sabato 25 gennaio 2014

Garda sui sentieri della Superenduro

Dopo lo scorso weekend di pioggia, passato in piscina a nuotare, oggi finalmente splende il sole e il cielo e' blu. Decidiamo in tarda serata la location e, per stare tranquilli, si torna a Garda. Carico la traccia della Superenduro per vedere un po' che giro hanno fatto. Si parte. Siamo io, Gerry e il Davo. Al parcheggio troviamo i Bolognesi che hanno fatto un bel gruppone. Loro salgono al Belpo e poi dopo andranno al Luppia. La prima parte del percorso segue i nostri soliti sentieri, Valle dei Mulini e poi su fino ad incrociare l'asfalto 2 km sotto San Zeno. Qui pero' prima variante. Scendiamo leggermente per poi risalire verso Spighetta (sentieri gia' fatti anni fa durante la Granfondo Paola Pezzo) e da qui via verso San Zeno, con gli ultimi strappi micidiali (ricordo che in gara lo chiamavo il muro del pianto...) Arriviamo cosi' a San Zeno e poi su a San Zeno di Montagna. Ritroviamo nuovamente il gruppo dei bolognesi. Visto e considerato che le prime discese le conosciamo gia', decidiamo per accorciare il giro e saltiamo una prova speciale. Entriamo nella pineta e giu' in discesa. Il terreno e' perfetto. Sbuchiamo fuori a Villa Pellegrini e risaliamo verso Pizzon, visto che conosciamo una variante che ci evitera' di ripassare nuovamente sul sentiero percorso all'inizio. Torniamo verso Spighetta e qui prendiamo la discesa verso Prandine. Un sentiero non segnato... ma si vede che viene battuto. Un bel singletrack flow, divertente, con passaggi mai troppo tecnici. Nonostante l'acqua scorre lungo il sentiero, non abbiamo grandi difficolta' a scendere. Una bella discesa da tener presente in futuro per allungare il giro. Ci troviamo cosi' a percorrere un breve tratto del Pellegrino. La prossima volta ho gia' in mente una variante per risalire ad Albisano. Oggi pero' seguiamo la traccia e, con una salita abbastanza tosta, arriviamo ad Albisano. La stanchezza comincia a farsi sentire, molto probabilmente dovuta anche al fatto che giovedi' sera ho nuotato un'ora. Ma stringo i denti e conquisto il Luppia. Ora non rimane che fare l'ultima discesa... Primo tratto come sempre spettacolare, secondo tratto scavato dalle piogge, con sassi mossi ovunque. Oggi e' veramente tosto. Una breve sosta alla Roccia dei Cavalieri per riprendere fiato e lucidita' poi giu' fino al lago. Sosta obbligatoria sul lungolago per rifocillarci e poi via, tutti a casa. Incredibilmente le ultime due volte che ho girato qui, sono riuscito a fare due discese nuove... almeno per me. Molto bene! A fine giro il gps indica 33 km e 1200 metri di dislivello. QUI LE FOTO

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