sabato 6 luglio 2013

Monte Guglielmo

Oggi scegliamo come location il Lago d'Iseo. Avevo sentito parlare del Monte Guglielmo dal Fasta e anche da Ash. Contatto su MTB Forum "Cascio" dei BdB perche' ho visto i suoi video. Molto gentilmente mi passa due tracce. Decidiamo per fare quella con partenza direttamente dalle sponde del lago. Si parte da Marone, location raggiungibile in meno di due ore. Siamo solo io e Kevin. Pochi ma buoni. La giornata non e' soleggiata al 100%, un po di foschia e qualche nuvola. Forse meglio cosi'. Al parcheggio notiamo che, sotto di noi, stasera ci sara' la "Sardinata" con sardine di lago a gogo... Siamo gia' carichi! Partiamo e alla prima fontana sosta per riempire i Camelback... c'e' anche l'acqua gasata! La strada sale su asfalto, con pendenza sempre regolare e, in breve tempo, ci porta ad ammirare le Piramidi di Zone. Un fenomeno di erosione morenica che ha formato queste specie di torrette con sopra appoggiato un masso come cappello che non si sa come faccia a rimanere li! Scattiamo foto su foto ammirando questo spettacolo della natura. Poco dopo l'abitato di Cislano lasciamo l'asfalto per cominciare a salire su forestale. Il fondo e' sempre buono e le pendenze, anche qui, regolari. Tra una chiacchiera e l'altra, tornante dopo tornante, passando dal bosco ai prati, raggiungiamo il Rifugio Croce di Marone. Siamo a quota 1177. Stiamo salendo in media di 100 metri ogni chilometro... Infatti, facendo i conti, la nostra meta e' dopo 18 km... e il dislivello da percorrere e' circa di 1700 metri. Decidiamo quindi per farci un pezzo di torta alle fragole per fare un po di benzina. La rampa cementata che ci aspetta e' ben piu' del 10% . Si riparte. Vediamo la meta lassu' sopra di noi... c'e' ancora tanto da pedalare ma non ci perdiamo d'animo. Saliamo regolari con il panorama del lago e della forestale che sale a darci una spinta. Location da esplorare... nulla da invidiare al Lago di Garda. A quota 1600 troviamo le marmotte che ci salutano con il loro inconfondibile fischio. Un paio sulla nostra destra e una famiglia numerosa a sinistra. I nostri pensieri vanno ad Enrico la Marmottina e anche qui foto di rito! Un paio di curve ed ecco la malga. Da qui parte una cementata non lunghissima, sono circa 600 metri in cui se ne guadagnano 100 di dislivello. Io faccio qualche tratto a piedi, i piu' duri, Kevin se la pedala tutta fino in cima! Un grande! Alla nostra destra, in cima al monte, la chiesetta con i suoi affreschi. Molto suggestiva Direi comunque che arrivare a quota 1866 su sentieri pedalabili al 100% sia un bel risultato! Entriamo al Rifugio Almici e fortunatamente ci fanno un piatto di pasta al pomodoro. Ci spariamo anche una birra a testa per onorare la fatica fatta... e Kevin beve pure un caffe' che gli viene servito in una tazza enorme. Usciamo, ammiriamo il lago sotto di noi e si parte. Il primo tratto della discesa e' in mezzo a canale con sassi smossi... e la birra non e' di sicuro d'aiuto. Anche Kevin e' un po' impacciato... ma presto si prende il ritmo. La discesa non e' mai troppo tecnica, certo bisogna stare all'occhio in certi punti ma tutto sommato la valuterei facile. Peccato che si perdano svariati metri di dislivello su forestali ma comunque merita lo stesso. Qualche taglio della forestale rende comunque la discesa divertente. Dietro una curva troviamo un local che munge delle capre... e qui ci sarebbe da aprire un capitolo... lui dice che vorrebbe mungere la Ferilli, noi gli diamo corda e ci facciamo quattro risate. Un uomo un mito! Capiamo che la solitudine gioca brutti scherzi. Si continua a ridere mentre scendiamo fino ad arrivare al Sentiero degli Gnomi. Qui, lungo il sentiero , si trovano statue di gnomi e animali intagliate nel legno. Se ne volete sapere di piu' andate QUI. Incontriamo una coppia di anziani che sta salendo ammirando le statue (pare siano ben 42) e, sentendo il racconto del nostro giro vogliono farci una foto. La signora, vedendoci partire sparendo nel bosco, ci dice che soffre di vertigini solo a vederci. Eppure siamo in mezzo a un bosco e non e' nemmeno esposto... mah... Continua la nostra discesa. La traccia si divide per poi tornare nello stesso punto... decidiamo di andare ad esplorare la zona... mancano solo 3,5 km alla macchina... abbiamo tutto il tempo per farlo. Il sentiero pare segnato anche se non e' su nessuna mappa. Facciamo un po di cicloalpinismo, troviamo un punto panoramico spettacolare, ma il sentiero non porta a nulla. Poco male... ci abbiamo provato. Speravamo in un bel singletrack nel bosco. Si torna indietro, imbocchiamo un sentiero CAI. Noto un cartello di una casa di fianco alla discesa con scritto "Attenti al cane"... procediamo in leggero falsopiano... c'e' una sponda sopra di noi... sento abbaiare... Kevin e' davanti a me... e dalla sponda si lancia giu' un Lupo Cecoslovacco che tenta di mordere Kevin... constatiamo che le protezioni servono eccome! Senza sicuramente avrebbe affondato i canini nella carne! Kevin fugge... io rimango bloccato dal cane che sale sulla sponda e mi ringhia in faccia. Scendo dalla mtb e la uso come scudo... Faccio un apio di urla ai padroni inveendo contro di loro... che mi dicono che il cane non fa niente... Gli rispondo che ha fatto abbastanza... la loro fortuna e' che nessuno si e' fatto male... Ripartiamo... ci attende l'ultimo tratto di discesa... un bel Rock & Roll in mezzo al bosco su radici e sassi smossi, una serie di gradini vista lago, e siamo giu'! Arriviamo alla macchina, ci cambiamo e arriva un leggero temporale... ma noi ormai siamo al coperto, sotto il tendone della Sardinata, che mangiamo ovviamente Sardine e beviamo un buon Franciacorta chiacchierando del giro e del piu' e del meno. Una gran giornata insieme ad un compagno di pedalata perfetto. Le risate che ci siamo fatti durante il giro, i commenti guardando i panorami, tutto ok. Viva Nuèter! Per la cronaca in 34 km ci siamo sciroppati 1750 metri di dislivello... QUI LE FOTO

1 commento:

Kathy Pitton ha detto...

Tu eri a casa mia e non ti sei fatto vedere??????? Cavolo ti portavo io a mangiar pesce a gogo... È sentieri che nemmeno immagini...... Alla prossima Gianluuuuuuu Kathy