sabato 10 maggio 2014

Cengio... Buona la Seconda!

Oggi si torna sul Cengio. Sono stato qui a novembre insieme a Casarini. Decidiamo di seguire la traccia di Fabio Cavazzuti, fatta anche dalla Sammy e Anatas. Il giro crosscountry con una bella discesa freeride. Si parte. Presenti al via io, Emiliano, Daniele, Gerry, il Davo e Casarini. Cominciamo subito in salita... prima su asfalto e poi via... lungo la forestale. Mi metto in passo da chiacchiera con Daniele. Dietro seguono gli altri. Si sale con pendenza costante, all'ombra. La temperatura e' perfetta. Veniamo raggiunti da Emiliano. Stavolta mi metto in chiacchiera con lui... senza accorgercene stacchiamo Daniele. Pensando che sia con gli altri decidiamo di proseguire del nostro passo. L'interminabile quanto bella serie di tornanti ci porta ad incrociare la strada. Breve tratto su asfalto e poi via, nuovamente fuoristrada, verso l'arroccamento. Entriamo nella storia... Prima Guerra Mondiale. Per gli approfondimenti vi rimando QUI. Decidiamo di aspettare il resto della truppa nel Piazzale dei Granatieri. Beviamo una coca cola, mangiamo qualcosina, facciamo le foto alla statua del granatiere... e sbuca fuori Daniele! Credevamo fosse con gli altri... e invece non e' cosi'! Arriva anche Gerry, oggi non molto in forma causa influenza... E ovviamente ne approfittiamo per sfotterlo ;). Aspettiamo ancora ed ecco all'orizzonte sbucare Casarini... e dietro di lui il Davo. Sono cotti... I 17 km di salita e i 900 metri di dislivello hanno logorato la loro testa... e le loro gambe. Decidono cosi' di abbandonarci. Saliamo cosi' in cima all'arroccamento e ci facciamo il giro panoramico. Spettacolare come sempre! Foto a gogo. Torniamo al piazzale, salutiamo i nostri ex compagni di giro e noi procediamo verso il Forte Corbin. Una forestale in leggera discesa ci porta velocemente al Forte. Altre foto di rito e riprendiamo a pedalare. Su asfalto raggiungiamo Tresche Conca, il paese da dove eravamo partiti a novembre. La fontana degli Elfi e' secca... quindi si rabbocca al cimitero! Ora prendiamo una ciclabile che ricorda le dolomiti, ricavata seguendo il tracciato della ex ferrovia Rocchette/Asiago. E riprendiamo a salire... Verso il Monte Cucco e le vasche di Sunio. Gerry si e' ripreso (forse merito del panino di dimensioni disumane che si e' sparato al rifugio) e Daniele stringe i denti. Nella valle di fronte a noi scorgiamo i tornanti fatti nella prima salita. Il dislivello continua a salire... e finalmente siamo in cima! Comincia la discesa... nei prossimi 6 km dobbiamo perdere 1000 metri di dislivello... non sara' un'impresa facile. Inizio veloce su carraia poi un tratto un po "vai dove ti porta il cuore" in mezzo a un pratone cercando il sentiero CAI... che troviamo comunque subito. Ora cominica il bello... una serie interminabile di tornanti... alcuni fattibili e altri no (almeno da me), alcuni con sasso smosso altri su sentiero battuto... uno dopo l'altro... ci fanno danzare come ballerine ubriache. Io chiudo la fila... i tornanti non sono il mio forte... ma mi diverto come un matto. Qualche sosta per riprendere fiato e scattare le foto. Oltretutto i tornanti sono anche un po esposti... la valle e' la sotto... ma niente di pericoloso. Nella parte finale il sentiero diventa stretto e velocissimo, in mezzo al bosco, quasi in linea retta. una goduria! Arriviamo cosi' tutti integri a valle... un'ultimo sforzo per risalire a Caltrano, poche decine di metri di dislivello e siamo alle macchine. Il GPS registrera' 46 km e 1860 metri di dislivello. Davvero niente male. Direi che questo sia il giro top. Lunghezza e dislivello fattibili con pendenze mai troppo elevate. Peccato non aver finito il giro tutti insieme ma la giornata no puo' capitare a tutti. QUI LE FOTO. Come sempre grazie a Fabio Cavazzuti... il Pioniere della MTB moderna!

Nessun commento: