiamo attenti e passimo senza problemi. Un'esperienza fantastica. Si comincia ad intravedere il rifugio... io , Henry e Francesco andiamo avanti... e quando il gps ci segna quota 3000 cominciamo a sorridere! Arriviamo cosi' al rifugio Similaun... anche questo un posto da sogno... a valle si vede il Lago di Vernago... dove dobbiamo arrivare.... e il sentiero per scendere sembra mortale! Una serie di tornanti esposti.... ci pensiamo dopo pranzo! Anche qui ottimo speck e formaggio e ovviamente una birretta tanto per non perdere il vizio! Abbassiamo le selle e si parte. Faccio i primi due tornanti... poi ci rinuncio... sbagliare uno di questi tornanti significa non raccontarlo a nessuno.... quindi meglio fare due passi. Gli altri ragazzi dotati di manico e coraggio scendono a volte sulla bici e a volte a piedi. Finita la serie di tornanti mortali comincia un sentiero quasi sempre pedalabile... dico quasi perche' ci sono dei sassi in mezzo al sentiero che qualche volta impediscono il passaggio. Arriviamo in fondo sempre con il Lago di Vernago che ci attende.... con il suo colore azzurro intenso.... Il sentiero finisce con un divertente singletrack nel bosco.... siamo a valle.... guardare in alto e vedere da dove siamo partiti fa un certo effetto! Passiamo sulla diga del lago e poi via... ultimo sentiero spettacolare che ci portera' fino alle macchine. L'euforia aleggia nell'aria.... ci scambiamo abbracci e strette di mano. Il mitico Kevin riesce a perdere una ciabatta nel fiume... finisce in bellezza. Compagnia ottima e sempre in sintonia, mai nessuno che si e' lamentato, complimenti ai freeriders che hanno portato su bici da 17 kg, complimenti a Federica che con una bici da 110 di escursione va come un fulmine, e grazie a tutti.... penso che ferragosto 2009 rimarra' per me un bel ricordo... da raccontare.... Grazie davvero. Le mie foto QUI E QUI

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