sabato 18 ottobre 2014

Torbole, Altissimo e 601

Oggi tentiamo il colpaccio. Viste le previsioni meteo ottime, decidiamo di salire sull'Altissimo, con partenza da Torbole. Siamo solo io e Daniele, chi resta a casa per parenti, chi per lavoro e chi perche' gira domenica... ma noi non ci scoraggiamo. Partiamo presto, sappiamo che il giro sara' lungo. Partiamo in salita lungo la strada che porta verso Malga Zures. Strada a traffico zero con panorami mozzafiato. Si sale con pendenza costante senza strappi particolari. Lungo la salita ci sorpassano alcuni bikers tedeschi, che troveremo poi piu' avanti fermi a pranzare al sacco. Superiamo Prati di Nago e a quota 1500 la strada diventa sterrata. Una serie di tornanti ci porta cosi' alla sella Nord Est del Monte Varagna. Da qui comincia una discesa improbabile su sassi umidi che ci porta verso Malga Campei. Qualche tratto a piedi per evitare di finire il giro prematuramente e arriviamo cosi' alla Malga. Daniele fa il pieno d'acqua e si riparte. Dalla Malga prendiamo un sentiero con tratti a spinta che ci porta ad incrociare il 650. Sentiero che avevo gia' fatto al contrario due mesi fa. La prima impressione e' che ci sara' da portare la bici a mano per un po, poi pian piano proviamo a pedalare e si riparte. Il sentiero e' bellissimo. Un taglio a mezzacosta con panorama sulla valle. Dopo un breve briefing decidiamo di continuare e raggiungere la vetta. Una giornata cosi' non ci ricapita mai piu'. In ottobre si pedala in assetto estivo. Raggiungiamo Malga Campo e da qui in poco tempo siamo al Rifugio Graziani. Comincia l'ascesa verso la cima del Monte Altissimo. Io prendo il mio ritmo, Daniele comincia ad essere stanco ma continua stoicamente l'ascesa. Superata la meta' della salita decido di aspettarlo, Mangio 5 biscotti al cacao e attendo il suo arrivo. Decido di salire con lui per fargli compagnia. Un paio di tornanti ed ecco il cemento.. la vetta e' vicina. Ecco spuntare il pennone con la bandiera... e il Rifugio Damiano Chiesa! Siamo in cima. Dopo 26 km e 2300 metri di dislivello abbiamo conquistato la vetta. Ci mettiamo le protezioni e comincia la discesa. Il famoso 601, una delle discese piu' battute della zona, e una di quelle che mi mancano. Il primo tratto e' tra pietroni mossi, gioco qualche jolly, faccio alcuni passaggi a piedi e passo indenne. Daniele si spara due o tre voli a terra, la stanchezza della salita non aiuta in discesa. Continuiamo la discesa fino ad arrivare nei tagli nel bosco. Qui la situazione e' pericolosa. Sassi viscidi, umidi e seminascosti dalle foglie... Dopo aver percorso alcuni tratti a piedi decidiamo di scendere un po' sulla forestale. Durante la salita abbiamo notato che piu' in basso era asciutto... meglio non rischiare. Rientriamo fuoristrada e stavolta il terreno e' molto migliore. E' secco! La parte bassa assomiglia molto al 115 dello Zugna, Un rock garden che mette a dura prova le sospensioni e le nostre braccia. Anche le gomme... Visto che riesco a bucare una, due... e tre volte! Fortunatamente l'ultima volta buco sopra le Busatte... a sentiero finito! Mando Daniele a recuperare la macchina mentre io gli vado incontro a piedi. Sono incredibilmente in forma... quinti, visto che mancano 2 km alla macchina, comincio a fare alcuni tratti di corsa! Ho finito le camere d'aria quindi si va a piedi! Ed ecco che, a 300 metri dal parcheggio, arriva Daniele! Un giro splendido, duro, ma che regala emozioni. Salire la in cima con le proprie gambe (l'80% della gente che scende dal 601 ci arriva in funivia) e poi scendere su un sentiero cosi' tecnico ed arrivare indenni e' una bella soddisfazione. Alla fine della giornata il gps di Daniele (il mio ha cominciato a registrare dopo per problemi di ricezione satelliti) ha registrato 45 km e 2495 metri di dislivello... direi ottimo! QUI LE FOTO

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