sabato 10 gennaio 2015

Lessinia Tour

Altro giro, altro regalo. Oggi si va in Lessinia. Destinazione Peri. Presenti io, Fabio, Raffaele, Daniele, Alan, Enrico e Mattia. Quest'ultimo sfogia una Hibike con pedalata assistita da 150 mm di escursione. Una bomba! Il giro prevede la salita verso il Corno D'Aquilio con la successiva discesa di Rocca Pia, dove oggi si svolge un raduno freeride. Temperatura ancora una volta mite. Ormai questo inverno ci ha abituato bene. Fabio parte addirittura in assetto estivo! Partiamo subito in salita, lungo la strada "peri-fosse" che in 9 km sale di 800 metri di dislivello. Saliamo con un buon passo in chiacchiera anche perche' la salita non tira mai troppo. Lascio Daniele in compagnia di Alan e proseguo con Fabio approfittando del vantaggio per fare alcune foto. Il gruppo si compatta a circa 900 metri di altitudine. Manca Daniele. Torno indietro per vedere dove e'... lo trovo a piedi che spinge la bike. Le feste Natalizie lo hanno buttato giu' di forma. Salgo con lui con calma e, raggiunti gli altri, decido di scompattare il gruppo. Faccio proseguire il gruppo restando con Daniele. Lasciamo l'asfalto per prendere un sentiero offroad. Pestando letame a gogo arriviamo sotto il paese di Tommasi. Vedo ancora gli altri. Chiedo a Daniele se se la sente di arrivare fino in cima al Corno per poi fare la discesa. Mi dice che non ce la fa. Mi fa andare a raggiungere gli altri promettendo che ci aspettera' qui per fare la discesa insieme. Vado. Trovo Raffaele con la mtb in panne. Ha bucato. Ha tutto quindi vado avanti ad avvertire gli altri che ci sono anche io. Raggiungo il resto del gruppo nel paesino. Fabio mi dice di andare acanti con Alan ed Enrico. Lui e Mattia tornano indietro per vedere come e' messo Raffaele. Percorriamo una bellissima carraia che sale verso il Passo delle Fittanze. Tanti i resti della guerra qui. Alan si ferma per riposare un attimo. Convinti che gli altri ci sono dietro io ed Enrico proseguiamo per la nostra strada. Mi sembra di aver gia' fatto questa strada, in effetti e' cosi'. Ho gia' percorso questi sentieri quando ho fatto la Lessinia Bike. Ci fermiamo al Passo per 5 minuti, il tempo di mangiare qualcosina e vedere se gli altri arrivano. Purtroppo non si vede nessuno. Scendiamo attraverso un campo cercando un sentiero quasi inesistente ma riuscendo nel nostro intento. Passiamo la Chiesa di San Rocco e da qui ci dirigiamo verso il Villaggio San Michele alle Fratte. Un breve tratto di salita, che porta alla Malga delle Cime, siamo costretti a farlo a piedi. C'e' un po di neve a terra e le gomme non prendono. Fortunatamente sono pochi metri. Arriviamo in cima. Il panorama davanti a noi e' semplicemente stupendo. Tutta la catena del Baldo, le dolomiti del Brenta, la valle... Direi che ne e' valsa la pena. Rintracciamo per telefono il resto del gruppo. Stanno arrivando. Hanno tagliato il giro perche' hanno perso mezzora per l'inconveniente tecnico di Raffale. Ci diamo la punta in localita' Busoni, dove ci sono i tunnel scavati nella roccia. Ci facciamo un giro all'interno. Il tunnel sbuca a strapiombo sulla valle.Usciti dal tunnel notiamo che manca Alan! gli altri non lo hanno visto.. e non ha la traccia. Purtoppo non c'e' copertura di rete... Speriamo bene. Visto che gli altri per raggiungerci hanno percorso i Denti delle Sega, che dovremmo percorrere in senso contrario, e c'e' molta neve quindi sarebbe da fare tutto a spinta, decidiamo per variare il percorso di rientro. Torniamo verso il Villaggio San Michele e da qui prendiamo una strada (a dir la verita' sarebbe pedonale ma visto che non c'e' nessuno...) che punta dritto per dritto verso la cima. Alcuni punti sono belli ripidi, ma pur sempre pedalabili. Il dislivello continua ad accumularsi sulle nostre gambe. Passiamo Malga Fanta e Malga Pedra, Anche qui in cima il panorama e' spettacolare. Visto l'orario decidiamo di saltare la salita a piedi al Corno. Ci passiamo proprio sotto.... Ovviamente torneremo per conquistare la vetta. Oltrepassata la Grotta del Ciabattino comincia la discesa. Bel tratto veloce e divertente, mai troppo tecnico, che ci riporta in localita' Tommasi. Ritroviamo Daniele che ha aspettato tre ore su una panchina! Grande! Ora ci siamo tutti. Manca ancora Alan... Riusciamo a sentirlo e in qualche modo e' riuscito a rientrare a valle. Ora tocca alla discesa. Rocca Pia. Il primo tratto inganna... E' abbastanza semplice anche se i tornanti per me sono inchiudibili. Sbagliamo un bivio e siamo costretti a risalire a piedi (fortunatamente 5 minuti). Ritroviamo i segni del passaggio dei bikers... Purtroppo la discesa per me e' troppo tecnica. Oltretutto e' viscida... Molti, anzi troppi, i tratti a piedi. Il percorso e' molto suggestivo, passaggi esposti con strapiombi importanti. Sicuramente per chi ha il manico deve essere qualcosa di spettacolare. Sbuchiamo in un prato a Malga Montarione e da qui una lunga carraia (non troviamo la traccia del sentiero ma va bene cosi), ci riporta a valle. Un paio di chilometri e siamo alla macchina. Ritroviamo Alan al bar dove non ci facciamo mancare una bella birretta. Giro motlo bello per i panorami e per i resti della guerra, sicuramente da rivedere la discesa (Fabio ha gia' pronta la variante). Un grazie a Fabio che continua a farci scoprire posti inediti e sempre splendidi. Il gps a fine giro segna 45 km e 2100 metri di dislivello. A gennaio... tanta roba! QUI LE FOTO

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