domenica 18 maggio 2014

Val di Gresta e Maso Naranch

Oggi si va in Val di Gresta. Tommaso di GardaMtb ha pubblicato un video su un nuovo sentiero aperto in valle. Un giro di messaggi e nel giro di un giorno ho la traccia della discesa. Ora bisogna agganciarci una salita. Presenti stamattina io, Gerry, Mazzi, il Davo, Anatas e la Sammy. E' tanto che non pedalo con loro. Il meteo da bel tempo fino al tardo pomeriggio. Molto bene. Partiamo da Torbole e prendiamo la ciclabile del Sarca in direzione Arco. Ci sono gia' tanti turisti stranieri, la maggior parte bikers. Il Castello di Arco ci appare sulla nostra sinistra. Sempre bello. Arriviamo a Bolognano, facciamo rifornimento di acqua e poi via... si comincia a salire. Pochi metri in asfalto e poi comincia la forestale. In 15 km si guadagnano circa 1200 metri di dislivello. Una salita costante, fortunatamente all'ombra, con panorami sulla valle del Sarca. Metro dopo metro ci guadagnamo la salita... scollinando cosi' a Santa Barbara. Sosta obbligata alla fontana e poi riprendiamo in salita, prima su asfalto poi su sterrato, in mezzo a prati che formano una scacchiera. Stiamo conquistando il Monte Creino. Sulla cima, a 1280 metri, una croce bianca in una trincea... sotto di noi un dirupo altissimo. Di fronte il Monte Stivo. Ovunque ci sono trincee, bunker e postazioni militari. Il cartello procedere con attenzione all'inizio della discesa ci mette qualche dubbio. Nel video si parla di una discesa Flow. Partiamo e dopo pochi metri, sotto di noi, un dedalo di trincee. La sosta e' obbligata per visitare un po la zona. "Sul monte Creino (1.290 m) gli austro-ungarici realizzarono un osservatorio d’artiglieria dal quale si gode un panorama che spazia, a partire da est, dal monte Pasubio, allo Zugna, al gruppo del Carega, i Lessini, il monte Baldo, il lago di Garda, la Rocchetta, il Cadria, l’Adamello, la Presanella e il Gruppo del Brenta. Poco sotto la cima in una caverna era postata una batteria di obici da 10 cm; altre artiglierie a lunga gittata (che tiravano su Limone del Garda, sulle retrovie del Baldo e verso Ala) erano posizionate nei boschi a nord. Il Creino era parte della linea principale di difesa, per questo la zona era stata fortificata con trincee, dotate di ricoveri in roccia e depositi, che sbarravano la valle fino a congiungersi alle difese del monte Biaena. Grazie ai lavori degli alpini e del Comune di Ronzo Chienis è possibile visitare l’osservatorio, le postazioni di artiglieria in caverna e percorrere le trincee" (da www.trentinograndeguerra.it).
Comincia la discesa. Come descritta e' flow, con qualche tratto veloce, qualche tratto tecnico, tornantini e ripidoni. Il tutto su un terreno che non sembra neanche il tipico del "Garda". Non la solita sassaia... ma piu' un terreno simile al nostro appennino. Filiamo via lisci come l'olio. A quota 860 eccoci al Maso Naranch. Visto sul sito rende... dal vivo e' spettacolare. Occupiamo un tavolo fuori e, con commozione, scopriamo che hanno la Moretti Grand Cru... anzi.. hanno solo Birra Moretti! E qui gia' prende dei punti. In piu' i panini e i dolci sono ottimi. La vista panoramica sul lago e' la ciliegina sulla torta. Davvero un gran bel posto. Scambiamo due chiacchiere con il gestore che ci dice di aver fatto il sentiero... complimenti davvero. Ripartiamo in discesa tra ulivi, boschi e altri tratti ripidi dove frenare la bici e' un terno al lotto. Una goduria. Sbuchiamo sulla strada cementata e la mente malsana di Anatas ci porta su un single track in salita verso la parte finale del Serpent Trail... ovviamente la piu' ostica. Se fin qui era stato Flow... adesso comincia la Rock Session. Sassi smossi a gogo, passaggi tecnici e tornanti. Anatas e il Mazzi sono imprendibili, Gerry tenta di abbattere una pianta con la testa, il Davo fa un 360 con atterraggio sulla schiena mentre la Sammy ringrazia per la sorpresa finale. In qualche modo arriviamo tutti a Nago. Troppo ovvio fare l'asfalto fino a Torbole... quindi... Marmitte dei Giganti... ovvero PS4 della superenduro del Monte Baldo... E anche qui gradini, gradoni, tornanti, drop.. di tutto e di piu' Gerry ci regala un'altra emozione fortunatamente senza conseguenze... Direi un finale esplosivo! Il giro come lo abbiamo fatto noi e' di 32 km x 1350 metri di dislivello... c'e' gia' una variante pronta per allungarlo di 6,5 km e ulteriori 500 metri di dislivello... sia positivi che negativi ovviamente. Sicuramente da fare... Una gran bella giornata su sentieri nuovi in ottima compagnia. QUI LE FOTO. W NOI!

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