giovedì 1 maggio 2014

Granfondo Citta' del Garda

Oggi io ed Emiliano decidiamo per fare un po' di chilometri di XC. Vogliamo fare un giro un po' lungo, Emiliano deve allenarsi per fare la Dolomiti Superbike, io devo allenare un po' la resistenza. Visto il meteo infame dei giorni scorsi decidiamo per una garanzia... Garda. Per l'esattezza carichiamo la traccia della Granfondo Citta' del Garda 2014. Alle 10 siamo in sella e si parte. La prima salita come da copione e' su asfalto fino ad Albisano. Lasciamo l'asfalto e siamo costretti a scavalcare un cancello bello alto. Fortunatamente siamo in 2 e riusciamo nell'operazione. Saliamo fuoristrada ricongiungendoci alla sterrata del Luppia. Lasciamo il solito sentiero per fare un pezzo a me sconosciuto, con splendida vista sul Lago, incrociando il sentiero "murette di sotto". Un bel singletrack ci porta sul percorso del Pellegrino che seguiamo fin dopo Crero. Ora un tratto in salita ben poco pedalabile (sia per la pendenza che per la presenza di sassi smossi) ci porta in localita' Spighetta. Continuiamo a salire fino a San Zeno. Ci concediamo una breve sosta per una barretta al volo prima di riprendere a salire. Primo tratto su asfalto poi fuoristrada passando per Baitei e arrivando cosi' a Lumini. Da qui proseguiamo fuoristrada fino all'imbocco del giro del Belpo. Sta arrivando un temporale quindi decidiamo di fare un'altra sosta per rifocillarci. Scelta azzeccata visto che le nuvole passano via veloci facendo cadere solo qualche insignificante gocci di pioggia. Ripartiamo. Il giro del Belpo me lo ricordavo piu' duro. Meglio. Si vede che la gamba gira bene. Anche qui siamo costretti a scavalcare almeno tre recinzioni... Il proprietario del terreno si e' dato da fare ultimamente. Forse gli stanno antipatici i ciclisti. Finalmente arriviamo alla discesa. La pineta "umida" alza il livello di attenzione in discesa. Emiliano e' molto piu' sicuro di me. Io lo seguo con calma. Odio il viscido. Anche qui hanno aperto un sentiero nuovo e cosi' la discesa si fa ancora piu' interessante! Eccoci a Castion. Oltrepassiamo il golf club e si ricomincia a salire seguendo il percorso tabellato "J". Siamo nella Val Longa. Si sale entrando in un paesaggio che ci ricorda l'alto trentino. Sembra di essere in un alpeggio. Incredibile. E tra un mangia e bevi sbuchiamo fuori nuovamente ad Albisano, andando a prendere il sentiero che ci porta prima sul Lenzino e poi sul Monte Bandiera. La successiva discesa e' stata sistemata bene a modo. Anche il tratto finale che solitamente e' sempre scassato. Continuiamo il nostro giro attraverso la Valle dei Mulini. Poco prima della salita verso la Rocca incrociamo anche un gregge di pecore. Sono tantissime. Ripartiamo verso la Rocca ma, prima dello strappo al 15%, la traccia gira in discesa a sinistra... perdiamo quota... quindi sale il dislivello! La salita ci porta in localita' Baesse e da qui si continua verso la Rocca. Solito tratto nel bosco che porta in cima e le nostre fatiche sono praticamente finite. Da qui si scende verso Bardolino arrivando al cancello del Camping la Rocca. Siamo costretti anche qui a scavalcare il cancello chiuso. Entriamo dentro il camping e da qui via verso il Lungolago. Al primo bar ci fermiamo per farci una bella birretta accompagnata da un bel panino. Si fermano con noi anche due ragazzi di Parma con i quali abbiamo passato gli ultimi chilometri del giro. Arriviamo cosi' al parcheggio. Il GPS segna 61 km e 2000 metri di dislivello. Un bel giro e altri luoghi nuovi trovati in zona (roba da non credere). 5 ore e mezza di pedalata che sono trascorse via veloci, grazie anche alla compagnia di Emiliano e alle chiacchiere scambiate durante il giro. QUI LE FOTO

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