sabato 25 giugno 2011

Se le vie del Signore sono Infinite.... Quelle dello Zugna lo sono ancora di piu'!


Stamattina si parte da Marco... Uscita autostrada Rovereto Sud... si parcheggia. Presenti Io, Brigo, Gerry, Beppe, Fasta, Fabio e a farci da guida Paolo "Scratera" e un ragazzo di Mori, Roberto. Si parte... via ciclabili e strade basse che poi diventano sterrate giungiamo al Santuario di San Valentino. Io e Fabio entriamo... l'atmosfera e' surreale... questa costruzione bianca che contrasta con il cielo azzurro e gli alberi verdi... la dicitura "Fa Silenzio e Ascolta" intagliata su un'ascia di legno mette tranquillita'... Scattiamo qualche foto portando il massimo rispetto a questo luogo sacro e poi ripartiamo. Scendiamo velocemente su asfalto e cominciamo a salire su una forestale che segue il corso del Rio S.Valentino. La strada mantiene una pendenza costante, il sole picchia forte e l'ombra e' veramente in tratti sporadici. Cerco di fare economia... questo caldo e' un forte richiamo per i crampi... e conosco il giro. So che oggi per me sara' dura. Gli altri viaggiano sereni, a una velocita' superiore alla mia e di tanto in tanto si fermano ad aspettarmi, approfittando per fare qualche foto. I tornanti continuano, passiamo di fiano a Malga Nonquar e ci dirigiamo verso il Passo Buole. Siamo a 1450 mt di altitudine. Una piccola sosta per riprendere le forze e si ricominica. Lasciamo la forestale e saliamo lungo un sentiero piu' stretto ma anche piu' ripido. Circa 2 km, il sentiero 115, costeggiando camminamenti militari, postazioni e un cimitero di guerra. Il sentiero ora diventa un single track... Siamo circa a 1700 mt di altitudine... mi ricordavo benissimo questo tratto... alla nostra sinistra la Valle dell'Adige, sulla destra le postazioni da dove si sparava verso il Pasubio. Ora tocca al tratto a piedi.. breve per fortuna... rallento i passi.. carico la bici in spalla... sento i crampi che tentano di arrivare... ma li tengo a bada (anche grazie a una fialetta di magnesio che mi ha passato il Brigo). Arriviamo cosi' in cima, i resti di un vecchio comando austriaco, trasformato poi in ospedale militare dagli italiani, appare davanti a noi. Io, Beppe e Roberto decidiamo di aspettare qui gli altri che salgono in cima. Conosco la discesa e so che sara' dura... preferisco tenere le gambe in forma senza crampi. Arrivano gli altri a cui si aggiungono "Balo", un ragazzo di Parma, la sua morosa e una sua amica. Ci fermiamo al Rifugio Monte Zugna per il meritato pranzo. La birra ovviamente non manca. Ci prepariamo alla discesa... giornata di varianti.... Scendiamo tra boschi, tratti veloci, tratti tecnici, incrociando piu' volte la strada forestale, ci infiliamo in discesa lungo la prima linea Austriaca e poi dentro quella italiana... scendendo direttamente dentro la trincea... emozionante... Serie di tornanti strettissimi ed esposti... non ci facciamo mancare niente! Nemmeno un volo a testa fortunatamente senza conseguenze. Finiamo poi in bellezza ributtandoci sul 115 nel suo tratto finale... quello spaccabraccia... quello che se non stai attento ti disarciona dalla bike. Ma siamo tutti belli carichi... e anche questa volta la sfida la vinciamo noi! E' una fortuna conoscere Paolo che qui e' di casa, che ama fare con la sua bike rigida i percorsi che piacciono tanto a noi con le full, e che ci guida in queste scorribande in mezzo ai boschi. Un grazie davvero sentito... sei una gran bella persona! Finalmente a valle, dopo aver percorso 40 km con 1900 metri di dislivello, salutiamo tutti e ripartiamo verso casa... Oggi, a due giorni di distanza, sto ancora pensando a quello che i miei occhi hanno visto, alla fatica fatta per arrivare in cima, ma ne e' valsa la pena! QUI LE MIE FOTO

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