venerdì 2 settembre 2011

Pasubio... MTB e Storia

Si torna sul Pasubio. Questa volta un giro soft, ma non per questo non interessante. Ci troviamo a Pian delle Fugazze io, Beppe, Cleto, Gabriele, Tony, la Polly e la Lisa. Si parte. Al bar ci danno notizia che per le 11 e' prevista pioggia. Incrociamo le dita. Saliamo lungo la Strada degli Eroi, una forestale costruita durante la Prima Guerra Mondiale per far giungere mezzi motorizzati alla Cima. La strada si snoda nella Val Fieno, con pendenze costanti sempre pedalabili. Durante la nostra ascesa di tanto in tanto ci fermiamo a scattare qualche foto. Ogni tanto qualche goccia d'acqua ci ricorda le previsioni meteo... ma e' solo prima della Galleria d'Havet che viene giu' un po piu' forte. Fortunatamente siamo a 50 metri dalla galleria e troviamo riparo all'interno. Neanche il tempo di metterci i K-Way che smette. Meno male. Ripartiamo e mi accorgo di aver bucato. Fortuna vuole che, mentre cambio la camera d'aria, un'ultimo scroscio di pioggia scende su di noi... per fortuna che non fa freddo! Si prosegue passando nelle gallerie scavate nella roccia... i panorami sono spettacolari. Sebbene sia la terza volta che passo di qui e' sempre stupendo. Arriviamo al Rifugio Papa dove mettiamo ad asciugare i vestiti nella stanzetta apposita. Una stufa emana un bel calore. Visto che il meteo sta decisamente cambiando e sta andando verso il Sole, facciamo una bella sosta ristoratrice. Polenta, Funghi e Formaggio. Il tutto accompagnato da ottima birra. Nel frattempo spunta il sole! Si riparte... saliamo oltrepassando il cimitero di guerra dove un palo con in cima la scritta "Di qui non si passa" ricorda i 164 ragazzi caduti in guerra. Raggiungiamo la Chiesetta di Santa Maria del Pasubio e continuiamo la nostra escursione giungendo alle 7 Croci che ricordano una tragica faida tra povera gente del XVI secolo, quando pastori di Pòsina e di Trambileno si uccisero per il possesso di questi magri pascoli. Da allora in poi i viandanti usano gettare, con gesto carico di arcaici simbolismi, un sasso ai piedi di queste croci. Dietro di noi una lapide invece ricorda i caduti in guerra. Le ossa che affiorano ancora oggi dal terreno vengono riposte qui. Torniamo sui nostri passi osservando le trincee, i magazzini e le gallerie. C'e' un silenzio incredibile. Vi consiglio di leggere QUI per avere un'idea di cosa e' successo lassu'. Comincia la discesa. Ripassiamo di fianco all'Arco Romano e cominciamo la nostra discesa sulla Strada degli Scarubbi. Una lunga forestale panoramica, dove e' impossibile non fermarsi a fare foto! Io e Tony tentiamo i tagli nel bosco ma al secondo capiamo che e' meglio proseguire sulla forestale. Troppi gradini e troppi sassi smossi. Continuiamo la nostra discesa. Mi attraversa addirittura la strada un camoscio. Si nasconde subito nel bosco e non riesco a fotografarlo... Peccato. Arriviamo a Bocchetta di Campiglia da dove parte la Strada delle 52 Gallerie. Foto di rito anche qui e poi via, Verso Colle Xomo. Da qui risaliamo su asfalto fino a Pian delle Fugazze, circa 250 metri di dislivello che comunque si fanno sentire. Il sole spinge e fa un bel caldo! Arriviamo cosi' al parcheggio, ci cambiamo e c'e' il tempo anche per una birretta ristoratrice. QUI LE MIE FOTO

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