sabato 15 giugno 2013

Forra del Limaro'

Altro giro in esplorazione di zone nuove. Tour partorito dalla mente malata di Superash... che ormai e' il terrore di tutti i bikers. Galvanizzato dalle uscite settimanali in crescendo mi sono fatto trascinare nella trappola... Un giro da 50 km e 2100 metri di dislivello... Questo doveva essere. Peccato non aver fatto i conti con la maledetta Bolla Africana... che ha fatto innalzare le temperature massime di almeno 10 gradi... portandole cosi' sui 32 gradi circa... E io lo so... LA PAGO! Torniamo indietro. Alla partenza 10 bikers... tra cui la Mirella... unica donna del giorno. Arriviamo a Sarche dopo 2 ore di viaggio, paese che si trova tra Trento e Riva del Garda. Il giro parte subito bene. Una bellissima ciclabile sulla riva del Lago di Toblino. Davvero un luogo stupendo. Pochi chilometri sulla sponda e poi via... il sentiero di San Vili si impenna e sale dentro la gola. Tratti pendenti alternati a tratti piu' ciclabili... Tasso di umidita' da foresta equatoriale... un gruppo di pensionati che festeggia il 70° anno di alcuni di loro che procede senza batter ciglio... e finalmente arriviamo a Ranzo e il sentiero sbuca su ampi prati. Il giro prosegue tra sali e scendi, tratti asfaltati alternati a tratti sterrati, cascate, un singletrack esposto spettacolare, qualche tratto a spinta, un ponte sospeso sul Sarca... il tutto sempre a temperature elevate. Continuiamo sempre con mangia e bevi che pian piano appesantiscono le gambe dirigendoci verso Comano. Nel tratto asfaltato che porta all'attacco della salita del Monte Casale sento le gambe che cominciano a cedere... Faccio due conti... so che se proseguo dovro' fare almeno 1000 metri di dislivello... e considerando che siamo gia' a 1100 fatti non me la sento. Provo a salire per un po ma faccio retrofront.... Abbandono i compagni di viaggio che proseguono verso la conquista della vetta e mi dirigo verso il Passo della Morte. In preda alla stanchezza, guardando insistentemente il gps che mi segnala che devo salire di circa 300 metri, attorniato dalle api che mi ronzano attorno, comincio a pensare ad un attacco di un'orso... forse sperando che accada perche' metta fine alla mia agonia! Incontro anche una signora che mi chiede se ho visto il suo compagno... e mi chiede se sono Italiano... forse l'ho sognata... forse era un miraggio... ma io comunque il suo compagno non l'ho visto! Arrivo finalmente al passo...  La vista sulla valle e sul Lago di Toblino appaga la fatica fatta. ora e' tutta discesa. Prima su larga forestale di ghiaia, poi con fondo di terra, poi su radici e via via si stringe. Ad un certo punto sono addirittura costretto a fare una miniscalata in discesa... poi di nuovo rocce... fatico a scendere anche a piedi. Finalmente sono a valle... l'ultimo tratto decido di farmelo su asfalto... Mi fermo in un bar avvisando gli altri di non fare quella discesa perche' non ne vale la pena. Mangio un panino, bevo una birra, mangio un gelato e riesco anche ad addormentarmi sulla sedia del bar come un'anziano... Ma sono all'ombra... sto bene e mi rilasso. Dopo circa 3 ore arrivano gli altri... Distrutti dalla fatica e dal caldo... a sentire il loro racconto sono ben felice di non essere salito in cima. Anche se l'appuntamento e' solo rimandato... In cima ci arrivero'... prima dell'inverno! QUI LE FOTO. Il mio giro si e' fermato a 33 km e 1400 metri di dislivello... I miei compagni di viaggio ben 50 e 2100! Chapeau!

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